Matilde Serao, Lettere d'una viaggiatrice, 1908

e gli occhi fissi sulla stessa linea di muro

la Madonna si libra sulla colonna e in fondo

per sapere tutto, recatevi sulla Cornice, nel mese di

ove un cocchiere sonnecchia sulla serpa, con i suoi

arida forma di modernità, sulla bellezza immutabile di Firenze

bonomia di chi regnava sulla Italia e giungeva dai

legno, mette il piede sulla veranda, sparisce nell’albergo

che attendono, senza impazienza, sulla veranda, che la gondola

giugno..... ¶ L’hôtel Danieli, sulla Riva degli Schiavoni, è

quei nomi, sulle mura, sulla pietra della tomba, sulle

dai saloni della villa, sulla veranda, ove noi li

le rimpiangevano, ogni tanto sulla frase Mein liebe Tirol

questo, alla sua dimora sulla costiera. Solo Sanremo è

letto, rendendolo più candido, sulla seta rossa del piumino

ricomincia il suo moto sulla riva naturale, sotto la

frange con molle tenuità sulla riva e voi potete

ma senza fiori freschi, sulla nuca e sulla tempia

freschi, sulla nuca e sulla tempia: i mazzolini per

grazia, con destrezza, non sulla faccia, nelle mani, in

vita, che si agita sulla scena, come nella sua

rosso ricamato d’oro, sulla testa, una donna piccola

i suoi poveri fiori sulla tavola della sua casa

fiori cominciò, ed uscimmo sulla via, sulle sedie del

fresche e serene. Come sulla vita dell’uomo si

gioventù oramai sorpassata, come sulla esistenza dell’artista, si

sublime arte adorata, come sulla sua duplice manifestazione, si

ideale sempre più alto, sulla via del sentimento. ¶ * ¶ Caro

tutti coloro che dimorano sulla costiera, da Saint Raphael

tenerezza giovanile, che albergava sulla bianca fronte: e gli

vita e nella morte, sulla terra dove sparvero le

aleggiare un lieve sorriso sulla bocca della imperatrice. Poi

motti francesi, come fanno sulla Costa d’azzurro tutti

doganieri. Nessuno viene più sulla Costa d’Azzurro e

antichissimo pezzo di Parigi, sulla Senna, che racchiude, in

il boulevard Haussmànn; passando sulla riva sinistra della Senna

caso, cercando un amico sulla rive gauche o andando

altra, fermandosi un momento sulla soglia del magazzino o

soglia del magazzino o sulla soglia del portone, dandosi

oscura e lo depongono sulla barella-carroccio ove deve

stati pettinati e fermati sulla testa, poche ore prima

amore, e che, ora, sulla testa di quel cadavere

che non sono iscritte sulla carte: non innamorarsi delle

tesivi dai piatti segnati sulla carte, ma di fronte

veglia, amato e amante, sulla felicità della Patria, in

libero, il cavaliere preferito sulla cui spalla appoggiare la

tremila lire di merletti, sulla trasparenza della seta, vestite

elevò, stanco, ma trionfante, sulla cima. Ed è il

di argento, ma sta, sulla porta, l’albergatrice tutta

e innanzi a voi, sulla candida tovaglia, vedete apparire

vostri bagagli sono già sulla via di Gressoney e

pieno di garofanetti bianchi sulla minuscola terrazzina, piccolo albergo

dai bruni tetti sporgenti sulla facciata delle scalette esteriori

Bisogna curvarsi in avanti sulla cavalcatura per non cadere

cappelli piumati, bizzarramente incurvati sulla pettinatura ondulata, irreprensibile, con

cappelloni: un velo stretto sulla testa e attorno al

cavallo, che vanno, vanno sulla via maestra, dirigendosi al

può, senz’altro, salire sulla Dufourspitze, che pare sia

scintillante d’oro, regnante sulla valle, ecco lo scopo

accolti taciturnamente, ma sorridendo, sulla porta del vano oscuro

sapete tutto; ma, quando, sulla via che dalla leggiadra

esso ha trasparenze finissime; sulla sua cima, nel cielo

ricordi del Polo. Qui, sulla piazzetta, vi è la

egli un po’ fermo sulla veranda di un albergo

cielo e le montagne, sulla porta del suo piccolo

sua spedizione, verso mezzodì, sulla bianca via che dal

verso le nivali altezze, sulla nera e paurosa roccia

Savoia aveva fissato, colà, sulla parete impervia, dove nessuno

di un alto precipizio, sulla via che da Courmayeur