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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Marco Missiroli, Atti osceni in luogo privato, 2015

concordanze di «sulla»

nautoretestoannoconcordanza
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che va per baciarlo sulla guancia e lui che
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nel loculo, mi stesi sulla branda. ¶ Mi rigirai. Le
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provocava timidezza. ¶ Rimasi accucciato sulla mia sdraio in maglietta
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padre chiacchierava con Marie sulla battigia. Mi chiamò da
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mamma con una filippica sulla Gauche italiana. Cos’era
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Mi diede un bacio sulla guancia e io mi
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una delle sue manone sulla spalla, – Sei italiano? ¶ – Per
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per un petit bisou sulla guancia dopo che Luke
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nel X. Ci accanimmo sulla matematica, lui era molto
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mi metteva una mano sulla spalla e ripeteva Forza
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antipatia. Lui biascicò qualcosa sulla pazienza, Impara da Giobbe
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romantico. Fumano senza lacrime sulla tomba della madre. Tra
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Mi svelò un’ombra sulla morte dell’autore de
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era assottigliata. La baciai sulla guancia. Così percepii cosa
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già fatto. Io tacqui sulla mia inesperienza e provai
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restò con le mani sulla testa, poi disse Andiamo
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si mise una mano sulla bocca e la cedrata
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soffrire – e mi baciò sulla fronte. ¶ Aspettai che papà
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Quando le discussioni vertevano sulla politica io imparavo da
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la donna delle pulizie sulla poltrona di casa, la
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me. ¶ E lo baciai sulla punta dell’orecchio, piano
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si sedette in bilico sulla poltrona. ¶ – È morto dove
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Marie eravamo d’accordo sulla strategia: mai forzare sulla
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sulla strategia: mai forzare sulla malizia, mai arrivare all
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fissava dalla fotografia scattata sulla Marmolada, lo sguardo sognatore
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mentre appoggiavo i fiori sulla pietra, che la farfalla
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feci entrare. Si sedette sulla poltrona di Monsieur Marsell
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Le mostrai la piega sulla pagina diciannove, il libro
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esalato l’ultimo respiro sulla storia del palazzo di
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con Rodari. Lei rimase sulla poltrona, iniziai un’altra
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Gli lasciai un sasso sulla lapide. Non so da
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storia sul sacrificio e sulla dignità. Era insopportabile che
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In più giravano voci sulla rivoluzione percettiva dei circoncisi
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venne e mi accarezzò sulla guancia, mi accompagnò sulla
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sulla guancia, mi accompagnò sulla poltrona, poi sedette sul
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lo agitò, mi inarcai sulla poltrona, chiusi gli occhi
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università, a casa mia, sulla poltrona di Monsieur Marsell
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e per brevi passeggiate sulla Senna, smise anche di
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sul riverbero femminista e sulla possibilità di convivenza tra
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di interessi l’avevamo sulla politica: lei era dentro
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leggeva aveva degli occhialetti sulla punta del naso. Glieli
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lungo e casto, abbarbicati sulla sedia a dondolo della
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gli indirizzava le dita sulla natica destra. Lui le
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e facemmo l’amore sulla poltrona di papà. Ci
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La guidava un uomo sulla quarantina con la barba
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un altro sasso ebraico sulla lapide. Poi gli dissi
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di casa mi sedetti sulla Spalding riempita del quaderno
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prima ragazza, una nigeriana sulla trentina. Chiese come mi
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in tailleur, una ragazza sulla trentina. Mi strinse la
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ricambiai con tre bisous sulla guancia. Ruppi il protocollo
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da topo. Lo sistemammo sulla pedana. Aveva un modo
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piccole svolte, nei miracoli sulla 34esima strada, nei gol
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biglietto che mi allungò sulla scrivania: In bilico come
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e mi accorsi che sulla scrivania di Frida, insieme
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erano gocce che finivano sulla sedia e sulla moquette
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finivano sulla sedia e sulla moquette. Controllai meglio, dalla
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modo infallibile di arrampicarmi sulla scala e catapultare i
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bisbigliò che potevo. Era sulla poltrona e aveva tra
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sue ricerche da matematico sulla percezione umana. Aveva letto
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sublime. Devi farla sentire sulla tua stessa barca. ¶ Disse
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in tempo a salire sulla scala e a catapultare
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piedi: e mi baciò sulla guancia. Poi rovistò nelle
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nelle confidenze. Chiedevo permesso sulla soglia, il mio pouf
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giorno appoggiò la testa sulla mia spalla mentre parlavamo
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ne andasse mentre venivo sulla sua natica destra. Invece
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che picchiettava le dita sulla vetrina per chiamarmi e
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entrare. Marie si fermò sulla soglia e si mise
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si mise una mano sulla bocca, rise di colpo
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Basteranno, – poi mi baciò sulla fronte, e questo era
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Come la sosta trafelata sulla via del ritorno davanti
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prima mi ero trovato sulla scrivania due biglietti e
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da frecce e vivisezionata sulla colonna vertebrale, simbolo delle
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con un tatuaggio vistoso sulla mano e un cappello
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foderati di pelo calcati sulla testa, senza fretta, con
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e che avrei riflettuto sulla faccenda di iscrivermi alla
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settimana e a insistere sulla laurea. Con la stessa
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dietro, rimanevo in bilico sulla scala e catapultavo faldoni
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Poi capitò una donna sulla quarantina, alticcia e con
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diede un bisou veloce sulla guancia e io le
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mano e ci baciammo sulla guancia. ¶ – A presto – e
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C’est moi, papa. ¶ Sulla lapide c’era un
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L’effetto di Marie sulla maggior parte dei maschi
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Mi sporsi, la baciai sulla bocca. ¶ – Grand. ¶ – C’est
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capitare avrai Mario meno sulla coscienza. ¶ Attraversammo la Senna
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mi appoggiò la testa sulla spalla senza smettere di
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si mise una mano sulla bocca e rise di
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e spostò lo sguardo sulla finestra che dava nel
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Lunette – allungai la mano sulla scrivania. ¶ Me la prese
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Le diedi un bacio sulla testa, dal niente lei
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aria serafica, lo appoggiai sulla scrivania e presi un
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si picchiò un pugno sulla coscia. ¶ Andai, Anna batteva
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La prima pagina era sulla protesta di piazza Tienanmen
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chiesi permesso, lo aprii sulla scrivania, presi l’evidenziatore
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cammello. Ci accoppiammo lì, sulla chaise longue che sapeva
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fredda, fissai il telefono sulla console in radica. Era
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indianino Sioux ad arrampicarsi sulla tenda? ¶ Andai alla lavagna
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conseguenze che aveva avuto sulla mia psiche, il fatto
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Si spostò i capelli sulla spalla sinistra e tirò
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all’università: voleva riflettere sulla paura che l’attanagliava
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fotografia che lei teneva sulla scrivania in studio, i
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Meccanica popolare, il racconto sulla divisione di un figlio
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Mi concentrai sulle braccia, sulla parte di schiena scoperta
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dodici anni. Lo baciai sulla schiena, Bonne nuit, lo
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per questo: l’empatia sulla vita degli altri. Era
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Mi appoggiò la testa sulla spalla, – Ma tu aggiri
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senza fiatare, quando scendemmo sulla riva della Senna Anna
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le lessi un paragrafo sulla Rolls-Royce comprata come
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sfogliare le riviste, appollaiata sulla credenza, spulciava un articolo
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mi fece un discorsetto sulla poligamia che stava cercando
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Aveva un foulard turchese sulla testa e un vestito
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le diedi un bacio sulla testa nuda, uno sulla
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sulla testa nuda, uno sulla fronte, Bonne nuit mamma
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si mise a sedere sulla poltrona e se lo
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le diedi un bacio sulla guancia, lei mi afferrò
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Lo baciò con passione sulla soglia. Conosceva le regole
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la fotografia di lei sulla giostra del Trocadéro i