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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Lorenzo Viani, Ritorno alla patria, 1930

concordanze di «sulla»

nautoretestoannoconcordanza
1
1930
l’ho sepolto io sulla Collina Quadrata; gli facemmo
2
1930
uno battendogli una mano sulla spalla. ¶ — Come non mi
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1930
della porta – Cristo trafitto sulla Croce, intriso di sangue
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1930
ombra celeste si allungava sulla canonica gialla e sulla
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1930
sulla canonica gialla e sulla facciata della chiesa. ¶ Quello
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1930
spenti, guardava coi denti: sulla fronte tumefatta ci aveva
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1930
un pancone e fantasticava sulla perdizione. ¶ Il secondo-genito
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1930
come gli altri, istradato sulla via della religione, ma
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1930
repubblica era stato issato sulla balconata. A quei dì
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1930
sollevò la tenda di sulla porta e la fè
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1930
che questo fosse precipitato sulla piazza impietrata. La volta
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1930
verniciati d’acqua piovana sulla groppa trainavano un carro
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1930
a livello, s’istradò sulla via provinciale che era
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1930
morte sventolerà un giorno sulla rovina delle famiglie! ¶ Il
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1930
torno torno alla Vergine. Sulla gente prona il nero
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1930
della medesima leva; frustini sulla cinquantina con una specie
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1930
d’osso di ciuco sulla bocca dello stomaco; di
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1930
divagarsi e si sedeva sulla sedia che s’era
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1930
ci faccio un ciarpino. ¶ — Sulla pancia non mi monti
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1930
me ne gioverei, innanzi sulla merda. ¶ — O gente, reggetemi
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1930
dell’affogato si tirarono sulla cassa e non volevano
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1930
mani umane. I ragazzi sulla cassa ruzzolavano come talponi
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1930
confitto con uno spillo sulla noce del collo. ¶ Quando
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1930
Egli si raccoglieva annodato sulla battima del mare e
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1930
di fanga si acquarellò sulla tenda color tabacco: il
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1930
teneva la mano tremula sulla maniglia. Allungò il collo
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1930
degli argani, si sedevano sulla nuda terra intorno a
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1930
brancolò come un cieco sulla calata. Il Tarmito volle
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1930
era si riduceva mendica. Sulla fronte sotto le gronde
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1930
mare si distendeva placido sulla gran coltre della rena
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1930
verde, il veglio errava sulla duna. La gente fuggiva
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1930
rilucente di fiancate lapidee. Sulla Tambura accigliata si stempravano
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1930
L’uomo arrancò ratto sulla via maestra lattata di
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1930
denti come ferri diacci sulla grata di una cella
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1930
che calano a picco sulla via e la costringono
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1930
la terra col marrello sulla porca davanti la sua
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1930
gobbo e Filiberto aggranfiati sulla tavola si tramutarono in
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1930
sitibondi basiscono al sole sulla poltiglia bollente dei fiumi
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1930
era già col pensiero sulla grande distesa del mare
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1930
grembiule nero e cadde sulla terra afflosciata come una
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1930
braccia, come un granchio sulla brace, e supplicò: — Pietà
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1930
un ciocco che ruzzoli sulla fiancata di una selva
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1930
s’abbisciavano sul fondo. ¶ Sulla cima della torre balenò
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1930
cipressi del cimitero, ammassati sulla camera mortuaria, come un
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1930
vestite di nero passavano sulla soffice terra delle tombe
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1930
delle tombe come uccelli sulla battima del mare e
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1930
a scheggioni ciclopici ruinavano sulla sponda del fiume. La
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1930
festuche e svolazzavano ebbri sulla macèa delle muraglie. ¶ Il
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1930
pietrificava le barche invelate sulla sua immensità. Percuotendo le
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1930
lo scenario, si passò sulla fronte le mani gelide
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1930
vagoni alcuni uomini suonavano sulla fisarmonica le nenie del
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1930
canale, i panni, stesi sulla ragnatura dei tubi aggrovigliati
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1930
Di passare il mare. ¶ — Sulla linea del Sud ci
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1930
il marinaro? Egli dorme sulla frasca come gli uccelli
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1930
di prua, si sedette sulla testa dell’arganello guardando
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1930
come disegnati a carbone sulla pietra. Sotto tendoni d
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1930
nel porto, parevano leggeri sulla nebbia cilestrina che s
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1930
sull’albero di maestra, sulla poveraglia inginocchiata in coperta
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1930
nero che parea saltellare sulla gente, grappoli d’uva
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1930
uomini che si arrapinavano sulla terra: “per amare gli
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1930
marosi che si frangevano sulla prua. Narravano: — s’era
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1930
braccia. Il capitano legato sulla tuba di poppa con
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1930
onda che si frange sulla fiancata di una rupe
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1930
nel cielo, si rifranse sulla coverta, una cateratta spaventosa
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1930
Noi lo portammo là sulla paranza nominata “La Madonna
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1930
si pose un dito sulla fronte aggrottata e parlò
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1930
acciaio brunito sarebbe apparsa sulla linea palpitante dell’orizzonte
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1930
parte alta della città, sulla rupe che taglia in
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1930
I battiti dell’acqua sulla calata, davano la pestilenza
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1930
sembrano barche date fondo sulla pietra. Un caseggiato, speronato
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1930
con due nappe celesti sulla fiocca; egli portava in
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1930
simile al cuoio battuto sulla pietra, qua e là
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1930
tappeti furono battuti loro sulla schiena come coltroni, le
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1930
dopo aver cantato di sulla rupe: ¶ “Mai più, mai
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1930
con la nuca poggiata sulla spalliera imbottita, si faceva
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1930
con la morte sopra. Sulla comodina una cornicetta di
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1930
un cavo che arribisciava sulla murata come un serpe
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1930
sonno dei non nati. Sulla tolda il corpo alitò
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1930
il fiorire degli astri, sulla via nebulosa che par
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1930
pigolare al paese inerpicato sulla roccia. Lo spazio pareva
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1930
i delfini erano apparsi sulla linea dell’orizzonte. ¶ IX
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1930
vegliar tutta la notte. ¶ Sulla panchina dell’orizzonte, di
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1930
viola, nate a ciuffi sulla spiaggia del mare. Una
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1930
Mi butterò lo scialle sulla testa. ¶ La madre bagnata
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1930
cielo. ¶ La gente era sulla coverta come spaurita, tutti
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1930
sfavillavano, qualche favilla aggelava sulla schiena curva del viandante
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1930
si posò una mano sulla fronte e disse al
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1930
omino battè una mano sulla spalla del Tarmito. Quella
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1930
mi dissero, perchè seminavo sulla spiaggia arida. Il giorno
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1930
occhio di vetro schizzò sulla parete frantumandosi come una
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1930
con una spazzola batteva sulla cassetta del lustra-scarpe
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1930
costoni impiastrati di colla, sulla saponata rappresa dei frontespizi
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1930
Il battito della spazzola sulla cassetta rendeva il suono
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1930
come gocce d’argento sulla lastra di rame rovente
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1930
capelli annodati calciati come sulla fodera di una parrucca
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1930
sasso tufoso s’imperlava. Sulla quinta di un grande
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1930
se i capelli barbicavano sulla pelle di un chiucco
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1930
delle case, si dimezzavano sulla via, la paravano di
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1930
rotondi che s’arrotavano sulla mola d’asfalto tra
100
1930
di smeraldi gli ardevano sulla pelle diacciandola, i risucchi
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1930
e si gettò supino sulla gran Madre. Il profumo
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1930
come sapete è situato sulla sponda opposta del fiume
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1930
che io mi recai sulla macèa delle case, dissi
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1930
degli insetti spolveravano oro sulla tomba. I risucchi del
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1930
La testa staccava gialla sulla parete di calce cruda
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1930
a guisa di falco, sulla sella palesava l’osso
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1930
filtra acqua; si vara sulla sponda, si trae al
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1930
nero proiettata dai cipressi sulla tomba. ¶ Isaia socchiuse gli
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1930
capelli sorgevano senza mollezza sulla robusta ossatura della fronte
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1930
per trovarsi in eterno sulla soglia dell’ignoto. — Isaia
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1930
scoiattoli giganteschi s’arribisciavano sulla terra due negri. Ramon
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1930
di capelli umani riseccati sulla cotenna. La guida era
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1930
un cane guattiva ruzzolando sulla terra delle ghiove mordendole
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1930
un corso d’inchiostro, sulla spera saltellavano favolose ranocchie
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1930
rotte le fiancate, rovesciò sulla terra un mare; la
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1930
aprì una grande callaia sulla foresta. Rotto il cielo
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1930
precipitato in torbati violacei sulla chioma degli alberi, grandi
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1930
preciso di far fuoco sulla nuca del primo che
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1930
rapati sul grugno e sulla cuticagna i quali si
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1930
Una calma spaventosa gravava sulla boscaglia foriera dell’uragano
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1930
passati, incise una iscrizione sulla scorza di un caraguata
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1930
tutto. — Allora fu sciolto; sulla gola v’erano rimasti
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1930
ucciso con una mazzata sulla testa in combattimento. ¶ — Tu
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1930
dei trocanteri erano confitte sulla terra come due scuri
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1930
inebriante. Poggiò i pugni sulla terra, vi fe’ forza
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1930
il cielo si sparpagli sulla terra in fiore. Le
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1930
darsene alitare le bandiere. Sulla coverta era un martellìo
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1930
era nel fondo nero sulla parete della chiesa della
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1930
a quello che è sulla porta della Misericordia. ¶ — Misericordia
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1930
le ossa di Nicodemo. ¶ Sulla scorza di una rovere
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1930
piena si alzava di sulla foresta Isaia vedeva i
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1930
alberi non potati ramificavano sulla terra. Con l’ansia
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1930
no. ¶ Col corpo abbandonato sulla ceppaia ancor calda di
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1930
che rovesciavan dal cielo sulla foresta, che erano state
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1930
incerati e li traevano sulla coverta. A poppa e
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1930
gli battè una mano sulla scapola di capretto. ¶ — Sei
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1930
compagno che lo conduce sulla via maestra. ¶ — Io mi
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1930
ridesse del dialogo udito. ¶ Sulla coverta della nave passeggiava
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1930
scettico il Profeta. ¶ — Proverbiate sulla guerra, Isaia, e che
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1930
benedizione di Dio scende sulla terra. ¶ — Voi siete carico
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1930
nè nel mezzo, nè sulla riva. ¶ — Il mare è
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1930
acque fendute si pacificarono sulla superficie e il sacco
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1930
già abboddito sul fondo. ¶ — Sulla calata abbaia un cane
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1930
sicuri. ¶ Un guardiano saltò sulla calata, prese per il
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1930
gettata di peso morto sulla coverta di una chiatta
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1930
lentamente egli si portò sulla via solitaria della Lanterna
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1930
Anime in pena ritornano sulla terra in forme strane
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1930
ingrandimento che era appeso sulla parete di casa sua
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1930
le caserme che grandeggiavano sulla città impiccolita. ¶ — Avete obblighi
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1930
perchè rompesse le cataratte sulla terra, le predicazioni che
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1930
uno sdriscio di cielo sulla fiancata grigia. Il tricolore
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1930
bestia accecata. ¶ Cacciati di sulla proprietà i temerari, l
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1930
Cataratte dalla folla accalcata sulla via ferrata. La dolcezza
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1930
Gli aratri si ammusavano sulla terra abbandonata aspettando che
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1930
luminose. Il carro arava sulla vetta del Sabotino, la
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1930
cervici risucchiate delle midolla sulla sassaia, ha intriso riso
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1930
Si deve salire anche sulla montagna di cielo? ¶ — Il
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1930
gambe che avevano retto sulla coverta quando sotto la
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1930
lo metti a repentaglio sulla sassaia? Ma buttalo in
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1930
l’Italia si difende sulla sassaia e sul mare
161
1930
senti che pare transiti sulla sassaia un branco di
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1930
vento ti ha spinto sulla sassaia? Perchè anche tu
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1930
del casone siamo sparpagliati sulla sassaia) Respice, Aristarco, Mazzacane
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1930
non avevano capito camminavano sulla sassaia come sagomati nel
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1930
metteranno uno scialle nero sulla testa. ¶ — Ora pensiamo a
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1930
teschi. Sibilo che fischi sulla volta del cranio aggelandola
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1930
e invece moriremo qui sulla sassaia. Non hanno capito
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1930
mille morti erano rimasti sulla quota, distesi al sole
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1930
col nastrino tricolore, lucevano sulla sassaia come margherite di
170
1930
Sepoltura, quando lo inchiodano sulla Croce, la Deposizione: tutta
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1930
sul costato s’afflosciavano sulla terra come la pelle
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1930
bufolo. I soldati sforacchiavano sulla nave come insetti che
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1930
stavano riparate delle fanterie. ¶ Sulla sagoma della nave fu
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1930
ufficiale pareva si cibasse sulla mensa eucaristica. Quello che
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1930
sanguinante, s’era afflosciato sulla sassaia, nei fossati s
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1930
il morto si sedettero sulla sassaia che bruciava ancora
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1930
che passavano come viandanti sulla strada maestra. Le bocche
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1930
loggia dell’organo speculava sulla stazione della Via Crucis
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1930
per la seconda volta sulla capriata della croce che
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1930
croce che lo sacrifica sulla terra – ed ivi cercava
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1930
morire. ¶ — Felice te che sulla sassaia vedi tante cose
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1930
l’ostia consacrata. ¶ — Io sulla sassaia ci vedo anche
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1930
I cipressi gocciolavano nero sulla fiancata della cattedrale. ¶ — Là
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1930
in metà dalla porta. Sulla testa d’argilla secca
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1930
filosofi? ¶ — Dove sono attualmente? ¶ — Sulla 144. ¶ — La quota — disse il
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1930
picco silenti sulle praterie. ¶ Sulla pietraia balenava come sui
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1930
inzuppe di sudore gelavano sulla carne i pidocchi che
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1930
granate squacqueravano bodde spraccate sulla melma. ¶ Gli insetti contro
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1930
sproccoso, passavano, cardi fuggenti, sulla sassaia. ¶ Sotto degli scheggioni
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1930
vino! ¶ — Volete morire abbottacciati sulla sassaia?: quando il Padre
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1930
per un sentiero, aperto sulla sassaia come da vento
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1930
viso egli aveva terragno; sulla fronte parve avesse solcato
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1930
e maestoso s’avviò sulla sassaia. I tre pronunziarono
194
1930
elevate sul carabotto, mettevano sulla coverta il traffico di
195
1930
parabola dei ciechi comparve sulla sassaia: i soldati in
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1930
orme che essi lasciarono sulla terra. ¶ I tre si
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1930
come i budelli tesati sulla cassa armonica quando fa
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1930
del centopiedi si rampica sulla sassaia, s’abbassa, si
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1930
cielo grava ovatta fenicata sulla sassaia. Anche i proiettili
200
1930
cielo pare schizzi pietrame sulla sassaia e la sassaia
201
1930
scoscendevano, franavano in perdizione sulla sassaia. ¶ Alla base della
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1930
capo. Talaltro era seduto sulla ceppa degli alberi schiantati
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1930
cervella. Un altro smusato sulla pietraia aveva il naso
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1930
gli occhi convergevano divaricati sulla cima infiammata. ¶ Gli scenti
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1930
fenicate si levavano di sulla linea. I lampi davano
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1930
il flagello. ¶ Compagni schizzati sulla sassaia a capo in
207
1930
e pare lo sgrondino sulla pianura. Il mare scalpella
208
1930
l’ossa delle ghiaie sulla schiena d’asino scarnata
209
1930
le poppe sode crepolate sulla vetta di capezzoli aridi
210
1930
compagna che lo cercava sulla cotenna con le dita
211
1930
di un battaglione suppliziato sulla Quota – scendevano camminando sul
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1930
quelle che a baciarle sulla bocca rendono gelo e
213
1930
che buttate di traverso sulla sponda di un divano
214
1930
acciocchito dal solleone zampò sulla via maestra sterminata, lineata
215
1930
Se lo sbrodolarono anche sulla giubba e i pantaloni
216
1930
prato col coperchio ribaltato sulla terra. Il porco preso
217
1930
quattro zampe, col buzzo sulla terra, la bestia si
218
1930
così, bollenti li rovesciavano sulla bestia. Prima che la
219
1930
capelli rosso saggina incendiati sulla cotenna rosea, con gli
220
1930
una palla, si arribisciò sulla terra, la sconvolse, ne
221
1930
divaricò gli occhi bollenti sulla bestia legata, la frattò
222
1930
corvèe strafottè la roba sulla carretta. Un soldato si
223
1930
l’uomo si accenciò sulla sedia. ¶ — Arilà — disse piano
224
1930
mangiatoie pitturate di verde. Sulla porta, fodera di lamiera
225
1930
stata colta dalla risipola. Sulla faccia infiammata le ci
226
1930
la volata del pezzo. Sulla vasellina c’era lo
227
1930
Trasandata con lo sdricio sulla faccia quella del pietrato
228
1930
madre, fuggendo, aveva piantato sulla fossa della creatura una
229
1930
astri. Quelli che precipitavano sulla sassaia vi sfavillavano come
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1930
aculeato dalla baionetta, lampeggiava sulla sassaia. ¶ — Fuoco! ¶ S’udì
231
1930
paure incarnate avanzavano carponi sulla sassaia. ¶ Si scheggiavano teste