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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Catena Fiorello, Picciridda, 2006

concordanze di «suo»

nautoretestoannoconcordanza
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tutto il resto. ¶ Il suo primo marito era deceduto
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la zia Franca e suo marito se ne stavano
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libro molto commovente: il suo Diario, prestatomi da un
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riguardi. Lui aveva il suo modo geniale di volermi
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fare e disfare a suo piacimento. Lasciammo più in
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nuora che con il suo carattere ha rovinato la
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distrarla per attenuare il suo malumore, sperando che fosse
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trent’anni, ma il suo viso, segnato da varie
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modi di indicare il suo difetto fisico, e ogni
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aveva come oggetto il suo desiderio di vedermi crescere
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Cercavo di scorgere nel suo sguardo la stessa nostalgia
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di vino ricollocata al suo posto, chiudevamo il cerchio
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quale era stata a suo tempo, prendeva le distanze
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un essere superiore. Il suo corpo agile si muoveva
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quando era arrabbiata. Dal suo viso scavato emergeva un
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al cielo, ordinando al suo giustiziere di fiducia di
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Quella stranezza era il suo vanto da anni. La
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despota, all’improvviso il suo volto si addolciva, facendola
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uomo come Salvatore. Il suo volto, afflitto da un
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forze», stava sentenziando col suo solito ghigno. «E quando
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in giro chiunque, compreso suo figlio, ricalcando in maniera
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attenzione che riservava al suo corpo, alla pettinatura e
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attenzione era poi diventato suo marito. Di diverso stampo
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coffe sulle spalle.» Nel suo sguardo, per pochi istanti
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in casa. Ma il suo atteggiamento mi aveva lasciata
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aveva giocato a modo suo, urlando tutto il tempo
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dava piacere era il suo bacio sulla fronte. Solo
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diceva la nonna, bacchettando suo figlio. «Nel mare non
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le prove concrete del suo amore. Questa era la
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ruota, mostrando anche il suo disaccordo. ¶ E poi era
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aveva capito che mai suo marito, per incapacità a
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rispetto profondo, malgrado il suo carattere duro. ¶ Con lei
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Ma bastava che il suo benedetto camioncino si inceppasse
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contenta, chiedeva a un suo amico del posto di
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più. Mentre mangiava, il suo volto si corrucciò fino
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molte informazioni utili. ¶ A suo modo, si sentiva una
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casalinghi di proprietà di suo marito, che però portava
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La zia Franca, nel suo fantale bianco macchiato di
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La nonna invece con suo figlio parlò di soldi
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viene a trovarlo con suo marito». Sapeva essere diplomatica
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e osservandola meglio, il suo viso mi sembrò un
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specie di allucinazione. Quel suo modo di osservare non
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dirglielo! Era questo il suo cruccio. Non voleva sentirla
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oltre ogni limite supponibile, suo figlio era solo un
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alla prima ipotesi sul suo destino. Perché, seppur discutibile
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continuava a gridare il suo amore. Implorando, col suo
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suo amore. Implorando, col suo silenzio addolorato, di essere
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zia Pina e il suo nuovo convivente, Pippo u
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una donna che, a suo dire, era stata e
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mezzo non era affar suo. ¶ Ogni tanto, e senza
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spedita il giorno del suo compleanno, e io volevo
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stavo per raggiungere il suo cancello, vidi in lontananza
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mezza nuda come il suo complice, e nel gemere
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sentii farfugliare qualcosa al suo complice. Intercettai abbastanza bene
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anzi. Lui, dal canto suo, mi assicurò che non
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non poco per il suo tono estremamente gentile, mi
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vino, quello era il suo destino), i miei nonni
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e dell’egoismo di suo marito. ¶ «Sapete, Donna Maria
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la nonna, con il suo amaro sarcasmo, e per
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la gente occupava il suo tempo tra lacrime e
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altro che ritornare al suo mittente. Così ho deciso
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e viveva a modo suo, non conoscendo i miei
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che per rispondere al suo invito, stavo per oltrepassare
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del nonno. ¶ Aspettai il suo ritorno guardando di continuo
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poter occupare anche il suo spazio con i miei
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cugina Maria e il suo brutto rappresentante di lenzuola
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del banco, aspettando il suo ritorno. Maria, che era
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Decisi di accettare il suo consiglio e uscii fuori
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cresciuta di colpo: il suo sguardo sembrava ormai consumato
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in silenzio, piegandosi sul suo corpo e sistemandole le
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da Assunta e da suo marito, parrucchiere anche lui
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ai piedi. Assunta e suo marito capirono la situazione
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proprietà. ¶ E sempre nel suo negozio di salumi, insetticidi
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diploma alla parete del suo salone. Il perché è
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se soffrivo per il suo necessario abbandono. E la
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l’irreparabile. Poi, un suo familiare mi offriva delle
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tra le righe il suo dolore, e allora piangevo
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e verità. ¶ Rivolgendomi il suo sorriso infantile, aveva continuato
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E sentivo forte il suo odore di borotalco. Poi
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sofferto parecchio». ¶ Di quel suo ricovero io avevo saputo
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il capo, manifestando il suo dissenso su certi argomenti
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sue parole. Tuttavia il suo malessere io l’avevo
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in là, perché il suo odore mi nauseava. Tutto
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U capisti?» ¶ Vidi il suo volto illuminarsi per la
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nostre anime. Amore: il suo, non viziato da moine
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Tino, ma a modo suo. ¶ L’ozio che talvolta
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lo stesso. Con il suo regale portamento avrebbe sbaragliato
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nel fianco. Nemmeno il suo cattivo stato di salute
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in fila attendendo il suo turno, e io, che
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Pippo u piscaturi, col suo corpo aggravato da una
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la prima a ricordare suo figlio. E, coinvolgendo il
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zia Franca che nel suo negozio era stato recapitato
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Franca i piatti del suo servizio di porcellana per
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apparecchio si svegliò dal suo letargo. ¶ Driiiin, driiiiin. ¶ In
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l’anima. Quando al suo ritorno aprì la porta
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aderiva alla perfezione al suo modo d’essere: Tamburo
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alla fatidica data del suo compleanno: il 12 marzo avrebbe
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la nonna festeggiò il suo compleanno, piovve a dirotto
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coraggio nascondendomi dietro al suo corpo. Funzionava più o
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E per colpa del suo eccessivo zelo, a me
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e una madre senza suo figlio… Sì, si tratta
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campana, che con il suo grosso battaglio, sempre in
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banco stava immobile nel suo lettino antico. E una
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difficile ipotizzare quanto del suo peso si fosse consumato
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lettini occupati come il suo. E adesso era stanca
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Rita, per guardarla nel suo tremore trascendentale. Ma il
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folla, risuonava solo il suo lamento: «Rita, dove sei
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i primi passi, il suo volto aveva preso a
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Dio. ¶ Piangeva, ma il suo lamento non disturbava nessuno
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di versi, e il suo volto si accendeva di
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lei, l’inclinazione del suo amico poeta «a preferire
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sempre D’Annunzio, il suo autore preferito. ¶ Fresche le
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di pietra. Sentivo il suo sguardo alle spalle, nella
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il preside e il suo vice, un professore della
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la volta di Antonino. Suo padre era partito per
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che prima o poi suo padre sarebbe tornato con
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te lo immagini il suo capo che la chiama
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delle località segnate sul suo percorso. Ci trovavamo nel
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correva, fischiava, e col suo impeto costeggiava paesaggi sempre
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sfuggito al controllo del suo padrone? Un suicida? ¶ Tutto
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domanda sul perché il suo fidanzato non fosse venuto
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di bellezza e del suo opposto dava alla testa
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nel pensiero. ¶ Davanti al suo sguardo, invece, rimasi zitta
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e sorrideva a modo suo. ¶ La zia era andata
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sua ed era il suo rammarico. Pina guardava le
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si beddra, picciridda». ¶ Il suo fiato puzzava di fumo
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parole, evidentemente, caricarono il suo stato febbrile. ¶ Prima mi
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movimenti stentati, fino al suo spasimo da vecchio. ¶ Il
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nel fango, mentre il suo respiro e un gorgoglio
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E mi sporcava col suo sudore. Stilla a stilla
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finì, si liberò del suo perverso piacere accompagnandolo con
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Oramai ero permeata del suo peccato mortale e puzzavo
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che avevano sostenuto il suo peso. Con tutte le
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da parte per un suo lontano cugino, emigrato anche
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zia Franca, dal canto suo, ne aveva preparati ben
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che solo donne del suo valore erano in grado
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le mosche, mentre il suo sguardo si perdeva nel
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renderla così unica. Il suo volto, durante la giornata
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al finestrino raccomandando a suo marito di non fare
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di «Lucia!», «picciridda!» – il suo sembrava un richiamo disperato
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chiedere un permesso al suo datore di lavoro fu
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era la prova. ¶ Al suo rientro in Sicilia, di
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mia presenza, anche il suo datore di lavoro. E
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Gli piaceva parlare del suo lavoro con noi. Ci
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il vecchio e il suo schifoso ricordo. ¶ Una sfida
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però aveva anche il suo lato oscuro: un pugnale
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pregio. Ma per il suo modo di interpretare il
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anche col cibo il suo affetto. Mettemmo su qualche
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digiunato un mese al suo rientro in Germania. ¶ Ogni
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mettere in pratica il suo intento, andò in merceria
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di colore blu. Col suo fisico da indossatrice avrebbe
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e nascondendomi contro il suo ventre, per farmi sentire
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ragioni, e confermando il suo odio. Dopo quello scambio
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fare sulla morte del suo eterno nemico? Che senso
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Che senso dare al suo voluto cinismo? ¶ Lei, la
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Ci vedevo molto del suo volere nella scelta apparente
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prima avevo approfittato del suo coraggio nell’accettare la
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che avevo ascoltato un suo discorso senza interruzioni in
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in sottofondo, davanti al suo sguardo materno potei finalmente
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non aveva imposto il suo volere, restando nel suo
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suo volere, restando nel suo cantuccio con molta dignità
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spiegato il mistero del suo insulto. ¶ Quella parola che
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alcuni punti oscuri del suo passato, lei aveva sempre
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fosse realmente figlio del suo secondo marito. Aveva mentito
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quelle voci maligne sul suo presunto amante, Giuseppe poteva
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covato in silenzio il suo disprezzo per Pippo, finché
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innocente, e sangue del suo sangue, il maledetto vecchio
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smesso di ricamare sul suo conto. ¶ Infine, a chiudere
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invece, svelto come al suo solito, Santo era entrato
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le ubbidivo, ridendo del suo tono severo e drammatico
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degli eventi faccia il suo corso. Troppo facile nascondersi
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abbia perdonata per il suo tragico gesto. Io non