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Paolo Maspero, Odissea [traduzione da Omero], 1867

concordanze di «suo»

nautoretestoannoconcordanza
1
1867
lunghi affanni ¶ Mentre, al suo scampo intento, alle paterne
2
1867
Che avean prefisso al suo ritorno i Numi, ¶ In
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1867
dell'Atride e dal suo letto; ¶ Ché, cresciuto negli
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1867
gli fosse interrogarlo ¶ A suo talento. Accorse una leggiadra
5
1867
a Femio, ¶ Che cantar, suo malgrado, ivi solea. ¶ Mentre
6
1867
ancora non è, ma, suo malgrado, ¶ Per voler degli
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1867
un dì sovente ¶ Al suo fianco sedea, come ora
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1867
parmi, dove paghi ognun suo scotto. ¶ Con tal baldanza
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1867
me certo sarebbe il suo destino, ¶ S'ei cadea
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1867
faccia all'albergo ¶ Del suo divino genitor ritorno: ¶ Ei
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1867
tutta ha piena ¶ Del suo nome la Grecia, un
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1867
gentil vate ¶ Col pietoso suo carme altrui diletti, ¶ Come
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1867
donzelle; e quivi al suo diletto ¶ Sposo pensando, pianse
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1867
messaggier, che annunzia ¶ Il suo ritorno? o qualche censo
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1867
gli cedean del re suo padre ¶ L'antica scranna
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1867
ch'ei volge in suo pensier secondi! ¶ Rasserenò la
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1867
e presentarsi ¶ Ad Icario suo padre alcun non osa
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1867
anno ¶ Già compiuto il suo giro, ed ella sempre
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1867
i Proci, mentre in suo pensiero ¶ Altro si cela
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1867
costei macchinò. Nel solitario ¶ Suo talamo una fina ed
21
1867
la vita, ¶ Che del suo latte mi nudrì? Né
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1867
ascolti ¶ Ella mai da suo figlio. E dove questo
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1867
voi, che il figlio suo ¶ Non osate aiutar d
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1867
Proci ¶ Cacciar volesse dal suo tetto, al certo ¶ Breve
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1867
gli antichi amici ¶ Di suo padre, a Telemaco la
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1867
e la favella, ¶ Al suo fianco si mise, e
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1867
fra noi l'intero ¶ Suo retaggio, lasciando il ricco
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1867
che pur sempre nel suo tetto ¶ Riveder si sperava
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1867
col pianto ¶ Al leggiadro suo viso onta non rechi
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1867
la poppa ¶ Al fianco suo Telemaco si pose. ¶ Poi
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1867
L'agile prora in suo cammin rompendo. ¶ Legati i
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1867
Alla mèta giugnea del suo viaggio. ¶ LIBRO TERZO ¶ Spuntava
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1867
vie seguendo il prode ¶ Suo fratello. Da poppa una
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1867
pena ei scontò del suo misfatto; ¶ Poiché piacque agli
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1867
l'ora ¶ Che al suo morir lo sdegno degli
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1867
E coi generi al suo splendido albergo ¶ Nestore s
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1867
tornito letto; ed al suo fianco ¶ Il marzïal Pisistrato
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1867
Della giovenca, onde in suo cor la Diva, ¶ Mirandola
39
1867
l'Atride; e in suo segreto ¶ Venìa librando, se
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1867
ei primo, e il suo pensiero ¶ Fargli palese. Mentre
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1867
l'eroe, dal profumato ¶ Suo talamo la bella Elena
42
1867
Polibo consorte, ¶ Che avea suo seggio nell'egizia Tebe
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1867
sopra vi giacea ¶ Col suo pennecchio di purpuree lane
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1867
suoi beni ¶ E con suo figlio e tutti gl
45
1867
bella ¶ Delle donne al suo fianco Elena giacque. ¶ Già
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1867
annodò. Quindi lasciando ¶ Il suo talamo, pari ad un
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1867
cielo è giunto col suo cocchio il Sole, ¶ Allo
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1867
occulto ¶ A schiacciar col suo braccio poderoso ¶ La prole
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1867
a darne avviso ¶ Al suo re, che all'inganno
50
1867
e reo disegno ¶ In suo segreto meditando, ei stesso
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1867
al mio ritorno ¶ Nel suo tetto m'accolse; e
52
1867
l'avrebbe in tanto suo travaglio ¶ A tal garzone
53
1867
trucidarti il figlio ¶ Al suo ritorno; poiché all'alma
54
1867
del padre, anche il suo nome? ¶ Se giovanil talento
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1867
non sospetta ¶ Che di suo figlio noi cerchiam la
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1867
spettro, ¶ Si librò sul suo capo, e così disse
57
1867
è così dal popol suo, ¶ Ch'ei mite come
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1867
Trucidargli si tenta al suo ritorno. ¶ Quai detti, o
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1867
Voi l'impedite? Il suo fido Orïone ¶ Così la
60
1867
Giasïon, l'amico ¶ Del suo cor si godea là
61
1867
vegliando ¶ Il corso del suo legno, con lo sguardo
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1867
possente Nettuno; ed in suo core, ¶ D'ira fremendo
63
1867
Ulisse, ¶ Così dolente nel suo cor ragiona: ¶ Ohimè! che
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1867
Tellure; ¶ Poi sospirando nel suo cor dicea: ¶ Ahi! che
65
1867
con gioia ¶ A quel suo letto il pazïente Ulisse
66
1867
un bel carro col suo palco ¶ Apprestar ti farò
67
1867
Tana un leone, in suo vigor securo; ¶ Gli fiammeggiano
68
1867
di gemme al marital suo tetto. ¶ Umana creatura io
69
1867
noto ¶ Che Giove a suo talento il bene e
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1867
render più leggiadro un suo lavoro ¶ Il liquid'oro
71
1867
lo trovò? Certo costui ¶ Suo marito sarà. Forse è
72
1867
città seguìa Nausica ¶ Il suo cammino con le fanti
73
1867
guerre ¶ Con lo stesso suo re. Di lei Nettuno
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1867
Rassènore colpì, che nel suo letto ¶ Unico germe e
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1867
Unico germe e del suo trono erede ¶ Lasciava Arete
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1867
consiglio ¶ A chi del suo favor più degno estimi
77
1867
il trasse, ed al suo fianco ¶ Seder lo fece
78
1867
Che prima ad un suo cenno avea lasciata ¶ Il
79
1867
ch'ebbe ciascuno a suo talento ¶ E libato e
80
1867
a riposar ciascuno ¶ Al suo tetto n'andò. Ma
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1867
tema ¶ Che al fianco suo vedendomi, tu seco ¶ Non
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1867
pago in breve il suo desìo. ¶ Mai non giunse
83
1867
sospirando ¶ L'ora del suo partir. Su via, scegliete
84
1867
Perché bever potesse a suo talento. ¶ Allestite le mense
85
1867
varcò la soglia del suo tempio ¶ Per consultarlo in
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1867
quando il vate al suo cantar diè tregua, ¶ Asciugate
87
1867
poté l'eroe ¶ Il suo pianto ai Feaci. Alcinoo
88
1867
Un folle, ¶ E del suo meglio non curante, è
89
1867
paese stranier l'ospite suo ¶ Sfidar non teme, Ma
90
1867
corse alla fucina, ¶ In suo cor meditando aspra vendetta
91
1867
opra, ei rivolse ¶ Al suo talamo il piede, e
92
1867
rose incoronata. ¶ Era dal suo gran Padre in quell
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1867
sempiterni Dei; ¶ E al suo vicino alcun dicea: La
94
1867
l'arca intanto ¶ Dal suo talamo Arete, e vi
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1867
e questi accenti ¶ Al suo passar gli volse: Ospite
96
1867
disse; e pieno del suo Nume il vate ¶ A
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1867
pianto. ¶ Ma restò quel suo pianto a tutti ascoso
98
1867
ampie grotte, e a suo talento ¶ Ciascun le mogli
99
1867
il vento spiri al suo cammin propizio. ¶ Da cavo
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1867
Avea commercio, ma nel suo recinto ¶ Scellerate e nefande
101
1867
palme, il mostro ¶ Al suo possente genitor pregava: ¶ M
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1867
sopirli ¶ O suscitarli a suo piacer potesse. ¶ Poi con
103
1867
in viso, e al suo vicino ¶ Così dicea taluno
104
1867
miei compagni ¶ Macchinava in suo cor morte crudele; ¶ E
105
1867
Empie l'albergo del suo dolce canto. ¶ Or via
106
1867
argentee borchie adorna, ¶ Col suo sgabello ai piedi. In
107
1867
solenne giuramento, il vago ¶ Suo letto ascesi. Quattro fide
108
1867
a me ritorna. ¶ Il suo consiglio di buon grado
109
1867
approdarvi il fato. ¶ Il suo dir mi commosse. Ancor
110
1867
l'Aurora ¶ Sul dorato suo trono in ciel comparve
111
1867
al sangue, ed a suo figlio ¶ Uno sguardo non
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1867
aque ¶ Si bagnava del suo caro Enipeo, ¶ Quando la
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1867
l'anno ¶ Tocchi al suo fine, partorito avrai ¶ Bella
114
1867
laccio ¶ Alla vòlta del suo talamo appeso, ¶ Calò, vinta
115
1867
qui comando, ¶ Tutta del suo partir la cura affidi
116
1867
Come si scanna al suo presepio un bue. ¶ Così
117
1867
E lui vedrà nel suo ritorno il caro ¶ Padre
118
1867
con ricche spoglie ¶ Il suo naviglio; ché né stral
119
1867
io vidi, ¶ Che sul suo trono con l'aurata
120
1867
vi sarà mestieri. ¶ Al suo dir persuasi, ivi sul
121
1867
campò per amor del suo Giasone. ¶ Due rupi ha
122
1867
Qui fin pose al suo dir. Rifulse intanto ¶ Al
123
1867
flutti, sì che nel suo seno ¶ Mestier di funi
124
1867
non m'opposi ¶ Al suo ritorno, perché tu l
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1867
sue forze e in suo valor fidando, ¶ Te non
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1867
lor confusamente, e al suo vicino ¶ Con maraviglia si
127
1867
Perché salvo guidiamo al suo paese ¶ Ogni errante stranier
128
1867
Involarmi tentò, perché a suo padre ¶ Obbedir non mi
129
1867
su negra carena il suo ritorno ¶ Stanno i Proci
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1867
Ebbe così principio al suo disegno, ¶ Schiuse Pallade il
131
1867
sassi. ¶ Indi vòlto al suo re, così dicea: ¶ Poco
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1867
In vedersi così dal suo fedele ¶ Porcaio accolto, a
133
1867
io sarei, se nel suo tetto ¶ Fosse invecchiato; ma
134
1867
compro ¶ T'ha pel suo gregge, di colui che
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1867
moglie sua, né da suo figlio ¶ Fede otterrìa. Troppo
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1867
amaramente ¶ Anche per questo suo fanciul, che i Numi
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1867
rapirgli la vita al suo ritorno; ¶ E così spenta
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1867
ed allevati ¶ Sotto il suo tetto. Ed io da
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1867
pietoso ¶ M'accoglie nel suo cocchio, e senza indugio
140
1867
e senza indugio ¶ Al suo tetto mi guida. È
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1867
tumolo, e famoso ¶ Col suo s'udrebbe di suo
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1867
suo s'udrebbe di suo figlio il nome ¶ Risuonar
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1867
si lagna che il suo re non torni ¶ Dopo
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1867
Empiendo il core del suo re, che questi ¶ Detti
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1867
egli stesso, o per suo cenno ¶ Alcun de' servi
146
1867
sollecito mirando ¶ Del lontano suo re, sentìasi tocco ¶ Di
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1867
ciel comparve ¶ Sul dorato suo trono, il forte Atride
148
1867
Eteoneo, ¶ Sorto allor dal suo letto, in cui non
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1867
le carni; ¶ Né il suo comando ad eseguir fu
150
1867
in mano, e dal suo caro ¶ Megapente posar gli
151
1867
e seder fece al suo fianco ¶ Teoclimeno. Diede poscia
152
1867
Echìnadi si mise, ¶ In suo cor dubitando, se alle
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1867
favella, ¶ Ch'erano al suo partir già d'anni
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1867
anch'ella, sempre il suo diletto Ulisse ¶ Sospirando, morìa
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1867
venuto alla reggia, un suo monile ¶ Venia mostrando, di
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1867
impugnava. Quindi, ad un suo cenno, ¶ I robusti garzoni
157
1867
Si trasse innanzi al suo signore, e baci ¶ Gli
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1867
Se rispettando il marital suo letto ¶ E la pubblica
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1867
ancor per poco ¶ Nel suo dolore. Se dar sempre
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1867
Potesse l'uomo al suo voler, farei ¶ Che venisse
161
1867
ne basti ¶ E il suo gran Padre? ¶ Certo, a
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1867
rotelle, ¶ Onde armarci a suo tempo; e lo scompiglio
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1867
Ulisse il figliuol col suo vïaggio, ¶ E noi lasciò
164
1867
cui l'insidia ¶ Contro suo figlio ordita avea scoperto
165
1867
li placò, quantunque ¶ Del suo sangue anelanti. E in
166
1867
l'osasse, ¶ Tu del suo sangue rosseggiar vedresti ¶ Questa
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1867
dolce vino, ¶ Sì che suo figlio m'avrò caro
168
1867
il porcaio, ¶ Ravvisando il suo re, subitamente ¶ Con l
169
1867
asta afferra ¶ Atta al suo pugno, e al fido
170
1867
ai Proci ¶ Meditando in suo cor l'estremo danno
171
1867
essa Penelope veloce ¶ Dal suo talamo eccelso, e tutta
172
1867
avesse ¶ I voti di suo figlio. Il figlio intanto
173
1867
s'assise, ricamando ¶ Un suo fulgido peplo; e come
174
1867
la mensa, ché a suo tempo ¶ Anche alla mensa
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1867
guida un tristo: ¶ Al suo simile il simile accompagna
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1867
non si scuote, nel suo cor volgendo ¶ S'ivi
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1867
favella, ¶ Argo, il vecchio suo cane, che sdraiato ¶ Ivi
178
1867
itacesi. ¶ Essendo allora il suo padron lontano, ¶ Tutto pieno
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1867
venti anni, veduto ¶ Il suo signor, contento Argo spirava
180
1867
mi resta ¶ Penelope e suo figlio in questa casa
181
1867
Antinoo altre parole. ¶ È suo costume di ferir con
182
1867
la testa, meditava ¶ In suo cor la vendetta. Indi
183
1867
e che tornato ¶ Al suo tetto sarìa con gran
184
1867
chiama. Ella desìa ¶ Di suo marito aver da te
185
1867
Allor d'Ulisse, ¶ Del suo ritorno ragionar potremo; ¶ Ma
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1867
smisurate. Arneo ¶ Era il suo nome, ché così nascendo
187
1867
e all'altro ¶ Il suo bisogno forniran gli Dei
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1867
e tali cosce ¶ Il suo rivale! - Sì diceano; ed
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1867
un Nume ¶ Involarti al suo sguardo allor ch'ei
190
1867
Alfin si trasse ¶ Al suo scanno il garzone, e
191
1867
rivali, e macchinando ¶ In suo pensiero ne venìa la
192
1867
costui. Nudo è il suo capo ¶ E liscio, e
193
1867
ogni pensiero, ¶ Perché al suo tetto e non al
194
1867
Ulisse ¶ Avea lasciate al suo partir. Da tema ¶ Fui
195
1867
a me piangendo ¶ Di suo marito chiederà novelle. ¶ A
196
1867
Scese in quella dal suo talamo eccelso ¶ La figliuola
197
1867
d'ebano commessa, ¶ Col suo sgabello ai piedi. Ivi
198
1867
non patir che nel suo tetto alberghi ¶ Femmina che
199
1867
prepara ¶ Un seggio col suo vello, ove si posi
200
1867
le genti ¶ Sotto al suo regno virtuose e liete
201
1867
a lungo escluso ¶ Dal suo loco natìo. Ma, poiché
202
1867
con gli Atridi il suo naviglio ¶ Al conquisto di
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1867
venerando e caro ospite suo ¶ Ei chiamava. Ma l
204
1867
assenza ritornar dovesse ¶ Al suo tetto natìo palesemente ¶ O
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1867
me predice: né al suo letto Ulisse ¶ Più tornerà
206
1867
ti riconduca; ¶ Ché del suo reggitor vedova è questa
207
1867
indi costretto. ¶ Nondimeno al suo re fattasi appresso ¶ Per
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1867
Ad altro avendo il suo pensier rivolto. ¶ Ratto allor
209
1867
riprende in quella ¶ Il suo dir la regina. Un
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1867
uscir m'esorta ¶ Del suo tetto egli stesso. Ora
211
1867
omai ¶ Può sottrarsi al suo fato. - E la regina
212
1867
gli anelli, ¶ Metterà nel suo tetto Ulisse il piede
213
1867
occhi azzurri, e, sul suo capo ¶ Librandosi, gli disse
214
1867
i Proci iniqui ¶ Al suo figliuol tramavano la morte
215
1867
Sì disse; ¶ E al suo dire assentìan gli achivi
216
1867
Ad Ulisse recâr, come suo figlio ¶ Avea lor comandato
217
1867
accolse ¶ Non rispettando, nel suo stesso albergo ¶ Scellerato il
218
1867
Come col pianto al suo dolor die' sfogo, ¶ Giù
219
1867
quindi ¶ A seder sul suo scanno. Il labbro in
220
1867
gli araldi. - Piacque il suo consiglio; ¶ E Leode s
221
1867
Né pel ritorno del suo re men caldo ¶ Era
222
1867
Plausero i Proci al suo consiglio; e data ¶ L
223
1867
Furor trascorse, e del suo stesso amico ¶ Marzïal Piritòo
224
1867
sua sposa e al suo tetto condurmi? ¶ Alle mie
225
1867
e il porge ¶ Al suo signore; e poi di
226
1867
d'ogni parte il suo possente arnese ¶ Guarda ed
227
1867
de' porci, e al suo signore ¶ Fattosi accanto, favellò
228
1867
inclito Ulisse e di suo figlio ¶ Provar volendo la
229
1867
costui fiaccata: ¶ Dopo il suo vano millantar già sparve
230
1867
Demoptolemo, Euriade quella ¶ Del suo prode figliuol; ferì Pisandro
231
1867
cui nel fianco ¶ Il suo pungolo infitto abbia l
232
1867
Femio, che al desco ¶ Suo malgrado cantar solea de
233
1867
Ritorni e al primo suo splendor la sala. ¶ Fatto
234
1867
alfin, mandato ¶ Dal padre suo, Telemaco a chiamarmi; ¶ Ed
235
1867
al figlio nostro, il suo tornar sarìa. ¶ Ma ciò
236
1867
E non siedi al suo fianco? In questo modo
237
1867
Dunque una donna il suo marito accoglie? ¶ Un marito
238
1867
provar mi possa ¶ A suo talento: svaniran fra poco
239
1867
vile mi tiene, e suo consorte ¶ Confessarmi non sa
240
1867
ed ella, che il suo dir conobbe ¶ Al ver
241
1867
e non sapea ¶ Dal suo collo staccar le bianche
242
1867
In sul confine ¶ Del suo corso la Dea fermò
243
1867
ei stesso ¶ Nel lungo suo vagar sofferto avea, ¶ Narrò
244
1867
diletta madre, ¶ Che del suo latte lo nudrì. Soggiunse
245
1867
l'inclito Ulisse il suo racconto ¶ Ebbe così compiuto
246
1867
mattino, ¶ Perché spandesse dal suo trono d'oro ¶ Sui
247
1867
e sui mortali. ¶ Dal suo morbido letto allor sorgendo
248
1867
figlio; ¶ Ed essi, al suo comando, le guerriere ¶ Armi
249
1867
noi divelto dal natìo suo scoglio. ¶ Re delle genti
250
1867
Compì la donna il suo lavoro, e ai Proci
251
1867
esso ¶ Telemaco giugnea dal suo vïaggio ¶ All'arenosa Pilo
252
1867
motteggi sopportava ¶ Imperturbato nel suo stesso albergo. ¶ Ma come
253
1867
Ha la memoria di suo figlio estinta. ¶ In questo
254
1867
Le vicende narrar del suo ritorno; ¶ O prima, interrogandolo
255
1867
non chiuse, ¶ Né del suo pianto l'onorò, disteso
256
1867
Posto sul lido il suo cammin riprese? ¶ Il vero
257
1867
il miserando vecchio ¶ Conosciuto suo figlio, a lui tremante
258
1867
sentìa l'angoscia ¶ Per suo figlio Antinòo, che Ulisse
259
1867
lagrimando ¶ Così sfogava il suo dolore: Ahi quante, ¶ Quante
260
1867
preda ai flutti, al suo ritorno ¶ De' Cefaleni i
261
1867
Vidi io stesso al suo fianco un Dio che
262
1867
e molti, plaudendo al suo consiglio, ¶ Si sperdean per
263
1867
la morte ¶ Vendicar di suo figlio, non pensando ¶ Ch
264
1867
magnanimo Ulisse. Al fianco suo ¶ Era Pallade accorsa, il