Federigo Tozzi, Con gli occhi chiusi, 1919

il Rosi pensava al suo paese troppo angusto, come

rabbiosa; e, odorando il suo aceto aromatico, le lacrime

sporta di vivande, nel suo legnetto a due posti

dalla contentezza per il suo arrivo. Per ore intere

male o se il suo palo non stava forte

a Rebecca, che il suo seduttore non aveva voluto

e umido come il suo sudore. Ricordandosene, mangiava in

ancora immerso in quel suo abisso schiacciato. Poi, senza

Masa, essendosi capovolto il suo lume ad olio, perché

di ucciderli, eccitata dal suo terrore. Qualcuno chiudeva gli

Ghìsola, infatti, dava al suo padroncino un senso di

non poteva sostenere il suo sguardo crucciato, impenetrabile e

tutto lentigginoso; ma il suo collo era come quello

con stizza, che il suo viso offendesse. Quando gli

casa; quando, secondo il suo solito, ci stava seduta

l'illusione che il suo spirito assumesse così enormi

se era a modo suo respirava meglio, sputacchiava e

in dietro a modo suo, magari addormentandosi quando non

lavate nel secchio del suo cavallo mezzo stronco come

Cercò di smettere il suo sorriso, abbassando il volto

Vada via, c'è suo padre. Non mi s

come la tasca del suo grembiule era graziosa. E

formicolìo lieve attraversava il suo volto, dal mento alla

tavola. ¶ Pietro guardò anche suo padre: tutti lo fissavano

con un colpo del suo tovagliolo si levò le

dentro la trattoria. Il suo volto doventava bianco; e

riuscisse a farselo proprio suo, a dirgli almeno una

costoro, volendo che il suo figliolo Antonino imparasse a

che pigliava tutto il suo amor proprio. Un amico

sentiva debole sotto il suo spirito affannato, che egli

così da meno del suo amico che gli pareva

parlava più: e il suo silenzio non lasciava trapelar

colpi che assomigliavano al suo riso. ¶ Pietro non si

d'essere attento al suo lavoro di pulitura. Antonio

di gioia tutto il suo essere. Il movimento delle

ninnoli che teneva nel suo salotto di città, era

lui noto assalì il suo cervello come una polla

parve ridotto tutto il suo essere. ¶ E dopo un

voleva fare il comodo suo. ¶ Tutte le domeniche, dopo

ancora fosse deciso sul suo conto; il che doveva

vecchi avventori, e da suo padre che se ne

Aveva già preparato il suo più bel vestito, e

sbatté contro il medico, suo amico e avventore, che

a poco sentì il suo dolore. Tutta la sua

crollava in lui. ¶ Il suo dolore era così pieno

e non udì il suo dolore; che gli era

impacciato di lei, del suo vezzo, e degli specchi

diffidente, rispondendo imbarazzata al suo saluto. E quale effetto

sporgenza del ventre. Il suo cappello, troppo piccolo, era

opportuni a influire sul suo animo. ¶ Il giovinetto tacque

padre, per provare il suo vero sentimento, rispose: - Te

perfino di mettergli il suo nome, tanto doveva assomigliargli

per sfogarsi; e il suo rimprovero era pieno di

e divertendocisi? E perché suo padre era così convinto

bisogna fare a modo suo. ¶ Gli era rimasta la

d'accordo con il suo figliolo. ¶ - Non ha giudizio

non gli piaceva quel suo modo di fare doppio

il mio dovere; e suo padre lo sa. E

idiota qualunque! ¶ Toccava il suo collo esile, con un

di propaganda prestatigli dal suo barbiere. ¶ Entrò nel partito

La trattoria riprendeva il suo movimento. ¶ Pietro passava quest

suoi polsi e il suo collo fossero quasi indomabili

tutte le volte che suo padre era per percuoterlo

più! ¶ E batteva il suo bastone su lo scalino

ci metteva tutto il suo impegno, studiava sempre meno

con la musica del suo organo. ¶ Egli vedeva la

ne ridevano, disse che suo padre non aveva più

troppo, avendo apprezzato il suo ritorno spontaneo a Siena

di cambiare ancora. ¶ Il suo socialismo doventava, come diceva

tentativo inutile, dinanzi al suo amor proprio? Poteva non

metteva sottosopra tutto il suo essere! ¶ Non sapeva le

portato un fiasco del suo buon vino. E, il

sua nuca e il suo dorso solcato tra le

sposata. Ma anche il suo fattore la possedette; e

Egli, avendola trovata di suo piacimento e disposta, la

E Ghìsola, mandando il suo indirizzo ai parenti, scrisse

incuriosita e sorridendo del suo imbarazzo, gli rispose come

di non vedere il suo volto; e non fu

rispondergli; ma, vedendo il suo imbarazzo, disse: - Potrebbe ascoltare

a un tratto il suo amore, per non offenderla

s'era riallacciato al suo sentimento; e credette di

chiamarla a sé. Il suo sogno d'amore era

avrebbe potuto giungere il suo amico. ¶ La scala era

archi delle mensole: il suo silenzio e quello delle

lui. Il colore del suo vestito era doventato una

leggere la lettera dal suo amico; a cui aveva

già detto, a modo suo, della visita, non fidandosi

l'amante: - Questo è suo. ¶ Ella strappò il foglio

sei. ¶ - Se è ricco? Suo padre ha dieci poderi

grande trattoria. ¶ - Ma il suo consenso? ¶ - Scommetto ce l

intorno all'orlo del suo piatto. ¶ Egli le chiese

l'amava; piacendogli il suo odore di sudore. ¶ Ghìsola

volte che incontrava il suo sguardo; ma gli sorrideva

non sapeva se il suo amico le avrebbe fatto

Non era anche il suo dovere morale? Ma come

la stessa. Certamente, il suo cielo ora è più

a picco; con il suo arco greve e largo

d'essere inseguito da suo padre, pur sentendosi rasserenato

ormai passava tutto il suo tempo. Egli l'aveva

Beatrice di salutare il suo amico, pregandolo che non

andò a sfogarsi dal suo amico droghiere; un figliolo

a fare il comodo suo ora che era giovine

assalariati avrebbero ammirato il suo amore per una contadina

assalariati che ascoltava a suo malgrado, chiamò proprio in

tempo a spiare dal suo uscio quando s'avviassero

aveva dormito giovinetta. Il suo volto s'indurì, sino

spillo; e anche il suo braccialetto d'argento. E

ad ogni passo il suo ombrellino da sole sopra

la vettura di un suo conoscente che lo avrebbe

Allora Lucia, visto il suo desiderio, rispose: - È di

forse? ¶ E sorpreso del suo silenzio, aggiunse: - Ti perdono

ambedue le mani, il suo volto rigido come la

un sopravvento assoluto sul suo carattere; era certa di

così la testa al suo figliolo era un piacere

che doveva fidarsi del suo figliolo! ¶ E, nello stesso

delle chiacchiere sentite sul suo conto anche perché non

polmonite; e quel fattore suo rivale s'era fatto

ella viveva per conto suo, nessuno aveva pensato a

Ed ella, con il suo bel viso che talvolta

in faccia, con quel suo riso di cui egli

allusione a Ghìsola. ¶ Il suo malumore e la sua

di quello che pensasse suo padre quando lo guardava

Prima d'addormentarsi nel suo letto duro, ricordava tutte

sonno. ¶ Si sedeva al suo tavolino, senza far niente

c'era caso che suo padre gli dicesse: - Non

faccia dare da qualche suo amico. ¶ Intanto si mosse

pezza pulita per il suo bambino, che teneva in

specie è il tradimento suo? Così non mi accerterò

penso io. ¶ Ma il suo terrore non diminuiva; e

di affetto, vide il suo ventre. ¶ Quando si riebbe