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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giuseppina Torregrossa, Cortile nostalgia, 2017

concordanze di «suo»

nautoretestoannoconcordanza
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rispetto, ¶ non cerca il suo interesse, ¶ non si adira
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compariva ai piedi del suo letto fissandolo con uno
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picciriddo, lo portò nel suo letto e dopo un
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canzonette, i fiori del suo giardino, i profumi inebrianti
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come una signorinella. Il suo fisico era delicato, magro
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e irrefrenabile agitava il suo corpo. Gli girava la
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sedici anni. Qualcosa nel suo equilibrio vacillò. Afferrò di
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non dispiacquero né il suo corpo spigoloso né i
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lascivi. Traboccava allora dal suo ventre un vigore insensato
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sposa era graziosa nel suo abito bianco, lo aveva
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di stare vicino al suo unico affetto, il Mancuso
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di San Nicolò; il suo giardino dalle calle candide
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mandamenti, e fatto il suo ingresso trionfale all’Albergheria
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un cero per il suo uomo lontano. ¶ La madre
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allungava uno sguardo sul suo ventre sterile: «Matrimonio celebrato
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ci chiuse dentro il suo cuore. ¶ Capitolo 5 ¶ Era autunno
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e i battiti del suo cuore innamorato. ¶ A casa
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a molla, poi il suo culo secco sparì all
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emozionato le piante del suo giardino: le foglie viravano
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tenere a bada il suo volubile colon. La testa
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venisse a galla il suo matrimonio segreto: «Mi sento
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occhi le macerie del suo quartiere, nelle orecchie i
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perso il controllo del suo corpo e si stava
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come un macigno sul suo stato di servizio. In
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era portata dietro il suo gruzzoletto. ¶ «Il medico lo
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pallida sulla sedia. Il suo castello incantato, quello che
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ma sentiva che il suo autocontrollo stava vacillando. «Non
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una maleodorante discarica. ¶ Il suo sguardo vagò fino a
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era diventato corto, il suo petto sembrava espandersi, il
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ripose la lingua nel suo alveo e incominciò a
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Zia Ninetta dal canto suo pensò che forse poteva
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notti in bianco, il suo cervello stava andando in
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della moglie e del suo terribile carattere. E mentre
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maschera d’ossigeno. Sul suo culo magro presto non
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singhiozzi trattenuti scuotevano il suo piccolo petto. ¶ Il padre
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la piccola emanava, il suo cuore incline alla tenerezza
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ma forse ascoltarono il suo grido d’aiuto, perché
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odori che saturavano il suo piccolo naso. ¶ Zia Ninetta
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orgoglio sgorgavano disordinati dal suo cuore. Di lì a
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incrociarono, lei abbassò il suo, il viso soffuso di
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contro i fianchi del suo destriero. ¶ «Tieniti forte» si
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del cappotto tradendo il suo disagio. Ma poi si
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riportando la nipotina al suo posto. «L’avrà scambiato
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s’era meravigliata del suo nitore: “Magari nevicherà” aveva
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io una figlia.” Il suo animo traboccò di rammarico
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aveva ringiovanito Ninetta. Il suo corpo era dimagrito ritrovando
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non voleva pagare. Nel suo petto s’era insediata
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da poco promosso a suo braccio destro: «Arrivano meno
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sul fianco guardando il suo sesso inerme tra le
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specie di miracolo. Sul suo viso tirato le labbra
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di abbandonare Maruzza al suo destino non me la
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è anche per merito suo.» ¶ “Ah, finalmente si profila
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molto importante per il suo partito. Sembrava sincero, era
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porta per raggiungere il suo amante. Antonio l’aspettava
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una vegetazione che nel suo paese spuntava ai bordi
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Un peso gravava sul suo stomaco e gli impediva
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Avella dall’alto del suo pragmatismo. ¶ «Marescia’, ma non
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e non per il suo corpo. Che c’è
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particolari così delicati del suo matrimonio. E pensare che
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riuscì a formare il suo primo governo di centrosinistra
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che doveva ampliare il suo orizzonte. ¶ Intanto il telefono
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Lo straniero era nel suo giardino e stava ripulendo
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ostacolasse la realizzazione del suo sogno e non perdeva
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Ogni santo vuole il suo altare» annunciò una mattina
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ci credeva davvero. Al suo Paese aveva visto i
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era stretto per il suo corpo stazzuto. Lei si
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gigantesca seppia avvolta nel suo fluido nero. Ricompariva poi
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Mamma Africa e il suo pollo piacquero moltissimo. Ogni
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stava bene e il suo carattere, a contatto con
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del pavimento. Amava il suo corpo, dai capelli alle
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il tabacco manterrà il suo aroma inalterato» aveva convenuto
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e nella pelle del suo braccio. ¶ «Che fai, ci
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tanto potente che il suo sterno scricchiolò. Aranciu Pilusu
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un dué» ripeteva il suo carceriere. Aranciu Pilusu tentò
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beatitudine, ché lui dal suo corpo se n’era
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sentiva più nulla, il suo corpo non esisteva più
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venticinque anni, eppure il suo aspetto era quello di
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orizzonte. ¶ Ninetta dal canto suo era molto felice di
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italiano. ¶ Taccitedda, dal canto suo, della propria inettitudine fece
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cravatta e sfoderò il suo vecchio repertorio. ¶ «Permette, signorina
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preoccupata del cambiamento del suo “bambino”, né era gelosa
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metteva di nascosto nel suo portafogli adesso gli procuravano
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lo riconosceva più, il suo “bambino”. ¶ Antonio si sedette
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fu calmo e il suo respiro si fece regolare
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sfioravano più e il suo corpo desiderava carezze. Si
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incerto. Provava per il suo presidente un affetto sincero
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sarebbe dovuto tornare al suo vecchio servizio. ¶ Il giorno
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che il presidente era suo padre? Quello non avrebbe
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del padre, scalò il suo corpo allampanato, raggiunse il
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cuntastorie e a un suo cenno pigiava il tasto
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Per la soddisfazione il suo corpo si rimpolpò, le
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della lavatrice senza il suo permesso gli bruciava come
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di stizza ripensando al suo frettoloso matrimonio con i
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era arrabbiata per il suo comportamento, o semplicemente non
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nella pancia. Colpa del suo carattere. Ma vallo a
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a dormire, ché il suo colon risentiva di ogni
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di prendere sonno. ¶ Nel suo lettino di fortuna si
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improvvisamente aveva invertito il suo flusso e dalla terra
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a sussultare sotto il suo corpo accartocciato. Il pavimento
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sempre. Melina tornò al suo solito guscio di ghiaccio
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testa, presidiava con il suo battaglione la facoltà di
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era così elegante nel suo tailleur nero, con un
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L’Albergheria è il suo quartiere, lei c’è
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l’imponderabile pesava sul suo futuro, come del resto
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di tredici anni il suo aspetto cominciò a mutare
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spaesata a osservare il suo corpicino che come un
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L’amica, incurante del suo imbarazzo, continuò la dimostrazione
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a pochi centimetri dal suo viso: «Ah, è questo
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a non considerarlo più suo. ¶ Un pomeriggio di settembre
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le facesse perdere il suo programma preferito. Ma appena
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di Madame, ma il suo sguardo traboccava di verità
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ancora a lungo nel suo ufficio a pensare. «Non
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sei anni passati dal suo ritorno in città, era
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ci vengo!» ¶ Mario dal suo posto osservava il litigio
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farsene una ragione, del suo isolamento. Si era sempre
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comandante, che conosceva il suo carattere irruento. ¶ Teresina arrivò
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fratellino camminava docile al suo fianco, le gambette storte
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si presentava fastidiosa al suo cospetto, a fare da
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degli immigrati, non nel suo. Lei era nata lì
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Tutti i fluidi del suo piccolo corpo si erano
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disse l’altra, il suo sguardo si era intenerito
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per via di quel suo parlare chiaro e di
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cercava di sminuire il suo lavoro. ¶ «Ma che fai
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espressione innocente. «Osserva il suo corpo: è giovane e
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guardò il padre, il suo viso dai lineamenti spigolosi
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ma rimase ferma al suo posto. ¶ Capitolo 29 ¶ Nei giorni
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che c’è. Oggi suo compleanno, lei sola, piange
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boccone con timidezza. Il suo collo esile si muoveva
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Africa aveva preparato il suo famoso pollo bicicletta. ¶ «Questo
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coniugale, già esile di suo, perse di consistenza fino
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estate arrivò con il suo carico di polvere. Le
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Il gelsomino centellinava il suo profumo. Menta, origano e
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al limone, preoccupata del suo animo delicato. La zagara
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più nel petto, al suo posto c’era un
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al controllo dispotico. Il suo carattere nel giro di
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la diceva lunga sul suo bisogno di controllo. ¶ «Per
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esclamò Caterina offrendo il suo capolavoro a Maruzza. ¶ «Hai
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spiattellato in faccia. Il suo fiato sulla mia pelle
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Comportati bene» l’ammoniva suo padre, e dietro quelle
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l’unico padrone del suo ventre. ¶ Lei voleva comportarsi
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di sostantivi” pensò lei. Suo padre era solo geloso
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aiutavano a scaricarsi. Il suo viso diventava rosso, le
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si era rivolta al suo cuore?” si chiedeva la
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studiare, passava tutto il suo tempo davanti al televisore
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davanti al televisore. Il suo rendimento scolastico crollò. ¶ A
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più niente e il suo pensiero corse ad Aldo
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di apocalittico ora nel suo atteggiamento e una totale
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e all’integrità del suo corpo. Una sorta di
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convoluti. Era sostenuta, nel suo procedere a tentoni, dalla
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sole. ¶ Talvolta, stanca del suo navigare in solitaria, andava
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padre» borbottò Maruzza dal suo angolo. ¶ «Vero è» convenne
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le volte che il suo interlocutore appariva in difficoltà
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dicembre arrivò con il suo consueto carico di malinconia
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avvincente che cancellasse dal suo animo l’invidia per
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osso.» ¶ «Chi è il suo padrone?» chiese la suora
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ma stava bene, il suo corpo era soddisfatto, per
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traboccava sulla Cala il suo pesante carico di luce
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ebbe un fremito. Il suo corpo percepiva un’energia
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raccomando.» ¶ Mario finì il suo dolce e si asciugò
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la cicatrice bianca sul suo braccio. «Perciò a me
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Il passato con il suo carico di dolore, e
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umidi. Per dissimulare il suo stato d’animo si
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a me mancherà il suo culo secco, brigadiere» rispose
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seguire da lontano il suo padre putativo con sentimenti
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apprese la notizia nel suo ufficio. “Perché?” si chiese
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via. ¶ La sera del suo compleanno soffiava scirocco. Le
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nostalgia; Mario dal canto suo si era trasferito sulla
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volta del privilegio del suo ruolo. ¶ Gli immigrati, nei
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gioia. ¶ Il pensiero di suo padre abbracciato alla moglie