Giordano Bruno, Il candelaio, 1582

presente, non passe al suo marcio dispetto, eccovi la

goda tanto con quel suo detto: “Abiit in regionem

per questo manda il suo servitore a trovar Scaramuré

gli fa vomitare il suo secreto, e mostra la

dell’ogetto dell’amor suo. [IV SCENA] Sanguino, padre

tutto glorioso per certo suo poema di nova cola

quale arrebbe discoperto il suo nuovo poetico furore, ma

dovessero governar col fatto suo. ¶ Nell’atto III, II

cerimoni; dona parte del suo conto al mago e

dormeva sopra il fatto suo, [VI SCENA] trova m

arrebbe donato tutt’il suo, con questo che la

effetto che vede del suo incantesimo; apresso, [VIII SCENA

Vittoria dovea far al suo alchimico inamorato; e prende

considerazione sopra il fatto suo. Considerate, dunque, come il

Considerate, dunque, come il suo inamorarsi della s[ignora

con questo, ricordato del suo esercizio, si parte. Nell

del giostrare ch’il suo marito in far alchimia

circa quel studio di suo marito, che l’avea

teneva in sollicitar gli suo’ Dei, a fin che

che gli restituissero il suo marito nel grado di

informarsi meglio, va col suo Mochione a ritrovar Consalvo

dissegno sopra il fatto suo. ¶ Nell’atto II, I

una lettera amatoria al suo Pollula, inviandola a m

mentre discorre con il suo Pollula, sopraviene m[esser

mantello che non era suo. E fatto tutto questo

vegna; vedrete Pollula col suo Magister per il più

corte; ha tutto il suo bisogno, non se gli

sentenza di Gilgile, nel suo libro De’ secreti, dove

cose che bisognano, il suo putto, lui è stato

altri carboni; ed al suo tempo, con una bella

a veder il conto suo, anche lui. Non bisogna

a tale, che il suo fastidio è il mangiare

amaro, e solo il suo paradiso è la fornace

mihi patria est, — nel suo libro Methamorphoseon octavo, con

porcini epiteti, posthac in suo proposito, voglio che odi

buona borsa: del primo suo danno, del secondo mal

su, gli cacciò il suo strumento, — o, come vogliam

Ah ah ah, il suo marito era ad attizzar

precordii penetrato con del suo quadrello la punta, il

un diamante e quel suo bel smeraldo. ¶ Bonifacio O

cera vergine, fatta in suo nome; ecco cqui le

gente cavar il conto suo col pretesto della spesa

Marone, poeta mantuano, nel suo libro della Georgica primo

Manfurio O benissimo! Il suo amor passa per le

Bonifacio, fu stimato servitor suo dal mastro; e perché

i frutti degni del suo amore. Quando mi credevo

ed arde di convencere suo marito, in questo fatto

Afflitto core è il suo. Bisogna non mancar questa

che dovete fare? per suo e vostro onore, bisogna

voi amate ancora il suo onore. ¶ Bonifacio Voi avete

di Conca mantiene il suo principato con riceverne un

pena può mantener il suo regno con spenderne tal

sii più vostro che suo! Io me gli mostrarrò

la potrà ritrare a suo bel piacere, e non

lui arrà cacciato il suo cotale, farrò bene che

he he. ¶ Lucia Voi suo bene, e lei vostro

la giustizia farrà il suo dovere. ¶ Barra Caminate, via

non andava insieme con suo marito? ¶ Gioan Bernardo Signor

uomo da bene, a suo bel comodo. Voi altro

far la imagine in suo nome? ¶ Bonifacio Per dir

è stata formata in suo nome; i capelli poi

Vittoria, Vittoria senza i suo’ vestimenti. Tua moglie in

vi siate trovati in suo letto; come a quell

puntata e scaldata in suo nome? ¶ Bonifacio Adesso son

per vedere il conto suo circa quel che appartiene

son certo, che per suo onore ancora non mancarrà

l’esercizio ed atto suo, e non è virtù

vostro e voi il suo linguaggio: occhii si vedeno

giustizia arrà fatto il suo corso, credo che la

altra, non era in suo proprio abito, come mi

donate ad altre, il suo latte, il suo liquore

il suo latte, il suo liquore, la sua manna

sua sustanza ed il suo bene. ¶ Gioan Bernardo E

Ascanio Quant’ogni par suo. ¶ Sanguino Chi vi par

Sanguino Chi vi par suo pare? ¶ Ascanio Chi non