Carlo Sgorlon, La conchiglia di Anataj, 1983
concordanze di «suo»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1983 | nel campo da un suo amico, e ne aveva | ||
2 | 1983 | il mio viso al suo. Ma ogni volta che | ||
3 | 1983 | consistenza e robustezza dal suo stesso progredire nel tempo | ||
4 | 1983 | e di più il suo pensiero. Si era infilato | ||
5 | 1983 | potessi abbandonarla perché il suo corpo perdeva ogni attrattiva | ||
6 | 1983 | ne andrà per conto suo, nel mondo pieno di | ||
7 | 1983 | volte si dimenticava che suo padre era già in | ||
8 | 1983 | era uno stagionale, il suo paese era troppo lontano | ||
9 | 1983 | rivolgendosi a Irina col suo russo sgangherato. In ogni | ||
10 | 1983 | russo sgangherato. In ogni suo gesto risuonava l’estrema | ||
11 | 1983 | sapeva dare forma al suo desiderio di gioco. A | ||
12 | 1983 | era impadronito di un suo pezzo di terra, alla | ||
13 | 1983 | dai baffi spioventi di suo padre. Sia l’anziano | ||
14 | 1983 | s’era ficcato nel suo letto senza darsi alcun | ||
15 | 1983 | il tempo riprendesse il suo ritmo normale. L’indomani | ||
16 | 1983 | dentro gli steccati del suo ottimismo i contorni della | ||
17 | 1983 | ricordava sempre di un suo zio, venuto a lavorare | ||
18 | 1983 | volta dal prete del suo paese il nome di | ||
19 | 1983 | trovarsi così lontano dal suo ambiente svegliava in lui | ||
20 | 1983 | che si mostrava nel suo continuo tormentare i baffi | ||
21 | 1983 | da ragazzo, e dove suo zio era stato ammazzato | ||
22 | 1983 | sentimento s’impastava col suo viso segnato di solchi | ||
23 | 1983 | Eccome se nevicava!» Nel suo ricordo risuonava ancora l | ||
24 | 1983 | e la gente del suo paese, e che per | ||
25 | 1983 | tempo che cosa il suo gesto segnalasse. Tutti dubitavamo | ||
26 | 1983 | Credetti si trattasse del suo nome. ¶ «Sajan?» gli domandai | ||
27 | 1983 | attraversato il lago, nel suo punto più stretto, rinvigoriva | ||
28 | 1983 | tetto di legno. Il suo collare era irto di | ||
29 | 1983 | Mi chiesi se nel suo cuore inquieto tremava ancora | ||
30 | 1983 | e di obbedire al suo cenno. Il suo orecchio | ||
31 | 1983 | al suo cenno. Il suo orecchio coglieva molto meglio | ||
32 | 1983 | un po’ teatrali. Il suo alito già sapeva di | ||
33 | 1983 | tetto da offrirle. Nel suo paese scadere alla condizione | ||
34 | 1983 | rivelarci l’intensità del suo impegno. Pareva gli rincrescesse | ||
35 | 1983 | fosse il resto del suo vestiario. Disse che doveva | ||
36 | 1983 | Nelle linee decise del suo viso v’era qualcosa | ||
37 | 1983 | fiutavo l’atmosfera del suo negozio. Sentivo odori mescolati | ||
38 | 1983 | anche se era lì suo nipote che ci sentiva | ||
39 | 1983 | carni vive con il suo coltello affilatissimo, ed a | ||
40 | 1983 | quella della morte di suo marito. Sospettava che l | ||
41 | 1983 | all’ossessione, illudendosi che suo marito non fosse morto | ||
42 | 1983 | sua negazione, dentro il suo rifiuto, aveva attraversato migliaia | ||
43 | 1983 | testa, e rendeva il suo corpo freddo come quello | ||
44 | 1983 | una lucertola, e il suo grembo come un cimitero | ||
45 | 1983 | senza frutto come il suo matrimonio. Nasarka diventò in | ||
46 | 1983 | e venivano seppelliti nel suo cimitero erano presto dimenticati | ||
47 | 1983 | questa impressione riguardo a suo zio Nasarka, la persona | ||
48 | 1983 | Silvestro aveva preso il suo posto. Per questo gli | ||
49 | 1983 | con troppa insistenza al suo passaggio. ¶ Lei seppelliva i | ||
50 | 1983 | rubare un po’ del suo calore e della sua | ||
51 | 1983 | con qualche parola il suo intimo disagio: «Siamo nella | ||
52 | 1983 | e aveva fatto il suo discorso in modi appassionati | ||
53 | 1983 | che erano come il suo giorno e la sua | ||
54 | 1983 | ci pativa per quel suo destino di passare da | ||
55 | 1983 | una caccia fruttuosa, al suo paese, ogni miseria era | ||
56 | 1983 | anche perché aveva il suo lavoro in alto, nella | ||
57 | 1983 | in Siberia, perché il suo ritratto si vedeva pure | ||
58 | 1983 | in qualche modo completi. Suo padre era caduto da | ||
59 | 1983 | Di fare ancora il suo mestiere non si poteva | ||
60 | 1983 | forest. Era venuto il suo turno. Il suo cuore | ||
61 | 1983 | il suo turno. Il suo cuore si era riempito | ||
62 | 1983 | rilevato e solenne del suo destino. Aveva cominciato a | ||
63 | 1983 | fatto anche lui come suo padre, come suo nonno | ||
64 | 1983 | come suo padre, come suo nonno, si sarebbe considerato | ||
65 | 1983 | paese non lontano dal suo. Era lì che gli | ||
66 | 1983 | che non era il suo, sbandito e in esilio | ||
67 | 1983 | lasciargli montare Kadbar, il suo cavallo, di cui pure | ||
68 | 1983 | volta, occupava tutto il suo spazio, e impregnava l | ||
69 | 1983 | Per lui, per il suo tradimento, non poteva esserci | ||
70 | 1983 | il tizzone ardente del suo destino, e chissà mai | ||
71 | 1983 | chissà mai dove il suo volo lo avrebbe condotto | ||
72 | 1983 | sospendeva a volte il suo durissimo lavoro di sgretolare | ||
73 | 1983 | naso, che servivano al suo lavoro, ma senza badare | ||
74 | 1983 | sue sabbie e nel suo pietrame ci faceva provare | ||
75 | 1983 | o a recuperare il suo cadavere. ¶ Ma se il | ||
76 | 1983 | che prendevano possesso del suo cranio e non se | ||
77 | 1983 | Arrigo fastidiosi pensieri. Il suo paese, la casa, i | ||
78 | 1983 | Ogni tanto sbucava nel suo discorso qualche frase che | ||
79 | 1983 | eseguiva con tutto il suo scrupolo. Non li aveva | ||
80 | 1983 | dopo aver mangiato il suo pane e formaggio, ed | ||
81 | 1983 | cercare di vederlo nel suo insieme. Lui s’interessava | ||
82 | 1983 | loro, che provvedeva al suo popolo. Forse per ogni | ||
83 | 1983 | partita. ¶ Ogni tanto il suo viso di cuoio era | ||
84 | 1983 | dall’artrite. Sentivo il suo rancore contro la vita | ||
85 | 1983 | e a stipare il suo tempo d’insulsi lavori | ||
86 | 1983 | gli stava davanti, il suo lavoro attuale e tutto | ||
87 | 1983 | coltello si adatta al suo fodero. ¶ Anataj nel villaggio | ||
88 | 1983 | mi aveva dato il suo assenso con un cenno | ||
89 | 1983 | il ritorno di un suo zio dalla guerra. La | ||
90 | 1983 | verste sulla groppa del suo Kadbar. La ferrovia lo | ||
91 | 1983 | cose che stampavano sul suo volto una tristezza insinuante | ||
92 | 1983 | me stesso, intuivo il suo desiderio di ritrovarsi in | ||
93 | 1983 | che pareva raggiungere il suo culmine nelle uscite del | ||
94 | 1983 | di Ajdym, nonostante il suo viso di asiatica, per | ||
95 | 1983 | frontiera. Temeva che il suo stato di allerta e | ||
96 | 1983 | sui bastioni, e il suo desiderio di ritornare diventasse | ||
97 | 1983 | di pericolo. Ma il suo viso disteso faceva pensare | ||
98 | 1983 | Zar, dall’alto del suo trono, avesse le stesse | ||
99 | 1983 | calmucco, ad onta del suo nome. Neppure su quello | ||
100 | 1983 | il mio e il suo destino c’era una | ||
101 | 1983 | che anche Irina e suo padre, il macchinista di | ||
102 | 1983 | se sapeva il fatto suo, pareva che il suo | ||
103 | 1983 | suo, pareva che il suo vero pensiero si aggirasse | ||
104 | 1983 | una seccatura che il suo destino rovesciato gli aveva | ||
105 | 1983 | guardare l’opera nel suo complesso, e i fini | ||
106 | 1983 | propria terra. Ognuno a suo modo sentiva di trovarsi | ||
107 | 1983 | tornò ad assumere il suo aspetto più vero e | ||
108 | 1983 | più vero e più suo. Tutti gli alberi parevano | ||
109 | 1983 | di lunga incubazione il suo capo accennava un moto | ||
110 | 1983 | limiti del bosco. Il suo lungo stare a guardarlo | ||
111 | 1983 | sasso, per esercitarsi. Ma suo padre e i suoi | ||
112 | 1983 | qualcosa che dormiva nel suo sangue, e poco era | ||
113 | 1983 | volpe come se il suo sguardo fosse magnetico e | ||
114 | 1983 | animale, così simile al suo, e aveva provato per | ||
115 | 1983 | vicino a raggiungere il suo punto più alto ci | ||
116 | 1983 | ogni costo. Abbracciò il suo fucile, lo puntò verso | ||
117 | 1983 | cura, di portarci nel suo antro di lupa. Dai | ||
118 | 1983 | uomini, o che nel suo cortile biancheggiavano tra piume | ||
119 | 1983 | che aveva ucciso il suo primo marito, il castratore | ||
120 | 1983 | parlare dalla gente del suo villaggio lituano? I re | ||
121 | 1983 | presente là dove il suo primo marito era stato | ||
122 | 1983 | urlanti e terrorizzati. Ogni suo discorso era una sarabanda | ||
123 | 1983 | c’era ordine nel suo passato. Ma una cosa | ||
124 | 1983 | si era svegliata dal suo sonno secolare e si | ||
125 | 1983 | cruna d’ago del suo segreto, ossia quello della | ||
126 | 1983 | cancellazione della memoria del suo passato, e che nella | ||
127 | 1983 | laggiù fosse custodito il suo vero segreto, come dentro | ||
128 | 1983 | la stalla ebbe il suo tetto di assi e | ||
129 | 1983 | bambina. Sempre, allora, il suo stomaco era come un | ||
130 | 1983 | bevuto. Era evidente il suo grande bisogno che le | ||
131 | 1983 | non le tolse il suo sguardo di dosso se | ||
132 | 1983 | in più aveva un suo modo di guardare, di | ||
133 | 1983 | era davvero. Ma il suo capolavoro era riuscire ad | ||
134 | 1983 | zio Eroska e il suo giovane aiutante intascavano rubli | ||
135 | 1983 | e a cercare il suo scialle per andarsene. Ajdym | ||
136 | 1983 | che volesse abbandonare il suo posto. ¶ Marco era rosso | ||
137 | 1983 | ne andava per conto suo a cercare il proprio | ||
138 | 1983 | la fece salire sul suo cavallo e a tappe | ||
139 | 1983 | dal ricordo divorante del suo passato. ¶ Anche se erano | ||
140 | 1983 | sua casa e il suo letto. Il dondolio e | ||
141 | 1983 | Anataj, che era diventato suo padre e sua madre | ||
142 | 1983 | padre e sua madre, suo nonno e sua nonna | ||
143 | 1983 | Anataj lo sentiva più suo nonno che se fosse | ||
144 | 1983 | voce della infallibilità del suo fucile. Colpiva uno scoiattolo | ||
145 | 1983 | vedere all’opera il suo fucile stregato. La sua | ||
146 | 1983 | diversi, e persino il suo russo aveva inflessioni particolari | ||
147 | 1983 | Misajl. E tornò al suo villaggio. ¶ Erano cose lontane | ||
148 | 1983 | anche per Anataj. Il suo polso non era più | ||
149 | 1983 | andavano le preferenze del suo guardare. Anche lei viveva | ||
150 | 1983 | l’aver perduto il suo Dio, e non poterlo | ||
151 | 1983 | più in ombra del suo spirito, gli dèi più | ||
152 | 1983 | zio Eroska e del suo aiutante. Erano i carri | ||
153 | 1983 | che quello era il suo colore, e ad esso | ||
154 | 1983 | pessimismo di chi, nel suo intimo, rifiutava la ferrovia | ||
155 | 1983 | o di rovesciarsi nel suo contrario. Si andava rinsaldando | ||
156 | 1983 | fischio del richiamo. Ogni suo desiderio veniva realizzato, e | ||
157 | 1983 | si faceva aspettando il suo cenno, perché non provvedeva | ||
158 | 1983 | lacrime e sangue del suo popolo, disperso nei villaggi | ||
159 | 1983 | diventare un ussaro nel suo esercito. ¶ Sapeva che era | ||
160 | 1983 | uffici segreti, aumentavano il suo sentimento di giustizia offesa | ||
161 | 1983 | nuovo ci mostrava il suo volto sornione e gremito | ||
162 | 1983 | radicalmente diversi. A modo suo ognuno di essi sapeva | ||
163 | 1983 | Egli si sentiva a suo agio solo quando era | ||
164 | 1983 | dignità soltanto restando al suo posto fino in fondo | ||
165 | 1983 | dall’impressione che il suo paese e la sua | ||
166 | 1983 | niente. Aveva perduto il suo peso terrestre, era diventato | ||
167 | 1983 | avesse più visto il suo viso solcato e il | ||
168 | 1983 | costretto a uscire dal suo universo di legno e | ||
169 | 1983 | che avevano invaso il suo territorio, e li aveva | ||
170 | 1983 | che aveva distrutto il suo paese tra le montagne | ||
171 | 1983 | della ferrovia, e il suo nemico andava seminando a | ||
172 | 1983 | matta, che alimentava a suo piacere le nostre paure | ||
173 | 1983 | risucchiato dal tempo nel suo imbuto nero ed eternamente | ||
174 | 1983 | di pochissimo tempo il suo volto più invernale e | ||
175 | 1983 | tratto Bastiano ruppe il suo silenzio per dire che | ||
176 | 1983 | sopra la taiga il suo immenso mantello di gelo | ||
177 | 1983 | la sua terribilità, il suo carattere infido di trappola | ||
178 | 1983 | tavola, si sapeva il suo nome, ma lui, lui | ||
179 | 1983 | velo della taiga, il suo mistero definitivo, era la | ||
180 | 1983 | riparandomi definitivamente con il suo freddo mantello. Forse il | ||
181 | 1983 | andava a cacciare. Il suo silenzioso occuparsi del fuoco | ||
182 | 1983 | di una rinuncia. Il suo fucile, che pendeva al | ||
183 | 1983 | conoscevo le forme del suo declino, perché intuivo che | ||
184 | 1983 | sotto le coperte il suo cofanetto di legno e | ||
185 | 1983 | sua animazione e il suo brusio da alveare… Ulan | ||
186 | 1983 | andava ad accudire il suo Kadbar, anche se non | ||
187 | 1983 | poteva più cavalcarlo. Al suo rientro si sedeva accanto | ||
188 | 1983 | far baldoria per conto suo, sempre con affanno e | ||
189 | 1983 | dal primo istante del suo ritorno si era sentito | ||
190 | 1983 | Anataj. Pensò che il suo destino sarebbe stato veramente | ||
191 | 1983 | Anataj pensò che il suo luogo ormai non avrebbe | ||
192 | 1983 | una parola. Ma il suo tempo ormai era tutto | ||
193 | 1983 | niente da attingervi. Il suo viso severo e senza | ||
194 | 1983 | Persino la memoria del suo Dio era diventata un | ||
195 | 1983 | lungo la campana del suo carro, finché lo sentirono | ||
196 | 1983 | Venne anche Ajdym, col suo carico di pelli, che | ||
197 | 1983 | che era appartenuta a suo zio Nasarka. Sapeva suonare | ||
198 | 1983 | egli, aiutato soltanto dal suo orecchio, sapeva estrarre dal | ||
199 | 1983 | riuscivamo a seguire il suo ritmo. Aveva il viso | ||
200 | 1983 | estrarlo a forza dal suo cantone riparato e solitario | ||
201 | 1983 | una donna o il suo riso, che egli subito | ||
202 | 1983 | modo poteva sfuggire al suo destino. ¶ Dovunque andasse, sarebbe | ||
203 | 1983 | andata sua madre (di suo padre non aveva mai | ||
204 | 1983 | apparente serenità, anche il suo sentimento di inutilità e | ||
205 | 1983 | del disgelo, come nel suo rombo soffocato intuisse inesplorati | ||
206 | 1983 | villaggio, alla testa del suo squadrone. ¶ Ghircik era capace | ||
207 | 1983 | nemmeno i peli del suo colbacco a pagoda. Non | ||
208 | 1983 | avrebbe mai trovato il suo corpo, e nessuno avrebbe | ||
209 | 1983 | attorno a sé. Il suo spirito scivolava giù giù | ||
210 | 1983 | di sventura, con il suo ronzio di calabrone e | ||
211 | 1983 | di calabrone e il suo volo nero e funerario | ||
212 | 1983 | ha riguardi neppure per suo nipote. Si veste e | ||
213 | 1983 | sventolare senza ritegni il suo russo rozzo e zoppicante | ||
214 | 1983 | e in allarme il suo spirito di ragazzo. Ajdym | ||
215 | 1983 | che aveva concepito un suo disegno su di lui | ||
216 | 1983 | se gli piaceva il suo cavallo. ¶ «Lo sapete bene | ||
217 | 1983 | che pareva uscito dal suo sopore e riscaldato da | ||
218 | 1983 | idea di realizzare il suo piano gli metteva nel | ||
219 | 1983 | all’inverno? Diede il suo consenso al vecchio, però | ||
220 | 1983 | Anataj avesse rinunciato al suo chimerico viaggio. Sapeva non | ||
221 | 1983 | da qualche follia. Nel suo progetto c’era un | ||
222 | 1983 | erano vuote perché il suo passo risuonava sul pavimento | ||
223 | 1983 | a distanza immensa dal suo. Solo e cieco com | ||
224 | 1983 | scaldava intensamente, prese il suo bastone e picchiando i | ||
225 | 1983 | interrogai e appresi dal suo silenzio tutto ciò che | ||
226 | 1983 | lui a pilotare il suo destino, anche se ormai | ||
227 | 1983 | fosse possibile ritrovare il suo corpo intatto e che | ||
228 | 1983 | vedevo Ajdym, spiavo il suo viso come a cercarvi | ||
229 | 1983 | rubli d’argento nel suo scrigno di forma tartara | ||
230 | 1983 | che aveva accompagnato il suo farsi uomo. Si stava | ||
231 | 1983 | il palco reale del suo teatro, che nessuno poteva | ||
232 | 1983 | del Bajkal o del suo traghetto nero dai quattro | ||
233 | 1983 | sua schiena o il suo collo in groppe da | ||
234 | 1983 | ali e spessori al suo spirito, e lo accompagnavano | ||
235 | 1983 | sviluppava storie per conto suo, e ciò costituiva un | ||
236 | 1983 | dalla zia. Sentivo il suo disagio profondo accanto a | ||
237 | 1983 | fosse veramente affezionata a suo nipote, di cui spesso | ||
238 | 1983 | a niente che fosse suo. Se avessero tentato di | ||
239 | 1983 | più, ma che era suo, avrebbe strepitato allo stesso | ||
240 | 1983 | Imperatore. Una volta il suo sonno era arrivato, nell | ||
241 | 1983 | ancora un poco il suo sonno per paura che | ||
242 | 1983 | da lui impiantata. Il suo orgoglio di segàz era | ||
243 | 1983 | di esse aveva un suo carattere distinto e un | ||
244 | 1983 | carattere distinto e un suo spessore nella nostra vita | ||
245 | 1983 | far rintronare con il suo galoppo superbo il ponte | ||
246 | 1983 | di poter dimenticare il suo mondo. L’aveva temuto | ||
247 | 1983 | della ferrovia, lungo il suo sterminato percorso, come una | ||
248 | 1983 | croci ortodosse e il suo steccato di legno. Per | ||
249 | 1983 | via dalle braccia il suo terzo marito, come aveva | ||
250 | 1983 | a Falalej o al suo negozio. Ma appena Falalej | ||
251 | 1983 | Eroska, e tutto il suo sentimento di padronanza e | ||
252 | 1983 | dell’universo e del suo mistero. Adesso che temevo | ||
253 | 1983 | frescura di tutto il suo corpo giovane e sano | ||
254 | 1983 | e archiviate. Forse il suo corpo era stato portato | ||
255 | 1983 | poi andò descrivendo il suo cerchio, diminuendo di grandezza | ||
256 | 1983 | dei calmanti, e il suo sonno e il ritmo | ||
257 | 1983 | la sua curiosità, il suo slancio verso le cose | ||
258 | 1983 | fiducia. Ci mancava il suo sentirsi come il chimerico | ||
259 | 1983 | distesa, perché adesso il suo esilio era finito, e | ||
260 | 1983 | e poteva fuggirsene nel suo paradiso perduto. ¶ Marco stava | ||
261 | 1983 | gambe aveva modificato il suo modo di guardare le | ||
262 | 1983 | soltanto di salvare il suo trono traballante, che usava | ||
263 | 1983 | paese e tra il suo popolo miserabile. ¶ Per anni | ||
264 | 1983 | avrebbe dovuto ricevere un suo messaggio. Adesso gli sembrava | ||
265 | 1983 | aveva sostituito a modo suo tutte le loro donne | ||
266 | 1983 | trovare Ajdym per conto suo, sul tardi, lontano dagli | ||
267 | 1983 | languente e traballante del suo Dio. Sapevo che il | ||
268 | 1983 | Dio. Sapevo che il suo grembo era inaridito e |