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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Salvatore Di Giacomo, Nella vita, 1903

concordanze di «suo»

nautoretestoannoconcordanza
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santo e il busto suo quasi tutto: le parti
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avrebbe potuto cogliere nel suo più penetrante momento lo
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fino a disfiorarlo col suo. Ripetette, con voce più
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liberata dallo scialle, del suo busto proteso, delle sue
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così tardo era il suo cammino. Ma, di volta
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disse Letizia, vincendo il suo turbamento - io non posso
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nella misteriosa notte del suo destino: sola. ¶ UN «CASO
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mercantessa si licenziò, col suo sorriso bonario. ¶ - Così vuol
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mandava ogni giorno un suo ex collega di laggiù
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rivedeva le bozze del suo studio sull'Hecatelegium di
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sprofondato nella lettura del suo giornale, ma, di volta
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l'ercole seguitando nel suo vaniloquio - è una cosa
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di vedere impallidito il suo volto e diventati minacciosi
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che strappavano al romoroso suo Circo per serrarlo in
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di chiamar ciascuno col suo nome di battesimo e
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e di bontà. Il suo corpo rimase immobile. La
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distinta, con quel leggero suo tono declamatorio: ¶ - L'influenza
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mano a mano il suo bagaglietto. E durante la
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Ora Barra interrompeva il suo vaniloquio. Aveva preparato la
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privazioni, di gioie... Il suo cuore batteva sul mio
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una storpia, addormentava il suo piccolo giù, nel vico
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Lago. Morì improvvisamente un suo zio presso il quale
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che non era il suo. Poi mi risovvenni della
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ossa. Trovai Totò del suo solito umore quasi allegro
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sue cure, tutto il suo affetto, tutta la sua
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andato a finire il suo malinconico flirt? ¶ Tornato a
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per tre mesi nel suo casotto, una lettera di
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disse lui. ¶ - Sono un suo amico. Venivo a vederlo
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soggiunsi - È pur un suo amico lei? ¶ - Io!? - fece
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sua faccia, mormorò: ¶ - Il suo amico ci ha lasciato
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tormentavano le lenzuola. Il suo sguardo errava, senza volontà
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carezzò i capelli, col suo solito atto materno che
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arsa terra che dal suo casolare raggiungeva la via
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bocconi. ¶ Il rosso riconobbe suo padre. ¶ Chiamò, dal muretto
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l'adunco profilo del suo naso sotto una ciocca
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debiti, pe' quali il suo stipendio era strappato a
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come un brano del suo cuore dolente, il mio
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dopo aver vuotato il suo terzo bicchiere di vino
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una delle saccocce del suo cappotto, vi pescò e
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posto, adesso. ¶ Riaccese il suo mozzicone di sigaro, che
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sua dignità e il suo amor proprio con una
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gli occhi, con quel suo solito vezzo di quando
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serva, che l'abito suo di trovarsi sempre pel
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momento di tregua, il suo nome ricorreva nel vaniloquio
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E come l'alito suo tepido appannava la vetrata
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m'aveva detto, col suo solito buon sorriso: Lei
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covava là dentro il suo segreto e il suo
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suo segreto e il suo dolore. Di volta in
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sconvolgeva. Era altrove il suo spirito e rincorreva fantasime
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ne andò via col suo solito e tardo passo
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sua età e del suo stampo divenne per me
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perfino le lascia il suo letto. E giusto adesso
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molle, ondeggiante a ogni suo più piccolo moto. ¶ - Qui
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le aveva ceduto il suo letto, l'aveva fatta
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lì aveva trovato il suo posticino al sole, la
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un sudicio lino del suo poppante. All'opposto angolo
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sei pallida! ¶ E il suo accento era buono e
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la commossa voce del suo cuore pieno di ricordi
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tornò a sedere al suo posto, riprese la penna
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di tutto l'amor suo finito miseramente per una
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peccato. ¶ S'interruppe. Il suo sguardo percorse la bianca
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la suora. E sul suo volto inquieto, impallidito improvvisamente