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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovanni Battista Casti, Gli animali parlanti, 1802

concordanze di «suo»

nautoretestoannoconcordanza
1
1802
o meno ispira il suo amor proprio, che è
2
1802
Possiede ognun sicuramente il suo, ¶ E quel ch'è
3
1802
avrebbe escluso, ¶ E a suo capriccio del poter fatto
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1802
impression che causa ¶ Il suo fervor politico oratorio: ¶ Che
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1802
uom già tenne ¶ Per suo piacer gran tempo alla
6
1802
per temprare il poter suo fur fatte. ¶ Nè sol
7
1802
chi meglio compia il suo mestiere, ¶ Io buffon per
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1802
allor con tutto il suo potere ¶ L'Asino candidato
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1802
ripulsa data a un suo parente. ¶ Qual farsi ascolto
10
1802
Ma se il merito suo sodo e majuscolo.... ¶ E
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1802
E quel consesso, al suo parer condutto, ¶ Persuadette che
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1802
Essersi fatto torto al suo gran merto. ¶ Più che
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1802
compensa ¶ Che al natural suo meccanismo manca; ¶ Ratta la
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1802
caverna. ¶ La magnanimità del suo gran core, ¶ Dai cor
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1802
da quella impertinenza, ¶ Al suo voto aderia senz'altro
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1802
Disse che se per suo fatal disastro ¶ Quel bestione
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1802
più famosi, ¶ Ed al suo ragionar diè un giro
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1802
L'alta bontà del suo bel cor discopre. ¶ Ah
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1802
corteggio accompagnato, ¶ Incaminossi al suo selvoso albergo, ¶ Per accudire
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1802
ei non giunga al suo real soggiorno. ¶ E ogni
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1802
affetto, ¶ Talor mostrando il suo sovrano aspetto. ¶ Avanti alla
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1802
per meglio fare il suo negozio, ¶ Nè l'adulazion
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1802
mania? ¶ Ogni corpo sul suo vicin diffuse ¶ Gli effluvi
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1802
Scrive che a tempo suo correa la voce ¶ Ch
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1802
con nobil fierezza ¶ Il suo grado sostenne, e non
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1802
un mestiere, ¶ Sol per suo passatempo e per trastullo
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1802
per la dignità del suo mestiere ¶ Fra venerate liturgie
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1802
veggia; ¶ E quando del suo fatto è ben sicuro
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1802
aver debbe il luogo suo. ¶ Ed il Lion: che
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1802
non commette con quel suo nasaccio, ¶ E non abusa
31
1802
notte e il grido suo spaventa ¶ Il passaggier che
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1802
letterata. ¶ Come poscia a suo tempo in Roma feo
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1802
suoi color, pel gentilizio ¶ Suo manto, per valor, per
34
1802
uom che travia dal suo proposto e svaria, ¶ Perchè
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1802
Onde ciascuna al posto suo si renda ¶ A debiti
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1802
Il re Lion col suo ministro Cane. ¶ E stabiliro
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1802
e contrasto. ¶ Poichè nel suo cervel gorgoglia e ferve
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1802
e altrove. ¶ Onde del suo padrone al solo aspetto
39
1802
e si prosterni, ¶ Del suo padrone a un cenno
40
1802
pace; ¶ E chi al suo fin per mezzi tai
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1802
assai sovente ¶ Entro il suo cor malgrado suo ne
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1802
il suo cor malgrado suo ne sente. ¶ Fu per
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1802
ch'ei bacia al suo signor la mano. ¶ L
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1802
e tal la rende ¶ Suo vizio radical; naturalmente ¶ La
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1802
Disse, e al covaccio suo quella spinosa ¶ Bestia avviossi
46
1802
Per alcun poco in suo pensier dubbiosa. ¶ Al desir
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1802
sol vicino; ¶ E al suo venir si nascondean le
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1802
starò a parlar del suo vestiario, ¶ Ch'era caratteristico
49
1802
mano manca. ¶ Stassi al suo posto immobile qual sasso
50
1802
Can Barbone, e al suo dover non manca; ¶ E
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1802
in privato; ¶ Dolce il suo fiel chiamò, benigni i
52
1802
almen, per compiacere il suo signore, ¶ Con tai color
53
1802
contrasta ¶ Il breve titol suo colla materia. ¶ Il titol
54
1802
e si valuta, ¶ Debbe suo proprio dritto aver ciascuno
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1802
biblioteca ¶ S'intrattenga col suo bibliotecario, ¶ Ed un ministro
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1802
ufficio un bel Micchetto, ¶ Suo parente, suo allievo e
57
1802
bel Micchetto, ¶ Suo parente, suo allievo e suo protetto
58
1802
parente, suo allievo e suo protetto. ¶ In gran folla
59
1802
s'inchina; ¶ Da te suo premio attende il merto
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1802
il presidente, ¶ Bravo nel suo mestier, benchè novizio, ¶ Procedendo
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1802
Immola il Gatto, benchè suo parente, ¶ Ed ordin dà
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1802
vita sua nè del suo regno ¶ Io qui l
63
1802
par non potea stimar suo figlio, ¶ Perchè i suoi
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1802
della possente moglie ¶ Del suo padron vide esser vano
65
1802
istesso; ¶ E ottenne il suo pensier pieno successo. ¶ Sicchè
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1802
Che avrebbe il regno suo reso famoso; ¶ E con
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1802
non fosse il regno suo rimaso ¶ Esposto di disordini
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1802
La Lionessa allor dal suo consiglio ¶ Fe' legge promulgar
69
1802
passioni, e all'uopo suo le aggiusta. ¶ Così talor
70
1802
pazzia. ¶ Tutto l'impegno suo, lo studio tutto ¶ Rivolse
71
1802
conviensi a un principe suo pari. ¶ Che savia educazione
72
1802
politico e profondo. ¶ Quel suo fine, per altro, a
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1802
elenco; ¶ Di virtudi, a suo detto, era un modello
74
1802
mondo alfin, quanto nel suo ¶ Ampio seno contien natura
75
1802
felice. ¶ Mentre all'allievo suo quell'Ajo ciuccio ¶ Lo
76
1802
Sicchè alla Volpe il suo pensiero espose. ¶ Confesso poi
77
1802
la Volpe in cor suo lieta ed altiera ¶ Pel
78
1802
assenta, ¶ E all'Ajo suo porge a leccar la
79
1802
Gli arcani sfoderò del suo mestiere; ¶ Fe' alcun più
80
1802
il professore. ¶ Del liturgico suo merito raro ¶ Poichè dati
81
1802
lionina spezie, ¶ Dell'Ajo suo nell'asinina scuola ¶ Era
82
1802
anch'essa ebbe il suo gran perchè. ¶ Tutto ciò
83
1802
sovrano; ¶ Onde a capriccio suo seguir potesse ¶ A dominar
84
1802
non voglia) il sagro ¶ Suo corpicin rendere smunto e
85
1802
Ad instruire imprese il suo scolare ¶ Con tale impegno
86
1802
cristere, ¶ D'alcun liquido suo medicinale ¶ Empiendo qual siringa
87
1802
Arde, e dal cener suo giovin risorge: ¶ Qual si
88
1802
Dromedario, ¶ E lusingossi, in suo pensier contenta, ¶ Di veder
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1802
profitto vienci. ¶ Il curioso suo desir deluso ¶ Il cortigian
90
1802
Degne d'un pari suo, gravi materie. ¶ Onde, oltre
91
1802
e vernice ¶ All'interesse suo particolare: ¶ Pubblico ben, se
92
1802
esser nemico: ¶ Egli, a suo tempo e luogo, in
93
1802
lo sdegno e il suo dolor consola. ¶ Eppur lo
94
1802
A muso basso al suo quartier ritorna: ¶ Ivi posò
95
1802
che presentosse, ¶ Da quel suo cupo meditar lo scosse
96
1802
immenso, ¶ E al voler suo ragion cesse e buon
97
1802
Stassene in guardia col suo corno in fronte, ¶ E
98
1802
Quei, che tuttora in suo confronto il regno ¶ Dato
99
1802
memoria, ¶ E il regno suo coronerà la gloria. ¶ Era
100
1802
ferocia e il natural suo foco. ¶ I più possenti
101
1802
della vendetta ¶ L'irritato suo cor lusinga e alletta
102
1802
il valor, tutto il suo pregio perde. ¶ Vero è
103
1802
vel dell'impostura, ¶ Nel suo semplice aspetto appar natura
104
1802
sogli, ¶ Se il taciturno suo grave contegno ¶ E il
105
1802
Primier levossi, e il suo parere espresse, ¶ Il Gatto
106
1802
sua canzoncina o il suo sonetto. ¶ Degli Asini il
107
1802
parere ¶ Prevalso avesse al suo suggerimento, ¶ Fra se godea
108
1802
snerva, ¶ E al proposto suo fin mai non perviene
109
1802
e dell'impiego, ¶ In suo pensier non si sgomenta
110
1802
conoscea che a un suo cotal ripiego ¶ Il caratter
111
1802
L'Allocco avea per suo soggiorno eletto ¶ Foro sopra
112
1802
un mistero. ¶ Ciascuno, al suo passar, le corna abbassa
113
1802
il ciel, tu il suo volere adempi: ¶ T'assiste
114
1802
S'ella il profitto suo trar non sapesse ¶ Da
115
1802
fatto, ¶ Ridea da pari suo, cioè da matto. ¶ Di
116
1802
periodico giornale, ¶ Che dal suo nome si chiamò gazzetta
117
1802
Di cui, nell'oprar suo fallace obbliquo ¶ Di politica
118
1802
Che a qualunque altro suo forte appetito, ¶ D'investigar
119
1802
lasciam che ciascun per suo diporto ¶ Faccia ciò che
120
1802
io che stia a suo luogo, ¶ E mi sento
121
1802
distaccarselo dal lato, ¶ Aitante suo di campo ella nomollo
122
1802
intendea molto bene il suo mestiere, ¶ E sapea, s
123
1802
Ma chi a capriccio suo governa i regni, ¶ Nè
124
1802
Onde spingerli poi per suo piacere ¶ Ad inseguire e
125
1802
E l'alleanza in suo pensier volgea, ¶ A caso
126
1802
reali ¶ Maestà Lionine, un suo parente, ¶ Con gran treno
127
1802
specie animalesca avea ¶ Un suo linguaggio in cui parlar
128
1802
consiglio io scorga, ¶ Il suo di grazia cannocchial mi
129
1802
là; ¶ E al luogo suo lasciam la verità. ¶ Or
130
1802
pensieri si stese ¶ Sul suo covile, ov'alto sonno
131
1802
presente, ¶ E divisando in suo pensier chi mandi ¶ Ambasciador
132
1802
Sotterranee caverne ha il suo soggiorno ¶ L'orribil Drago
133
1802
dispotico volere ¶ A grado suo l'ordin moral governa
134
1802
E vano rende ogni suo vezzo e nullo: ¶ Non
135
1802
grosso, ¶ Qualor col peso suo, colla sua mole ¶ Bestion
136
1802
A trarne molti al suo parer pervenne. ¶ Or costui
137
1802
fa sua delizia e suo balocco, ¶ L'accarezza, l
138
1802
d'amicizia; ¶ Ma in suo pensiero, infin da quel
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1802
ei non disdegna, ¶ Al suo proprio interesse e ingrandimento
140
1802
e torbe, ¶ Entro il suo vorticoso, ampio volume ¶ Gl
141
1802
il Pavone, ¶ Antico amico suo particolare; ¶ Per le dorate
142
1802
procurogli ¶ Presso al quartiero suo, quartiero a Corte; ¶ E
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1802
che ognun nel grado suo si tenga, ¶ Quei rispose
144
1802
uso ¶ Di star nel suo petron; raro ne uscia
145
1802
e con decoro ¶ Sostien suo grado anche danzando il
146
1802
Maestà? ¶ E ciascheduno in suo pensier combina ¶ Per qual
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1802
il general Mulo il suo compagno. ¶ Poichè, per quanto
148
1802
i maldicenti ¶ Su quel suo parto ambiguo e feto
149
1802
fin dallo stipite, ¶ Dal suo Vice-Zampier si fe
150
1802
sbagli amico, ¶ Diverria tosto suo mortal nemico. ¶ Fingendo intanto
151
1802
fea motteggiamento ¶ Su quel suo parassitico talento. ¶ Ei col
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1802
ognor tiranna, ¶ Esploratori a suo sostegno adopra; ¶ L'ombra
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1802
alleanza ¶ E il carattere suo che la distingue: ¶ Stancasi
154
1802
mali. ¶ E quantunque in suo cuor ciascun desia ¶ Del
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1802
lo interesse ¶ O altro suo fin fosser in guerra
156
1802
il benigno decreto in suo favore, ¶ Che invece di
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1802
Poichè sappiam che a suo piacere ei solo ¶ Gli
158
1802
o piede o man, suo danno. ¶ A dar gli
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1802
suoi guerrieri ¶ E del suo minister la saviezza, ¶ Nè
160
1802
del Gran Ciamberlanato, ¶ Per suo corteggio due Levrieri prende
161
1802
creduto, ¶ Ben conoscendo il suo cugin Barbone, ¶ Spassar si
162
1802
Levriero ¶ Umilmente propose un suo pensiero. ¶ Molto ancor disse
163
1802
la fe l'appoggio suo primario, ¶ E tutt'altro
164
1802
venisse ¶ In quel deliquio suo; perciò nomato ¶ Fu il
165
1802
gli descrisse, ¶ Come a suo luogo e a tempo
166
1802
luogo e a tempo suo si disse: ¶ Felice Europeo
167
1802
E sotto il regno suo tutti i viventi ¶ Sarebber
168
1802
profetico ¶ Becco del Corvo suo la rivelò, ¶ E dagli
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1802
E chi fa il suo mestier, fa il suo
170
1802
suo mestier, fa il suo dovere. ¶ Era di quel
171
1802
vuol lo stato a suo talento ¶ E le tranquille
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1802
E depurare il culto suo presume, ¶ Sentimento sagrifica e
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1802
Coraggio inspira e al suo dover la sprona; ¶ Marci
174
1802
in persona ¶ All'esercito suo quanto maggiore ¶ Ardire inspira
175
1802
così dire, ¶ Ma il suo proprio interesse, ed il
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1802
il mercante per lo suo profitto, ¶ Mente il legal
177
1802
Tosto ne fur del suo quartier le soglie; ¶ E
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1802
petto asconde. ¶ A quel suo bofonchiar fa ognun comenti
179
1802
guerra ¶ Sì repugnante al suo materno amore, ¶ Dichiara in
180
1802
bisbetico, ¶ Che un certo suo vocabolario critico ¶ Compose, in
181
1802
se ad altri il suo non togli, ¶ Perchè nol
182
1802
lor, che l'util suo procura; ¶ Le fanatiche bestie
183
1802
ipocrisia talora ¶ Portenti a suo piacer fabbrica e finge
184
1802
al macello: ¶ Lambisce al suo carnefice la mano, ¶ Mentre
185
1802
ella procura ¶ L'ordin suo fisso e i suoi
186
1802
Dunque distruzion è il suo diletto, ¶ Il suo primario
187
1802
il suo diletto, ¶ Il suo primario e favorito oggetto
188
1802
e suste, ch'eran suo lavoro, ¶ Spiegogli come por
189
1802
E di già in suo pensier s'immaginò ¶ D
190
1802
La Zebra, per lo suo rigato manto, ¶ Asin ti
191
1802
si disputava ¶ Sul dritto suo, l'Orang-Utangh regnava
192
1802
assegnato gli fu per suo soggiorno ¶ Un bel casin
193
1802
il Macacco a ogni suo cenno ¶ Stan pronti ognor
194
1802
provveditore, ¶ Ed era allor suo cacciator maggiore. ¶ Di questa
195
1802
poco; ¶ E col terribil suo becco funereo ¶ Distruggerà i
196
1802
cortigiani ¶ Gli fero al suo partir gran riverenza; ¶ Ed
197
1802
Li sprezza ella in suo cor, ma in egual
198
1802
tutti i Can del suo partito, ¶ Che quai parenti
199
1802
sangue alfin l'effetto suo de' fare. ¶ Aiutanti creò
200
1802
stupir se dove il suo dominio, ¶ Di passion sfrenate
201
1802
Sterminio, e che nel suo vortice reo ¶ Le subalterne
202
1802
un'idea: ¶ Spesso, malgrado suo, talun si trova ¶ Astretto
203
1802
Richiesto a esporre il suo parer, l'espose ¶ Primo
204
1802
Spesso a ciascun il suo mestiero è boja. ¶ Poscia
205
1802
tutto si pieghi al suo volere; ¶ E infatti tutti
206
1802
inezie a un pari suo disdire. ¶ Disse l'araldo
207
1802
è ben chi a suo piacere ¶ Sparger può l
208
1802
sangue, e rischia il suo; ¶ E questo, o maestà
209
1802
altrui ¶ Possa immolar senza suo rischio alcuno, ¶ E come
210
1802
un re non dee, ¶ Suo dritto in sostener, o
211
1802
il Toro alfin il suo rivale atterra. ¶ Il Can
212
1802
ossa: ¶ Per un par suo, vedete ben che quella
213
1802
il Tapir contro il suo fier nemico ¶ Oppor non
214
1802
o ausiliario ¶ D'alcun suo formidabile avversario? ¶ Alla Iena
215
1802
scorse, ¶ Benchè il soccorso suo sia tardo e vano
216
1802
vittorioso, ¶ E del periglio suo non s'avvedea, ¶ Che
217
1802
raccolte, ¶ E dato al suo cordoglio alcun respiro: ¶ O
218
1802
ove lo tragge il suo destino; ¶ E il Bufalo
219
1802
allor rammenta, ¶ E il suo Tapir, l'amico suo
220
1802
suo Tapir, l'amico suo perduto: ¶ Questa illustre dicea
221
1802
dar facile effetto al suo disegno; ¶ E di fere
222
1802
urtando, ¶ Dentro il torrente suo la folta schiera ¶ Trasse
223
1802
E la giornata a suo favor decide: ¶ Altro allor
224
1802
ferocia sol tutto il suo buono, ¶ Nè mai di
225
1802
Boa schiacciato, ¶ Il caso suo facea morir di risa
226
1802
che spinger può per suo sollazzo ¶ Gli amatissimi sudditi
227
1802
mesta ¶ Proseguì taciturna il suo cammino, ¶ E valle traversò
228
1802
trascorso ¶ Temi in quel suo preliminar discorso: ¶ Questi doni
229
1802
venne, ¶ E del cadaver suo, che il genitore ¶ Poscia
230
1802
la morte, ¶ Come pel suo Tapir nel gran conflitto
231
1802
Eroe ricusa, e il suo gli accetta. ¶ Or qui
232
1802
il mio o il suo? ¶ Vi prego inoltre meco
233
1802
ha ripreso ¶ Il naturale suo primier splendore; ¶ E alfine
234
1802
pura ¶ Animuccia talor per suo diporto ¶ Invisibile e muta
235
1802
avea spremute ¶ In quel suo cervellin, che le più
236
1802
immedesimato avrei l'istinto ¶ Suo natural, e inasinito l
237
1802
coll'Asino ancor, col suo diletto ¶ Ajo e fedel
238
1802
e obblio il nome suo ricopre. ¶ Che le cose
239
1802
Seguita allor dal cortigian suo gregge, ¶ Dalla tribuna la
240
1802
le regge, ¶ Al domestico suo quartier si rese; ¶ Là
241
1802
Sacrificarla pria volle al suo sdegno, ¶ E ora, spinta
242
1802
scettro; ¶ Onde la Volpe, suo malgrado, idee ¶ Di pace
243
1802
l'influenza ¶ E il suo credito avria tutto impiegato
244
1802
Per lo canal del suo primier ministro; ¶ Poi congedollo
245
1802
L'alto accordar vorrà suo patrocinio. ¶ Credea l'Allocco
246
1802
fatti altrui, ¶ Che a suo piacer oprar potea chiunque
247
1802
che faccia. ¶ Ma pel suo nudrimento e sussistenza ¶ Spogliansi
248
1802
mugghiando. ¶ La Lionessa ambasciador suo primo ¶ Nomò la Volpe
249
1802
Vedova real di nominarlo ¶ Suo aggiunto, suo compagno e
250
1802
di nominarlo ¶ Suo aggiunto, suo compagno e suo collega
251
1802
aggiunto, suo compagno e suo collega; ¶ E ne parlò
252
1802
ne parlò, come in suo cor non pensa, ¶ Sapendo
253
1802
Cavallo; ¶ E già nel suo pensier l'iniquo gode
254
1802
in sua vece ¶ Per suo collega il Porco elegger
255
1802
deputato udir che il suo parere ¶ In mezzo a
256
1802
eterno, ¶ E il Corvo suo profeta e suo vicario
257
1802
Corvo suo profeta e suo vicario; ¶ Ma il dritto
258
1802
Che sotto il peso suo sforma e sfigura ¶ E
259
1802
ai cucuisti addette, ¶ In suo favor si vollero intromettere
260
1802
intromettere; ¶ Ferma nel detto suo l'Idra si stette
261
1802
tentata fosse, ¶ Dal proposito suo non si rimosse. ¶ Poich
262
1802
scoglio. ¶ Mirasi al fianco suo l'Ippopotamo, ¶ Torbido, torvo
263
1802
Corteggiato dai Can del suo partito, ¶ Che di palma
264
1802
orgoglio e il fasto suo sostenta, ¶ Protegge sol l
265
1802
E resse sol finchè suo vizio interno ¶ Ignorato o
266
1802
piè, ¶ O sovra il suo sedil sdrajato e corco
267
1802
Perchè chi altrui del suo poter dà l'uso
268
1802
Chi è causa del suo mal pianga se stesso
269
1802
può star fissa al suo loco; ¶ Cagna o gatta
270
1802
non darebbe ¶ Del sangue suo perfin l'ultima dramma
271
1802
siamo ¶ Contenti ognor del suo governo e d'essa
272
1802
Non renda esoso il suo governo e lei. ¶ La
273
1802
sul trono. ¶ Da quel suo favellar chiaro appariva ¶ Che
274
1802
abusa, ¶ E soggettarsi al suo dover ricusa? ¶ Ma pretendenza
275
1802
favor d'essa ¶ A suo capriccio e contro ogni
276
1802
l'umor lo stato suo riprende, ¶ E al suo
277
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suo riprende, ¶ E al suo livello natural discende. ¶ Allor
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Anche il Porco il suo voto a proferire: ¶ Ond
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er'ei monarchico in suo core; ¶ Il Can guardollo
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Anzi trarrò dal savio suo parlare ¶ Ovvia ragion, ch
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al giusto il voler suo rassegna ¶ E vergognosa servitù
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a ciaschedun di migliorar suo stato? ¶ Sia pur la
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Se alcun sovran del suo favor ti priva ¶ Malgrado
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cuna, ¶ E violenza del suo latte il pasce, ¶ E
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le serpentine ¶ Massime, al suo parlar così diè fine
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inferior si crede, ¶ Malgrado suo l'altera fronte piega
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picciol sempre il dritto suo contrasta; ¶ E questa, quando
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Di buona fede il suo parere espresse; ¶ E sostenne
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Proponea cose analoghe al suo gusto. ¶ Poichè sempre abitudine
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vuole, ¶ Ragione assurda a suo favor s'allega; ¶ Se
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Da cotal fatto il suo caval che vola ¶ Trasse
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fissi sulla terra il suo soggiorno. ¶ Agli agitati miseri
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E lascio al luogo suo la verità. ¶ Dal gran
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per cui ¶ Luogo pel suo bagaglio era e per
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carca, ¶ Sua gente e suo bagaglio in diligenza ¶ Imbarcar
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A tempo e luogo suo, tutto saprete. ¶ Era in
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e in quel paese ¶ Suo casato anche in oggi
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era il padrone e suo cugino, ¶ Onde improvvisa in
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in una lettera a suo figlio. ¶ La lettera dicea
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e non sariasi mosso ¶ Suo padre stesso per salvar
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Vive oggi il figlio suo messer Valerio, ¶ Giovin di
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non farlo. ¶ Favellando del suo casato antico ¶ M'assicurai