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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Egisto Roggero, I racconti della quiete, 1896

concordanze di «suoi»

nautoretestoannoconcordanza
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occhi le scintillavano, que’ suoi occhi cilestri sì smorti
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li posava sopra i suoi «vecchi amici». ¶ Che cos
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Che cos’eran i suoi «vecchi amici?» Oh! eran
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di bionda diafana. I suoi moti non davan un
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mi parve vedere ne’ suoi occhi un lampo di
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pallido ma impassibile, ne’ suoi occhi severi ma tranquilli
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vita elegantissima, vecchissimo ne’ suoi trenta anni e ne
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trenta anni e ne’ suoi abiti alla moda, irreprensibili
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così rigida, tra i suoi fiori di neve. ¶ Mi
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e l’orgoglio de’ suoi sudditi fedeli. Che mai
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Franz, il prediletto de’ suoi allievi, il futuro professore
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lo sguardo di que’ suoi dolci occhi verdi. ¶ Oh
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un’ultima carezza dei suoi occhi verdi.... Il professore
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lampo di sorriso ai suoi occhi sotto agli occhiali
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poi, con me nei suoi prediletti numeri, come mi
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astrusi! E come i suoi freddi occhi grigi mi
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professore con due altri suoi degni colleghi della Università
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tanto pallida ed i suoi cari occhi verdi eran
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so duhn! ¶ E i suoi occhi amorosi ed afflitti
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quel momento. Però a’ suoi piedi, ridente contrasto, la
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giuocato, sul tappeto, ai suoi piedi! Ecco la borsetta
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sua fronte disdegnosa, i suoi occhi fulgidi, la breve
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mentre io giuocava ai suoi piedi.... Ed ecco il
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in trepidazione. Oh, i suoi quindici scolaretti – tra maschi
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che costringevano inesorabilmente i suoi ad abbassarsi quando glieli
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sale del Conservatorio, ai suoi bei salotti, alle sue
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amiche.... chi sa? ai suoi adoratori – chè, certo, non
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con lui, parlandogli de’ suoi studi e delle ottime
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silenzio: oh no! I suoi occhietti brillanti di luce
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lui la pace de’ suoi ultimi giorni. E la
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disfacevano i ricordi de’ suoi bei giorni. ¶ Era quello
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sani e prosperosi i suoi piselli e le sue
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paesello raccolto umilmente a’ suoi piedi. ¶ Sebbene molto giovane
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dai due più fidati suoi bravi e da’ suoi
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suoi bravi e da’ suoi magnifici bracchi e non
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spettava ne’ mariaggi de’ suoi vassalli, jus ch’ei
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di farla rapire da’ suoi bravi. ¶ Ed ecco la
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colta appena deposta da’ suoi rapitori in quella stanza
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lei, rispettosamente seduto a’ suoi piedi. ¶ Egli aveva uno
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davanti alla mente i suoi cavalieri audaci vestiti di
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suo malgrado, abbassava i suoi, turbata. – Giacchè egli era
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e tremante, inginocchiato a’ suoi piedi, le confessò l
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fosse piaciuto, ricevuta ne’ suoi appartamenti. ¶ Ella si turbò
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cavaliere. ¶ Egli inginocchiato a’ suoi piedi le diceva: ¶ — Amor
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filtra neppur uno de’ suoi fili d’argento. Però
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lui agita sommessamente i suoi fili argentei e gli
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che dorme. Poi i suoi occhi si posano sulla
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dare un’occhiata ai suoi cavoli ed alle sue