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Paolo Maspero, Odissea [traduzione da Omero], 1867

concordanze di «suoi»

nautoretestoannoconcordanza
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1867
Numi, ¶ In mezzo a' suoi, nelle sue stesse case
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1867
dell'eroe che, da' suoi cari ¶ Diviso, passa dolorando
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Afflitto, inconsolato, entro a' suoi spechi ¶ La Ninfa ingannatrice
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1867
flutti, ¶ Gli partorìa ne' suoi segreti alberghi. ¶ Non l
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1867
O le travolve ne' suoi gorghi il mare. ¶ Oh
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1867
vive acerba vita ¶ Ne' suoi poderi, con annosa fante
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concesso ¶ Fosse invecchiar tra' suoi. Ma, ohimè! che nato
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1867
e consumar ciascuno ¶ I suoi tesori. Che se ciò
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1867
Troia ¶ Il miglior de' suoi figli, il prode Antifo
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1867
offese, ¶ Pigli de' greggi suoi, de' suoi tesori, ¶ Quanto
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1867
de' greggi suoi, de' suoi tesori, ¶ Quanto gli piace
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1867
Giove, che talvolta i suoi segreti ¶ Gode ai mortali
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1867
novella e a' figli suoi concedi, ¶ E rendi ai
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1867
mar sommerso ¶ Ne' profondi suoi gorghi. È per mio
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1867
fuggii. Meco fuggìa, ¶ Co' suoi guerrieri senza indugio il
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Con tutti i prodi suoi le vele in Argo
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1867
che Pirro ¶ Co' Mirmidoni suoi, sperti di lancia ¶ Vibratori
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con l'aiuto de' suoi prodi, Ulisse ¶ Non punisca
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Egitto. Or mentre co' suoi fidi ¶ Iva fra genti
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1867
ed oro, ¶ I tenebrosi suoi disegni in Argo ¶ Compiva
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1867
Esso e gli ospiti suoi giaccian la notte. ¶ Molte
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ai Celesti ¶ Fatti i suoi preghi, a riposar si
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1867
sue dovizie, eterni i suoi palagi. ¶ Ma ch'altri
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1867
vita espose? ¶ Se co' suoi legni su l'achiva
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1867
mie terre, dove co' suoi beni ¶ E con suo
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1867
seguìa? ¶ Liberi cittadini, o suoi famigli ¶ E mercenari? E
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1867
Nume pria che i suoi disegni ei compia! ¶ Via
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1867
sue case e de' suoi campi erede. ¶ Il parlar
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1867
in salvo, e i suoi nemici ¶ Rifacciano scornati il
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1867
sua casa ¶ E i suoi congiunti alfin rivegga Ulisse
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1867
e farsi gioco ¶ De' suoi comandi. Ei mi dicea
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1867
dell'arco, Apollo, ¶ I suoi compagni; e Giove suscitando
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1867
egida signore, ¶ Né i suoi comandi trasgredir, s'ei
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1867
patrio ¶ Nido, struggea de' suoi verd'anni il fiore
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1867
fato ¶ Avran fine i suoi mali; e tuttavolta ¶ Ancor
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1867
favella, ¶ L'Oceàn fra' suoi Numi oggi saluta; ¶ E
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1867
mare ¶ Sorgono eccelsi i suoi lucenti alberghi. ¶ Ma ben
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1867
raccontarlo ¶ Corse ai diletti suoi parenti, e in casa
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1867
che il Sole co' suoi raggi ¶ Rasciugasse le vesti
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1867
Dio, che vinto da' suoi preghi ¶ Dal ciel discese
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1867
prato ¶ Che bagna co' suoi rivi argentea fonte. ¶ Ivi
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1867
le furono dintorno ¶ I suoi fratelli, e chi le
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1867
ed onore i figli suoi; ¶ E se talor si
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1867
Il più diletto de' suoi figli, il forte ¶ Polidamante
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1867
sentir ne costringe i suoi latrati; ¶ Ed or me
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1867
sventurato avverso nembo ¶ A' suoi lidi spingea, poi che
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1867
Della palestra, perché, a' suoi tornato, ¶ Narri l'ospite
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1867
banditore ¶ Mandò ciascuno de' suoi doni in cerca; ¶ Ed
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1867
nelle sue grotte, ¶ Ne' suoi palagi invan la bella
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1867
Tanto il viver co' suoi nel proprio tetto ¶ Più
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1867
gli Eterni, ma da' suoi lontano. ¶ Or le sciagure
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1867
perdea sei de' migliori ¶ Suoi combattenti, io mi salvai
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1867
chiedean la cagion de' suoi lamenti: ¶ Oh ch'hai
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1867
si mosse, grave de' suoi velli ¶ E di me
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1867
Nessuno gli spegnea ¶ Co' suoi perfidi amici, poiché doma
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1867
maschi, Eolo mantiene ¶ Ne' suoi palagi. Ei le sorelle
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1867
sua terra e a' suoi lucenti alberghi ¶ Noi siam
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1867
abbiamo ognor seguito ¶ Ne' suoi vïaggi, con le mani
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1867
ammansati avea ¶ Co' segreti suoi farmaci la Ninfa; ¶ Né
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1867
tu stesso ¶ Cadresti ne' suoi lacci! Ma t'affida
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1867
o vino, sapendo i suoi compagni ¶ Mutati in belve
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1867
al focolar vicino ¶ Co' suoi famigli, di sdruscite vesti
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1867
vibra in fallo, ¶ Co' suoi strali m'uccise, o
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1867
se Peleo sui bellicosi ¶ Suoi Mirmidoni impera, o se
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1867
braccio la baldanza ¶ De' suoi nemici rintuzzar saprei! ¶ Del
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1867
prole, ¶ Eurìpilo, trafisse, de' suoi fidi ¶ Cetei nel mezzo
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1867
bella ¶ Aurora alberga co' suoi cori, e dove ¶ Si
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il ceruleo golfo ¶ Ne' suoi spechi alimenta. Un legno
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1867
m'accolse, e ne' suoi spechi ¶ Mi diede ospizio
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1867
sonno ¶ Tutti oblïava i suoi dolori. E come ¶ In
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1867
Repente allora ¶ Agli occhi suoi Minerva presentossi, ¶ Di giovine
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1867
nave ¶ Allor salendo, a' suoi nocchieri offersi ¶ Generosa mercede
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de' padroni, e i suoi maiali ¶ Pascer mi tocca
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1867
ma perì lontano ¶ Da' suoi cari il meschino. Ah
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così perìa, tutti i suoi cari, ¶ E me più
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1867
m'accolse. ¶ Un de' suoi figli m'incontrò sul
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1867
fra le braccia ¶ De' suoi congiunti; ché gli avrìano
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1867
gran tesoro ¶ E co' suoi prodi in Itaca disceso
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1867
assenza del re, co' suoi guadagni, ¶ Senza che nulla
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1867
Ulisse ¶ Nel mezzo de' suoi servi. Ma il pastore
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1867
dormir non volea da' suoi grugnanti ¶ Porci diviso, per
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1867
sul nostro cocchio i suoi presenti; ¶ Perché l'ospite
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1867
rupe ¶ Ove annidano i suoi teneri parti, ¶ L'oca
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1867
non volessi ¶ Che i suoi presenti anch'ei ti
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1867
segno ¶ Della partenza a' suoi nocchieri; ed essi, ¶ I
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1867
chiede ¶ La fine de' suoi dì; tanto si crucia
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1867
a Samo fu da' suoi condotta ¶ A prendervi marito
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1867
averne, è dato a' suoi più fidi, ¶ O riportarne
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1867
consola col racconto ¶ De' suoi dolori l'uom che
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1867
fra tanto e i suoi compagni ¶ Giungean d'Itaca
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1867
il più prudente ¶ De' suoi compagni, favellò: Pireo, ¶ Tu
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1867
Il custode fedel de' suoi maiali. ¶ LIBRO DECIMOSESTO ¶ Allo
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1867
il buon garzone, ¶ I suoi compagni conducean remando ¶ La
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1867
si rizza, ¶ E a' suoi compagni così parla: Amici
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1867
vecchio lo trasforma ¶ De' suoi cenci coperto; onde il
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1867
gara ¶ Il chiedean de' suoi casi. Apparve in breve
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1867
sua casa e i suoi cari. Io, questo udito
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1867
dove il pellegrino ¶ I suoi voti sciogliea. Quivi in
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1867
Presto il famiglio ¶ I suoi doveri oblìa, se del
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1867
illustre donna. ¶ Se de' suoi campi o de' suoi
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1867
suoi campi o de' suoi pingui armenti ¶ Pugnando alla
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1867
Strappandoti, li getti a' suoi mastini. ¶ Fu da novo
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1867
in Epiro a finir suoi tristi giorni ¶ Invïeremo al
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1867
il ritorna. ¶ Ma, de' suoi mali Anfinomo presago, ¶ Pensoso
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1867
i teucri lidi ¶ Co' suoi guerrieri veleggiò, le rose
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1867
da presso, e ne' suoi mali ¶ La confortate. Io
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gli amanti ¶ Fan de' suoi beni. Ma su via
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per la mensa ¶ De' suoi guerrieri pingui buoi, farine
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1867
diletto sposo ¶ E a' suoi prodi compagni hai dato
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1867
tutti ¶ Perîr sommersi i suoi compagni. Uccisi ¶ Avean del
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1867
di baci. Ai giubilanti ¶ Suoi figli poscia d'allestir
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gorghi, ¶ Co' rugiadosi lucidi suoi strali ¶ Le campagne ferìa
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al sonno oblia ¶ I suoi dolori; ma conforto o
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1867
trova ognun dormendo ¶ A suoi mali riposo, anch'io
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1867
a guardia ¶ E de' suoi beni; o se la
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1867
l'abborrito Ilio i suoi legni ¶ Drizzava Ulisse; e
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mi trafigga ¶ Co' dardi suoi la vergine di Delo
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1867
la vide, e a' suoi compagni ¶ Favellò: Di Telemaco
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1867
quercia, che costrutta ¶ Co' suoi stipiti avea perito fabbro
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1867
nemico, riprendea gli alteri ¶ Suoi compagni Leode, e nelle
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1867
escano, e cheta a' suoi lavori ¶ Ciascuna intenda. Tu
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1867
n'avvide, e a' suoi compagni ¶ Si rivolse Agelao
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Laerte ¶ Portar solea ne' suoi verd'anni, ed era
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1867
si dovesse, e i suoi ginocchi ¶ Supplicando abbracciar. Dei
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1867
svaniran fra poco ¶ I suoi sospetti. Perché avvolto in
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i più prestanti ¶ De' suoi garzoni abbiamo ucciso. Or
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1867
difesi ¶ L'entrata. De' suoi rami indi spogliando ¶ L
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1867
legno e pochi ¶ De' suoi campò. L'astute arti
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1867
Calipso ¶ L'accoglie ne' suoi spechi, e lungamente ¶ A
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1867
sponde ¶ Ne seguitasse co' suoi prodi? Un mese ¶ Ne
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1867
e de' cadenti ¶ Desolati suoi giorni era il conforto
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1867
si volse ai fidi ¶ Suoi pastori e a Telemaco
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1867
Dolio, ¶ Né i figli suoi rinvenne o alcun de
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1867
lavoro affaticati, ¶ I figli suoi; perché a chiamarli uscita
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1867
di spavento. Ed i suoi detti ¶ Incalzando Aliterse, il