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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giuseppina Torregrossa, Cortile nostalgia, 2017

concordanze di «suoi»

nautoretestoannoconcordanza
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ché i fantasmi dei suoi avi arrivavano puntuali a
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all’apparenza allegro, i suoi occhi brillavano di passione
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finiti. Mario e i suoi amici si trovarono presto
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di un’amazzone. I suoi glutei si alzavano e
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op» lo incitò. I suoi seni pesanti ballonzolavano avanti
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infelice a causa dei suoi spigolosi genitori. ¶ Il padre
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e si ballava. I suoi genitori si erano opposti
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In quei momenti i suoi pochi ricordi affioravano alla
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pensare a Melina, ai suoi seni prosperosi, alla sua
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fronte un ricciolo, i suoi seni tremarono e Mario
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non era certo nei suoi programmi. ¶ Lui si mise
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adagiata nella poltrona, i suoi occhi vispi si muovevano
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Nica lo assecondò, i suoi seni oscillavano come batacchi
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andò per i fatti suoi, non le piaceva fare
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della città distesa ai suoi piedi gli dava un
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Pianse tanto che i suoi occhi rimasero liquidi per
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con dedizione, ma i suoi nervi già provati dalle
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spampinata e vaniglia. I suoi abbracci erano pastosi, la
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traccia di bianco, i suoi capelli adesso splendevano di
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piccolo ma compatto. Dai suoi muscoli sprigionava una forza
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giardino. Lei tornò sui suoi passi. ¶ «Sono qua, dietro
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fosse una ragazza, i suoi capezzoli si sollevarono sotto
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onorevole!” pensò Ninetta, nei suoi occhi brillava un lampo
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rosso degli aceri. I suoi occhi si mossero rapidi
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a parlare dei fatti suoi, mentre l’ufficiale sembrava
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soldi, lei.» ¶ «Magari i suoi genitori erano poveri» considerò
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del 1963, a dispetto dei suoi stessi compagni di partito
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guida morbida attutì i suoi passi. ¶ Mario rimase colpito
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ogni mattina, quando i suoi colleghi ronfavano ancora nelle
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tutta la freschezza dei suoi ventidue anni. ¶ «Ma perché
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io» concluse. ¶ «Grazie.» Nei suoi occhi si era accesa
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ridevano come matti dei suoi piedoni che spuntavano dall
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scuri, scricchiolò tra i suoi denti. Il profumo delicato
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il caldo». ¶ Ripensando ai suoi amici, Aranciu Pilusu sentì
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la quale giustificava i suoi sbalzi d’umore. Della
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a Roma, investiti i suoi ultimi risparmi in sete
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queste passeggiate che i suoi occhi furono attratti da
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lei dimenticava tutti i suoi propositi e sospirando si
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così potente che i suoi compagnucci di partito se
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sotto la camicetta, i suoi modi di fare divennero
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respirò il profumo dei suoi capelli e sentì le
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alla figlia, poi i suoi occhi si posarono sulla
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arrossì pensando che i suoi genitori potessero fare lo
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ogni volta che i suoi occhi incrociavano quelli gelidi
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presidente fissandolo con quei suoi occhi che guardavano direttamente
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degli studenti fracassavano i suoi timpani, e lui rimpiangeva
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fiotto rosso inondò i suoi occhi e lui cadde
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testa aveva allentato i suoi freni inibitori e lui
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va per i fatti suoi, è pallido, suda freddo
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zampa; Roton e i suoi amici, arrivati in Sicilia
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quartiere. ¶ Chiamò uno dei suoi uomini: «Come va con
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tante altre che i suoi genitori non pronunciavano mai
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incinta?” ¶ A primavera i suoi seni presero consistenza e
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di sofferenza prorompeva dai suoi occhi. ¶ «Lo sapevo» esclamò
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per specchiarsi. Talvolta i suoi occhi incrociavano quelli della
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odio così profondo nei suoi confronti da desiderare che
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sincerarsi che gli altri suoi segreti non fossero stati
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con il marito. I suoi genitori non avevano fatto
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sentiva infinitamente sola. I suoi genitori avrebbero dovuto amarla
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a vestirsi, acconciava i suoi capelli, le lavava il
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una gran paura dei suoi pari e odiava quelli
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rispose la suora. I suoi occhi s’erano fatti
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le sopracciglia aggrottate, i suoi occhi guardano in tralice
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s’arrabbiò Madame. I suoi occhi tondi sporgevano come
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che aveva offuscato i suoi occhi. ¶ «Figurati, se è
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nella crescita, assistere ai suoi primi passi e poi
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capricciosa e imprevedibile. I suoi continui sbalzi d’umore
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borsa sbatteva contro i suoi fianchi; la giacca le
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una “piccola ochetta”, i suoi sogni erano stati ingabbiati
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corsero a sistemarsi ai suoi piedi. ¶ «E allora?» ¶ «Non
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impedendole di dormire. I suoi nervi non reggevano la
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estate iniziò con i suoi pericoli e le sue
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di libertà che i suoi genitori le avessero concesso
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miopia aveva arrotondato i suoi occhi, che avevano perso
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di lei. Ripensò ai suoi occhi spalancati e vitrei
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fidarmi, sembravano dire i suoi occhi senza paura. ¶ Maruzza
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a parlare confessando i suoi più intimi pensieri, anche
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riconosceva in Antonella. Nei suoi occhi si vedeva per
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l’altro sgranando i suoi occhi di ghiaccio. ¶ Fumarono
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tra lei e i suoi genitori, ma era abbastanza