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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Matilde Serao, Lettere d'una viaggiatrice, 1908

concordanze di «suoi»

nautoretestoannoconcordanza
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appresta e oblierete, nei suoi magici incantamenti, quanto vi
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poesia di Roma, nei suoi aspetti più reconditi e
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nei riflessi argentei dei suoi canali, non già le
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sulla serpa, con i suoi trams senza passeggieri, gli
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senza passeggieri, gli ultimi suoi caffè vuoti, e le
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e l’avidità dei suoi governanti. Anche le altre
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fervida, averla compresa nei suoi poeti e nei suoi
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suoi poeti e nei suoi pittori varii, diversi, multanimi
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multanimi, averla misurata nei suoi grandi uomini politici, dal
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suo cuore e i suoi sensi avevan preferito al
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il più legato ai suoi giuramenti, non sognò il
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suo cuore e i suoi sensi, innanzi al mondo
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ove ogni linea dei suoi superbi e muti palazzi
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ducali ai saloni dei suoi musei, cento, mille opere
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sua gondola; che i suoi piccoli rii rispecchino ancora
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sue decorazioni, per i suoi addobbi, per i suoi
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suoi addobbi, per i suoi mobili; in ognuna di
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Che importa, ciò, ai suoi visitatori? Forse che la
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molte altre, oltre i suoi paesaggi, eguali, in verità
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già visti, oltre i suoi prati fioriti e i
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prati fioriti e i suoi ruscelli alpestri, la buona
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le sue solitudini, coi suoi deserti, e, a un
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bauli per ognuno dei suoi cittadini e i suoi
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suoi cittadini e i suoi piccoli bagagli variano da
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Nizza sorride benignamente dai suoi mille palazzi, dai suoi
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suoi mille palazzi, dai suoi mille villini: invano, in
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bruna, fine, sottile, coi suoi nastri rossi volitanti attorno
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a ridere, mostrando i suoi denti bianchi e le
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dopo, lei e i suoi amici hanno compreso. Recitare
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suo blasone, tutti i suoi cappelli chiari, tutti i
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cappelli chiari, tutti i suoi brillanti cosmopolitani, tutti i
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brillanti cosmopolitani, tutti i suoi volti così varii, così
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Margherita Gauthier lascia i suoi poveri fiori sulla tavola
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e la fiamma. I suoi capelli biondi sono bianchi
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e sana, ma i suoi occhi azzurri lampeggiano di
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che ci ripetesse i suoi più antichi trionfi, gli
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suo spirito e ai suoi sensi, la delizia di
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talvolta, che dentro i suoi denti sembra un fiumicello
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non sa fare i suoi conti, quasi non sa
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la vita, fra i suoi colleghi, che sono stati
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suo costante raccoglimento, nei suoi lunghi viaggi, compiuti, senza
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non percorse forse coi suoi piedi, tutto il terreno
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sparvero le orme dei suoi passi, e nel cielo
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ella potea vivere coi suoi ospiti, conversare con loro
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che sia uno dei suoi enormi boulevards, una delle
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sino al quinto, dei suoi grandi palazzi, quanto vi
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guarda l’orizzonte coi suoi occhi nuotanti nell’estasi
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mendicante, quasi centenario, coi suoi stracci sul corpo: una
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volta, conserva fra i suoi ricordi caratteristici, una nota
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una cortesia a tre suoi amici e la cui
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naturalmente, e prepara i suoi menus, che ogni convitato
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suo aspetto attraente, i suoi fiori, tutto ciò che
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sue freschezze consolanti, coi suoi profumi ineffabili; è un
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des Acacias, con i suoi viottoli percorsi da passeggiatori
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vero bosco, con i suoi piccoli e grandi laghi
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spianate erbose, con i suoi gruppi folti di piante
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piante altissime, con i suoi crocicchi di piena foresta
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piena foresta, con i suoi pali indicatori,che parlano
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in un sogno, i suoi versetti, strani, sovra una
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adesso tagliato, lasciandovi i suoi odori vivificanti: andate, sotto
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gente che ama i suoi grandi comodi, le ampie
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tormentose, essa dà ai suoi innamorati il gran sonno
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color lilla apre i suoi mille calici delicati. Ai
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ecco Ayas grigiastra coi suoi bruni tetti, piccola, dall
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voluto rivederlo. Forse i suoi nervi di uomo avevan
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solitaria e nitida dai suoi ghiacciai, che formano corona
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vi appare terribile. I suoi ghiacciai hanno una tinta
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Petigax custodisce affettuosamente i suoi due grandi cani, superstiti
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amico di quanti furono suoi compagni nel periglioso viaggio
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sia, voi troverete i suoi occhi pieni di un
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egli compie tutti i suoi doveri di principe, di
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di bontà: ma i suoi occhi, i suoi occhi
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i suoi occhi, i suoi occhi, sono pieni di
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lampo di gioia, nei suoi occhi. L’indomani mattina
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Ruitor, all’orizzonte, coi suoi grandi boschi verdi, che
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di chi compie i suoi doveri di viaggiatore ferroviario
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sinistra: stringendo convulsamente i suoi giornali, di cui finirà
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durerà, con tutti i suoi episodii comuni e volgari
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volgari, con tutti i suoi incidenti di ogni giorno
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povero, con pochi dei suoi vantaggi, con molti dei
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vantaggi, con molti dei suoi svantaggi. E il viaggiatore
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l’harmonium gitterà i suoi soavi e teneri suoni