Leon Battista Alberti, I libri della famiglia, 1440

fortuna, niuno petto umano si truova vacuo dalle fiamme

antico filosafo, del quale si recita che domandato chente

che domandato chente e' si portassi con Venere, rispuose

e' quali, loro costume, si profferivano e prendevano qualunque

quale tu disidereresti, come si dice un volere e

ne' buoni ingegni quanto si debba più sempre valere

medesima a' mortali troppo si truova accommodata e dolcissima

acadesse, adoperarci in qual si sia fatica o pericolo

ozio assai. Nostro padre si riposa. Tu, credo, per

poco mirano ove poco si scorga, e a chi

io mi confidassi entrando sì gran paese potervi con

elimata o più che si richiegga esquisita? Tu, non

desideri nostri, i quali sì da ogni altro, sì

sì da ogni altro, sì molto più da te

trascorrerò con quanta brevità si potrà. Ascoltatemi. Spesso in

ci perseguiti, né mai si stracchi di dì in

nostra godeva quando ella si trovava grande d'uomini

questa così fatta famiglia si potrà nominare mai non

anzi accresca; ogni infamia si schifi; la buona fama

le nimistà, le 'nvidie si fuggano, le conoscenze, le

tra noi mi pare si richiegga buone sentenze molto

non altro modo che si diventassono populose terre, province

necessario. Così alcuna volta si soprastava l'uomo, non

ne' mortali era necessaria, sì per ampliare e mantenere

mantenere la generazione umana, sì per poterli nutrire e

a cui mancasse qual si sia delle cose al

una sola, colla quale si riduca sotto un tetto

e da lei mai si partisca coll'animo, nolla

felice numero di gioventù, si vuole indurre la gioventù

apresso gli antichi più si contribuiva onore a chi

a chi fra loro si trovava padre, poich' e

età grande, nella quale si vive acerchiato d' infiniti

competente somma della quale si consegni qualche stabile per

le famiglie ben costumate si truovi alcuno el quale

procreare altrui. E anco si vede più fallace e

ferma e stabile. Però si vuole cercare d'avere

perpetua congiunta. ¶ Di qui si dice che nel tôr

che nel tôr moglie si cerchi bellezze, parentado e

consigli; e qualunque altra si reputi bellezza in uno

bellezze in una femmina si possono giudicare non pure

donne mondezza, all'uomo si conviene fatica". E per

così pare sia. Nulla si truova così da ogni

donna la quale non si diletti d'essere veduta

donna scostumata rare volte si truova essere onesta? Le

Adunque nella sposa prima si cerchi le bellezze dell

adunque quanto abbiamo detto si seguiti tutte queste cose

indizio se la fanciulla si troverà copia di fratelli

nel parentado in prima si vuole bene essaminare la

Sono contento, Adovardo, poiché sì me hai convinto, a

ma piena d'umanità si volse: - E voi ora

e' vostri, - disse, - che sì vi veggo taciti stare

è tra noi domestico, si richiede essere gastigato ed

vedere quanto egli mi si scoprisse troppo di affezionato

fu apresso Adovardo quanto si può carissimo e accettissimo

vera amicizia a qual si sia di questi altri

amori, ma a qual si sia cara e pregiata

i propri covili, non si ricordano d'alcuna di

tutti i filosafi, dove si nutrirono e crebbono tutte

vituperio, non arebbe in sì religiosissimo luogo posto quella

amore lietissimo e amenissimo si porge? Quale austero e

vecchiezza occupato d'amore si perdé amando la figliuola

uno animo per età sì freddo e per autorità

freddo e per autorità sì grave incendere fiamme cotanto

re di Egitto ancora si dice, benché glorioso fusse

quanto in uno principe si richiede altiero, pure percosso

diligentissimo, suggetto d'amore si ridusse in solitudine in

Ma tutto il dì si vede chi e laude

apregia. E infiniti quanto si truova prepongono l'amore

moglie; se l'amore si collega e unisce discoprendo

quella unione la quale si dice essere vera amicizia

in racontare quanta utilità si tragga da questa congiugale

so come, non raro si truova a chi più

proprio marito. E più si recita che fu apresso

congiugnersela in sposa. Certo si vede adunque l'amore

e valida, e manifesto si vede quanto gli animi

l'animo dello amante si riposa in altrui seno

quelli nominati Cirenaici filosofi, si legge, come sai, amava

veggo soggiogati e in sì brutti luoghi posti dall

superbia degli imperii tenere sì basse le volontà e

apetiti reali, porre in sì eccelsa dignità e stato

faci con che amore si fa adorare e gloriare

niuno fra' nostri oggi si truovi nella sua gioventù

riceve, costui in tutto si ritruovi fuori di sé

e volontà d'altrui si riposi, e ivi, suo

e sozza voluntà, non si curi della fama, non

neanche gli uomini? Certo sì, quelli ne' quali non

alcune virtù, le quali sì sono propie nostre che

costume? E qual mai si truova sì in tutto

qual mai si truova sì in tutto lascivo, da

da cui non spesso si vegga che molte sue

d'amore venereo. Tanto si porge la vera e

storia come a Roma si trovò quella madre in

amicizia, la quale non si potrebbe lodare a mezzo

verso di lui quanto si richiede non poco odio

poco odio, poiché manifesto si vede e con dolore

vede e con dolore si pruova ch'egli è

da Servio, e molto si facessino familiari, non a

lingua latina. Allo intelletto si dice interviene non altrimenti

in sé sapore. Però si vogliono fuggire tutti questi

anzi sempre a qualunque si sia essercizio molto giovano

quali e' buoni antichi si davano. Gioco ove bisogni

Domiziano Cesare che fu sì perito dell'arco che

proprio alla destrezza quale si loda in persona gentile

questo uno degnissimo giuoco si dilettò, del quale scrivono

romani miracolosi cavalcatori. Cesare, si dice, quanto poteva forte

ne' nostri da piccoli si dessino e insieme colle

dello intelletto tuo. Pochi si troverebbono volesseno in sé

umano intelletto, el qual si vede atto e sufficiente

ntero campo rendea. ¶ Non si potrebbe dire a mezzo

il bene de' figliuoli si sentono in premio amare

e correggere sé stesso, si porge desidioso anche negli

di casa ti vidi sì occupato che tu non

in casa ti vidi sì ozioso che tu non

continuo rispondere, e fai sì che essendo tu coi

quello che per tutto si fa; Adovardo, se tu

quali de' loro figliuoli si truovano contenti e lieti

accommodato? Molte cose meglio si dicono che non si

si dicono che non si fanno. E credi a

da' nostri: "l'ozio si è balia de' vizii

sia il padre, sempre si doverebbe ingegnare che il

questo mondo son elle sì piccole o sì rare

elle sì piccole o sì rare che noi possiamo

re tradurlo in una sì infima povertà e necessità

que' tali mestieri operarii si desse, ringraziànne la fortuna

che alla bonaccia non si richiede. Adunque e' padri

ne' figliuoli, costui come si potrà egli crederlo lieto

a diventare tanto e sì sparso che colla infamia

licenza, carichi di necessitati, si danno a far cose

che la buona via si piglia dal canto. Cominci

cresce. Chi adunque sarà sì pazzo che stimi in

fede a qualunque altro si sia istrano. In ogni

In ogni modo adunque si sforzino e presenti e

suoi amato e riverito. Sì bene testé, s'e

della passata negligenza loro si truovano avere uno cresciuto

ricordi, di che figliuoli si troverebben essi contenti, quanto

troverebben essi contenti, quanto si troverrebbono felici e beati

Ma quello il quale si dice sottoposto alla fortuna

non è egli già sì brutta cosa essere povero

la povertà in me sì cattiva, sì perfida e

in me sì cattiva, sì perfida e inumana, ch

La vita dell'uomo si contenta di poco. La

di dì in dì si farà molto gloriosa e

essere padre. E qual sì pazzo si pigliasse questa

E qual sì pazzo si pigliasse questa gravezza di

ben litterati, chi solo si contenta sappiano scrivere e

pesato, non ridutto a sì ultima lima quanto forse

giovare; e dimonstrano quel si vede in ogni animante

vizio e disonestà, né si truova chi non riputi

incitamento. Tutto il dì si pruova questo, per disonesta

nell'altre simile cose si vede qualche consuetudine più

poi quanto con onore si potesse utile. ¶ ADOVARDO ¶ Sono

preziosa cosa, e quella sì a tempo e sì

sì a tempo e sì in luogo atta, che

costui perfetto in cui si vedesse molta virtù sanza

manifesto vizio. E' vizii si fanno chiaro conoscere, e

aspettare che 'l vizio si fermi all'animo de

giovani. E in questo si vuole seguire il consiglio

seguire il consiglio qual si dice diede Annibal ad

ch'e' Romani non si potevano vincere più facile

come dal fonte prima si vuole svolgere el rivo

patiscano che 'l vizio si sparga in più amplo

mezzo il campo dove si semina la virtù, non

uno specchio ove e' si rimiri e vegga la

infermo: e niuna pena si truova alla mente maggiore

certo ogni ora che si racolgono a ripensare in

uno barattiero mai pare si possa riposare coll'animo

e così, se perde, si consuma di dolore, e

uno goloso ancora mai si sente nell'animo lieto

vino e l'ubbriachezze si reputa contento, ma vergognasi

le sue lascivie non si risappiano, e poi molto

risappiano, e poi molto si pente aversi disonestato. Demostene

tarentino filosofo, niuna pestilenza si truova più capitale che

el vizio. Ma insieme si vogliono inanimare i giovani

i virtuosi, e fare sì che s'e' nostri

chiamati dii; e questo sì per rendere premio a

premio a' meriti loro, sì ancora per incendere agli

perseguitarli, però che chi si sente svilire indurisce con

pelle troppe lode spesso si diventa superbo e contumace

in tutto da che si principiare per condurli ove

astrologia famosissimo. Ricciardo sempre si dilettò in studii d

alle lettere. Non è sì soave, né sì consonante

è sì soave, né sì consonante coniunzione di voci

ottimi poeti. Non è sì dilettoso e sì fiorito

è sì dilettoso e sì fiorito spazio alcuno, quale

perfettissimi oratori. Niuna è sì premiata fatica, se fatica

premiata fatica, se fatica si chiama più tosto che

fiorivano. Se cosa alcuna si truova qual stia bellissimo

quelle, senza le quali si può riputare in niuno

senza le quali raro si può stimare in alcuno

le quali non bene si può pensare compiuta e

padri ch'e' fanciulli si dieno alli studi delle

oratori, filosofi, e sopratutto si cerchi d'avere solleciti

e così farli quanto si può virili, però che

benché mescolate insieme, facile si conosceano, però che e

Persi con minima percossa si sgretolavano, quegli vero degli

questo mai quasi niuno si vede esser calvo. Così

natura pigre e agroppate, si empieva la bocca di

fermissima. Nessuno sarà vezzo sì strano né sì indurato

vezzo sì strano né sì indurato che in pochi

così di molti altri si scrive, e' quali prima

con premeditazione e spazio si vede essere fatigoso. Se

subito drieto al pasto si dice che nuoce. Muoversi

e le fatiche né sì rare, né sì leggieri

né sì rare, né sì leggieri, né sì grati

né sì leggieri, né sì grati e dilettosi quanto

diligenza?" ¶ De' figliuoli adunque si vuole avere cura in

conoscessero, né sapessino quanto si debba maneggiare. Né sia

nave alcuna stimo io si potrà riputare sicura, quando

Quello el quale non si può reggere, facile cade

né cosa alcuna più si pruova fragile quanto la

superfluo e incommodo. Però si vuole insegnare a' tuoi

Scevola iurisconsulto, che mai si gli partisse dal lato

quel buono antiquo, non si vergognava, né gli pareva

libero alcuno in chi si disiderassi virtù alcuna; però

simile opera, né stimava si trovasse chi dovesse essere

l'errare qualche volta si è cosa comune della

con severità. Non vi si acanire però suso, come

d'animo, fare come si dice fece Archita, quel

sopratutto a me pare si voglino emendare e gastigare

onde leggiermente da tutti si rende malvoluto. Onde qui

a' suoi duri propositi si ferma; e sì come

propositi si ferma; e sì come el vetro medesimo

per ogni minima picchiata si spezza e fracassa, così

per le radici, poi si vede rampollare più e

quali bruttamente perdette. Così si truova chi già in

ne' suoi tanto e sì pericoloso vizio qual si

sì pericoloso vizio qual si vede questa provanità essere

religione, questo in tutto si può riputare cattivo. Agiungi

qui che uno bugiardo si truova in tutta la

qui toccammo della religione, si vuole empiere l'animo

scalfito il piè, subito si manderà per lo medico

infaccenda, ogni altra cosa si lascia adrieto; ma se

né con argomento alcuno si può cavarlo, perché non

vergogna, dolori assai, come si vede un vizioso figliuolo

fare l'ortolano. Non si cura di calpestrare qualche

in altri! A costoro si può dire: "O stolti

mi ramenta che uno si traina drieto due rami

nostro ragionamento. Né mai si vorrebbe ragionare se non

dicevi ch'e' figliuoli si voglino giudicare là dove

fermezza d'animo quanto si può intera e ampla

né disputare le cose sì a sottile. Sono contento

quello a che non si può rimediare. Con questo

sieno stoltissimi, poiché niuno si truova el quale non

de' suoi nipoti, qual si scrive vidde a sé

pochi savi padri che si straccano e scalpestano la

nonché a chi e' si lascia, ma a chi

scienza, qual vita più si confaccia alla natura del

traporta, quanto la fortuna si gli porge, quanto il

ad acquistare, ogni arte si stracca in congregare molte

affermavano perché i Cartaginesi si trovavano il paese sterile

inganni. E anche forse si può credere ne' cittadini

grieve e laboriosa. Nessuno si truova mortale a chi

e in veste nera. Sì che, se i padri

l'animo di chiunque si sia non stolto avolgono

sieno costumati e onestissimi, sì perché fanno l'utile

costume in uno giovane si stima certo non meno

meno che la ricchezza, - sì etiam perché rendono ornamento

la gioventù sua quanto si può sia ornatissima di

del volgo, già che si vede questo, alla virtù

mestieri da natura più si gli afaceano, e non

dalla prima età vi si avezzino. Qualunque uso pigliano

le quali la natura si serbava molto entro coperte

la terra? Pur questo si vede, gl'industriosi artefici

gli aperse la via sì difficile e ambigua ad

segni per li quali si mossono ad investigare, e

così non senza indizio si danno a seguire quanto

volentieri e con studio si congiungono, e fra gli

qual contraria. E vedi sì tosto come la pianta

tosto come la pianta si scopre sopra della terra

Né a' fanciulli diede sì coperte e oscure operazioni

operazioni, né a' padri sì rozzi e inesperti iudicii

suo alcuno appetito, subito si scorge a che la

vi badano, se vi si destano, dimonstrano essere composti

e canti co' quali si sogliono ninnare e acquietare

parola e cenno, come si scrive fece quel ricco

volontà e che animi si scuoprono, e a quel

tanta malizia, né di sì artificioso e astuto ingegno

fanciulli sia quando raro si stanno ociosi, anzi vogliono

facile natura quando presto si rachetano e la ricevuta

e la ricevuta iniuria si dimenticano, né sono nelle

quanto nella loro età si possa magnifice e ample

difficile ad intraprenderla. Però si vuole cominciare usare e

e l'ingegno; né si potrebbe facilmente lodare quanto

che sono per età sì deboli che quasi sostengano

quasi sostengano sé, più si loda el giacere in

l'essercizio. La natura si vivifica, i nervi s

giova usarli alle fatiche, sì per renderli più forti

per renderli più forti, sì ancora per non lassarli

che il figliuolo non si trovassi caduto ove che

ha! che alcuno uomo si metta in animo a

pochi e' quali non si pentissino aver e' figliuoli

e da volerle, pur si pruova quanto sieno piene

e temute, e pur si vede manifesto quanto sieno

E negli animi umani si sentono più le miserie

da quelle speranze, quali si pigliano e' padri dagli

già che non rarissimo si vede uno amerà questo

a compiacergli. E ancora si vede tutto il dì

padri truovano ne' figliuoli sì gravissime maninconie, non mi

ossicine tenerucce, e raro si può stringerli o maneggiarli

grandissimo modo che non si gli travolga e disvolghi

come per questo talora si ritruovano bistorti e bilenchi

e disse. E già si vede gemmare e apparire

suoi vecchi. Né credo si truovi sì obligato di

Né credo si truovi sì obligato di faccende, né

obligato di faccende, né sì carco di pensieri padre

cose constantissimo e severissimo, si dice spesso interlassava l

quanto da voi giovani si richiede, mancherà; ché giudico

ciascuno in tempo vi si duri prima che truovi

prima che truovi quanto si conviene onesta, buona e

quelle gravissime infermitati, quali si dice possono venire dalla

forse cadendo un poco si li percuotono le mani

e quasi solo questa si vede piena di vaiuoli

non conosciuta malattia vi si possa dare vero e

colui dire quello che si riputa felicissima cosa: "mai

che dirmi, chi altrimenti si truova povero di parole

voi altri mai pare si condicano, e così mi

condicano, e così mi si rimane l'animo ardentissimo

me non intervenga come si scrive apo gli antichi

quale un legno infiammato si spegne, e uno spento

spento e freddo vi si raccende. Però forse sarà

desiderio del tôr donna si rafreddi. ¶ Ma noi abbiamo

con gran ragione quanto si vede insieme colla grossezza

ne' primi bisogni quanto si doveva copia d'aere

uno annoso tronco. Pertanto si vuole molto provedere che

età sia nutrimento quanto si può ottimo. Però si

si può ottimo. Però si proccuri al bisogno avere

scostumata; le quali cose sì, come tu dicevi, raro

come tu dicevi, raro si truovano nelle nutrice, però

amore verso del figliuolo si conservi e confermi alla

pare da lodare. E' si vuole, mentre che ne

mentre che ne' fanciulli si sente spirare qualche anima

dubitarne. Né sono talora sì grande le dogliuzze de

fusse morto. Ma qual si truova rustico sì imperito

qual si truova rustico sì imperito e sciocco, el

de' mortali. Niuna cosa si truova più faticosa che

non tenga sé quanto si richiede moderato e prudente

tempestose avversità. Ah! quante si veggono oggi famiglie cadute

ricordo quasi in tutto si truova casso e anullato

e’ cittadini, mentre che si esponeva l’avere, il

E in quanti modi si vide con ogni sua

grandirsi e augumentarsi trionfando. Si fu la loro immensa

non obbedirci? Così adunque si può statuire la fortuna

dubitare che cosa qual si sia, ove tu la

vuole. E se così si conosce la virtù, costumi

per questa quale spesso si vede volubilità e inconstanza

loro in che modo si multiplichi la famiglia, con

e in che modi si commendi el nome delle

sia chi reputi me sì arrogante ch’io vi

famiglia doversi, e ramentavano si facesse. Leggetemi e amatemi

e oltre all’usato si levò così in sul

Ricciardo Alberto nostro fratello, sì per compor seco alcune

utilitati alla famiglia nostra, sì ancora per raccomandargli questi

quanto vorrebbe al bisogno si facesse de’ suoi. ¶ Allora

mi pare giudichi come si debba della fede e

qualunque di noi bisognando si farebbe per ogni rispetto

fu necessario. Ma ben si vole ancora nella infermità

e debolezza non vi si adiudicare, ché benché e

di poi in tempo si scopre e manifesta? E

padre della famiglia, come si dice, riempiere el granaio

a salvamento. Le invidie si dileguano dove risplende non

ma facilità; l’inimicizia si rimette e spegne dove

buoni passati Lacedemoniesi che si riputavano padri e tutori

qualunque loro giovane cittadino si fusse, e aveano i

e merzè a chiunque si fusse, per far la

ma negli altri ancora si conosce essere lodatissima, non

carissimi rimangano quanto più si può alla fede e

onore. Nella molta età si truova lunga pruova delle

umanissimo e facilissimo, sorridendo si discoperse alto la fronte

sarai obligatissimo. Se e' si debba ogni pensiero, ogni

grado a essere onorato si è farsi voler bene

acquistar benivolenza e amore si è porgersi virtuoso e

per adornarsi di virtù si è avere in odio

e' maggiori quanto molto si può reverenti e ubidenti

dilettosi, imperoché adentro vi si truova questa tra loro

solo e la fama si vendicaranno e' primi luoghi

Beatissimo colui el quale si porge ornato di costumi

caduca ne giudicherà quanto si debba, da nolla curare

non vorranno essere riputati sì duri, né sì spiatati

riputati sì duri, né sì spiatati che non aiutassero

e consigliorono Lorenzo alquanto si riposasse. Così fece. Asettossi

o per che altro si sia, scema, perisce e

o che dolcezza e' si sia. Ma quanto da

e verissimo proverbio quale si dice: "chi l'altrui

sia possibile eterne. ¶ ADOVARDO ¶ Sì bene, quello in che

pura. Imperoch'io odo si truovano ville, peraltro fruttuose

e invisibili musculine; non si sentono, ma passano, alitando

al pulmone, ove giunte si pascono, e in quello

in le sue ville si trovassino tutti e' frutti

côrre e' frutti manco si scalpesta e' lavorati. E

fusse, il quale non si traesse piacere della villa

villa sola sopra tutti si truova conoscente, graziosa, fidata

Poi neanche il verno si dimentica teco essere la

così è: la villa si sforza a te in

conveniente alla famiglia. Sempre si dice la villa essere

o procuratori. Nulla vi si fa in oscuro, nulla

molto piacerti, di tutte si ragiona con diletto, da

chiome dell'erba. ¶ GIANNOZZO ¶ Sì, Dio, uno proprio paradiso

suavità del vivere mio, sì bene, figliuoli miei, che

villa. Ma egli è sì piccolo il numero de

ottime cose forse non si truovano in villa fra

fama, e nella villa si truovi quiete, contentamento d

famiglia quanto a ciascuno si richiedesse onestamente bene vestita

meno onorevole, l'altro si vede che il cinto

consumata e vecchia. Non si vogliono adunque cingere le

veste? ¶ GIANNOZZO ¶ Vedi tu, sì, bene, a ciascuno secondo

a quelli i quali si riducessono con voi in

in premio? ¶ GIANNOZZO ¶ Sarei sì bene con questi ancora

non da nolle fare, sì perché sono dovute, sì

sì perché sono dovute, sì perché sono piatose, sì

sì perché sono piatose, sì anche perché acquistano amistà

più persone il danaio si sparge, e così a

faccendo come vorrei io si facesse, ché arei fattori

comanderei: siate con qualunque si venga onesti, giusti e

o malizia mai alcuno si parta dalla nostra bottega

tra' cittadini che quale si sia grandissima ricchezza. E

o creditore o debitore si contraesse, sempre loro ricorderei

le quali cose non si può di leggieri giudicarne

non oggi, domani subito si rinverrebbe, e non fuori

non fuori di tempo si gli rimedierebbe. E se

e ricercandovi di leggieri si scoprirebbe. Dicea messer Benedetto

Ma da' viziosi raro si può senza danno ritrarsi

cosa, perché così nulla si può facilmente perdere, e

e ismarrita più tosto si truova. Agiugni che sendo

che sendo negligente ti si fa una somma di

questo che lo strano si riduce teco solo per

e' tuoi che quale si sia strano. Ma pensa

per bene scegliere molto si conviene conoscere ed essaminare

di grande perfidia non si fidare de' suoi per

senza le quali non si può onesto mantenere la

questo medesimo. ¶ LIONARDO ¶ Adunque si chiamino queste spese voluntarie

tigre e che qualunque si sia pestifero animale molto

una universa famiglia. Niuno si truova veneno maggiore, né

in quale i maggiori si truovano amati e riveriti

alcuna inimistà di quale si fusse malvagio e iniquo

non, come voi dite, si debbe stimare poco, ché

onore, ché per onore si vogliono molte cose lasciare

per reggere la famiglia si cerca la roba; e

famiglia e la roba si vogliono amici, co' quali

famiglia e della amicizia, si conviene ottenere qualche onestanza

faranno nulla. ¶ GIANNOZZO ¶ Certo sì; e ancora se quello

a questo modo non si lasciono perdere tempo: comandisi

quello se gli appartiene, si vuole fare come fo

avere la casa ove si riduca insieme la tua

vero massaio. ¶ LIONARDO ¶ Dicesti sì; ma pur quanto io

casa, dico nulla. Però si vuole trovare luogo in

tanti mali, e in sì grande avversità troppo incredibile

prima conoscerei quanto ivi si vivesse bene, sano. Porrei

che modo quelle vi si conducessono, e vorrei sapere

alle subite necessità ivi si possa presto e con

buoni. ¶ LIONARDO ¶ E dove si troverrebbe mai una sì

si troverrebbe mai una sì fatta terra compiuta di

l'uomo infermo mai si può riputare ricco; e

e buono, costui pur si truova riguardato da tutti

in tempo l'uomo si truova più volte avere

vendersi vile, e come si dice a migliore mercato

non più ch'ella si valesse; né sarei furioso

vivere lieto. ¶ LIONARDO ¶ Certo sì, dite il vero. Ramentami

cacciato; tutti male arrivati si dolerono. E sono veramente

a uno medesimo fuoco si scaldassono, a una medesima

ardeva uno capo, testé si consumarebbe in tre. ¶ GIANNOZZO

suoi seguiranno, che qualunque si sia solo e quasi

che a due mense si spiega due mappe, a

mappe, a due fuochi si consuma due cataste, a

molte cose delle quali si giudica per pruova meglio

meglio che dicendo, meglio si sentono che non si

si sentono che non si narrano. Però a me

LIONARDO ¶ Da lodarvi. ¶ GIANNOZZO ¶ Sì, Lionardo mio, sotto uno

mio, sotto uno tetto si riducano le famiglie, e

cena? ¶ GIANNOZZO ¶ Vero. Però si dia ordine che possino

il pane insieme quanto si richiede buoni, e arai

Che credi tu che si cavi di casa, il

per necessità del danaio si vendono le cose buone

domestica bisognasse? ¶ GIANNOZZO ¶ Vorrei, sì, avere quello che in

quello che in casa si può senza pericolo, senza

Non veggo come cotesto si possa. ¶ GIANNOZZO ¶ Mòstrotelo. Così

a fare buono grano si richiede l'aperto piano

dite, Giannozzo? Stimate voi si truovino simili molti siti

non carissimo? ¶ GIANNOZZO ¶ Quanto sì! Ma pure, Lionardo mio

quartuccio di sale ivi si potesse tutto l'anno

padrone suo, allora molto si lagnerà e dirassi povero

tua mensa, donarle? Non si chiama serbare questo, ma

dalle piove e frollo si troncò. E quello che

cose? ¶ LIONARDO ¶ Può certo sì. ¶ GIANNOZZO ¶ Adunque sono elle

persino all'ultimo dì si dipartano di sieme da

uno carriuolo sul quale si muova l'anima, e

all'anima propria. Così si vede in qualunque animale

vede in qualunque animale si sia rinchiuso e subietto

essere suo. E questo si truova essere generale appetito

sia questa? ¶ GIANNOZZO ¶ Non si può legare, non diminuirla

corpo ogni cosa preziosa si spone, e per rendere

preziosissima. Di queste adunque si vuole essere massaio tanto

volere con ogni quale si possa ingegno e arte

desiderare e simili. Adunque si vuol queste bene saperle

basti? ¶ GIANNOZZO ¶ Credo certo sì che basti assai, secondo

di che viziosa opinione si sia. Non adunque si

si sia. Non adunque si vogliono fare, ma fuggille

di messere Agnolo. Mai sì. ¶ LIONARDO ¶ E tutta questa

e se pure alcuna si poteva chiamare nostra, queste

saprei racontare queste cose sì bene quanto colui le

a voi mercé, che sì bene avete quei suoi