Giovanni Battista Casti, Poema tartaro, 1796

corso di questo poemetto ¶ talor dobbiam di Piancarpin parlare

riguardo o cura. ¶ Così talor, se avvien che un

di favor gli estolle ¶ talor dall’imo al sommo

di vicende ¶ dà vantaggio talor sulla nemica ¶ oste al

talun di rette intenzioni ¶ talor montar si vegga in

nel mestier si renda ¶ talor Catuna il manda a

stragi e di rapine. ¶ «Talor» Siven dicea «Catuna in

e di strumenti ¶ interrotto talor suono s’udia. ¶ Soffermossi

contro le vittime infelici. ¶ Talor di ricchi don carcan

il consenso. ¶ Di Turfana talor col ministero ¶ cercò al

accesa faccia, ¶ con trasporto talor salace e baldo ¶ licenziosamente

fantasia mentr’egli dorme. ¶ Talor pareagli in man lo

e divenir Gran Cane; ¶ talor l’impero gli parea

Turachina istessa ¶ ti proponga talor dubbio o quesito, ¶ non

in altre guise ¶ capo talor divenne di tribù ¶ e

sarmatiche foreste ¶ s’azzuffano talor orsi con orsi, ¶ contro

tempi rotti ¶ per sollazzo talor qualche miscea ¶ di quelle

difficulta. ¶ E o popolo talor barbaro e fiero ¶ s

sulla piazzetta di Venezia, ¶ talor la turba sfaccendata e

vittoria o memorabil gesta ¶ talor aurea medaglia a lei

risolvesse in vento ¶ – come talor vanno a finir le

ove introdursi uopo è talor col tergo ¶ ovver, con

che d’alcun dì talor nel ventre ¶ sento mosse

umanità! Da quali ¶ teste talor la pubblica dipende ¶ condizion

ignaro e so che talor pare ¶ violenza ed assurdo

egualmente anche otterrebbe. ¶ Perciò talor un cotal tuono ei

attor la turba applaude. ¶ Talor vedi quadriglie in forma

favella e le maniere; ¶ talor credi veder Giuno o

corte ¶ ir si vedea talor per le moschee ¶ o

suo ambasciatore: ¶ che Catuna talor vuol che il suo

si dirian vetusti. ¶ Qui talor, d’erto colle o

util molto ¶ apporta, e talor odi e stragi e

che sostenea ¶ ch’ella talor, per variar soggetto, ¶ straordinariamente

confidenza, ¶ giubba e brache talor gli dislacciava ¶ e per

lito, ¶ di quei luoghi talor discorso tenne; ¶ onde, sperando

immoderate, ardenti ¶ fan che talor di donna assai maggiore

cosa ascolta o vede ¶ talor funesta, insolita, improvvisa ¶ ne

m’ha detto ¶ che talor, travestito e imbacuccato, ¶ Turachina

bizzarro: ¶ o che Atima talor si trasformasse ¶ in villan

dar sollievo. ¶ «Ov’è» talor diceale «Ov’è l

giusto e buono. ¶ Tutte talor da capo a piè

che strana atrocità rimembra; ¶ talor riman colle pupille immote

da fulmine ti sembra; ¶ talor la faccia colla man

faccia colla man percote, ¶ talor la guancia o il

men dura ¶ render puote talor fin la sventura. ¶ «Non