Matilde Serao, Il romanzo della fanciulla, 1886

i ricordi si fan tanto più vivi, quanto più

tutti i segni, ora tanto debole che i segni

sulle incudinette, e ogni tanto, queste frasi suonavano monotonamente

nè stanchezza per aver tanto atteso, in un caffè

reggeva la guancia: ogni tanto le palpebre le battevano

rosse sui pomelli: ogni tanto, Emma Torelli le dava

da corsa, dicendogli ogni tanto: più presto, più presto

Reggio e crollava ogni tanto il capo, come se

velata che chiedeva, ogni tanto ¶ — Vi è ingombro, ancora

difficile di averla vinta, tanto era insolente e ineducata

Non pagarla, era impossibile, tanto era il terrore che

rassegnazione tutta giovanile. Ogni tanto si udiva qualche sospiro

Grazia Casale. ¶ E ogni tanto: ¶ — Non si corrisponde più

Giulia diede una spallata. Tanto, era povera, nobilissima, con

ogni momento, guardandosi ogni tanto nello specchio che aveva

di orlare, levando ogni tanto il capo, per domandare

così presto e con tanto suo piacere, signorine? — strillò

alla sala. ¶ — Perchè è tanto carina, tanto buonina — suggerì

Perchè è tanto carina, tanto buonina — suggerì Eva Muscettola

sua miseria che ogni tanto le faceva subire delle

che aveva amato con tanto fervore Massimo Daun e

illuminarono di lampioncini colorati, tanto che tutto il mare

marinaio, e domandavano ogni tanto a qualche ufficiale di

innamoratissimo, la pregava, ogni tanto, di riposarsi: ella faceva

Che importa! Mi piacciono tanto, — mormorava ella, piegando il

nulla. ¶ — Perchè ti è tanto antipatico, Massimo? — chiese Eva

braccetto, misurando il passo, tanto carine sotto certi scuffiotti

tutte lusingate di aver tanto spirito: poi la prima

scambiando con lui, ogni tanto, una parola, crollando il

ma di cui ogni tanto ritrovavano un’eco nelle

mare della vita, con tanto pericolo di naufragio, commoveva

sempre: te ne voglio tanto, Olga mia.... ¶ La campanella

e Parigi, capitando ogni tanto a Napoli, per introdurvi

Le due piccole Sannicandro, tanto carine sotto i capellini

vestendola, purchè costei, ogni tanto, la portasse a teatro

donne sole e cortesi tanto! Ma in quel momento

dimentiche del loro scopo: tanto che Riccarda Galanti, la

dell’anno. Erano ricche, tanto ricche, trecentomila lire di

e a cui deve tanto l’amore, il flutto

camminare piano, stringendosi ogni tanto la mano, scambiando quelle

equivalgono a un bacio, tanto dentro vi trema una

le file che ogni tanto si arrestano, aspettandosi, riunendosi

nelle spalle — è ricco, tanto basta! ¶ Carluccio Finoia rimase

lei il gelato. ¶ — Sono tanto carine, specialmente quella coi

ella siedette un momento, tanto per poter consegnare Arturo

grande soddisfazione si diffuse, tanto era difficile che un

giovanetto pallido e bello.... ¶ tanto più che il nuovo

un po’ il capo: tanto che fu lì per

per non farle consumare tanto presto. Alle otto, dietro

pietrificato, e impallidiva, ogni tanto, non potendo respirare. Enrichetta

non la trovavano poi tanto infelice, con tutti quei

solo quello, pochi giri, tanto per cominciare. E il

che ballavano; le Galanti tanto carine coi loro vestiti

il cento per cento; tanto che don Giuseppe si

nero diventato già vecchio, tanto ella era sciattona; Annina

bendare lungamente da Gelsomina, tanto che le Sanges sogghignarono

stringesse troppo il fazzoletto; tanto ella era miope, bastava

spettacolo meraviglioso, provando ogni tanto un brivido di terrore

le parti. Ed erano tanto immerse in quella contemplazione

altra ventina di voci, tanto che un fiato di

suggerirle nulla, senza domandarle: tanto che ella tremò, arrossì

lui il discorso con tanto buon senso, che egli

con un sorriso beffardo, tanto quella brutta, orrenda ragazza

una umiltà di interpretazione tanto cristiana, che le mistiche

a Judicone che era tanto buona, scesero i lagrimoni

di far colazione lungamente. Tanto che, rientrate alla mezza

che in fondo erano tanto ingrate. ¶ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . …La faccia di

quasi tutte la sapevano, tanto egli la aveva chiaramente

contraffatta, da quel cervello tanto lucido che nulla poteva

angoscioso, profondo e dominante. ¶ Tanto che, non reggendo a

io che mi spaventava tanto! L’esame è una

le chiedevano trasalendo ogni tanto dolorosamente e pigliando una

di carta: vi voglio tanto bene, non mi dimenticate

lumi a moderatore. Ogni tanto, in quel chiarore, un

da tutte le parti, tanto che parevano dodici, aventi

biondo, dalla sciabola scricchiolante, tanto più bello di Vincenzino

fratelli Mosca, che, ogni tanto, nei caldi pomeriggi, veniva

ma beatamente sorridente: ogni tanto socchiudeva gli occhi, come

signora Sticco, a chi tanto, a chi niente! ¶ — Avete

bocca si schiudeva ogni tanto, con quel moto adorabile

fratelluccio, Emma toccava ogni tanto il vestito da battesimo

languore che li rendevano tanto seducenti, erano diventati come

Paolino e Pietruccio sono tanto carini. Insomma, pensa che