Vittorio Alfieri, Saul, 1784

figlia scelto ¶ io da te sposo... Ma, ben cento

DAVID ¶ Oh gioia!... A te... ¶ GIONATA ¶ Fia vero?... ¶ tu

non temi? ¶ Io per te tremo; oimè!... ¶ DAVID ¶ Che

me lungi io veggo ¶ te, David mio, sì spesso

che nol merto: ami te Dio ¶ così... ¶ Gionata ¶ Dio

vera; egli è con te. Tu fosti ¶ da Samuèl

gran cose ¶ colà di te vaticinava: il tuo ¶ viver

caro. Ah! soli ¶ per te di corte i rei

tuo servo, piego ¶ a te la fronte? io di

falli or chieggo ¶ a te perdono: io difensor tuo

compagno, scudo, vittima, a te m´offro. — ¶ Il sacro

misero Saùl! se in te non torni, ¶ sovra il

pende». ¶ Ciò Samuèl diceami. — Te salvo ¶ almen vorrei, Gionata

almen vorrei, Gionata mio, te salvo ¶ dallo sdegno celeste

presso Dio, per Saùl. Te ne´ miei sogni ¶ ho

giuro ¶ che a ferir te non scenderà mai brando

giorno? A pianger di te meco ¶ viene ella sempre

tanti sottraeati, invano ¶ oggi te qui non riconduce... Oh

aspetto! Io tanto ¶ per te lontan tremava; or per

lontan tremava; or per te quasi ¶ non tremo... Ma

ogni tuo fregio vai? te più non copre ¶ quella

aspetta, ¶ ch´io per te rieda, o mandi... ¶ Micol

là dal mondo intero, ¶ te sospiro, te chiamo, di

mondo intero, ¶ te sospiro, te chiamo, di te penso

sospiro, te chiamo, di te penso; ¶ e di lagrime

Abner ¶ Or, che in te stesso ¶ appien tu sei

Rama egli esce. A te chi ardiva primo ¶ dir

sue ipocrite turbe. A te sul capo ¶ ei lampeggiar

pria ciò solo a te sturbava il senno: ¶ coll

o padre, ripiglia: in te non scese ¶ speranza mai

tuo sangue; e per te tutto ¶ il nostro sangue

io lo sposo a te richieggo? Il prode ¶ tuo

mostrerotti. Or vieni; e te convinci, ¶ che nulla è

Un Iddio parla in te: qui mi t´adduce

Dio mi adduce ¶ a te, con la vittoria. Or

non l´eri. ¶ Di te cantavan d´Israèl le

David ¶ Di dosso a te, dal manto tuo, con

di vittoria, è questo. ¶ Te duce io voglio oggi

sepolti ¶ sian pur da te; sol ti rammenta i

i tuoi: ¶ emulo di te stesso, oggi tu imprendi

imprendi ¶ a superar solo te stesso. ¶ Abner ¶ Il duce

il corpo. ¶ Abner ¶ A te si aspetta; ¶ loco è

è primiero. ¶ David ¶ E te perciò vi pongo. — ¶ Ascende

va´; comanda: e a te con basse ¶ arti di

speme! infauste ¶ nozze per te! Giocondo e regio stato

stato ¶ altro sposo a te dava; ed io tel

io trassi ¶ priva di te: m´abbia il sepolcro

pugnar non nasca. ¶ Per te non temo io la

Gionata egli è; per te, periglio al mondo ¶ non

l´amo... ¶ Saul ¶ Eppur, te stesso ¶ stimi tu molto

più non sia con te? Con chi nol vuole

Iddio d´Israèle: a te si prostra, ¶ te ne

a te si prostra, ¶ te ne scongiura il servo

Ahi Saùl infelice! ¶ chi te consola? al brancolar tuo

ognun di noi, per te sottrarne, andrebbe... ¶ Gionata ¶ — Or

la mia mente a te salir pur osa; ¶ tu

via non serba a te nascosa; ¶ se il capo

stesso, allor che in te rientri, al solo ¶ apparir

raggio? ¶ E quando in te maligno spirto riede, ¶ credi

forse ¶ al par di te di ciò tenermi offeso

io giuro, ¶ che a te suddito fido egli era

al nome, ¶ (timor da te non conosciuto in pria

Saùl tu? — Nulla a te cal del trono? — ¶ Ma

tu? qual maraviglia? ¶ e te stesso conosci? — I passi

da Dio, che a te la niega. ¶ Son io

Iddio? — ¶ Se danni me, te stesso danni a un

re? — Saùl rientra ¶ in te; non sei, che coronata

io pugni ¶ lungi da te? ¶ Saul ¶ Lungi da me

tu ti mostrassi, in te convertan l´armi ¶ campion

ecco ti afferro. ¶ da te mai più, no, non

è schivare: aggiornerà frattanto. ¶ Te più all´erta quassù

Micol ¶ No, padre; a te dintorno ¶ mi avvinghierò: contro

ma ad un tempo ¶ te pur... ¶ Micol ¶ Deh!... padre