Ugo Foscolo, Ricciarda, 1813

al campo ¶ Senza di te? Sotto Salerno ei stesso

tuo ti perde? ¶ GUIDO ¶ Te perde a un tempo

alta è l'onda ¶ Te il ciel guidi, o

spento io cada, per te sola il temo; ¶ Ma

potevi ¶ Crederlo tu? ¶ RICCIARDA ¶ Te a preghi miei pietoso

quel pianto. ¶ RICCIARDA ¶ Da te lunge il pianto, ¶ Che

parlando mal freno, da te lunge ¶ Men amaro mi

il temi? ¶ Clemente a te? Dal dì, che me

e innanzi che a te invano il padre ¶ Mi

gran tempo innanzi, ¶ Da te che prima venisti, ed

arder potea; ¶ Piansi per te, né men dolea; t

io d'esser da te divisa, ¶ Più ognor t

Più ognor t'amai. Te sempre amo, e ti

men rattiene amore ¶ Di te; di te, che a

amore ¶ Di te; di te, che a snaturata figlia

ogni speme ¶ E a te ad un tempo, e

mi darai salvezza. ¶ A te il mio core; e

io speri, ¶ Veder da te, che pria de' tuoi

Sperai, che se a te il ciel tolse la

e forse egli a te pace or chiede ¶ Obliando

solo incrudelire. - A sera ¶ Te n'andrai sposa di

Di speme, e di te stesso, e d'Iddio

chiese ¶ La figlia a te. Che se a vendetta

Guelfa setta ¶ Che in te fida, l'ardire; e

tocca il cor, di te medesmo almeno ¶ Amor ti

padre tuo contendi? ¶ Senza te mi rivide, e tosto

dal troppo ¶ Timor per te, tratto a svelarmi, e

m'assale; e a te svelarla io deggio: ¶ Giusto

perder bramo, ¶ Anzi che te; ma tutto perdo io

sperar deggio; e da te, o padre, ¶ Il non

io, ¶ Padre... io da te non attendea. ¶ SCENA TERZA

l'estremo ¶ Priego per te rivolgerò, che padre ¶ Non

giuramento ascolta: ¶ Finché da te raccolta esser io possa

noi - ma infame ¶ A te; né invendicata. I tuoi

I tuoi Normandi ¶ A te il lor duce chiederan

foco ¶ Orrendo più. ¶ AVERARDO ¶ Te preverremo: e troppa ¶ Sarà

nol sappia? ¶ RICCIARDA ¶ A te il celai finora - ¶ Sin

lui; ch'ei per te venne. ¶ GUIDO ¶ E il

almeno. - ¶ Ed io per te, per l'infelice nostro

ami tu che in te sol puniresti ¶ Ogni mia

col sospiro ¶ Eterno a te rivolgerò per dirti, ¶ Che

perpetuo lutto ¶ Io da te resto abbandonata. - Ah poscia

aspetterà... Deh Guido! a te per ora ¶ Bastin le

Estreme ¶ Non fien per te, se non quando tu

ferro, Guido. ¶ GUIDO ¶ A te il serbava, se per

il serbava, se per te il chiedevi; ¶ Or a

delitto e il nostro... ¶ Te vedrò ucciso ed uccisor

vedrò ucciso ed uccisor - Te solo ¶ Ucciso forse... E

gli fia; né a te più ascondo ¶ Ciò che

Dubbio!... Ma, se a te il lascio, a te

te il lascio, a te ed al padre ¶ Funesta

ad un tratto? In te più l' onta ¶ Freno

ferro. A disviarlo ¶ Da te che pronto se' a

Alcun periglio omai ¶ Su te non pende. Or tu

abbraccerai gemendo, e a te pietoso ¶ Fia l'eterno

io stessa, onde a te innanzi il padre ¶ Del

ei niega... - Ah! ma te sola ¶ Per vendicarmi io

Se tu innocente sei, te Iddio, te muta ¶ Insanguinata

innocente sei, te Iddio, te muta ¶ Insanguinata ombra al

Iddio. ¶ Padre, deh! vien... Te fuggir regalmente, ¶ Solo a

GUELFO ¶ L'abbian di te; d'essi non l

La tua ¶ Donna per te morrà. ¶ Silenzio. ¶ La voce

non già che in te presuma ¶ Pietà né orror

Deh! il lascia - A te dunque io m'appresso

orrenda morte, e a te più lunga, ¶ Ma certa