Ugo Foscolo, Tieste, 1795

ferrea prigion, per morir teco ¶ ti schiusi; per morir

donne infelici. Erope appena ¶ teco sorpresa fu, vile ripudio

dissimil puote? A garrir teco ¶ qui non ti chiesi

e mite oprando, mite ¶ teco i' favello; or tu

spietato Atreo ¶ sarà più teco, o figlio?... ¶ IPPODAMIA ¶ Omai

a mercarmi con te; teco trascorsi ¶ i dì felici

i dì felici, e teco i più infelici ¶ trascorrer

io salvo? ¶ Morire, o teco lagrimar sin morte ¶ resta

a dritto ¶ il mondo teco!... Deh! cessa... deh! fuggi

ubbidir. Ma a gemer teco ¶ quindi, madre, verrò: tuo

un sol mezzo, ¶ Atreo, teco m'avanza: ecco io

spargi: io ben fui teco ingiusto; ¶ e ciò mi