Luigi Pirandello, Diana e la Tuda, 1926

Giuncano di qua dalla tenda, fosco, irrequieto, siede su

nero. ¶ Tuda (dietro la tenda in posa): Basta, per

anche lui dietro la tenda): No: ferma lì! ¶ Tuda

luce, viene fuori dalla tenda, buttando con fracasso la

Tuda (ancora dietro la tenda): Ah papà Giuncano, peccato

prima statua presso la tenda e le dice: ¶ Tu

là ¶ indica dietro la tenda, sottintendendo la statua ¶ e

te. ¶ Ritorna dietro la tenda e si rimette in

chimono" vien fuori dalla tenda, correndo verso Giuncano): Ah

momento. ¶ Indica dietro la tenda. Giuncano e Tuda vi

Tuda (da dietro la tenda, subito). Eccomi. Mi sto

Poi, rivolta verso la tenda: ¶ Maestro, so che siete

vedendo uscire Giuncano dalla tenda: ¶ A rivederci, Maestro! ¶ E

fuori anche lei dalla tenda, già rivestita e col

s'avvia dietro la tenda): Rosa, vieni qua! ¶ Rosa

s'avviano verso la tenda. ¶ Tuda (dopo un momento

con Sirio verso la tenda. - Prima di sparire, si

le streghe. ¶ Dietro la tenda. ¶ Via! via! Andate fuori

ride; corre verso la tenda; vi scompare dietro di

Sirio è dietro la tenda, in attesa che la

Sirio vien fuori dalla tenda. ¶ Sirio: Ancora? ¶ Tuda: Abbi

là ¶ indica dietro la tenda ¶ tutta in un fascio

Tuda (indicando dietro la tenda): Io dico là: modella

a guardare dietro quella tenda. ¶ Tuda: Oh, per me

là ¶ indica dietro la tenda, dov'è la statua

La tira verso la tenda; ne afferra un lembo