Giacomo Leopardi, Canti, 1837

senza velo ¶ Siede in terra negletta e sconsolata, ¶ Nascondendo

numi: ¶ Pugnan per altra terra itali acciari. ¶ Oh misero

può dir morendo: ¶ Alma terra natia, ¶ La vita che

sangue mio quest'alma terra. ¶ Che se il fato

della prisca etade ¶ Questa terra fatal non si rivolga

quel che fosti in terra. ¶ Morian per le rutene

i templi; ¶ Pensa qual terra premi; e se destarti

l'averno che la terra amico. ¶ L'averno: e

ogni contrasto, ¶ Ignota immensa terra al tuo viaggio ¶ Fu

sonante e l'alma terra e il mare ¶ Al

mia ¶ Stanca ed arida terra, ¶ Venne nel petto; onde

avi suoi deggia la terra impari. ¶ Qual de' vetusti

pianto onora ¶ L'alma terra nativa. Ecco alla vaga

petti; e nella doma ¶ Terra il marte latino arduo

Or poi ch'a terra ¶ Sparse i regni beati

sordi ¶ Regi, o la terra indegna, ¶ E non la

ciel, se nell'aprica ¶ Terra s'alberga o nell

il disperato Erebo in terra. ¶ Tu primo il giorno

iri dipinse. ¶ Riede alla terra, e il crudo affetto

bella ¶ Sei tu, rorida terra. Ahi di cotesta ¶ Infinita

Il velo indegno a terra sparto ¶ Rifuggirà l'ignudo

felice, se felice in terra ¶ Visse nato mortal. Me

E l'occhio a terra chino o in sé

resti, e qui per terra ¶ Mi getto, e grido

n'andò per la terra e l'oceano? ¶ Tutto

natura. In cielo, ¶ In terra amico agl'infelici alcuno

ville soffermando, ¶ L'erma terra contemplo, e di fanciulla

di sua dimora in terra, ¶ Giacea Consalvo; disdegnoso un

abbandonato: ¶ Ch'amico in terra al lungo andar nessuno

a colui che della terra è schivo. ¶ Pur gli

sono ¶ In su la terra ancor; ben quelle labbra

cela ¶ Vero amore alla terra. Assai palese ¶ Agli atti

avessi tu, fora la terra ¶ Fatta quindi per sempre

tempo, ahi lice in terra ¶ Provar felicità. Ciò seppi

non è cosa in terra ¶ Che ti somigli; e

Alcun t'amasse in terra, a lui pur fora

vita; ¶ O s'altra terra ne' supremi giri ¶ Fra

me la vita ¶ La terra inaridita, ¶ Chiusa in eterno

sventura mia; quando la terra ¶ Mi fia straniera valle

non ti vede ¶ Questa Terra natal: quella finestra, ¶ Ond

Il passar per la terra oggi è sortito, ¶ E

sembiante, ¶ E perir dalla terra, e venir meno ¶ Ad

Che noi mortali in terra ¶ Pose a tanto patir

deserto: a sé la terra ¶ Forse il mortale inabitabil

le membra giovanili in terra. ¶ Ride ai lor casi

sospiri è degna ¶ La terra. Amaro e noia ¶ La

Apparve ¶ Novo ciel, nova terra, e quasi un raggio

spezzato con esso, a terra sparso ¶ Il giogo: onde

giacendo, ¶ Il mar la terra e il ciel miro

Poi solitario abbandonato in terra, ¶ Guardando attorno, all'ore

non ciberà certo la terra ¶ Però, se fame non

per legge ¶ Universal, che terra e cielo abbraccia, ¶ Ogni

non potendo ¶ Felice in terra far persona alcuna, ¶ L

come s'allegra ¶ La terra e il ciel, come

quest'orbe, promettendo in terra ¶ A popoli che un

petto a lor son terra e mare ¶ Veracemente; a

uomo ¶ E non la terra sol, ma tutte in

paion come ¶ Essi alla terra, un punto ¶ Di luce

sabbia, il qual di terra ha nome, ¶ Per tua

sepolto ¶ Scheletro, cui di terra ¶ Avarizia o pietà rende

nubi, o cielo, o terra, o piante, ¶ Parte la

aspetta; ¶ E nullo in terra vive ¶ Cui nell'anno