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Paolo Maspero, Odissea [traduzione da Omero], 1867

concordanze di «terra»

nautoretestoannoconcordanza
1
1867
Dalle genti divisa ultima terra, ¶ Di cui guarda una
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1867
a vagar, dalla natìa ¶ Terra lontano. Orsù, facciam noi
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1867
onde, ¶ Lei su la terra portano veloce ¶ Al par
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1867
bagna la pioggia in terra ignota, ¶ O le travolve
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1867
esca e di qual terra. ¶ Forse è d'Ulisse
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1867
scettro ¶ Tenea su questa terra. Io l'ho perduto
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1867
sdegnoso ¶ Lo scettro a terra, dalle ciglia un fiume
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1867
Efira ben anco, ¶ Fertile terra, veleggiar potrebbe, ¶ E un
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1867
Olimpo ¶ E su la terra apportator di luce, ¶ Allor
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1867
al forte ¶ Scuotitor della terra un sacrifizio ¶ Gli abitanti
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1867
sappiam, se trucidato in terra ¶ L'abbia gente nemica
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1867
volessi le sciagure ¶ In terra e in mare dagli
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1867
Vibratori, approdasse alla sua terra. ¶ A Filottete, generoso figlio
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1867
perir giunto alla sua terra appena, ¶ Come per man
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1867
condusse, e la sua terra ¶ Egli più non vedrà
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1867
Non un pugno di terra avrìa coperto ¶ La salma
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1867
Ché se andarvi per terra più t'aggrada, ¶ Cocchio
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1867
coprìa di tenebre la terra. ¶ Tu ben parlasti, o
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1867
nervo ¶ Della cervice, a terra stramazzò. ¶ Tosto intorno di
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1867
quante il seno della terra alberga ¶ Serpi e belve
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1867
stese anch'egli a terra, e addormentossi. ¶ Allor gridando
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1867
Di toccar la mia terra, e dimmi il giorno
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1867
annunzio il core; ¶ A terra mi distesi, e prorompendo
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1867
campi ¶ Al confin della terra, ove soggiorna ¶ Il biondo
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1867
pastura delle capre adatte. ¶ Terra nessuna il nostro mar
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1867
Che alcun disastro in terra o in mar lo
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1867
di luce ed alla terra ¶ Sorgea dal letto di
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1867
Che così la sua terra e la sua casa
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1867
lui su l'ampia terra ¶ E lui su l
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1867
riconduca alla natal sua terra. ¶ Sì, pur ch'ei
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1867
così favelli! ¶ Sappia la Terra, sappia lo stellato ¶ Immenso
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1867
cor la brama ¶ Della terra natìa. Che se un
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1867
E dopo quanto in terra e in mar soffersi
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1867
Monti apparir della feacia terra, ¶ Quasi uno scudo in
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1867
Scatenò le tempeste, e terra ed aqua ¶ D'una
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1867
ancor lontana ¶ Veggo la terra, ove trovar dovrei ¶ La
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1867
il Nume ¶ Scuotitor della terra un furïoso ¶ Immenso flutto
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1867
diletta a Giove ¶ Feacia terra; e pur non tutti
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1867
ragiona: ¶ In qual mai terra, ahi lasso! e fra
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1867
fronte. Se prostrato a terra ¶ Alla vergine stringa le
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1867
Bella fra quante in terra ebber radice; ¶ Or similmente
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1867
vivono in questa ultima terra ¶ Cinta da tanto mar
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1867
raggiunta la natal sua terra. ¶ LIBRO SETTIMO ¶ Mentre così
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1867
gran Nettuno ¶ Scuotitor della terra primamente ¶ Nausitoo generò da
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1867
tra quanti su la terra ¶ Abbian vissuto; ed anzi
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1867
apparvero di questa amena terra ¶ I colli ombrosi. Un
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1867
venìa Nettuno ¶ Scuotitor della terra. Un'improvvisa ¶ Bufera suscitò
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1867
A Tizio figlio della Terra. E quivi ¶ Condurlo, a
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1867
ch'or su la terra ¶ Di pan si nutre
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1867
Così, tornato alla sua terra, un giorno ¶ L'ospite
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1867
fingendo a Lenno, amena terra, ¶ Più ch'altra a
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1867
Dei che la natìa ¶ Terra e la sposa riveder
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1867
E veder la mia terra alfin potessi! ¶ Ivi ogni
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1867
Fra quanti sono in terra incliti vati ¶ Io li
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1867
l'eccidio ¶ Della sua terra sia caduto, ed essa
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1867
gente e la tua terra, ¶ A cui la vigil
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1867
procelloso Borea, ¶ Che la terra coperse e il mar
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1867
salvo forse alla paterna terra ¶ Sceso io sarei, se
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1867
invio ¶ Che gente quella terra alberghi e nutra. ¶ Dopo
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1867
sacco; ¶ E vedevam la terra de' Ciclopi ¶ Fumar da
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1867
estremo confin di vostra terra, ¶ E poi sul mare
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1867
come poppanti ¶ Cani a terra gli sbatte; e dalle
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1867
ai Ciclopi dà la terra in copia ¶ Vino dall
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1867
detto, stramazzò supino a terra; ¶ E, piegata su l
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1867
che prima ¶ Lungi da terra, al mostro un'altra
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1867
o Nettuno, che la terra abbracci, ¶ Ed azzurre hai
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1867
N'attendean sospirando. A terra usciti, ¶ Traemmo il legno
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1867
e s'oscurò la terra, ¶ Ciascun si diede su
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1867
prezïosi letti. ¶ Alla sua terra e a' suoi lucenti
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1867
la gente ¶ d'ogni terra e città l'onora
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1867
giungevam nel settimo alla terra ¶ E alla città de
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1867
chi fossero di quella ¶ Terra gli abitatori a lei
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1867
degli altri. ¶ Da quella terra ci scostammo, afflitti ¶ Per
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1867
né dove ¶ Sotto la terra il Sol discenda o
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1867
Patir vi fece in terra; e pur vorrei ¶ Che
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1867
ti ricordi della patria terra, ¶ Se pur t'assente
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1867
di là verso la terra: ¶ La trista Notte sempre
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1867
l'agil remo in terra; ¶ E, svenati a Nettuno
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1867
facean palese ¶ La patria terra, il nome e le
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1867
Il Nume che la terra abbraccia e scuote. ¶ Calò
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1867
in seno all'ampia terra, ¶ Cari al massimo Giove
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1867
semenza, che la negra ¶ Terra nutrica, di color che
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1867
Né popolo nemico in terra offese; ¶ Ma l'empio
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1867
di giorno ¶ Alla tua terra, ma di furto, ignoto
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1867
il figlio ¶ Dell'alma Terra, che sdraiato nove ¶ Cubiti
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1867
del mare ¶ E della terra vi sarà mestieri. ¶ Al
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1867
quanto accade ¶ Su la terra e sul mare è
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1867
non era appena ¶ Quella terra scomparsa, che da lunge
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1867
mi dovessi dall'amena terra ¶ Sacra al Sol de
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1867
di toccar la bella ¶ Terra del Sole mi vietâr
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1867
bufera ¶ Suscitò, che la terra e il mar coperse
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1867
salissi, ¶ Sia che alla terra discendessi, io sempre ¶ Prendea
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1867
mortali su l'immensa terra; ¶ Ché un infocato fulmine
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1867
Trinacria erasi tolta, ¶ E terra più non si vedea
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1867
sospinto! Balzâr tosto a terra ¶ I rematori; e primamente
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1867
non discosto ¶ Sarà da terra, e tu lo cangia
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1867
si destò nella sua terra, ¶ Già da lunga stagione
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1867
mi domandi ¶ Di questa terra. Non è dessa oscura
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1867
nella tua stessa ¶ Paterna terra? Ma tacer qui giova
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1867
mi sembra nella patria terra, ¶ E temo che ingannar
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1867
Vo' d'Itaca la terra, onde a' miei detti
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1867
l'eroe, ¶ E la terra baciò. Quindi, levando ¶ Al
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1867
pose, ¶ E casa e terra e bella e ricca
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1867
Invase e saccheggiò lontana terra, ¶ Anch'ei, se a
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1867
l'avessi in qualche terra ¶ Delle molte che vidi
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1867
Allo sguardo apparìa, né terra alcuna, ¶ Ma ciel soltanto
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1867
onda impetuosa alla tesprozia ¶ Terra mi spinse, dove umanamente
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1867
in breve alla sua terra Ulisse, ¶ Una veste mi
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1867
resto ¶ Darà Giove, o terrà, ché tutto ei puote
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1867
e forse pria la terra ¶ Qualcuno coprirà di que
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1867
se d'Argo la terra e Grecia tutta ¶ Visitar
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1867
questi doni alla tua terra. ¶ Ei con gioia l
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1867
e s'oscurò la terra, ¶ Giunsero in Fera, di
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1867
trae per l'ampia terra. ¶ Deh! tu dunque pietoso
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1867
mendicando in su la terra. ¶ Quanti disagi tollerar gli
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1867
salva ricondurmi alla mia terra. ¶ Tacque, ed essi giurâr
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1867
S'offuscava e la terra; e noi, veloci ¶ Il
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1867
tranquilla; ed io di terra in terra ¶ Vo mendicando
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1867
io di terra in terra ¶ Vo mendicando fra gli
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1867
abbraccia, che da strania terra ¶ Ritorna al decim'anno
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1867
se tornando ¶ Alla mia terra, la mercé dovuta ¶ Non
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1867
è giunto alla sua terra Ulisse: ¶ Non Eumeo, non
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1867
lui ritorna da lontana terra; ¶ Non altrimenti il buon
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1867
ch'ei nella patria terra ¶ Già s'asconde o
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1867
astuto, ¶ Che a qualche terra forestiera io presto ¶ A
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1867
fatto ¶ Le molte in terra e in mar sofferte
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1867
ingiunsi di spïar la terra. ¶ Ma da furor costoro
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1867
guancia, e tutti a terra ¶ Gli sbalzo i denti
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1867
spogliasse, o solo a terra ¶ Lo rovesciasse tramortito. E
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1867
e moto su la terra, alcuna ¶ Non è che
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1867
stirpe e di che terra. ¶ Lo scaltro Ulisse a
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1867
mi narra ¶ In qual terra sei nato, e di
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1867
Od un ospite in terra a lui n'avesse
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1867
salvo addurlo alla paterna terra. ¶ E già sarebbe il
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E s'oscurò la terra, a dolce sonno ¶ S
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1867
foglie vi coprìan la terra. ¶ Quando, al latrar de
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1867
doni, ¶ E alla sua terra il rimandâr contento. ¶ In
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1867
piegossi. e tutta a terra ¶ Si sparse l'aqua
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1867
rostro ¶ La cervice, per terra una su l'altra
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1867
Immortali avendo ¶ Su questa terra. Alla mia stanza io
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1867
Delo, ¶ Onde ancor sotto terra il mio diletto ¶ Consorte
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1867
dopo tante ¶ E per terra e per mar sofferte
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qui ritrovo? da qual terra ei viene? ¶ Da che
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reo destino ¶ Su la terra or t'incalza, almen
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la vampa, e della terra il volto ¶ Una tetra
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E peso inutil della terra; e l'altro ¶ Un
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mensa; ¶ Sì che a terra n'andâr bruttati e
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traditore, ¶ E gittandolo a terra, e mani e piedi
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ei cade, e a terra ¶ Batte la fronte. Allor
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colse. Ma in lontana terra ¶ È perito il mio
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Regina, ¶ Femina su la terra io non conobbi ¶ Di
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d'una in altra terra, ¶ Su gli omeri portando
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de' feroci Lestrigoni ¶ Alla terra discese, in cui perduto
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il Sole avea la terra; ¶ Ma di nebbia li
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alle ferite ¶ E di terra li coprano piangendo, ¶ Ultimo
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ne' tenebrosi ¶ Recessi della terra, ìvan quell'ombre ¶ Favellando
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o vite, né di terra un palmo, ¶ Che la
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1867
ricamarle istrutte. ¶ Stranier, la terra che tu cerchi è
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Né lo coprì di terra il genitore ¶ O la
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verso la divina Elide, terra ¶ De' bellicosi Epei, tutti
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l'altro ¶ Morti a terra cadean. - Disse, e gli