Luigi Pulci, Morgante, 1483

chinò per tòr di terra un sasso. ¶ Orlando avea

di schegge e di terra; ¶ quivi, secondo lui, si

scoppia e in sulla terra si ritruova. ¶ Dice Morgante

e' l'abbatte in terra. ¶ Veggendo questa istoria, il

e qual trabocca in terra, ¶ e molti il dì

godo, ¶ per cui la terra e l'aria si

sciolta, ¶ collo scudiere alla terra diè volta. ¶ Manfredon disse

partire, ¶ e tramortito in terra si posava; ¶ per che

cadde quel famiglio in terra ¶ e poi per grande

loro: ¶ e' fece in terra di sangue una chiana

excelsis Deo e in terra pace, ¶ Padre e Figliuolo

e del cavallo in terra dismontato; ¶ così Dodone, e

quando Ulivier vide in terra, ¶ non domandar quanto dolor

così il gigante in terra rovinassi, ¶ ond'io n

la vedrai ¶ tosto, la terra misera e meschina; ¶ ma

Come tu vedi, la terra è condotta, ¶ d'un

che nessun più della terra partissi, ¶ tanto che 'l

l'aria e la terra s'accenda. ¶ Rinaldo aveva

e stramazzato ¶ sùbito in terra pel morso e pel

Ulivier cadde tramortito in terra. ¶ Ma il capo del

Era Dodon già di terra levato, ¶ ma Ulivier pur

vede la bestia in terra rovesciata, ¶ vede Dodon sanguinoso

non tramortito; ¶ vede la terra per la fera arsiccia

Dodone ¶ perch'Ulivieri in terra si riposa: ¶ ebbe di

come e' giunse alla terra, ordinava ¶ di lasciar parte

come Manfredonio alla sua terra ¶ ha posto il campo

questa si gittava a terra. ¶ E 'l padre suo

e molto sangue in terra avea gittato, ¶ e tuttavia

non fue ¶ gittato in terra in tal modo Rinaldo

l'aria e la terra rimbomba ¶ e si sentiva

Or puoi veder la terra ¶ dove è la dama

costa: ¶ - Del diciannove ognun terrà lo 'nvito, ¶ e così

avea avuta maraviglia: ¶ di terra collo scudo e la

non cova: ¶ ognun di terra a caval si gittòe

accosciòe ¶ e cadde in terra pel colpo possente; ¶ tanto

questo lïon rimenar alla terra. ¶ La mia intenzion non

Come si chiama la terra e 'l paese ¶ e

Rinaldo traditore ¶ nella tua terra e nel tuo bel

vo' con teco alla terra venire, ¶ che non ci

mi dicesti: «Tórnati alla terra, ¶ ché con le dame

poco men che in terra non cadea. ¶ Ulivier, che

io il meni alla terra, ¶ e dè' saper per

que' cani, ¶ posami in terra, ch'io son mezzo

donami conforto. - ¶ Morgante in terra posava il fardello, ¶ ché

Te non porterò alla terra: ¶ poi che se' morto

Baiardo, prima che in terra calasse. ¶ Or qui comincia

le budella balzavan per terra: ¶ mai non si vide

perché e' tenessin la terra e le mura ¶ più

Re Mattafolle, quando in terra il vide, ¶ maravigliossi e

aütore, ¶ che Berlinghieri in terra inginocchiossi, ¶ e non sapeva

si ritrovò sopra la terra. ¶ Venne in sul campo

a Montalbano ¶ presso alla terra, ove era il suo

sua famiglia ¶ fuor della terra più di dieci miglia

vicitare andava una sua terra. ¶ Questo è colui che

e morto cadde in terra Fieramonte. ¶ I saracin, che

salvamento ti darem la terra. ¶ Noi v'abbiàn degli

sottosopra così va la terra? - ¶ Rinaldo di Frusberta gli

questa? - ¶ E finalmente la terra pigliòe ¶ con quella gente

darò per tradimento ¶ la terra e' tuoi nimici che

ferito ¶ e morto in terra faceva cascallo. ¶ Gan di

son questi pria di terra mossi ¶ che 'l suo

dismontata poi che in terra fue ¶ s'inginocchiò dinanzi

arnesi, ¶ e molti in terra morti ne cacciava; ¶ molti

Astolfo è drento nella terra ¶ e Ricciardetto suo, c

Dio, sollecita ¶ pigliar la terra, e parmi cosa lecita

villano ¶ e molti in terra col suo brando getta

egli ha cacciato in terra ognun che truova, ¶ e

che si gittò di terra come un gatto, ¶ nimica

a colpire, ¶ parve la terra si volessi aprire. ¶ Erminïon

Ma pur Morgante in terra alfin lo caccia, ¶ tanto

porre, ¶ parve che 'n terra cadessi una torre; ¶ e

nave: ¶ fece tremar la terra il compagnone, ¶ non che

ch'egli scontra in terra ha spinto, ¶ e poi

giù scese, ¶ gittalo in terra, e poi gittò il

n'aveva cacciati per terra. ¶ Rinaldo guarda se cognosce

Mattafellone ¶ s'accosciò in terra, se Turpin non mente

quel giorno, ¶ tanti per terra par che ne trabocchi

oste di fuor della terra ¶ Rinaldo con Astolfo e

gli occhi abbassava alla terra, ¶ ed Avin suo fra

tutti poi verso la terra. ¶ E' Maganzesi innanzi si

tagliavano, ¶ e braccia in terra balzano e cervelle; ¶ fino

ch'è stato in terra assai più avventurato ¶ che

dal dì che 'n terra fusti annunzïata: ¶ non mi

una croce fe' in terra, ¶ e 'n su la

dipartissi ed uscì della terra. ¶ Ma la regina savia

ferito, ¶ che cadde in terra pel duol tramortito; ¶ e

si spegneva. ¶ Prese la terra quel giorno a suo

Quanti ne giugne, in terra morti spiana, ¶ tal che

delle due balzava in terra. ¶ Orlando per grand'ira

quel gigante giace in terra morto. - ¶ Non potea l

benché a te nostra terra parrà sozza, ¶ né creder

venne ¶ e gettasegli in terra ginocchione, ¶ e dice come

bel tratto. - ¶ Giunti alla terra, a un oste n

Rispose il barbassoro: - Questa terra ¶ ha sotto sé cinqu

la donna, e 'n terra è dismontata: ¶ della qual

squillare ¶ di cielo in terra, e la rondine ha

come gli occhi in terra abbassa, ¶ garzetto e l

giù dismonte, ¶ e la terra apre per l'ardor

ultima parte toccava alla terra: ¶ quivi si vede tutte

l'uno orecchio in terra porto ¶ e l'altro

l cielo e la terra rimbomba. ¶ Rinaldo un tratto

accostossi alle mura alla terra, ¶ e mandò a dir

ma alfin Copardo in terra si trovava, ¶ e restò

poi che vide la terra assediata, ¶ gli dètte Chiarïella

amor si combatte la terra. ¶ Copardo è ritornato e

matte, ¶ e finalmente in terra giù la spiana; ¶ e

abbattuto. ¶ Disse Ulivieri: - In terra mi distese ¶ un gran

d'un colpo in terra getta. ¶ E poi trovò

ma Ricciardetto è in terra qui dinanzi, ¶ e stato

Rinaldo cercan per la terra, ¶ tanto ch'Orlando e

m'innamori! ¶ Di questa terra vo' che sia reina

e presa la sua terra, ¶ e cominciava a dubitar

E se Rinaldo la terra non lascia, ¶ che s

in resta, ¶ ruppela in terra con gran gentilezza; ¶ e

che fece cielo e terra ¶ e la natura e

in ogni modo questa terra è nostra. ¶ Né crede

ci date libera la terra. ¶ Poche parole a chi

ella m'abbatta in terra del destriere: ¶ bench'io

a salvamento omai la terra è nostra». ¶ Ora ho

suo cugin veder la terra rossa; ¶ e come Orlando

ella il gittassi in terra, e sospirava, ¶ e con

la vita e la terra. ¶ E disse come al

loro squadre. ¶ Ordinato la terra, si partiro ¶ Rinaldo, Orlando

ha Carlo sì fidata terra ¶ ch'i' non sappi

l crudel Veglio la terra rincalza; ¶ e cadde come

e tutta fu la terra rafforzata ¶ e con le

alla stretta, ¶ tremò la terra e parve impaürata, ¶ tanto

Vegliantino scese ¶ e in terra nella via s'inginocchiòe

non mi leverò di terra mai, ¶ se prima non

che cadde sbalordito in terra. ¶ Orlando intanto e l

saltò della sella in terra presto. ¶ - Vedi che staffa

giunto a vòto, in terra rovinava. ¶ Orlando volle mostrar

non mi feristi in terra? ¶ Tu debbi esser per

del suo sangue la terra si smalta ¶ e morto

la lancia abbatte in terra; ¶ poi misse mano alla

suo signore è in terra, ¶ e morto l'uno

e' tremava e la terra e le piante. ¶ E

gigante dell'alfana in terra: ¶ fece un fracasso, come

battaglio un picchio ¶ in terra, e disse: «Costui non

fuoco ch'acqua o terra, ¶ e 'l mondo e

amici e scoglio ¶ di terra in terra, com'io

scoglio ¶ di terra in terra, com'io veggo o

istiàn qui, dà in terra delle piante, ¶ se non

passai, quando costui per terra ¶ mi strascinava insino a

le gambe e 'n terra si dispiana. ¶ Quivi toccò

posò le mani in terra in un momento ¶ per

per modo che da terra il sollevava ¶ e poi

crollo, ¶ ché, quando in terra lo pose Margutte, ¶ si

tanto che tutto in terra si distese. ¶ Dicea Margutte

perché lo vide in terra in abbandono; ¶ e poi

ciel sento e la terra, ¶ tanto ch'omai terminata

è veduto: ¶ que' della terra cominciono armare ¶ le mura

che tutte son di terra e d'asse: ¶ di

a spasso per la terra vanno, ¶ era salito in

morto in su la terra. ¶ Gli altri gli son

Orlando s'era in terra inginocchiato; ¶ Rinaldo ed Ulivier

un giardino, o nella terra vostra; ¶ e già molto

pigliallo, ¶ anzi saltò di terra il paladino, ¶ tanto ch

tra sue gente in terra morto: ¶ e così ebbe

abbracciollo, ch'era in terra steso, ¶ poi nel portava

cristian nostri pigliorno la terra. ¶ E nel palazzo ove

dati. ¶ Questo lïon di terra un salto spicca ¶ ed

il lïon diè in terra della bocca; ¶ allor Rinaldo

Come e' fu in terra questo fastellaccio, ¶ l'altro

mellone; ¶ e cadde in terra il braccio col bastone

ritto si levò di terra ¶ e trasse a quel

certe carattere già in terra; ¶ ed Ulivieri e gli

l'aria e la terra ed ogni cosa triema

il messo torna dalla terra, ¶ e dice: - Tu che

ritornòe. ¶ Astolfo armato alla terra n'andòe. ¶ L'oste

fu; ¶ poi scese in terra di disdegno pieno ¶ e

ch'una parola in terra non ne caggia. ¶ A

ebbe rapito, ¶ signoreggiar la terra e l'aria e

diliberati ¶ di render questa terra a suo comando ¶ a

ogni modo volevon la terra. ¶ Astolfo e 'l conte

che fece cielo e terra e luna e sole

poi mandò giù in terra Gabriel, ¶ tanto gl'increbbe

noi siàn di nostra terra sbandeggiati ¶ poi che 'l

molta gente in questa terra ha morta, ¶ e spesso

il lïon già della terra uscito, ¶ e 'n certo

lïon gli dètte in terra un botto ¶ e sopra

fino alle donne in terra inginocchiate: ¶ - Benedette ti sien

un dì della sua terra fuora: ¶ certi giganti l

regno ¶ per mar, per terra, e spesso l'armadura

suggetto il ciel, la terra e 'l mare. ¶ Già

questo. ¶ Aldighier, così in terra poveretto, ¶ gli misse tutta

ognun che tocca, alla terra giù balza ¶ morto, ché

ebbe sentito, ¶ iscese in terra e vanne al giovinetto

pie' del padre in terra morto. ¶ padre al tutto

quanto può la sua terra afforzava. ¶ Carlo, giugnendo con

ch'un forestier la terra ha saccheggiata: ¶ sùbito fece

una a una in terra le ponevano; ¶ e le

è che in sulla terra non cascorno: ¶ il saracin

e collo scudo alla terra giù balza; ¶ donde un

ti do la mia terra in tua balìa; ¶ di

conforto, ¶ dicendo: - Abbiate alla terra riguardo ¶ e dirizzate a

tenete in pace la terra e 'n dovizia. - ¶ E

cittade ¶ donde saran per terra poi le strade. ¶ E

suo amante ognun per terra getta; ¶ e la sorella

Al primo colpo in terra te lo caccio. - ¶ Rispuose

Rinaldo provare; ¶ ognuno in terra alla fine è caduto

Rinaldo il gittò in terra, e nel cascare ¶ l

cadde come morto in terra cade. ¶ Rinaldo monta in

E mentre per la terra costor vanno, ¶ altro che

ha disfatto: ¶ prese la terra e fe' impiccare a

grida, ¶ e chi per terra morte e strascinate, ¶ e

paürosa ¶ veder tutta la terra sanguinosa. - ¶ Mentre così la

Scendi in su la terra piana, ¶ o io t

fece in su la terra un tomo; ¶ e nel

è in su la terra; ¶ donde per questo appiccata

si vedeva: ¶ tutta la terra pareva coperta ¶ di gente

Un serpente esce della terra fora ¶ con sette bocche

tormento. ¶ O Iddio, la terra già triema e l

Fortuna, ¶ e fiacca in terra e in mar più

Morgante avea guasta la terra, ¶ e come Orlando pose

re Marsilio e per terra e per mare; ¶ ma

baciòe la mano, in terra genuflesso, ¶ che presto gli

non so come la terra sostienti! ¶ Non se' tu

ancor per Morgante la terra. ¶ Così va questo mondo

noi giù combattiamo in terra, ¶ è fatta su nel

egli scongiurava, ¶ tremò la terra come vento fossi ¶ e

Dionigi, ¶ e sanza in terra scender del destriere ¶ calòe

presto, ¶ e dismontata in terra del destriere ¶ abbraccia Orlando

qua giù poi in terra; ¶ pertanto io son parato

l'arcione ¶ che la terra e sé fece sanguinosa

caccia assai gente per terra. ¶ Bene è questo caval

che ogni cosa per terra gittorno. ¶ Baldovino, il figliuol

poi che vide per terra il gonfalone ¶ e come

le bandiere son per terra; ¶ caduto è Carlo, e

i paladini eran per terra tutti ¶ nel sangue imbrodolati

col battaglio guastava la terra, ¶ e come Orlando gli

Cicerone; ¶ e scese in terra, come appresso è giunto

Tutti i baroni, in terra inginocchiati, ¶ Ganellone abbraccioron con

ser Benlesà: ¶ - Cadute in terra qua mi par le

Roma avessi oppugnazione ¶ in terra, e così in mar

abbruciollo, e insino in terra è fesso. ¶ O Febo

giudicare il Ciel di terra. ¶ E sopra tutto a

che fosse, ¶ e la terra tremò quando e' si

e cominciò, quanto la terra è dura, ¶ come gru

il globo cala della terra, ¶ chi va più oltre

è piana, ¶ benché la terra abbi forma di ruote

reprime, ¶ sì che la terra per divin misterio ¶ sospesa

fatto, ¶ e cadde in terra lieve come un gatto

vo' per mezzo la terra passiamo, ¶ e squadrar le

ciascun uccello, ¶ poi nella terra ogni animal notato, ¶ nell

dell'aria e della terra, ¶ sappi che manca assai

va col capo in terra e con la bocca

Vegliantino ¶ e saltò della terra in su l'arcione

ma perché, come alla terra fu giunto, ¶ dicon che

fretta, ¶ e scesi in terra e distesa la mano

sparissi ¶ e che la terra di sotto s'aprissi

tutti i mozziconi in terra. ¶ E quando e' furon

quasi del cavallo in terra. ¶ E Ricciardetto il suo

cadde in su la terra quello! ¶ Non si poteva

come e' cadde in terra il giovinetto, ¶ Gualtieri da

e come morto per terra lo manda. ¶ Intanto quivi

vedeva in su la terra Astolfo: ¶ ché sempre amato

dètte, ¶ tanto che in terra se n'andòe cadavero

per aiutar Grandonio in terra sceso, ¶ armato in sul

per la pena in terra, ¶ e calpestato fu poi

traditore! - ¶ e cadde in terra morto, così detto: ¶ della

E' si sentiva in terra e in aria zuffa

si pensò che la terra s'aprissi. ¶ Or quel

morto in su la terra, ¶ Avolio, Avino e Gualtieri

gli stendardi caccia in terra. ¶ Pensa, lettor, come il

accetta, ¶ tanto che in terra il fece venir manco

fidossi, ¶ tanto che in terra per sempre acquattossi. ¶ Il

per un piede ¶ in terra avviluppato in certa stretta

Vegliantin, come Orlando in terra scese, ¶ a' pie' del

i corpi sien per terra armati, ¶ l'anime son

dì natural sopra la terra ¶ istette il sole, ond

erra: ¶ ciò è la terra lo emisperio nostro, ¶ ch

note! ¶ Orlando essendo in terra ginocchione, ¶ bagnate tutte di

misero corpo a questa terra, ¶ il qual tu vedi

quando tu assumesti in terra madre: ¶ non so s

e spento quasi in terra ogni idolatria, ¶ Iddio t

tremerrà di te la terra e 'l mare. ¶ Ma

ritornar più quaggiù in terra ¶ e ripor le lor

ti benedica, ¶ piglia la terra, la tua madre antica

piacque. ¶ Orlando ficcòe in terra Durlindana, ¶ poi l'abbracciava

il cielo e la terra ne fe' segno, ¶ e

testa inclinata, ¶ prese la terra come gli fu detto

questo dispetto ¶ cacciò per terra a furia ogni stendardo

con questi patti della terra fora ¶ trasse Iddio Adamo

altro in su la terra rossa, ¶ gli uomini co

fossa, ¶ nel fango in terra fitti arrovesciati; ¶ chi mostra

sella; ¶ tanti scudi per terra e lance in tronchi

si raccapriccia: ¶ perché la terra si vede vermiglia ¶ e

Quivi era ognuno in terra inginocchiato ¶ e tremava d

son, co' volti a terra chini. ¶ Ringraziò Carlo Iddio

naturale appunto: ¶ forse la terra pensò che Fetonte ¶ avessi

Francia! - ¶ e morto in terra il metteva a furore

e come Balugante in terra cade, ¶ sùbito addosso gli

vïaggio ¶ parean corsari in terra a far carnaggio. ¶ Hai

or questo fece alla terra paura, ¶ tanto che drento

e Ricciardetto, come in terra il vede, ¶ gridò: - Ribaldo

gonne ¶ eran tutte per terra scalpitate. ¶ O infortunata più

Già si vedevan per terra le case ¶ dirute ed

quella fonte ¶ arsa la terra e gli arbori abbruciati

grande scelo! ¶ Ah, crudel terra che lo consentisti ¶ e

ogni banda ¶ era per terra tutta disolata, ¶ rassettò il

ch'io ponga in terra il mortal velo ¶ di

Carlo partito, ¶ arso la terra e vendicate l'onte

mosse, ¶ e bisogna che terra io ricognoschi ¶ come se

In principio creò la terra e il cielo ¶ Colui

che tenne assediata la terra; ¶ e come Orlando sdegnato

di Pavia ¶ prese la terra con iscaltrimento, ¶ e poi

assediato in la sua terra, ¶ come fùlgore indrieto ritornato

del buon Cefas in terra, ¶ o defensor delle cristiane

tremare ogni lito, ogni terra, ¶ come in Ispagna è

dalle estreme provincie della terra, ¶ apparecchiavan contra Carlo guerra

d'altro cesare in terra assai più degno. ¶ Fe

Cielo ¶ mandato fussi in terra un tal signore ¶ per

ch'io farò in terra più che semideo, ¶ dove

in Cielo e in terra. ¶ Quanti beni ha commessi