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Benvenuto Cellini, Vita di Benvenuto di Maestro Giovanni Cellini fiorentino, scritta, per lui medesimo, in Firenze, 1562

concordanze di «terra»

nautoretestoannoconcordanza
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dello acquaio sceso in terra, e itosene sotto una
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fratello: subito cadde in terra svenuto come morto. Io
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per ispavento caduto a terra, dissi: - O traditori, oggi
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subito gettatisi inginocchione per terra, misericordia ad alta voce
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e quello disteso in terra come morto, troppo vil
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cinque ne gittai in terra, e con loro insieme
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ginocchioni si buttò in terra, chiedendo misericordia del povero
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tali innel zappare la terra sempre trovavono medaglie antiche
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mostrò certi ritratti di terra; al quali io mi
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volto gli occhi a terra, stette così alquanto senza
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con le ginocchia in terra gridava misericordia e chiamava
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in certe caverne della terra in Roma dagli studiosi
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conosciuti, mi gittai da terra la finestra, e presi
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tutti a dua in terra, il Bachiacca con le
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da dar fuoco per terra, con grandissimo pianto si
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l'anelito, istavo in terra prostrato come morto, e
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pieno la bocca di terra, parendo loro con quella
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potevo riavere, dandomi questa terra più noia assai che
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gittai quelle botti per terra che m'inpedivano, ma
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gittato el resto in terra, disse a me, che
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quale lo batterno per terra: ancora Anguillotto nel medesimo
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Aldobrandi fu levato di terra malamente ferito. ¶ XLVIII. ¶ In
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veduto Bertino levar di terra, correndo, tornando adrieto, si
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spada lo spinse in terra, voltosi agli altri con
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dritta; e posto in terra, la ditta corte mezza
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quell'opera gittar da terra quelle finestre -. Per la
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disegnare i circuli in terra con le più belle
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tetti e or per terra. Il negromante diceva, che
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n'è pien la terra, e a quel modo
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presto mi chinai in terra e presi un mòzzo
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come morto svenuto in terra; il che, vedendo tanta
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detto era ancora in terra, e che alcuni si
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ebbi quello sventurato in terra, subito pensai a' fatti
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non cadeva rovescio in terra, io lo passavo a
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getterà l'uscio in terra; e hanno torchi e
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il salvo condotto in terra, e senza me se
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dal Ciel chi in terra amasti, ¶ pianger non già
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fu per cadere in terra per il gran dispiacere
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Presi il cammino per terra di Grigioni, perché altro
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ci fermammo a una terra la quale, se ben
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e' ci mettino in terra -. Così facemmo con gran
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che noi fummo in terra, bisognava salire due miglia
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XCVII. ¶ Arrivammo a una terra di là da Vessa
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desinare a una lieta terra domandata Lacca. Quivi fummo
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di ritorno a una terra chiamata Surich. La guida
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primo lo misse in terra, e col sicondo poi
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arrivai in sino in terra. Non era lume di
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Quando io fui in terra, guardai la grande altezza
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parendomi essere presso a terra, avendo aperto le mane
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però, volendomi rizzare di terra, mi trovai tronca la
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fu collato insino a terra. Non era ancor fatto
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materassuccio di capecchio in terra, e per la sera
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avevo trovato ricoperto dalla terra, di poi quattro mesi
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il cielo e la terra inluminata; ¶ ma, perché ognior
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in Cielo e in terra il vero spiana; ¶ di
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un poveretto, ¶ gittar per terra Nostredonne e Cristi, ¶ il
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in cielo e 'n terra. ¶ Libro secondo ¶ I. ¶ Standomi
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Mare abbracciarsi con la Terra, feci dua figure grande
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lunghi che entran nella terra; e in mano al
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il suo tridente. La Terra avevo fatta una femmina
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e adorno, posato in terra; e lei in sun
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che si mostrava esser terra, avevo accomodato tutti quei
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animali che produce la terra. Sotto la parte del
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preso, mi traboccherebbe in terra insieme con quell'archibuso
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il quale cadde in terra morto. Corsono i dua
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poste era restato in terra morto, e che i
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portò un boccale di terra bianca, di quelle terre
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questo benedetto modello di terra, iscoperto con una tanta
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Marte. Gli feci di terra, benissimo armati di ferro
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che, avendo finito di terra Giove, Vulcano e Marte
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quant'era quello di terra. Io volsi fare mercato
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mi faria cader in terra isvenuto -. Tanto quanto io
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altra si gittò in terra ginocchioni, e gridava tutte
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il Mare e la Terra assedere l'uno e
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del mare infra la terra, e la terra infra
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la terra, e la terra infra del detto mare
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propio colore. Per la Terra avevo figurato una bellissima
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animali che produca la terra; e i sua scogli
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missi un ginocchio in terra, e baciatogli la vesta
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che avessi mai la terra: pertanto la priego che
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segno di cadere in terra; a me ne colse
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dare delle mane in terra. Allora io prestamente, veduto
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lavorarvi l'opere di terra e di bronzo, e
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e di color di terra, e io arrovellato mi
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cominciai a far di terra, e fatta che io
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io l'ebbi di terra, io la cossi. Ero
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mi feci portar della terra, e in mentre che
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di poi fattala di terra, come di notomia, e
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io avevo fatta di terra nell'oreficerie, mentre che
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aveva gittate con la terra di Firenze, e' mi
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venissi dal difetto della terra, innanzi che io mi
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trovai esser buona la terra, se bene non era
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arte io composi la terra, la quale mi servì
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lo volevo gittare in terra, così mi spiccai dal
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Imperò mi inginocchiai in terra, e non senza lacrime
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paradiso, e qui in terra e' la usano i
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la sua tonaca di terra, che tonaca si dimanda
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incalzarla con la medesima terra che io ne avevo
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io vi alzavo la terra, vi mettevo i sua
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quali erano cannoncini di terra cotta che si adoperano
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stagno, tante stoviglie di terra, e tutti lietamente desinammo
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quali erano coperte di terra e di ruggine, e
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figurine si scoprivano dalla terra e dalla ruggine. Così
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un altro modello di terra, della grandezza appunto che
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del mio Crocifisso, in terra, un poco di cassoncino
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fare il modello di terra, della grandezza che gli
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provvedere di legni e terra, e mi fece fare
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il mio Nettunno di terra, che io lavoravo nella
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e mettendolo levato da terra alquante braccia, che e
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che il tenerlo in terra; e con tutto che