Alessandro Baricco, Senza sangue, 2002

grande buco scavato nella terra. Sembrava la tana di

cadere nel buco. La terra era dura, e secca

Lei la distese sulla terra, poi tornò a sdraiarsi

era di inginocchiarsi per terra, e farsi abbracciare da

stare così. Sentiva la terra, fresca, sotto il fianco

e si buttò per terra. Ma guarda ’sto bastardo

color panna sputò a terra. Vacci tu, bastardo. Gettò

e si buttò a terra. La raffica arrivò puntuale

Roca, mezzo sdraiato per terra, fissò negli occhi il

posò il fucile per terra. Con un calcio lo

sentire il fresco della terra attraverso la lana ruvida

e si raggomitolò per terra, urlando dal dolore. Salinas

ridendo. Roca rantolava per terra. Iniziò a mormorare piano

sollevò il bambino da terra e lo scaraventò contro

Salinas si buttò a terra. Finì disteso di fianco

con uno stivale per terra, per sentire che rumore

Poi si inginocchiò per terra, e sollevò il coperchio

lo aveva sollevato da terra e non smetteva di

Vide che seduta per terra, appoggiata a quel che

strada. Camminava guardando per terra, perché aveva appena smesso

e la fissò a terra con un lucchetto. Si

pensando. ¶ Abbiamo rivoltato la terra in modo così violento

capirò. ¶ – È come la terra. ¶ – ... ¶ – ... ¶ – ... ¶ – Non si può seminare

si deve spaccare la terra. ¶ – ... ¶ – Bisognava passare attraverso la

nemici, stavi spaccando la terra, non c’era niente

cento, bisognava spaccare la terra e noi l’abbiamo

lo lasciò cadere per terra. Erano così vicini. Si