Corrado Stajano, Africo, 1979

paese appestato in una terra desolata. E il senso

e a riempirli di terra, se qualcuno di loro

è arduo sostituire la terra con l’acqua ed

delle finestre, dove la terra, il cemento, le travi

e le valanghe di terra abbiano travolto l’abitato

vasti pagliericci poggiati a terra o su di uno

coltivare le zone di terra loro date in enfiteusi

come estensione, ma era terra non produttiva, su una

carcere, a lavorare la terra. Si coltivava secondo l

aveva un pezzetto di terra lo coltivava, chi non

quei pochi padroni di terra o di mandrie, in

fanno gli espropri, la terra toccherà a chi la

roccia, gli alberi, la terra smossa e il fango

mondo, disancorati dalla loro terra, distaccati dalle loro occupazioni

un altro paese, senza terra, senza delimitazione e stato

paese, senza lavoro, senza terra, senza sussidio? ¶ Ci fu

di acqua e di terra della zona. Incapace di

nta lu Carruso, la terra già l’avimu» lo

ancorata vicino alla sua terra, sosteneva che l’autorità

disgraziate là ove la terra è posseduta da altri

che il problema della terra di lavoro si poteva

né un fazzoletto di terra né la propria identità

lavoravano per trarne dalla terra qualcosa per potersi sfamare

maggior profitto, sia della terra sia degli armenti, lo

l’altra annata, la terra riposava e si riversava

sia un santo in terra difficilmente va a scriverlo

con fatica, lavorando quella terra di cui ora la

come un amministratore di terra col quale il contadino

istruzione anche in questa terra abbandonata; l’istituto come

della lepre rimaste per terra. Quando tornò a scuola

donne, della collettivizzazione della terra, degli arnesi da lavoro

il mare, con poca terra su cui fare marce

occhiello: «I dannati della terra». Titolo: «Rocco Palamara. Militante

attimi – si trovano a terra feriti. Devono essere almeno

tutti e tre per terra. Poi ci siamo rialzati

immobilizza. Mentre sono per terra, due di questi che

la Calabria sarebbe una terra ricca e felice. E

oggi in questa infelice terra calabrese, ex contadina e

concreti della popolazione. La terra di missione era in

Invece che per «la terra a chi la lavora

che non possedeva la terra e non sapeva dove

trascurano le possibilità della terra, delle foreste, del turismo

e del pastore, alla terra, alla vita domestica) anche

Calabria 1927. ¶ 10 Antonio Catanea, In terra di Bova, Reggio Calabria

secolo). ¶ 13 Antonio Catanea, In terra di Bova, cit. Cfr

avere lucrato denaro distribuendo terra ai notabili mafiosi, di