Egisto Roggero, Il Giglio, 1898

e la sua bianca testa cadde sul petto, mentre

scoteva tutta quella povera testa di vecchio doloroso, ancora

inutile. ¶ E alzando la testa, proferì: ¶ — Piero è stato

Il fratello abbassò la testa. ¶ Silvia mormorò ancora, nascondendo

del conte, una maravigliosa testa di vecchio, sola dava

a lui dinanzi, la testa un po’ bassa. Era

ora avea dinanzi, la testa bassa, ne la posizione

don Paolo alzando la testa – dimmi: se tuo nonno

egli abbassò novamente la testa, muto. ¶ — Taci, tu non

ebbe inghirlandata naturalmente la testa. ¶ E la fanciulla si

venne a lui, la testa bassa, umile, mansueto, con

del padrone, abbassava la testa, e proseguiva docilmente... ¶ Il

un po’ china la testa. Era veramente una ben

non avea pensieri nella testa, non sapeva nulla e

rapido scompiglio Fiora, la testa vicina, sì da sfiorarla

e perfette! L’ardente testa di Fiora parea completare

principessina bambina, arrovesciando la testa sul verde, aprendo le

alta la intelligente bellissima testa, beveva fremente la fresca

le due mani la testa del giovane lo baciò

potrà che camminare a testa molto alta al fianco

Paolo si prese la testa fra le mani non

sorella, mentre la sua testa bruna cadeva sul suo

a baciare la dolorosa testa perduta sul suo petto

doloroso. Si prese la testa fra le mani e

d’uomo. La piccola testa precocemente calva, il volto

allargò le dita, la testa del giovane Principe si

in alto, sulla sua testa. Egli sembrava luminoso nel