Antonio Moresco, Gli increati, 2015

fuori con tutta la testa e con tutto il

bisogno di girare la testa, perché è già girata

eviscerato sorride, ha la testa un po’ arrovesciata e

ne staranno tutti a testa bassa, in silenzio mentre

inginocchiati e con la testa e la bocca a

cervello, e anche la testa del Gatto si dissolveva

a dire, con la testa e la bocca tra

Continua a camminare a testa bassa verso di me

I contorni della sua testa sono tormentati e smangiati

chiamano luce. ¶ Spinge la testa verso di me. ¶ «Che

andandogli vicino con la testa in mezzo alle sbarre

veste e della sua testa e del mondo. ¶ «Io

questo che la sua testa era già allora spaccata

una metà della sua testa c’entrasse qualcosa con

da dietro la sua testa rasata che spunta dal

orecchie molto staccate dalla testa, come quelle di un

veste e della sua testa vibrare un po’ in

e trema con la testa abbassata, la schiena verso

Continuo a guardare la testa del seminarista inginocchiato sul

Gatto ha alzato la testa, ci sta guardando. ¶ Fa

pare, mentre imbocca a testa bassa il piccolo corridoio

ha girato la sua testa rasata quando sono tracimato

senza mai alzare la testa, senza guardarmi. ¶ Io invece

unghie rosicchiate, la sua testa rasata, le sue orecchie

sul fondo. ¶ Giro la testa verso il Gatto. ¶ Se

impenetrabile, assorta. ¶ La sua testa sta tremando un po

un tappo sopra la testa, dall’aspetto di una

di scorgere la sua testa in mezzo alle altre

sto dormendo con la testa rasata che spunta appena

lo zucchetto rosso in testa, dalle unghie interminabili che

un fianco, la sua testa scompare di colpo sotto

sollevando di colpo la testa dal cuscino, col cuore

con la veste, la testa, e di muovere i

il camice, infilandolo dalla testa e poi distendendoselo bene

loro banchi, con la testa abbassata, le mani giunte

mi risponde. ¶ La sua testa trema, la sua bocca

fa cenno con la testa di avviarmi. ¶ Sollevo il

un po’ indietro la testa cominciando a recitare il

Gatto ha sollevato la testa, sta aspettando col calice

a bere con la testa esageratamente rovesciata all’indietro

appena inghiottita. ¶ Scuoto la testa. ¶ «No, no! Io non

al suo posto, a testa bassa, con le mani

la forma della sua testa, della sua bocca che

il volto e la testa, per scaldarmi. ¶ Torno nella

mi guarda, con la testa capovolta, quasi a filo

non nascerà!». ¶ Giro la testa, verso il fondo della

e due con la testa e il collo protesi

celebrante senza girare la testa, tremando. ¶ «Io mi ricordo

la schiena, la piccola testa, il volto, la bocca

di bambina, e la testa e la nuvola dei

accarezzando la linea della testa, del volto, con tutte

più piano, con la testa vicinissima alle sue tempie

corpo e sfilandoli dalla testa facendoci passare dentro la

sua piccola e bella testa sormontata dalla nuvola dei

faccia e della sua testa, delle sue braccia, delle

a baciarmi la piccola testa rasata, sollevandosi con la

la schiena e la testa da questa montagna nera

sonno e la mia testa dalla nuvola di capelli

carbone inclinato, con la testa e la bocca e

appena sopra la mia testa, nel buio. ¶ «Dove sei

Signorina sarà con la testa sollevata dal cuscino e

gettandosi fuori con la testa da dietro le ante

da dietro la piccola testa rasata. ¶ «No, io li

socchiusi e con la testa rovesciata all’indietro e

appoggiato la sua piccola testa e la nuvola dei

bocca contro la mia testa e il mio collo

con la mia piccola testa spenzolata oltre la bassa

a sussurrare, con la testa chinata su questo mare

della corsa, con la testa girata di lato contro

all’impazzata. Scuote la testa due o tre volte

sta venendo avanti alla testa delle plebi di tracimati

Sporgeva un po’ la testa oltre il limite della

allora spuntava con la testa bianca dalla porta, la

più vicino alla sua testa bianca che appariva e

Aveva scosso la bianca testa. ¶ «Perché non sei più

dentro abbassandoti con la testa fin quasi a terra

Mi abbasso, porto la testa quasi a filo con

la voce. ¶ Giro la testa, mentre siamo tutti e

da meccanico, con la testa e il volto coperti

me, con la sua testa nera fasciata dal passamontagna

il cranio rasato, la testa e la faccia ricoperte

aperto, con la sua testa nera fasciata dai tatuaggi

con il collo, la testa, le spalle, le braccia

l’alone tatuato della testa del Sempio che sta

a dire, con la testa che vibra nella velocità

risponde, con la sua testa tatuata che vibra e

di me la sua testa istoriata dai tatuaggi neri

della strada, sgommando. ¶ La testa del Sempio è adesso

getta fuori con la testa e le spalle dal

parte, con la sua testa istoriata che vibra per

macchina di comando, alla testa delle altre macchine che

Sempio, verso la sua testa fasciata su cui non

fondato, mentre corro alla testa di questa pattuglia che

di suonare. ¶ Metto la testa fuori dal finestrino. ¶ Dietro

spostano insieme muovendo la testa e la bocca per

firmamento sopra la mia testa che si muoveva in

secondo dopo inclina la testa per guardarsi da vicino

allacciarla e, con la testa in basso, quasi a

sigillati, la sua piccola testa ossuta circondata dalla nuvola

lenzuolo, con la mia testa puntata in avanti, che

il collo e la testa piena di escrescenze e

ai lati della piccola testa scotennata da cui pendono

ritorna indietro. Rovescia la testa, per bere in un

un sorso, con la testa gettata all’indietro, gli

e di ragazzi a testa bassa, sconfitti, ammassati sui

con la sua grande testa sfuocata. ¶ «I vivi stanno

a vedere la mia testa coperta dal passamontagna e

mi verrà incontro alla testa delle sue truppe e

con la mia grossa testa tracimata che trema per

mani e piedi, la testa puntata in avanti, oltre

in alto, con la testa appena al di sopra

mi pare. ¶ Sollevo la testa, fuori dalla circonferenza del

dico, con la mia testa e la mia bocca

sono le ossa della testa, le mani, le braccia

di pettine, la sua testa sanguina ancora di più

da sopra la sua testa tutta rossa di sangue

piccolo, sarò.» ¶ La sua testa è rotta, anche i

con dolcezza, con la testa vicino alle sue labbra

fermi, le bendo la testa e parte del volto

rumorino. ¶ Giro istintivamente la testa. ¶ “Che rumorino sarà?” mi

più vicino alla mia testa e al mio corpo

sono dietro la mia testa, le starà lacerando con

e col passamontagna sulla testa e sul volto e

piano, sconsolatamente, con la testa di nuovo sopra il

con le bende della testa insanguinate e allentate che

fatta avanti, sporgendo la testa dalla porta scentrata della

nel buio, con la testa insanguinata e bendata. ¶ «Vieni

Il fagiano gira la testa qua e là, per

ai lati della piccola testa dorata. ¶ Anche mio padre

vedere, adesso la sua testa bendata è tutta chinata

di questa bambina dalla testa circondata da una nuvola

sua piccola e bella testa di bambina tracimata in

da una parte la testa per vederla con uno

fargli una carezza sulla testa dorata. Il fagiano scappa

perché sta girando la testa dalla nostra parte, anche

domandare senza girare la testa, nel buio. ¶ «Io sono

in pezzi. ¶ Giro la testa, dalla sua parte, per

girato la sua piccola testa sormontata da una nuvola

con una sberla sulla testa. ¶ “Ma come mai ha

che si strappa dalla testa ciò che resta delle

la spoletta tenendo la testa inclinata, con i denti

gelati, la sua piccola testa sormontata dalla nuvola dei

corpo, vicino alla mia testa, alla mia bocca, ai

e sta con la testa un po’ sollevata, un

niente, solo la mia testa proiettata in questo mare

Noi abbiamo infilato la testa dall’altra parte. Noi

infilare anche tu la testa dall’altra parte...» mi

a strapiombo sulla mia testa. ¶ Io continuo a correre

vocina, sospesa sulla mia testa. «Guardami finalmente, per la

le dico, con la testa girata verso il suo

Vieni con la tua testa tutta bagnata vicino alla

da sopra la mia testa, con la sua vocina

allora affondo la mia testa nel suo piccolo grembo

dovrebbero esserci la sua testa e il suo volto

guardare della sua piatta testa, dietro il muro nero

occhi e sulla mia testa gli aghi neri di

consistenza morbida della sua testa e della sua fronte

e morte. ¶ Giro la testa dalla sua parte, per

spalla la sua bella testa che non si vede

stringo, mentre precipitiamo a testa in giù in questo

che mi sembra una testa che sta camminando e

anch’io, con la testa tutta girata dalla sua

voce e la sua testa nel suo bozzolo tormentato

stringendo forte. ¶ Giro la testa dalla sua parte, ma

anche il tracimatore alla testa del suo esercito di

questa stessa piazza alla testa delle sue plebi di

continuità sopra la mia testa, mentre i rumori di

corpo e la mia testa di tracimato. Sento venire

di sopra della mia testa. ¶ «Scappa! Scappa!» ¶ “Ma allora

di sopra della mia testa. «Stanno rastrellando!» ¶ «Ma tu

sono uscita con la testa e col corpo per

sempre più la mia testa risalendo lungo la nuca

Di chi è quella testa che sta venendo sempre

il corpo e la testa per parlare con quelli

denudando la mia grossa testa infelice e il mio

con la mano, dalla testa e dalle spalle, quest

vicino a me la testa di gesso collocata sul

ci gettava dentro la testa e si ingozzava di

all’improvviso. ¶ Giro la testa. La doppia porta è

le mani e la testa che spuntano dalle coperte

me la sua piccola testa ossuta, e si muove

parlare, lei con la testa girata verso di me

cuscino, io con la testa spinta in avanti verso

di legno, appoggio la testa e la guancia sulla

respirare. Giro istintivamente la testa, per guardare cosa sta

attraverso la casa, la testa puntata in avanti, un

corpo, gli occhi, la testa, impietrito, in queste particelle

sul pavimento, con la testa puntata in avanti, coricato

Mio padre ¶ Abbasso la testa, perché lui non la

piedi sul pavimento, la testa puntata in avanti, con

gambe e braccia, la testa. Mi dirigo verso la

per un istante la testa e poi rientrando di

mia volta la bella testa dai capelli rasati, le

alla Musa, con la testa e la bocca fuori

il collo e la testa fuori dai flutti per

sta dicendo con la testa vicino alla mia testa

testa vicino alla mia testa trascinata dalla corrente seminale

infinitamente vicino, con la testa, la bocca. «Sempre più

grido, emergendo con la testa dai flutti. ¶ «Siamo precipitati

con la sua bella testa da cui scola il

appena la sua bella testa affiorata, su cui scorre

il balenare della sua testa che mi sta guardando

le chiedo, con la testa vicino alla sua testa

testa vicino alla sua testa. ¶ «Dove sono adesso» mi

sembra di nuotare a testa in giù e di

Musa, tirando fuori la testa dalle schiume, con la

di pioggia, proteggendoci la testa con le mani e

alla Musa, girando la testa verso di lei nella

sua volta la bella testa verso di me. «È

fermo, impietrito, la bella testa della mia Musa che

sta spingendo fuori la testa, sta continuando a scrutare

volta la sua bella testa e la sua bocca

per un istante la testa, verso la fine del

appaiono correndo con la testa arrovesciata, dal basso, quelle

le superfici della mia testa che sta correndo a

correre così, con la testa e il volto fasciati

che sta correndo alla testa di questo fiume di

sposa che corre alla testa delle schiere sotterranee dei

sposa che corre alla testa di questo fiume di

al buio, con la testa e il volto lambiti

si vedevano sventolare alla testa degli eserciti in marcia

abbassare ogni tanto la testa insieme agli altri, quando

distanze. ¶ Cammina piano, a testa bassa, e il corridoio

non solo la sua testa e il suo volto

per un istante la testa, li guarda sorridendo leggermente

il volto, la grossa testa, mentre il montacarichi continua

stiamo andando?» ¶ Rimane a testa bassa, non mi risponde

Io allora ero alla testa solo di piccole plebi

niente. Corre, con la testa contro la lama del

me, con la sua testa slava, sotto questo diluvio

sporgendo in avanti la testa, «che aprivano la porta

sarà?» ¶ Getta indietro la testa, socchiude gli occhi, la

mi risponde scuotendo la testa calva da cui scola

incernierare con dolcezza la testa e la radice del

che mi fascia la testa e il volto. ¶ «Ma

i capelli incollati alla testa e su cui scorre

e mi accarezza la testa e il volto, con

che mi battevano sulla testa e sul volto come

con la sua bella testa scolpita dai turbini della

gettando indietro la bella testa fradicia per guardare in

là sotto con la testa ricoperta dal manto dei

profilo nero della sua testa puntata, quasi a filo

in penombra, con la testa sollevata un po’ dal

del volante, la sua testa appoggiata al poggiatesta che

risponde senza girare la testa, con la sua voce

roca. «Tu sbattevi la testa contro la parete di

vedevo?» ¶ Gira tutta la testa verso di me, ruotando

per un istante la testa verso le due file

mentre stavo con la testa girata verso il suo

Nera, vicinissimo alla mia testa «con le scarpe infilate

lingua dentro la mia testa e il mio corpo

e premeva la sua testa contro la mia che

e poi sulla mia testa nuda sotto il velo

bocca, sentivo la sua testa premere contro la carne

pavimento, lui con la testa e la guancia abbattute

ci infilava dentro la testa e lo indossava e

capofitto con la sua testa che tremava dentro la

mi aveva messo la testa in grembo, io gliel

gli bisbigliavo, con la testa vicino alla sua testa

testa vicino alla sua testa, coricati uno a fianco

vicini, e la mia testa è quasi contro la

quasi contro la sua testa e tutte e due

che avvolgeva la tua testa e il tuo corpo

mi avevano ricoperto la testa, la nuca, poi le

il volto e la testa e il corpo tenendoli

avevo già visto alla testa di quei guerrieri che

irrigidita, perché la sua testa contro la mia si

guardava, guardava la mia testa nera dentro l’alone

con la sua grande testa inclinata, vicinissima a me

il corpo e la testa, quasi a filo con

spalle e la mia testa sono inclinate in avanti

da solo con la testa in fiamme. ‘Perché sono

strada buia, con la testa tutta bagnata da questa

a guidare con la testa puntata in avanti, per

immobile, muto, con la testa morta tra le mani

e per fasciarsi la testa, per attutire un po

avvicino irresistibilmente a quella testa e a quella bocca

Giro ogni tanto la testa, in questa abbacinante assenza

di luce, verso la testa della donna che sta

vicino con la mia testa, nel buio. «È questa

di me, con la testa arrovesciata, nel buio. ¶ «Com

nella quale la mia testa si sta spostando come

e della sua bella testa dai capelli rasati, e

espande, la sua bella testa dalle labbra e dagli

mondo, la sua bella testa, le sue labbra, i

girarmi verso la sua testa per l’emozione. «Perché

nel mondo, con la testa china in questa spaccatura

avevi di fronte la testa del padre priore spaccata

senza fermarmi, con la testa girata verso la vetrina

occhi e dalla sua testa e volano via nel

tratto, girando la sua testa bagnata verso di me

guardare, facendo ruotare la testa in cima al mio

Non giro più la testa, non ho neanche più

a me l’altra testa. «Stanno crescendo sempre più

con forza. ¶ Giro la testa. ¶ È lo stesso, identico

chiedo ancora girando la testa dalla sua parte e

per un istante la testa del risorto mentre si

correre da solo alla testa dei risorti. ¶ «Ecco, lui

per mano, con la testa inclinata nella corsa, tutto

staccano distintamente dalla sua testa e volano via in

voce e l’altra testa che sta correndo al

mio fianco, la sua testa che corre e piange

vedevo perché la sua testa era nascosta dalla testa

testa era nascosta dalla testa centrale che correva piangendo

il busto e la testa continuando a correre per

avanti e con la testa girata per riuscire a

Lazzaro, senza girare la testa verso di me. «Ce

la morte. Spingevo la testa in una latrina nera

turibolo contro la sua testa e il suo volto

quella città rastrellata, alla testa di quel manipolo di

seminarista sordomuto con la testa ricoperta da una crosta

detto, spingendo la mia testa verso la sua testa

testa verso la sua testa, nel buio: “Padre, io

mondo deserto, con la testa in fiamme, perché in

non spingerei la mia testa nel buio per cercare

per calare sulla mia testa e sulla mia morte

a fianco della mia testa in corsa tutte queste

più con la sua testa e con la sua

al bozzolo della mia testa arrovesciata nel turbine della

la presenza della sua testa vicino al bozzolo della

al bozzolo della mia testa al culmine del mio

ancora niente...» ¶ Giro la testa per un istante, perché

che stavo con la testa oltre lo stipite della

dalle finestre, colpiti alla testa, strangolati, segregati, seviziati, suicidati

corriamo all’impazzata alla testa dei morti nel turbine

dico senza girare la testa. «È lei che mi

sbilanciato in avanti, a testa bassa, per cercare di

le domando, con la testa girata verso di lei

Anche lei gira la testa verso di me, nella

Giro di nuovo la testa, sulla strada crivellata di

con tutta la sua testa che vibra per la

a me con la testa puntata in avanti, in

tempo a vedere la testa di Lazzaro che non

senza neppure girarsi, alla testa delle schiere dei morti

letti vicini, con la testa appena rasata, e io

la morte, con la testa un po’ sollevata dal

parto dalla mia grossa testa infelice. ¶ Sono morto il

esattamente sopra la mia testa e il mio corpo

gli occhi. La vostra testa è dentro un cappuccio

autista guida con la testa un po’ inclinata sul

morti.» ¶ Rimanete così, la testa girata verso il finestrino

con la sua grossa testa smottata che spuntava dal

aperto, ho intravisto la testa opalescente di un filosofo

risposto facendo ruotare la testa, con la sua larga

porte. Gira leggermente la testa sormontata dalla nuvola di

e assordanti. ¶ Sporgete la testa all’esterno. Tutt’intorno

mani in tasca, la testa in tumulto, nessuna coppia

voi gridando, con la testa spenzolata su quei precipizi

chiedere ancora, con la testa e il busto fuori

domandare ancora, con la testa fuori, gridando. «Da dove

due le mani alla testa, così almeno vi pare

per rispondere alla vostra testa spenzolata nel vuoto e

con la sua bella testa sormontata da una nuvola

ossa morbide della sua testa, la nuvola dei suoi

Tu hai alzato la testa verso di me. Avevi

di te con la testa, e allora la garza

altro, uno con la testa contro il corpo dell

avvicinato gli occhi, la testa, con la mia grande

ancora ripiegato sopra la testa. Ero nuda di fronte

porta una mano alla testa. Chiude gli occhi. ¶ Da

fitto, con la sua testa ben pettinata ricoperta da

molto vicino alla mia testa bendata, perché si era

respirare accanto alla mia testa morta, nel buio. E

molto vicino alla mia testa morta. “Perché vuoi gettarmi

le ossa della mia testa il freddo della pietra

fascia annodata sopra la testa. “Lo so...” mi ha

Allora ho sollevato la testa, mi sono seduto sopra

e con violenza la testa. Gli ho chiuso la

scuotendo con emozione la testa ed emettendo brevi ragli

corpo martoriato e la testa distesa sopra una fredda

muto, vicino alla sua testa, nel sepolcro, nel buio

corpo e dalla mia testa tutta avvolta dentro le

parso che la sua testa e la sua bocca

disperato vicino alla sua testa bendata, nel buio. “Solo

quando ho sollevato la testa, e poi mi sono

piangendo ha alzato la testa verso di me e

portavano le mani alla testa, si percuotevano il petto

mi sono preso la testa tra le mani. ¶ «Che

dell’alone della sua testa, che stia sorridendo sconfinatamente

corsa, getta indietro la testa fendendo l’accecante luce

di correre, con la testa girata verso di me

dei morti, con la testa girata verso la strada

gli volano via dalla testa, una per una, distintamente

scorrere vicino alla mia testa in corsa, dietro altre

il celebrante, allungando la testa e il collo un

seminaristi stanno girando la testa da quella parte, dai

o tre volte la testa, arrossisce persino, mi pare

lo guarda, girando la testa contro la lama del

il Gatto, con la testa girata, fissandolo anche lui

sangue, appiccicati alla piccola testa, dentro una stalla fredda

dita per trattenersi, a testa bassa di fianco all

di fronte alla sua testa, che si tira indietro

lo guarda, girando la testa da una parte, un

l’emozione. ¶ La sua testa è arrossita così forte

già un pezzo di testa fuori e sta cominciando

dall’altra, è a testa bassa, sembra sconvolto. ¶ Il

piviale. ¶ Solo la sua testa vibra, attraversata da quella

anch’io, con la testa, con tutto il busto

dove dovrebbero esserci la testa e il volto. ¶ Adesso

il luccicare della sua testa che si gira un

di lui la sua testa sotto la lama del

gli occhiali, con la testa bassa, che trema forte

gli occhiali, con la testa sul cratere da cui

non tracimerà?» ¶ La sua testa è in fiamme, si

canta, perché la sua testa è tutta dentro quella

turibolo senza guardarlo, a testa bassa nell’eruzione dell

il bagliore della sua testa bianca verso di lui

colpire il pallone di testa senza bruciarlo? Chissà come

Continuo a suonare, a testa bassa, senza girarmi. ¶ E

girando tutt’intorno la testa, per accertarsi che nessuno

con emozione, con la testa tutta girata verso di

irresistibilmente in avanti la testa, oltre la linea dell

gli occhi, scuoto la testa, perché non capisco niente

vicino con la mia testa rasata, nella penombra. «Che

musica?» dice allungando la testa verso di me, senza

per un istante la testa, dal sacco del mantice

mi risponde, girando la testa verso di me. ¶ «Chi

musica tracimare.» ¶ Abbasso la testa, sul mantice che si

istante dopo, la sua testa dai capelli ben pettinati

mi stava girando la testa nel buio oppure per

pettinati ai lati della testa e lucidi di brillantina

degli evidenziati. ¶ Giro la testa da quella parte, per

entrato all’Avana alla testa di una colonna dell

che correva alla nostra testa per indicarci la strada

di suonare, con la testa ben pettinata inclinata sugli

sorridendo, con la sua testa pettinata e lucente che

le orecchie e la testa, perché la musica non

domando, girando istintivamente la testa verso di lei sulla

Deve avere girato la testa verso di me, sul

entrata all’Avana alla testa delle colonne dei ragazzi

girava piano sulla mia testa distesa sopra un cuscino

strada sterrata. ¶ Giro la testa per un istante, vedo

il comandante, girando la testa verso di me, che

a guidare con la testa puntata, in silenzio. «Stiamo

il profilo della sua testa che sta guardando intensamente

suo petto, la sua testa contro l’incavo del

dal proiettile di una testa che io con il

Di chi era quella testa? Chi stava nascendo? Chi

sortite improvvise, la sua testa e il suo volto

chiuse, scentrate. ¶ Giro la testa da una parte, perché

senza sporgere troppo la testa, nel varco della finestra

niente. ¶ Tiro indietro la testa, la sporgo ancora, la

spingendo molto avanti la testa, nel buio. «Fatevi vedere

Rimango immobile, con la testa spinta molto in avanti

forte?» domando con la testa ancora più spinta in

Mi sporgo. ¶ Ritiro la testa di scatto, perché stanno

stanno divincolando sopra la testa. ¶ «Vieni giù piano...» mi

fermo, impietrito, con la testa ancora fuori, i gomiti

a me la sua testa. «Sono il vice!» ¶ Ma

a domandare sollevando la testa dal cuscino, nel buio

la forma della sua testa, nel buio. ¶ «Tu non

chinando con gentilezza la testa quando sei passato di

i contorni della sua testa concentrata e abbassata. E

nel buio...» ¶ Guardo la testa del vice, da vicino

i contorni della sua testa e i suoi occhi

schiena e la sua testa, perché la lama di

di quella donna dalla testa spaccata che si scioglieva

a me, con la testa nel bozzolo di ragnatele

buio, chinandomi con la testa per arrivare fino ai

girando anche lui la testa da quella parte. ¶ Rimaniamo

Gira di nuovo la testa verso di me, sorride

a distinguere la sua testa nel buio. ¶ «Io non

vivi, saranno?» ¶ Giro la testa, nel buio, perché qualcuno

sembra di distinguere la testa del Gagà giovane, che

domandare ancora, con la testa girata verso la forma

la forma della sua testa, nel buio. ¶ «Io ti

macchinina gialla come alla testa di un esercito di

nessuno respira. ¶ Giro la testa verso quella del Gagà

Gagà, avvicinando la sua testa imbrillantinata alla mia. «Lui

buio. ¶ Benno gira la testa di scatto, con furore

della sala, e una testa che sporge capovolta fuori

Corro vicino alla sua testa, che mi guarda capovolta

le braccia, la grossa testa ricciuta quasi attaccata al

furgone, grattandosi la grossa testa ricoperta di riccioli amalgamati

lunga sorsata, con la testa tutta gettata all’indietro

a ridere. ¶ La sua testa trema un po’, come

l’uomo, mettendo la testa fuori dal finestrino e

l’uomo, girando la testa verso di me, con

mi grida un’altra testa, sporgendosi verso di me

continuavo a muovere la testa in quell’aria, e

attorno con la mia testa appena baciata da quell

veste e la mia testa e i miei occhi

risciacquarsi, la sua bella testa cotonata e inclinata, le

pensilina nera, con la testa tra le mani, che

sta sbracciando, con la testa spenzolata fuori da una

suo fumaiolo. ¶ Abbassiamo la testa, chiudiamo gli occhi, quando

forte attorno alla sua testa e al suo volto

frustano il volto, la testa. ¶ «Dove stai andando?» le

ci passano sopra la testa le sue nuvole di

nel buio, con la testa e la bocca nell

porta. Ho messo la testa fuori, per vedere se

orecchio, con la sua testa contro la mia testa

testa contro la mia testa e il mio volto

sussurrando lei, con la testa vicino alla mia testa

testa vicino alla mia testa, inorridita e ammaliata. ¶ Adesso

vedere, con la sua testa profumata, i capelli espansi

rosso fosforescente. ¶ La mia testa sanguina, ho le ossa

buttati coprendosi istintivamente la testa con le braccia, ricominciano

Ducale!” ¶ Tiro indietro la testa, mi stacco dal ciglio

uscirne fuori con la testa, le braccia... Come sono