parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Roberto Saviano, La paranza dei bambini, 2016

concordanze di «ti»

nautoretestoannoconcordanza
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fognario, il mare che ti isola. C’è la
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tracima dal suo significato. Ti vatte la mamma, ti
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Ti vatte la mamma, ti picchia la polizia, ti
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ti picchia la polizia, ti vatte tuo padre o
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padre o tuo nonno, ti picchia il maestro a
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il maestro a scuola, ti vatte la tua ragazza
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estraneo. Si vatte chi ti è vicino per territorio
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un insetto. ¶ – Io non ti sto guardando proprio. E
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secondo te quindi non ti dovrei vattere? ¶ – Oh, m
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zoccola di mammeta ora ti cacavo sciorda e ti
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ti cacavo sciorda e ti facevi la doccia di
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biforcazione. Un’incognita, che ti segnala sempre da dove
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Di morte e resurrezione. Ti accoglie con il ritratto
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facciata di una casa ti osserva entrare, e con
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occhi che tutto comprendono ti ricorda che non è
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salire: era il codice. “Ti stanno chiamando.” Quando Letizia
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Questo in una settimana ti finisce. ¶ Agostino aveva appena
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parola magica: ¶ – Oh, ma ti ho visto davanti al
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aveva continuato: – Con chi ti sei messo, con chi
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brindare. Un luogo che ti faceva sentire subito lontano
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vedesse la persona sbagliata. ¶ – Ti sto per dare un
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rosso in volto. ¶ – Copacabana, ti voglio bene ma... ¶ – Questa
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era bisogno. ¶ – Ma perché ti levi l’onore di
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idea di quanti matrimoni ti porti a catena? ¶ – Poi
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hai capito che questi ti posano così, subito, duecentomila
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con un “e chi ti dice che ti sposo
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chi ti dice che ti sposo?”. Nicolas ne era
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era il dna che ti porti dentro e non
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diritto con le spalle. Ti occuperai di ritirare i
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così gli invitati non ti guardano in faccia. ¶ I
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e indicò ’o Briato’. – Ti occuperai della torta, avrà
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o nascondersi aspettando che ti vengano a sostituire? ¶ – Ti
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ti vengano a sostituire? ¶ – Ti fai vedere per dire
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ma mi piace che ti preoccupi dello zio Copacabana
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zio Copacabana, significa che ti pago bene... ¶ È qui
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il fiato. ¶ – Sarnataro Pasquale, ti sei inventato batterista mo
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di capire. ¶ – Maraja, come ti devo parlare? Chillo se
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rivolto a Nicolas disse: – Ti sei purtato ’o cane
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se abbaiamo e basta, ti credi che non siamo
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immobile come una statua. ¶ – Ti vuoi sedere, signor Vabbuò
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era qualcuno a scuola? Ti hanno chiesto di storia
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mangi? Vieni a casa, ti siedi a tavola e
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si toccò. ¶ – E che ti tocchi? Che ti tocchi
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che ti tocchi? Che ti tocchi? – Al padre comparve
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Quand’è il momento ti pago una scuola seria
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ciuccio esagerato. Il talento ti ha dato il Padreterno
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è una corda che ti si lega intorno e
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lacera, e alla fine ti lascia sulla pelle segni
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fà niente. Se uno ti guarda, ’o volesse punì
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ad alzare le mani. ¶ – Ti sei scordato i gratta
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fissando. ¶ – Fiorillo, inutile che ti interrogo eh? ¶ – Inutile, professore
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Mmm. Guarda che non ti interrogo: allora dimmi cosa
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dimmi cosa stiamo studiando. Ti faccio una domanda cchiù
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scrollò le spalle. ¶ – Cosa ti piace di più delle
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Cioè, cos’ha detto? Ti ha parlato? – scattò Nicolas
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ragazzi non hanno portafoglio. Ti sei dimenticato di Lefty
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scassate i ciessi. Biscottino ti ha fatto fare una
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preso sul serio: – Mo’ ti vengo appresso. ¶ Briato’ andò
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disse a Nicolas: – Io ti conosco, t’ho visto
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è stato. ¶ – E perché, ti si’ mis’a fà
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situazioni più pericolose. ¶ – Ah, ti sei portato pure ’o
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di arrivarti negli occhi ti arriva nel naso, con
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venuto a fare: – Ora ti ammazziamo. ¶ – Volevi sparare ai
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ripeté. ¶ – No, e tu ti guadagni la vita, – disse
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continuò, rivolto al capo: – Ti guadagni la vita perché
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cazzo, se rubavamo ora ti facevo il prezzo. Gratis
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quei tre ragazzini. ¶ – Come ti chiami... Mocio Vileda, mio
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Via adesso. ¶ – Ma perché ti sei fissato con sta
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nuova. ¶ – Ma tu così ti metti ad andare in
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bruciavano il locale, non ti rubava solo la roba
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a Oscar: – Se io ti ritrovo tutto, tre cose
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l’Agenzia Puma e ti proteggo io. ¶ – Tu? – per
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ma non sto bene. Ti chiamo presto”. Accettava solo
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sei amato quelli che ti amano lo fanno finché
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cose girano storte, quelli ti fottono subito. Meglio tenere
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gialli da felino che ti buttavano la paura addosso
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proprio tené. Cioè, o ti uccido o se sto
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se sto in galera ti canto e ti faccio
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galera ti canto e ti faccio fare l’ergastolo
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il Sistema. Anche quando ti uccidono il figlio. Hai
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sempre capitarti che qualcuno ti spara o ti arresta
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qualcuno ti spara o ti arresta all’improvviso, e
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essersi pentito, ma come ti togli la colpa di
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fatto significa che non ti schifa, che te sape
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qualcuno che arriva e ti butta a terra. Tu
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aró stai, stai: io ti vengo a pigliare. E
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lo fai avere io ti faccio stare qua, dico
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O fai quello che ti dico e si’ vivo
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fame, perché qua non ti faccio più beccare, e
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dei film, quelli che ti prendono le misure per
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e diceva: – Merda, come ti è venuto, comme ti
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ti è venuto, comme ti sei permesso di buttare
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pantaloni e poi continuò: – Ti ringrazio per aver difeso
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a me, prima. Così ti dicevo come lo potevi
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a non capirvi... ¶ – Cosa ti ho detto prima? Qua
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importante quello che lui ti ha promesso, talmente importante
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e se sgamo che ti fai la cresta m
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li tengo contati. Se ti fai la cresta ti
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ti fai la cresta ti taglio le palle. ¶ – A
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capiva. – Strunzo, se tu ti mettevi a guadagnare autorizzato
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qui del Conocal o ti facevano fuori per andare
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zona e quindi poi ti dovevo uccidere io. – E
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nemmeno in mente. Se ti viene il dubbio, allora
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placarlo. ¶ – Austi’, vavatténne, che ti fai male... ¶ Agostino non
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Spogliati, guaglio’, chi cazzo ti sa. Chi me lo
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annuì. ¶ – Così vediamo se ti sai pulire il culo
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sei troppo piccolo, non ti sai fare il bidet
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fare il bidet e ti deve ancora pulire mammà
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Maraja... è importante come ti chiamano. È più importante
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non è così importante. ¶ – Ti sbagli, ha passato una
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ci sei andato bene, ti hanno azzeccato il soprannome
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ero guaglione. E poi ti ci vedo con il
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la testa. Se qualcuno ti è alle spalle e
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non guardi, se non ti giri, invece, non mostri
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fare. Se la paura ti lascia vivere o, invece
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a prendersi quello che ti appartiene e che tu
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vecchio e brutto e ti devo fare pure molta
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vai. Uno dei miei ti farà sapere dove le
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tutti i film che ti vedi. ¶ L’Arcangelo si
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avevano fatto ingrassare. ¶ – Mo’ ti puoi rivestire, e fai
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diventerà veleno. Se prima ti conoscevo come giovane d
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questo momento in poi ti riconosco come picciotto appartenente
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per giorni: – Se prima ti riconoscevo come giovane d
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questo momento in poi ti conosco come picciotto appartenente
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cioè il fratello che ti dà tua madre peccando
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padre al fratello che ti scegli, quello che non
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la biologia, che non ti deriva da un utero
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nu mumento. ¶ – No, che ti fermi? Continua a camminare
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in mano e manco ti ricordi com’è fatto
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lanciavano quei versi che ti facevano capire che, a
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il cazzo? ¶ – No, non ti preoccupare, Denti’, sanno che
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allarmò: – Ué, e cosa ti sei fatto in faccia
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Allora, quando dobbiamo venire, ti diciamo al telefono che
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di quelli che mando ti crea problemi, tu il
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e prese dell’alcol: – Ti metto lo spirito. Si
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dirgli: “Amo’, ma che ti sei fatto?” che Nicolas
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guardami negli occhi, ma ti ho mai detto bugie
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giorno: – ’O scie’, non ti permettere di pronuncià sta
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ai tizi in canottiera, ti ritrovi sbudellato da un
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E seconda cosa, non ti permettere mai più quando
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dia. ¶ – Edua’, quando mammeta ti slega dal letto chiamaci
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affermativa delle risposte. ¶ – Tu ti sei fottuto ’na pistola
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usare contro di noi? Ti vendevi a un’altra
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l’accusato o come ti dici che ti saresti
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come ti dici che ti saresti comportato nella sua
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accusa: – È vero che ti dobbiamo ringrazià perché nun
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anche vero che comunque ti sei fottuto ’na pistola
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Dro’, però che cazzo ti costava chiederla a Nicolas
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È proprio questo che ti voglio proporre. Tu la
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cioè? – chiese. ¶ – Come cioè? Ti ricordi ’o film ’O
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o film ’O camorrista? Ti ricordi quando c’è
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c’azzecca? ¶ – Aspetta. Mo’ ti spiego. Tu te lo
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lo ricordi? ¶ – Sì. ¶ – E ti ricordi ’o professore cosa
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chiede “quella ragazza che ti viene a trovare è
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di Biscottino. ¶ – Sì, se ti si alza, pure a
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paranza? ¶ – O Dro’, quelli ti ammazzano, chillo te spara
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ammazzano, chillo te spara. Ti prende di bersaglio: sicuro
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parole di Drago’, “Quelli ti ammazzano”, ma da quando
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madre. – Chi è che ti sta facenno male? – incalzava
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avrebbe voluto dire “Come ti permetti?”: la frase che
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quando tutto ciò che ti finisce in bocca puoi
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vedi di calmarti. Mo’ ti proteggiamo noi. ¶ – Noi non
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Nicolas Fiorillo. ’O Maraja. Ti basta? ¶ Poi fu il
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essere uno schiavo. ¶ – Allora ti piace prenderlo? – esordì Nicolas
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a prendere il sole. ¶ – Ti piace prenderlo? – ripeté Nicolas
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sul collo. ¶ – Proprio così ti piace, White? Senza manco
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Drago’. ¶ – Drago’, – disse, – tu ti pigli via Vicaria Vecchia
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una mano sulla spalla. ¶ – Ti sei cacato sotto, ’overo
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mmerda nelle mutande quando ti vedono. ¶ – Sai cosa, ’o
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commenti indignati. ¶ – Ua’, Maraja, ti stanno facendo una schifezza
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accontentiamo. ¶ – Maraja, ma pecché ti lamenti? Stammo addiventann’’e
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Pe cummannà la gente ti deve riconoscere, s’adda
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cosa che ’nu barbiere ti può cancellare. ¶ Nicolas aveva
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non esistono ostacoli che ti possono fermare. Il limite
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Perché buttarsela in vena ti trasformava in uno zombie
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che solo a vederlo ti schifa. ¶ Nicolas stava unendo
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l’eroina a me. ¶ – Ti posso dare trentamila. ¶ – Cazzo
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fruttare le botte che ti ho dato. Vai sparando
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più pensà che non ti fanno. Chi ti vuole
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non ti fanno. Chi ti vuole fottere, deve buttare
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ai negri... ¶ – Bravo! E ti senti ommo? Cosa ci
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Tutti sti parolacce, ma ti senti guappo a dirle
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il bracciolo della poltrona. ¶ – Ti stai conquistando le piazze
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fatto mai ’nu piezzo. Ti do un consiglio, Maraja
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Maraja: il primo che ti dà fastidio, prendi e
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mai mangiare, perché se ti sparano in pancia va
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conteneva tante altre, che ti portava in giro per
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all’unisono. ¶ – Perché, non ti sta bene moccusi’? Già
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sti pezziente. ¶ – Quindicimila. E ti stiamo facendo un dio
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gridò. – E sai che ti dico: che devono morire
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Poi subito un altro: “Ti amo fino alle stelle
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Overo? – fece Dentino. – E ti stai sbagliando perché è
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Che staje facenno? ¶ – Saglie, ti porto a casa. – Biscottino
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lo guardò dallo specchietto. – Ti stai cacando sotto ’e
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verso Biscottino. – A chi ti ha mandato, devi dire
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la moglie, – ma come ti permetti? ¶ – Ti fai male
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ma come ti permetti? ¶ – Ti fai male, Roipnol. – Un
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ruggisce stu muschillo. E ti pare che mi metto
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cu sti sorde non ti acconci i denti, invece
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Tuca’, com’è che ti chiamiamo accussì? ¶ Tucano non
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per la stanza: – Così ti diventa lungo, – disse e
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azzurro di acque benefiche. ¶ – Ti piace la festa tua
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la festa tua, Biscotti’, ti stai divertendo? – gli chiese
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che sto ccà, poi ti spiego. ¶ Lo fissò mentre
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ha mannato ’o pesce, ti rendi conto?” ¶ “Ma se
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dalla faccia. Significa che ti possono fare qualsiasi cosa
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mio padre, ’o Negus, ti avrebbe già ammazzato perché
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conta? Vediamo. Vediamo se ti tocco il tuo, di
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Christian: “Io e frateto ti aspettiamo al monumento di