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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Pino Cacucci, Nahui, 2005

concordanze di «ti»

nautoretestoannoconcordanza
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un sorriso sprezzante. “Cosa ti fa pensare che io
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le vecchie fotografie ingiallite. “Ti interessano? À bon marché
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conosce neppure.” “Homero, io ti conosco perché ti ho
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io ti conosco perché ti ho guardato negli occhi
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possibile che questa città ti abbia dimenticata, pensa, e
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e che io oggi ti abbia incontrata? ¶ “Quanti anni
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fu irremovibile: “Fa’ come ti dico. E abbi fiducia
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tua conoscenza e se ti darà questa”, e si
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sei al sicuro. Non ti accadrà nulla.” ¶ “Non mi
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muscolosa e lunga, ambrata. ¶ “Ti ho detto tante volte
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non è decoroso che ti vedano così.” ¶ “I miei
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le braccia sul petto. ¶ “Ti prego, papà, dimmi cosa
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voglio che qualcuno, domani, ti dica che sei figlia
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portando alla rovina. Ora, ti prego, vai nella tua
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mi alma... Sai quanto ti voglio bene, quanto vorrei
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anche nella seconda ipotesi? Ti prego, dimmi che ce
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giusto? Anche quel giorno ti batteva così forte?” ¶ Lui
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svegliare gli altri: “Come ti permetti? Io non l
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che hai detto?”. “E ti darò tanti nipotini,” aggiunse
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ma la tua precipitazione. Ti vedo troppo entusiasta, troppo
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una cosa seria e ti esorto a riflettere a
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stento a capire cosa ti passa per la testa
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orlo del baratro, Mercedes. Ti ostini a non vedere
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possono essere così ingrati! Ti devonotutto. Tutto”. ¶ Il marito
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è appena iniziata ma ti garantisco che sarà rapida
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crisi isterica: “Cosa diamine ti è successo?”. Lo sguardo
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quel ‘non posso’. Manuel ti ha forse mancato di
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di rispetto? Dimmi, cosa ti ha fatto?” ¶ La risata
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tono innaturale di prima. “Ti prego, non esprimerti così
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Mi stai dicendo che ti sei offerta a lui
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a lui e non ti ha... Non...” ¶ Carmen si
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civile. E concluse: “Ora ti dico qual è la
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E nella seconda ipotesi, ti giuro che ti farò
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ipotesi, ti giuro che ti farò sbattere in clausura
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sbattere in clausura, dove ti faranno scordare il mondo
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che venire con voi ti rovino la tappezzeria con
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subito. Chissà che non ti piaccia più che la
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smeraldi e turchesi aztechi. Ti ritroverò nel nostro Messico
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dove sto per tornare, ti aspetto laggiù, non mancare
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certi uomini svanisce, se ti aprono il cuore e
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è accadutodavvero. Per quanto ti sia estraneo il concetto
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inespressivi. ¶ “Avanti, imbecille, cosa ti avrebbe detto mia figlia
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E sia chiaro: non ti credo. Se c’è
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maledetto il giorno che ti ho permesso di entrare
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cancro lo stava consumando. ¶ “Ti aspetto a Tacubaya,” gli
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la testa, irremovibile. ¶ “Che ti prende? Sei stanco? Forse
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tornare indietro proprio adesso. Ti ho pagato in anticipo
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laureato in Italia.” ¶ “Io ti chiamerò Gerardo. Per tutti
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vuoi. Io però non ti chiamerò Carmen.” “Non ti
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ti chiamerò Carmen.” “Non ti piace?” ¶ “Carmen Mondragón appartiene
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Ecco, è così che ti chiamerò.” Al centro della
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mi resta ¶ scriverò soltanto: ti amo. ¶ Ho paura del
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del mio amore. ¶ Io ti offro i miei occhi
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ho lavata bene, cosa ti credi?”, e intanto mi
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formale da scandalizzarti? Non ti facevo schiava di certi
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fianco, e finché non ti afferra e ti porta
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non ti afferra e ti porta via devi esserne
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per le spalle. “Non ti permetto di definirle scemenze
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mio amore. ¶ Tutto questo ti darei. ¶ Il mio amore
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Lo sanno tutti che ti facevi scopare da tuo
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non come un padre... Ti sei fatta sbattere dal
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fuggire da quell’incubo. ¶ “Ti piaceva, scopare con tuo
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scopare con tuo padre?” “Ti prego... non farmi questo
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non farmi questo... smettila, ti scongiuro...” “Quando ne parli
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Gerardo le urlò dietro: “Ti guarisco io, stanne certa
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guarisco io, stanne certa! Ti farò sputare fuori tutto
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tutto il marcio che ti porti dentro! Siete marci
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adesso? Maledizione, io non ti conosco!” ¶ L’ultima frase
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cane, scendi giù che ti mangio il cuore!” Xavier
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Non davanti a me.” ¶ “Ti chiedo scusa, don Rivera
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favore, “Gerardo, non così, ti prego”, e singhiozzava, subendo
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ecco cos’è che ti piace, cagna! Altro che
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NESSUNA QUANTO ODIO TE” ¶ Ti odio perché odio essere
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succube della tua bellezza. Ti odio perché odio essere
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il lume della ragione. Ti odio perché odio provare
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di inquietudine quando non ti ho davanti, ti odio
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non ti ho davanti, ti odio perché non l
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non sarebbe mai accaduto. Ti odio perché odio aver
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leccare il tuo sudore. Ti odio per come mi
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a quel momento. ¶ “Io ti amo, Nahui, amo anche
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pure dentro a chi ti pare, ma non davanti
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ancora davanti agli altri ti cavo gli occhi”. ¶ Gerardo
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do io il contegno, ti faccio vedere io come
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tengo al sicuro, se ti muovi parte il colpo
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sei solo un codardo. ¶ Ti ho fatto le corna
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uomini veri ¶ vecchio pazzo ¶ ti credi intelligente perché sfrutti
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coraggio per dirmi: non ti amo più. Odio i
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a qualsiasi altra – e ti amo pur odiandoti – perché
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amore è assurdo. ¶ E ti amo da lontano, da
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da lontano, da vicino, ti amo con follia, con
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pure, pensavo, che adesso ti faccio vedere io. Ha
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la questione e meno ti costerà. Lo sapeva bene
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è la morte che ti sbeffeggia e finisce per
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desolante ogni tramonto, che ti infligge aculei di panico
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elegante catrina scarnificata che ti presenti agghindata come se