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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alberto Moravia, L'attenzione, 1965

concordanze di «ti»

nautoretestoannoconcordanza
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1965
Una volta bastava che ti guardassi e subito te
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1965
conto tuo, io non ti obbligo più a niente
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1965
spese di casa. Io ti sistemerò il letto nella
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1965
e in cambio non ti chiedo che di restare
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per la vita: “Come ti chiami?” ¶ Si liberò con
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fai, voglio dire non ti nuoce di essere così
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1965
Perché?” ¶ “Perché quel tedesco ti trattava da scheletro, ti
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ti trattava da scheletro, ti chiamava morte.” ¶ Si lisciò
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1965
Mi disse sulla soglia: “Ti è piaciuta la totentanz
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1965
fine, come dramma insomma, ti è fallito. Prova allora
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1965
allora a vedere se ti riesce il romanzo senza
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canzonatoria: “Sì, sei Francesco, ti riconosco, non aver paura
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1965
fatto benissimo.” ¶ “Ma forse ti ho disturbato.” ¶ “Per niente
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affatto.” ¶ “Tu studiavi...” ¶ “Non ti occupare di me. E
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è proprio vero?” ¶ “Se ti ho detto di sì
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che cosa?” ¶ “Ma perché ti interessa tanto di saperlo
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che mi hai mostrato.” ¶ “Ti ha portato?” ¶ “Sì.” ¶ “Ma
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1965
Scusa, non capisco: Cora ti ha portato in questa
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suoi clienti.” ¶ “E tu ti sei lasciata portare?” ¶ “Sì
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1965
capire. È meglio che ti spieghi, allora capirai.” ¶ “Spiegati
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da quella che adesso ti sta davanti, e questa
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davanti, e questa che ti sta davanti è un
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quanto pare, sì.” ¶ “Non ti pare che avrebbe potuto
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1965
lo ha lasciato stare.” ¶ “Ti diverte raccontare queste cose
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riuscito perché la ragazza ti cascava giù da tutte
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comuni, estremamente comuni, quali ti risponderebbe qualsiasi ragazza della
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sufficiente.” ¶ “Tuttavia, quello che ti ha fatto...” ¶ “Te l
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e, come tu stessa ti sei espressa, si è
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Naturalmente un simile gioco ti aiuta a vivere. Ma
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detto con aria benevola: “Ti assicuro che non è
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penso anch’io.” ¶ “Io ti ho stretto la mano
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stretto la mano e ti ho detto quello che
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ho detto quello che ti ho detto non per
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ha soggiunto: “Adesso non ti comporterai più come in
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voce: “Ma insomma non ti ripugna di abitare sotto
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non l’eviterai e ti dimostrerai affettuoso.” ¶ “Affettuoso sarà
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braccio. Mi ha detto: “Ti ho preparato la colazione
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in questo modo: “Come? Ti tormenti tanto per delle
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miserabili questioni letterarie, tanto ti spaventa di rinunziare a
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cioè la Persia.” ¶ “Quanto ti fermi?” ¶ “Il solito. Un
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e mezzo, due mesi.” ¶ “Ti serve niente? Hai messo
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in poi, se non ti dispiace, mangeremo insieme. Sono
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la domenica, eccetera, eccetera. Ti va?” ¶ “Che novità è
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novità è questa? Che ti prende?” ¶ “Non mi prende
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il padrone qui. Ma ti avverto...” ¶ “Che cosa?” ¶ “Ti
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ti avverto...” ¶ “Che cosa?” ¶ “Ti avverto che io ho
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Non allarmarti. Niente che ti riguardi. Si tratta di
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festeggiandomi insomma per quanto ti è possibile.” ¶ “Ho capito
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un regalo.” ¶ “Che cosa ti ha regalato?” ¶ “Dei dischi
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bene che anch’io ti regalassi qualche cosa?” ¶ “Sì
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non so quello che ti farebbe piacere.” ¶ “Oh, qualsiasi
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ho speso, e io ti darò il regalo, e
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quello che desideravo.” ¶ “Quanto ti debbo?” ¶ “Diecimila lire. È
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debbo fare? Vuoi che ti dia il regalo a
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le dico: “Allora, Baba, ti faccio i miei più
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e forse anch’io ti amo. Ma è inteso
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penserai forse che io ti imponga una specie di
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Non è bello? Non ti pare che mi stia
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da letto.” ¶ “A che ti serve?” ¶ “Qualche volta, quando
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bene. Domandami ed io ti risponderò.” ¶ “Il romanzo raccontava
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innamorato di te e ti ho sposata.” ¶ Ha girato
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volevi bene.” ¶ “E perché ti volevo bene?” ¶ “Perché un
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piuttosto: perché visto che ti volevo bene, è andata
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non si possono fingere.” ¶ “Ti ho sposata, infatti.” ¶ “No
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Sì e no.” ¶ “Non ti capisco. Ma insomma, come
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completamente?” ¶ “Perché a te ti ci voleva una certa
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data.” ¶ “Ma quale cosa?” ¶ “Ti ci voleva una donna
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appunto la donna che ti ci voleva; più tardi
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una popolana, dunque...” ¶ “Dunque ti sei innamorato di me
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che mi sbagli.” ¶ “Infatti, ti sbagli.” ¶ “Mi sbaglio?” ¶ “Sì
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chiami autentico quello che ti piace e... come hai
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parodistico quello che non ti piace?” ¶ “Mettiamo un momento
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Tanto che un giorno ti ho domandato se tu
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Che c’entrava?” ¶ “Non ti sei vantato, hai detto
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mi amavi davvero. Ma ti eccitava tutto quello che
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1965
tu hai voluto che ti ci portassi lo stesso
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te col barista e ti presentassi come il mio
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poi hai voluto che ti mostrassi la fontana, dove
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casa. E poi non ti ricordi?” ¶ “Ma che cosa
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la mia ladrona.’ Proprio ti piaceva pensare che ero
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giorno sempre insistevi che ti facessi conoscere i due
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1965
parlava del furto. Ricordi? Ti faceva ridere l’idea
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il furto. Dicevi che ti piaceva guardarla e pensare
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Ma la cosa che ti eccitava di più, alla
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1965
davanti a sé: “Io ti amavo e tu mi
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che pochi anni.” ¶ “Logico. Ti piacevo, mi amavi perché
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perché ero puttana, perché ti avevo fatto credere di
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tutte le altre, non ti sono piaciuta più e
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Fin troppo logico, non ti pare?” ¶ “Non mi credi
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Ho fatto una prova: ti ho mandato Gianna.” ¶ Improvvisamente
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tipo.” ¶ “Ah, ma non ti ripugnava di fare un
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tu mi amavi.” ¶ “Sì, ti amavo, ma sapevo che
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impudente e professionale: “Sì, ti amavo, volevo continuare a
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1965
di te e che ti facevo fare la ruffiana
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1965
come facevi a partecipare? Ti facevi poi raccontare dalle
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Davvero? Mi ami ancora?” ¶ “Ti ho detto di si
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si” ¶ “Così, se adesso ti domandassi di mandarmi di
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oggi.” ¶ “L’ho capito.” ¶ “Ti amavo allora, ti amo
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capito.” ¶ “Ti amavo allora, ti amo oggi. E per
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Perché, non ci credi?” ¶ “Ti credo ma, infine, c
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che al tempo stesso ti senti capace di favorire
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sua figlia?” ¶ “Ma chi ti dice che io desideri
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verrebbe l’idea che ti piacciono le bambine.” ¶ “Strana
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1965
esempio, se no, non ti capisco.” ¶ “Beh, per esempio
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ballo Baba, sì, tu ti limiti ad ascoltare, tu
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a immaginare che Cora ti faccia la proposta, sei
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e naturale che tu ti sia compiaciuto di una
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1965
dalla situazione in cui ti trovi nei confronti di
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Cora.” ¶ “E allora?” ¶ “Allora ti piace di immaginare che
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madre ad offrirti Baba; ti piace di immaginare che
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1965
casa di Cora; e ti piace di immaginare infine
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cosa, che la madre ti vende e tu compri
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riconoscimento che alcune cose ti sono realmente accadute e
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proposito?” ¶ “Ricordi quello che ti ho detto sull’esperienza
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sentimento per te. Io ti voglio veramente bene, proprio
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Giovedì 5 novembre ¶ “Ma tu ti sei mai interessata alla
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la verità.” ¶ “Ma non ti dà fastidio parlare di
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di queste cose, non ti ripugna?” ¶ “No.” ¶ “Perché?” ¶ “Perché
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schifo, sono io, non ti pare?” ¶ “Questo sì.” ¶ “Eppoi
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Se avessi la macchina ti accompagnerei. Ma quella mi
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ancora un poco. Poi ti chiamo un taxi e
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1965
Lei ha detto: “Non ti conosco, non ti ho
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Non ti conosco, non ti ho mai visto, non
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quasi adirato: “Ahò, che ti prende, mi fai male
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miopemente, placidamente, poi dice: “Ti ascolto, dimmi.” ¶ Abbasso gli
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Due ragazzi miei amici ti attaccavano e io ti
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ti attaccavano e io ti difendevo.” ¶ “Mi difendevi?” ¶ “Si
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sapere che dicevano.” ¶ “Beh, ti rimproveravano di aver fatto
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bassa: “Lo sai come ti chiamavo tra me e
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vivere con Cora?” ¶ “No.” ¶ “Ti chiamavo: la bastarda.” ¶ Alzo
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che spoglia la figlia.” ¶ “Ti dispiace?” ¶ “Il padrigno che
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che spoglia la figliastra.” ¶ “Ti dispiace?” ¶ “Il cialtrone che
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che spoglia la bastarda.” ¶ “Ti dispiace?” ¶ La vedo scuotere
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sta nei motivi che ti fanno desiderare Baba e
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cioè: ¶ 1° Appena Baba rientra, ti precipiti a chiamarla dicendole
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che hai notato, che ti ha fatto abbastanza impressione
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tu no. Se dunque ti regolassi come i romanzieri
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e franca. Così, come ti ho detto, non hai
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il suo amante, tu ti accorgeresti che l’illusione
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cose; e ciò che ti permette di riconoscerlo e
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condotta. E il romanzo ti serve da pietra di
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agire; ma questo metro ti porta appunto a non
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stivali, non sono belli?” ¶ “Ti stanno bene.” ¶ “Sai chi
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soddisfazione: “Va bene, andiamo.” ¶ “Ti fa piacere di uscire
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Ma è naturale che ti secchi che Cora venga
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Per dieci anni non ti sei neppure accorto della
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dire soltanto che tu ti sbatti tanto non per
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te lo assicuro mamma, ti consiglia di consultare un
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non devi allarmarti, nessuno ti dice di chiudere la
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vedrai che la febbre ti passerà da sé.” ¶ C
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ha detto: “Perché, che ti salta in testa.” Tuttavia
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le ho chiesto: “Non ti senti bene?” ¶ “Sto bene
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Cora sei anni fa ti ha portato nella sua
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domani usciamo insieme e ti ci porto e ti
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ti ci porto e ti mostro la casa.” ¶ “Dimmi
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è stato che Cora ti ha portato nella casa
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basta. Stammi a sentire.” ¶ “Ti sto a sentire. Da
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certo luogo e io ti presento a qualcuno che
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e ha detto: “Perché ti sei fermato? Che cosa
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entrava.” ¶ “Per quale motivo?” ¶ “Ti sembrerà strano: perché provava
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rimasta sola con Riccardo.” ¶ “Ti secca di dirmi che
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Sì, lo so. Beh ti dispiace di aver raccontato
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certo.” ¶ “E tu come ti chiami?” ¶ “Annamaria.” ¶ “Grazie, Annamaria
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bocca all’orecchio: “Come ti chiami?” ¶ “Guardi, mi lasci
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Non la conosco.” ¶ “Non ti ricordi di me?” ¶ Si
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della Via Cassia e ti lasci presentare un signore
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mi ha detto che ti sei decisa finalmente a
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e che il medico ti ha riscontrato una forma
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Ascoltami bene, Cora: adesso ti farò una proposta.” ¶ “Ma
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con la villa, io ti prometto solennemente che dal
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rinunzierò a viaggiare e ti seguirò in montagna e
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tu guarisca. E poi ti resterò accanto e non
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resterò accanto e non ti lascerò più.” ¶ Mi guarda
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lo devi. Ed io ti aiuterò a volerlo.” ¶ E
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fai?” ¶ “Studio.” ¶ “Pensa che ti ho riconosciuta subito sebbene
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cambiata?” ¶ “Davvero?” ¶ “Sì, davvero. Ti sei fatta più donna
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Sì, proprio no.” ¶ “Guarda ti do il mio numero
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una parte della verità.” ¶ “Ti dispiace venirci? Quando te
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siamo andati al Circeo, ti ho detto che Cora
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con Cora.” ¶ “E perché ti secca?” ¶ “È una lunga
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che cosa vuoi che ti racconto.” ¶ “Voglio che tu
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porta come per uscire. Ti ho detto che era
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l’ho seguita.” ¶ “Perché? Ti piaceva Cora?” ¶ “Si” ¶ “E
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con sopra scritto: ‘Torrini’.” ¶ “Ti ricordi tutto.” ¶ “A farla
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proprio queste tre cose ti hanno fatto innamorare di
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quando è stato che ti sei accorto di non
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adesso invece che effetto ti fa di andarci?” ¶ “Un
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Un po’ mi vergogno.” ¶ “Ti vergogni?” ¶ “Sì, mi vergogno
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e poi ha detto: “Ti prego di essere affettuoso
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guarda un po’ chi ti ho portato oggi.” ¶ Al
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a Baba: “Perché non ti togli quel giaccone? Qui
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stai poco, di solito ti fermi di più.” ¶ “Sì
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altra volta a Francesco. Ti prometto che te lo
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1965
non mi riconosci? Non ti ricorda niente la mia
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chiama Francesco, e tu ti chiami Antonio.” ¶ “Antonio? E
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tu chi sei? Chi ti conosce, pussa via, chi
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1965
conosce, pussa via, chi ti ha mai visto, brutto
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visita perché sapevo che ti era sgradevole.” ¶ “Di solito
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sono rialzato, ho risposto: “Ti stavo guardando.” ¶ Si è
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io, a quanto pare, ti piaccio. Ma siamo padre
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1965
di me. Ho detto: “Ti ho sentita rientrare alle
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Per vedere che effetto ti faceva, come avresti reagito
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indefinibilmente sarcastico e didascalico: “Ti ha fatto un brutto
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Giovedì 26 novembre ¶ “Stavi lavorando? Ti disturbo?” ¶ “No, per niente
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1965
in maniera legale.” ¶ “Io ti chiedo soltanto di informarti
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te lo dirò quando ti vedo.” ¶ “Vieni quando ti
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ti vedo.” ¶ “Vieni quando ti pare. Anche oggi.” ¶ “A
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moglie, veramente.” ¶ “Porta chi ti pare.” ¶ Così quel pomeriggio
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1965
tre volte.” ¶ “Che effetto ti fa?” ¶ “Nessuno. Come se
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familiari.” ¶ “Infatti.” ¶ “Ma che ti hanno fatto?” ¶ “Nulla.” ¶ Una
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1965
di queste demolizioni.” ¶ “Non ti sei mai fatto vivo
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l’hai detto stamattina.” ¶ “Ti sembrerà strano che mi
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1965
po’ inquartato.” ¶ “No, non ti trovo affatto inquartato.” ¶ “Sì
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Baba che è donna: ti sembro inquartato io o
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sì, Baba, scusami, non ti sarai mica offesa.” ¶ “No
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1965
Sono tanto più comodi.” ¶ “Ti stanno bene i pantaloni
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ragazzino, tu, per questo ti stanno bene i pantaloni
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a studiare, qualche volta ti divertirai, no?” ¶ “Sì, qualche
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1965
capisce, se mi fidanzo.” ¶ “Ti piacerebbe aver dei figli
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1965
fare? A suo tempo ti avevo scritto per dirti
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1965
hai risposto che non ti interessavano. Così li ho
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1965
sia qualche cosa che ti farebbe piacere di portar
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1965
prendi?” ¶ “No.” ¶ “Perché? Forse ti rattristano come a Max
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1965
diciamo che mi rattristano.” ¶ “Ti capisco. Magari una piccola
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1965
credi che la gelosia ti faccia vedere quello che
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1965
ho le prove.” ¶ “Non ti sei mai vendicata dei
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1965
una isterica. Dimmi che ti piaccio, dimmelo, dimmi che
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piaccio, dimmelo, dimmi che ti piaccio.” ¶ Non ha aspettato
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vero? Dimmelo, dimmi che ti piace.” ¶ Stava a occhi
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mai successo, devi credermi.” ¶ “Ti credo senz’altro.” ¶ “Sono
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1965
Può accadere a tutti.” ¶ “Ti prego, non parlarne a
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1965
sarà stata la somiglianza.” ¶ “Ti giuro su quello che
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1965
ho mai tradito Max.” ¶ “Ti credo.” ¶ “No, tu non
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1965
hai trovato niente che ti interessava nella stanza sulla
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1965
Adesso mi dirai che ti è anche simpatico.” ¶ “Beh
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che facciamo. Mio fratello ti ha messo le mani
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1965
può avvenire che tu ti getti sopra di me
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1965
con me e io ti respingo.” ¶ “Insomma tu vuoi
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1965
gioco, è che io ti respinga.” ¶ “Ho capito. Ebbene
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verremo anche noi e ti terremo compagnia fino a
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1965
concluso: “Come vedi non ti chiedo molto, se non
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1965
desideri. Ho detto che ti converrebbe.” Ho esitato e
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1965
deus ex machina.” ¶ “Non ti capisco.” ¶ “Cioè una soluzione
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1965
vengo Vai tu solo. Ti aspetto qui.” ¶ “Ma che
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1965
non sono offesa. Vai ti aspetto qui, scusami.” ¶ Non
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1965
più notizie di te, ti cercavo, alla fine ti
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1965
ti cercavo, alla fine ti incontro nella foresta della
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1965
foresta della vita e ti dico: ‘Il dottor Merighi
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1965
Anch’io.” ¶ “Lascia che ti guardi, no, sei sempre
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1965
tono di cupa vanteria: “Ti voglio dire che dal
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1965
regola.” ¶ “Mi fa piacere.” ¶ “Ti fa piacere che io
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1965
buona.” ¶ “Ah, credevo che ti facesse piacere che io
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1965
dell’articolo moderno. Io ti rispondo con una immagine
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1965
che parla, perché io ti conosco, Francesco, e so
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1965
dunque. Lo sai perché ti ho fatto l’elogio
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1965
E poi ho risposto: “Ti ricorderai forse che a
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1965
male. Ma sai che ti dico, Francesco?” ¶ “Che cosa
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1965
ad essere attento, io ti avverto: si tratta di
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1965
ruffiana. Ricordati quello che ti ho detto: la letteratura
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1965
alcuni cugini. Altro?” ¶ “Perché ti spazientisci?” ¶ “Che bisogno c
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1965
fino al momento che ti dirò di girare.” ¶ “Ma
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1965
adesso torniamo indietro e ti riaccompagno all’albergo.” ¶ Non
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1965
donna?” ¶ “Neppure,” ¶ “Allora non ti piaccio?” ¶ “Non è questo
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1965
così con me.” ¶ “Perché, ti avviene spesso di farlo
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1965
che mi piace.” ¶ “E ti piace spesso?” ¶ Ha esitato
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1965
Sì, logico.” ¶ “Perché, non ti pare logico?” ¶ “Al contrario
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1965
curiosa di conoscerti, adesso ti ho visto.” ¶ Ho approvato
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1965
pacchi; Baba ha detto: “Ti secca adesso di accompagnarmi
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1965
funziona.” ¶ “E allora?” ¶ “Allora ti va di fare sei
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1965
la chiave e così ti faccio vedere l’appartamento
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1965
e poi invece, patatrac, ti casco tra le braccia
272
1965
apparenza. La vedessi nuda, ti ricrederesti. Ha un petto
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una donna che lavora. Ti dispiace se ti faccio
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1965
lavora. Ti dispiace se ti faccio alcune domande sul
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1965
umani.” ¶ “Sarà.” ¶ “Allora non ti dispiace che te ne
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1965
un altro.” ¶ “E io ti ho dato ragione. Dunque
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1965
rinunzia a comprarla.” ¶ “Come ti regoli ad ogni modo
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1965
tu dal canto tuo ti studi di procurare loro
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per i vestiti e ti sembra che non sia
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procurare e vendere vestiti ti fanno parere scolorite, fittizie
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dimmi come vesti e ti dirò chi sei. Per
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tutte queste cose e ti rendi conto che tu
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cose così complicate. Non ti capisco.” ¶ “Hai ragione, è
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punto. Lo sai perché ti parlo di queste cose
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medico. Poi, come certamente ti sarà consigliato, devi partire
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me.” ¶ “E io invece ti dico con la massima
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curarti e partire. Tu ti curerai e partirai.” ¶ Mi
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se questo è vero ti dico subito che non
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Ci penserò. E adesso ti lascio, ho da fare
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me; dimmi piuttosto come ti senti.” ¶ “Male.” ¶ “Adesso ti
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ti senti.” ¶ “Male.” ¶ “Adesso ti metti a letto e
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letto e dormi e ti riposi.” ¶ “Non posso dormire
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Starò qui con te, ti terrò compagnia.” ¶ “No, non
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Davvero?” ¶ “Sì, davvero.” ¶ “Adesso ti spoglio, sì, certo.” Baba
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di piangere, sciocca. Che ti prende? Si può sapere
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Si può sapere che ti prende?” ¶ “Scusami mi sento
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e morti. Ho detto: “Ti ho vista mentre spogliavi
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scrivania, e tu invece ti stenderai sul letto.” ¶ “Ma
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sul letto.” ¶ “Ma perché?” ¶ “Ti prego, fa’ come ti
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Ti prego, fa’ come ti dico.” ¶ È andata al
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Adesso dirò quelle cose. Ti ho pregato di stenderti
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letto perché così non ti vedo mentre parlo, e
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era vero. E io ti ho detto che era
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hai pazienza di ascoltarmi, ti dirò.” ¶ “Ho tutta la
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lei.” ¶ “Perché?” ¶ “Un altro ti direbbe: perché avevo accettato
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così. Ma tu?” ¶ “Io ti dico invece: per disattenzione
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dirti queste cose quando ti ho raccontato di quel
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eri convinto che Baba ti aveva riconosciuto?” ¶ “Perché nel
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tra il fatto che ti sei innamorato di Baba
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da te e non ti ha detto: ‘guarda io
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ha detto: ‘guarda io ti ho visto, ti ho
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io ti ho visto, ti ho riconosciuto, ed eccomi
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riconosciuto, ed eccomi qua, ti amo’. Che ragioni poteva
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È vero lo ammetto, ti ha visto, ti ha
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ammetto, ti ha visto, ti ha riconosciuto, è inutile
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nel momento stesso che ti ha visto nello specchio
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ragione perché Baba non ti ha mai detto in
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tutti quegli anni che ti aveva veduto nello specchio
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veduto nello specchio e ti aveva riconosciuto: la Baba
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riconosciuto: la Baba che ti aveva veduto nello specchio
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anche se quello che ti dirò ti sembrerà inverosimile
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quello che ti dirò ti sembrerà inverosimile e perfino
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suo personaggio. Tutto questo ti sembrerà a prima vista
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di quello. Sì, io ti amo e certamente ti
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ti amo e certamente ti amo di un amore
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amore che adesso, mentre ti parlo, si è liberato
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rinunzia all’azione. Io ti amo di questo amore
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amore e per questo ti sono grato come si
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In fondo”, come dire: ti ho amato, ti amo
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dire: ti ho amato, ti amo ancora, avrei potuto