Massimo Carlotto, Il maestro di nodi, 2002

grappa. «La storia che ti ha raccontato il marito

davvero poco credibile. Se ti portano via sotto il

e di certo non ti metti a pensare alle

hanno dei sospetti e ti vuoi coprire il culo

non denaro. Comunque non ti preoccupare, Beniamino, se non

hai detto delle cazzate, ti faccio male e se

di noi agli sbirri ti ammazzo». Poi si alzò

idea di quanto dolore ti può procurare un tipo

attorno. «Sei solo. Chi ti sostituisce?». ¶ «Nessuno, ma non

Marco, non capisci. Io ti amo, ma non sono

le investigazioni e che ti dedichi solo al locale

dai quello che vuole ti lascerà per sempre». ¶ «E

vestito e sbarbato. «Non ti sei nemmeno spogliato» mi

area di ricerca». ¶ «Non ti seguo. Cosa vuoi fare

vostro aiuto. No, non ti posso spiegare di più

o meno quello che ti ha raccontato». ¶ «E cosa

Rossini. ¶ «Bruttina». ¶ «Pensi che ti abbia detto la verità

E lo sai bene. Ti rimane piantata nel cervello

No. E proprio non ti capisco. Vuoi trasformarci in

cliente». ¶ «Visitando i siti ti sei fatto qualche altra

caso di dimenticanza». ¶ «Non ti seguo» intervenne Max. ¶ «Quando

il vero motivo che ti spinge a ficcarti nei

quella che i giudici ti hanno negato?». ¶ «Dài, Max

e il vecchio Rossini ti consoleremo». ¶ Il suo tono

come sempre e non ti accadrà nulla”. ¶ Docile Femmina

Il Maestro di Nodi...Ti dice qualcosa?». ¶ «No. Forse

mese prossimo». ¶ «Ho capito. Ti sta mollando un’altra

dalla circolazione finché non ti è passata. Sei insopportabile

funziona, volti pagina e ti cerchi un’altra donna

della classe?». ¶ «Sì. E ti dirò di più, Max

lavorare nei locali notturni». ¶ «Ti metteresti con un’entraîneuse

corsa». ¶ Il ciccione sorrise. «Ti stai avventurando su un

centro sociale a Padova». ¶ «Ti piace?». ¶ «Molto. Però è

il commercio di armi. Ti posso fornire un bell

nel caso di Helena». ¶ «Ti ascolto». ¶ «Docile Femmina ha

alla manifestazione». ¶ «Il caldo ti ha sciolto il cervello

altra parte del movimento». ¶ «Ti sei dimenticato cos’è

in Italia per malasanità”». ¶ «Ti prego, non riattaccare con

obbligatorio ordinato dal giudice. Ti risparmio i suicidi. Sono

è una buona ragione». ¶ «Ti racconto una storia. Un

champagne e cassis. ¶ «Non ti ho mai visto bere

tono irritato. «Perché non ti fai mai i cazzi

i cazzi tuoi?». ¶ «Perché ti stai comportando come l

che cercavamo proprio lui. ¶ «Ti dobbiamo parlare» esordì Rossini

è una tizia che ti guarda con interesse» mi

una vecchia ferita. ¶ «Che ti succede?» domandai. ¶ «Nulla. Stavo

di una topaia». ¶ «Perché ti interessa Jacovone?» domandò il

ci racconti tutto o ti leghiamo come un salame

Pensa a quante domande ti faranno quando troveranno sul

attori preferiti e non ti ha pagato?» lo provocai

Imbranato come sei non ti basterebbe tutta la vita

e abbassò l’arma. «Ti do dieci minuti, il

scuotendolo per le spalle. «Ti vuoi decidere a svegliarti

nella merda, giuro che ti ammazzo moglie e figli

sibilò una bestemmia. ¶ «Che ti succede?». ¶ «Ho fatto proprio

Sì». ¶ «E adesso non ti piace più?». ¶ «Diciamo che

dolore e lucidità». ¶ «Non ti sembra di esagerare?» domandai

il grilletto. ¶ «Fai come ti pare» tagliai corto. ¶ Rossini

mal di testa. ¶ «Non ti sei ubriacato?» domandai. ¶ Scosse

e per segno cosa ti è frullato per la

E a quel punto ti sono girati i coglioni

da fare. Se non ti piace, l’unica soluzione

Stiamo scappando» gridò affannato. «Ti richiamo appena sono al

più negli anni Settanta...». ¶ «Ti saluto. Ci sentiamo domani

Cosa vuoi bere?» domandai. ¶ «Ti sei già dimenticato cosa

mi insultò Beniamino. ¶ «Non ti ci mettere anche tu

ci mettere anche tu». ¶ «Ti sei risentito perché è

un tamburo» biascicò. ¶ «Come ti senti?» domandai. ¶ «Male. Mai

che cazzo di casino ti sei cacciato». ¶ «Ero in

dietro una macchina...». ¶ «Dove ti hanno trovato i signori

Perché?». ¶ «Capisco che tu ti stia leccando le ferite

già dato a Napoli». ¶ «Ti sbagli» ribatté il ciccione

aveva tutti i torti. «Ti confesso che anch’io

ne separa, altrimenti non ti tira l’uccello» risposi

ritorno». ¶ «Ho un’idea». ¶ «Ti ascolto». ¶ «Non ti piacerà

idea». ¶ «Ti ascolto». ¶ «Non ti piacerà». ¶ «E allora non

potrò starti vicino e ti potrebbe venire la tentazione

Tutte quelle manganellate non ti hanno insegnato niente, eh

la pancia. «Scusa se ti rompo i coglioni con

pistola alla nuca. ¶ «Come ti chiami?» domandai guardandomi attorno

terra per il dolore. ¶ «Ti riduco le gambe un

socio. «Se è interessante ti facciamo tornare dai tuoi

girato stasera?». ¶ «Nella palestra». ¶ «Ti è piaciuto?». ¶ L’uomo

in ospedale». ¶ «Aspetta, prima ti canto una canzoncina» annunciò

una strofa, vedrai che ti piacerà». ¶ Il re del

ne sarei andato». ¶ «Cosa ti ha raccontato della sua

Lee» lo canzonò Max. ¶ «Ti ricordi dell’olandese?» mi

risata nervosa. «Il caldo ti ha rincoglionito. Nessuno dei

eh?». ¶ «Abbiamo pensato che ti sarebbe piaciuto mercanteggiare un

è tempo. E poi ti devo parlare». ¶ «E di

cento». ¶ Mi guardò sorpreso. «Ti ringrazio, ma non ho

tua vita». ¶ «A cosa ti riferisci?». ¶ «In quell’albergo

detto che questa non ti andava bene». ¶ «Altre scelte

se devo essere sincero, ti invidio perché riesci ancora