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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Massimo Carlotto, Il mistero di Mangiabarche, 1997

concordanze di «ti»

nautoretestoannoconcordanza
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Smamma, bella!» sbottai. «Se ti lascio fare, tra cinque
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di vederti. Spero non ti sia offeso per la
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un pezzo che non ti fai sentire». ¶ «Hai ragione
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Dammi il nome e ti sarò riconoscente per l
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Beh, Alligatore, meglio che ti prendano per un cavaliere
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un giro di blues, ti rinchiuderanno, Alligatore, e inventeranno
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giocare all’investigatore...». ¶ «Nessuno ti costringe!» lo interruppi, alzando
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senza il sottoscritto che ti copre le spalle mi
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Una cosa che non ti ho mai visto fare
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sussurrai in un orecchio. ¶ «Ti ho detto che garantisco
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di comparse cinematografiche. Non ti pare che daremo un
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Come ogni mercoledì. Se ti va, in via Roma
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comprare “Il Baratto”. Stanotte ti farai una bella scorpacciata
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dietro di noi e ti piazzi all’altezza delle
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che i due compari ti notino e si insospettiscano
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ospedale». ¶ «Non posso. Marlon ti troverà un dottore». ¶ «Non
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Ben svegliato, Marco. Come ti senti?» domandò il mio
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sardo. «Ci hanno aggredito, ti hanno ferito e non
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Un’idea davvero geniale...». ¶ «Ti riferisci a quel libro
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interruppe: «Alligatore, ma non ti interessa sapere come è
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Il problema è che ti senti responsabile perché, prima
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Certo, certo... Ma se ti trovo – e un giorno
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trovo – e un giorno ti troverò – ti ricambierò la
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un giorno ti troverò – ti ricambierò la cortesia. Con
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legittimi, propositi di vendetta. Ti va di fare due
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avvertire qualcuno di cui ti fidi... In cambio devi
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scopata coi fiocchi... Marlon, ti unisci a me?». ¶ «Certo
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alla tua animaccia e ti faranno bene... Te la
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che uno dei musicisti ti chiamava così e mi
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chi si trattasse. «Come ti chiami?». ¶ «Gina» rispose, «Gina
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le mani sulla testa. «Ti ho lasciato solo una
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e comunicati: Rif. annabella – Ti attendo al solito posto
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direttamente al mio tavolo. ¶ «Ti piaccio vestita così?» domandò
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bene. Perché adesso non ti siedi, così posso allungare
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E tu di cosa ti occupi, Alligatore?». ¶ «Sono una
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milanese. «Non so se ti rendi conto, ma ci
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di merda del genere ti fotte un’onorata carriera
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il peggior nemico che ti puoi trovare di fronte
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fa delle idee...». ¶ «Non ti seguo, Marlon. Cosa vuoi
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e con l’altra ti pugnalano alla schiena». ¶ «Calma
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di quei posti dove ti siedi e solerti camerieri
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siedi e solerti camerieri ti portano un piatto dietro
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di mano. «Quella donna ti farà del male» esordì
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con molto interesse. «Non ti ci mettere anche tu
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posso fornirti queste informazioni... Ti conviene rompere il salvadanaio
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Decimomannu». ¶ «La parola Mangiabarche ti dice niente?» domandai, ostentando
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Non te lo dico». ¶ «Ti conosco da troppi anni
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di aver indovinato... cosa ti frulla in testa...». ¶ «Su
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con i soliti furtarelli... Ti ricordi quando abbiamo ripulito
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porti da Siddi». ¶ «Non ti sembra un po’ troppo
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carico di vergogna. ¶ «Chi ti sei scopato?» gridò incredulo
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sbottò incazzato. «...Una tizia ti aggancia in un bar
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bar e tu manco ti chiedi se per caso
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non ha secondi fini... Ti sei fatto infinocchiare come
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vuoto intorno... Appena una ti sbaciucchia, non capisci più
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della sfortuna... E tu ti vai a impegolare con
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giusto, necessario e dimostrabile». ¶ «Ti capisco io, Marlon» intervenne
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lascia come ricordo e ti manda i suoi saluti
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di sopportarla. «Capisco come ti senti, Marco: hai preso
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ma per quel giorno ti voglio assolutamente lucido e
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il vecchio Rossini. ¶ «Che ti succede?» ¶ «Quei tre stronzi
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dissi, porgendogli il binocolo. «Ti presento l’avvocato Giampaolo
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scuro in volto. «Cosa ti preoccupa, socio?». ¶ «Il destino
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ottima idea. Mentre tu ti dai un sacco di
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risolto il problema... Adesso ti conviene fare il bravo
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ospedale psichiatrico». ¶ «Bell’Alligatore, ti sembra questo il modo
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un tipo tanto pignolo... Ti telefono perché l’attesa
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di interromperla. ¶ «Ascoltami, Alligatore... Ti prego... Io sono qui
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Uno facile, facile: io ti faccio delle domande sul
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Sei pazza, Gina, non ti ci provare nemmeno» la
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spalla. «Dovrai farlo, invece. Ti obbligherà... E poi se
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domande. Con la prima ti giochi il lobo dell
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non la voglio ascoltare.. Ti ricordi cos’è successo
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di abbaglianti e clacson. Ti avvicini il più possibile
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caricatori di riserva». ¶ «Non ti sembra di esagerare?». ¶ «Voglio
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sul serio. «E come?». ¶ «Ti piazzi al Libarium a
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il tuo torcibudella. Loro ti individuano e ti aspettano
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Loro ti individuano e ti aspettano fuori per stenderti
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una settimana» precisò. «Poi ti piazzi al Libarium a
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Università». ¶ «E con chi ti piacerebbe andare a Parigi
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saggiare comunque il terreno. «Ti sento molto sicura, Monica
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Giampaolo Siddi» aggiunsi ghignando. ¶ «Ti devo delle scuse, Marco
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raccomando, Rudy» sussurrò. «Non ti dimenticare il premio per
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in azione. «Vuoi che ti dica dove stanno andando
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nuvola di polvere. ¶ «Questa ti farà bene per la
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non fosse un codardo ti avrebbe già disarmato». ¶ Rivolsi
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del genere che non ti fa guadagnare. Però mi
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la cresta» intervenni. «Ma ti consiglio di riabbassarla subito
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guardandomi intorno. ¶ «Beh, non ti aspetterai che proprio nelle
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a me: «Se non ti serve più, glielo possiamo
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forte. ¶ «È quello che ti meriti» ghignò il milanese
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attaccato, sparando come forsennati. ¶ «Ti sei dimenticato che io
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mattina. ¶ «Sì». ¶ «Potevi dirmelo». ¶ «Ti avrei rovinato la sorpresa
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fai, madre mia? ¶ Cosa ti faccio, madre mia? ¶ Erano
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detto che quella donna ti avrebbe spezzato il cuore
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una mano sul cuore. «Ti prego... Fallo per me
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sedendomi al loro tavolo. ¶ «Ti è piaciuta la Sardegna
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musica dei Superpartes. Ascoltala... Ti farà bene». ¶ «Per essere
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questo. Ma se non ti secca vorrei sedermi al
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molto da dire». ¶ «Non ti preoccupare. Intendevo dire che
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mostrando corti capelli corvini. «Ti piaccio di più così
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l’uomo risponde cosa ti faccio, madre mia?... E
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fa stare tranquillo... Quantomeno ti terrà lontano per un