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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ludovico Ariosto, Orlando furioso, 1532

concordanze di «ti»

nautoretestoannoconcordanza
1
1532
il voler mio, ¶ non ti turbare; e se turbar
2
1532
turbare; e se turbar ti déi, ¶ turbati che di
3
1532
tu mi chiedi ¶ io ti satisfarò senza dimora: ¶ tu
4
1532
tu déi saper che ti levò di sella ¶ l
5
1532
levar questa donna anco ti voglio; ¶ che sarebbe a
6
1532
stata acciò ch'io ti riveli ¶ quel c'han
7
1532
ch'ogni tuo ben ti serra. - ¶ 20 ¶ Tacque Merlino avendo
8
1532
Vedi quel primo che ti rassimiglia ¶ ne' bei sembianti
9
1532
sarà tempo ormai, quando ti piaccia, ¶ ch'io dia
10
1532
in bocca, e non ti doglia ¶ ch'amareggiare al
11
1532
altrui balìa. ¶ Io tanto ti sarò compagna e duce
12
1532
conviensi. ¶ 68 ¶ E se forse ti pensi che ti vaglia
13
1532
forse ti pensi che ti vaglia ¶ combattendo tener serrati
14
1532
ne la battaglia ¶ quando ti schivi, o l'aversario
15
1532
di colui far sciocchi, ¶ ti mostrerò un rimedio, una
16
1532
sì astuto, ¶ come io ti dico, è dal suo
17
1532
ma non monstrar che ti sia stato detto ¶ di
18
1532
annel lo copra; ¶ perché ti spariria dagli occhi, tosto
19
1532
trovar si può chi ti sia amico vero, ¶ et
20
1532
a questo mago. - ¶ 9 ¶ - Non ti mancherà guida (le rispose
21
1532
et altre cose ¶ che ti faran piacere il venir
22
1532
uccisa. ¶ Simile impresa meglio ti conviene, ¶ ch'andar pei
23
1532
stato ¶ che sempre far ti può viver contento; ¶ e
24
1532
meglio il vero io ti denudi, ¶ perché costor volessero
25
1532
verdi miei contra ragione, ¶ ti dirò da principio ogni
26
1532
che quel ch'io ti dirò, sempre mi celi
27
1532
ama né prezza; ¶ che ti pasce di speme e
28
1532
dunque, e d'altro ti provedi, ¶ poi che sì
29
1532
sì inferior di me ti vedi". ¶ 39 ¶ "Non ti vo
30
1532
me ti vedi". ¶ 39 ¶ "Non ti vo' creder questo (gli
31
1532
t'offerisco manifesto, ¶ quando ti piaccia, inanzi agli occhi
32
1532
senti, prima ch'io ti chiami, ¶ non ti partir
33
1532
io ti chiami, ¶ non ti partir di qui, frate
34
1532
femina a morte trar ti debbia? ¶ Ch'ir possan
35
1532
et a gran passo ¶ ti son venuto la nuova
36
1532
non credo, signor, che ti sia nuova ¶ la legge
37
1532
non risponda ¶ chi tu ti sia, ch'in corpo
38
1532
grandine il ciel sempre ti schivi. ¶ 31 ¶ E s'ora
39
1532
per quella bella donna ti prometto, ¶ quella che di
40
1532
a quel ch'io ti dicea, ¶ e seguir poi
41
1532
Alcina ogni tuo ben ti fura, ¶ ch'io non
42
1532
disegno, e meco ¶ non ti rimeni la tua dolce
43
1532
orsi e di leoni ¶ ti porsi io dunque li
44
1532
mai creder questo, ¶ che ti facessi d'Alcina mancipio
45
1532
a voglia sua preso ti mena. ¶ 60 ¶ Se non ti
46
1532
ti mena. ¶ 60 ¶ Se non ti muovon le tue proprie
47
1532
arbor tuo fecondo; ¶ ma ti dovria una coppia esser
48
1532
ad ella; ¶ ch'aveder ti potrai come sia bella
49
1532
a cui, se non ti scorda, tu sai quanto
50
1532
ripara ad ogni incanto ¶ ti manda: e così il
51
1532
dirai tu, se subito ti fermo? ¶ se contra questo
52
1532
che più a far ti resta ¶ acciò di me
53
1532
resta ¶ acciò di me ti sazii e ti disfami
54
1532
me ti sazii e ti disfami? ¶ che dar ti
55
1532
ti disfami? ¶ che dar ti posso omai più, se
56
1532
suoi giorni grami: ¶ perché ti parve di voler più
57
1532
crudel, pur ch'io ti sazii, ¶ non recuso che
58
1532
può ch'assai non ti ringrazii. - ¶ Così dicea la
59
1532
chi potea sforzarme? ¶ chi ti mi volea tôrre al
60
1532
in pace anco lasciar ti ponno. ¶ 80 ¶ Parea ad Orlando
61
1532
all'inferno, onde uscisti, ti rasigno. - ¶ Così dicendo, lo
62
1532
fatto per te, non ti vorrei, ¶ ingrato, improverar, né
63
1532
m'appongo al vero, ¶ ti vedessi punir di degna
64
1532
presenza: ¶ ogn'altro ben ti par di poca stima
65
1532
negli altri il cor ti lima; ¶ in questo il
66
1532
n'informi pienamente, ¶ io ti distinguerò tutta la gente
67
1532
destrier snello ¶ e me ti dono, e come vuoi
68
1532
abbi sul legno: ¶ io ti farò veder perché l
69
1532
detto avria: - Con Menelao ti resta, ¶ Elena, pur; ch
70
1532
aita! ¶ la mia virginità ti raccomando ¶ più che l
71
1532
senz'altra indugia accorger ti farei. - ¶ Disse il Spagnuol
72
1532
perché pigliarne tu cura ti déi? ¶ Io sol contra
73
1532
pazzo saria? ¶ Ma se ti par pur la domanda
74
1532
rispose sorridendo il conte) ¶ ti pensi a capo nudo
75
1532
marrano, ¶ in che paese ti trovasti, e quando, ¶ a
76
1532
Quel paladin, di che ti vai vantando, ¶ son io
77
1532
vantando, ¶ son io, che ti pensavi esser lontano. ¶ Or
78
1532
con quanto gaudio non ti potrei dire, ¶ sperando in
79
1532
oportuno. ¶ Non so se ti se' apposto, o se
80
1532
risposta al mascalzone: ¶ - Io ti venderò l'arme ad
81
1532
Ruggiero ogni sembianza; ¶ e ti farà parer con sua
82
1532
con gli altri poi ti tenga a bada. ¶ 52 ¶ Acciò
83
1532
e tanti ¶ caduti, non ti colgan, sie avertita, ¶ che
84
1532
Ruggier viso e sembianti ¶ ti parrà di veder, che
85
1532
tu; ma, come avanti ¶ ti vien, fagli lasciar l
86
1532
ma ben colui che ti dà tanta noia. ¶ 53 ¶ Ti
87
1532
ti dà tanta noia. ¶ 53 ¶ Ti parrà duro assai, ben
88
1532
Férmati, pria ch'io ti conduca al bosco, ¶ sì
89
1532
silenzio mi convegna. ¶ Ma ti farò, tra mille, scelta
90
1532
arbore s'inesta. ¶ Che ti dirò de la seconda
91
1532
E per un che ti sia fatto ribelle, ¶ cento
92
1532
sia fatto ribelle, ¶ cento ti si faran per tutto
93
1532
stanza, ¶ che 'l ritrovarlo ti saria ventura; ¶ ma pur
94
1532
capitan di ch'io ti parlo, ¶ veggio in Italia
95
1532
brami che morte oggi ti giunga, ¶ venir ti piaccia
96
1532
oggi ti giunga, ¶ venir ti piaccia su quest'altra
97
1532
morir quella via dritto ti mena. ¶ 43 ¶ Tu non andrai
98
1532
che fin al mar ti fia tutta sicura. - ¶ - Io
99
1532
fia tutta sicura. - ¶ - Io ti ringrazio, padre, del consiglio
100
1532
non sapendo come io ti seguissi, ¶ quasi il cor
101
1532
te, se l'Orco ti ci coglie!" ¶ "Coglia (disse
102
1532
Esser di ciò argumento ti poss'io, ¶ e tutte
103
1532
ho consiglio ¶ che dar ti possa; e contentar ti
104
1532
ti possa; e contentar ti puoi ¶ che ne la
105
1532
che l'Orco non ti senta e non t
106
1532
Italia imbriaca, e non ti pesa ¶ ch'ora di
107
1532
quella ¶ che già serva ti fu, sei fatta ancella
108
1532
di fame, in Lombardia ti guida, ¶ e tra noi
109
1532
noi cerchi o chi ti dia del pane, ¶ o
110
1532
ben che d'Anteo ti vanti e d'Anniballe
111
1532
la donna nostra? ove ti manda? - ¶ 33 ¶ Rispose il nano
112
1532
onta ¶ ch'oggi fatta ti fu per ignoranza, ¶ l
113
1532
ignoranza, ¶ l'onor che ti fai qui s'adegua
114
1532
alta tua virtù non ti fa degno ¶ di questo
115
1532
sol, ma ch'io ti doni il core: ¶ e
116
1532
quest'arme avute? onde ti sei ¶ sul buon destrier
117
1532
Grida: - Fanciullo, gran briga ti diede ¶ chi ti lasciò
118
1532
briga ti diede ¶ chi ti lasciò di questo scudo
119
1532
o che 'l quartier ti dia: ¶ la vita mi
120
1532
O Cloridano, ¶ io non ti posso dir quanto m
121
1532
quando o dove io ti lasciassi! - ¶ 5 ¶ Così dicendo, ne
122
1532
altra pietà per me ti pieghi, ¶ né pensi che
123
1532
ritornar mai vivo, ¶ quanto ti parria duro, o re
124
1532
ancor, discortesia farei. ¶ 90 ¶ Che ti riposi insino al giorno
125
1532
doman torni in campo, ti concedo. ¶ Non mi fia
126
1532
travagliato e lasso esser ti credo. - ¶ - Il travagliare in
127
1532
a tuo costo ¶ io ti farò di questo aveder
128
1532
De la cortese offerta ti ringrazio, ¶ ma riposare ancor
129
1532
ma vedi ¶ che non ti manchi il dì più
130
1532
abbi ad uccidere, ¶ ben ti può increscere anco del
131
1532
sì gran sorte, ¶ che ti potesse dar libera aita
132
1532
più palese ¶ tua madre ti potea por segno al
133
1532
cittade. - ¶ 77 ¶ - Tu fa come ti par (disse Marfisa), ¶ ch
134
1532
vincitore annoi. - ¶ 125 ¶ - Se non ti par questo partito buono
135
1532
dovea, levata m'hai. ¶ Ti par ch'in luogo
136
1532
non udirai che pro ti faccia ¶ (disse la vecchia
137
1532
del contrario temo), ¶ io ti farò veder ch'in
138
1532
perché teme ch'io ti narri il tutto, ¶ or
139
1532
de l'infelice giovene ti dico: ¶ così avea nome
140
1532
la fé di che ti vanti; ¶ ma che fu
141
1532
Ingiustamente è se 'l ti grava ¶ ch'io tema
142
1532
a quella mesta: - Io ti conforto ¶ che tu vegga
143
1532
non tocca a lui. ¶ Ti fia per questa giostra
144
1532
gli rispose Ippalca) ¶ che ti faria cangiar forse pensiero
145
1532
per celarti da me ti fossi messo, ¶ il tuo
146
1532
Se 'l volermi veder ti fa venire, ¶ vo' che
147
1532
come rubata fu, non ti so dire. ¶ Or che
148
1532
questa parte dunque io ti vo' dire. ¶ 22 ¶ Da la
149
1532
né di lasciarla mai ti sia licenza; ¶ ma notte
150
1532
Vo', se da lei ti sarà commandato, ¶ che pigli
151
1532
cala il monte: ¶ or ti potrà giovar l'esser
152
1532
parer molto erra. ¶ Io ti concedo che diresti il
153
1532
segua, ¶ o ch'io ti faccia sol d'un
154
1532
a Ruggier disse: - Io ti sfido. ¶ 102 ¶ Tu la mia
155
1532
né minaccie né conforti ¶ ti pôn questa follia levar
156
1532
follia levar del petto, ¶ ti mostrerò quanto miglior partito
157
1532
che di questo intende. ¶ - Ti pensi (disse) farmi stare
158
1532
terminar con lui; ¶ ma ti darò da far tanto
159
1532
Ruggiero. - ¶ 109 ¶ - La parte che ti pensi, non n'avrai
160
1532
che non vorrai, ¶ e ti farò sudar dal piè
161
1532
E seguitò dicendo: - Io ti protesto ¶ che, s'alcun
162
1532
Guardati, Carlo, che 'l ti viene adosso ¶ tanto furor
163
1532
furor, ch'io non ti veggo scampo: ¶ né questi
164
1532
toccarti fin all'osso, ¶ ti tolle a un tempo
165
1532
tenebre sei cieco. ¶ 8 ¶ Io ti dico d'Orlando e
166
1532
appresso al gran bisogno ti si tolle; ¶ che non
167
1532
di questo campo più ti veggio. - ¶ 39 ¶ Come che la
168
1532
voglio questa, e non ti paia nuovo. ¶ Pazzo o
169
1532
tenzon seconda; ¶ e non ti dubitar ch'io non
170
1532
prestato il cavallo oggi ti sia, ¶ ch'io veggo
171
1532
novellamente insieme abbiamo presa, ¶ ti son contento aver tanto
172
1532
isdegno); ¶ ma più chiaro ti dico ora e più
173
1532
ch'in questo giudice ti faccia, ¶ con promission ch
174
1532
dicendo: - Vada pur come ti pare: - ¶ sì che prima
175
1532
ingegno (egli dicea), ¶ come ti volgi e muti facilmente
176
1532
infelice, oh miser chi ti crede! ¶ 118 ¶ Né lunga servitù
177
1532
né grand'amore ¶ che ti fu a mille prove
178
1532
a Mandricardo inferiore ¶ io ti paressi, di te privo
179
1532
siedemi incontra, ch'io ti vegga in faccia. - ¶ Ma
180
1532
molto a dietro tu ti lassi; ¶ ma questo sol
181
1532
altri, e tanto mi ti scosti. ¶ Io disegnava, avendo
182
1532
trovo in braccio?" ¶ "Questo ti fia (suggiunse il Greco
183
1532
Greco) nulla; ¶ che ben ti saprai tor di questo
184
1532
voler, quando di me ti doglia". ¶ 62 ¶ Pensa ella alquanto
185
1532
tempo è ben che ti riposi, quando ¶ stato a
186
1532
tocca posare, e pro ti faccia, ¶ che tutta notte
187
1532
quel sì gagliardo, ¶ che ti godé senza far parte
188
1532
disse: - Più di quella ti commendo, ¶ la cui morte
189
1532
dir mai più che ti convegna. - ¶ Così dicendo, forza
190
1532
biasmo o laude esser ti credi, ¶ ch'al premiar
191
1532
battaglia, ¶ un de' miei ti darò, piglia conforto, ¶ che
192
1532
ciò ch'io voglio, ¶ ti spiegherò più chiaramente il
193
1532
con la spada non ti provassi anco, ¶ e non
194
1532
vali o manco. ¶ Come ti piace, o scendi, o
195
1532
le man tu non ti tegna al fianco, ¶ io
196
1532
e disse: - La battaglia ti prometto; ¶ e perché tu
197
1532
sia ardito, e non ti punga ¶ di questi c
198
1532
fatto pazzo in somma ti conchiudo; ¶ e non avrei
199
1532
Brandimarte grida: ¶ - Qualunque tu ti sia, che, per errore
200
1532
ch'amo costui, pietà ti vegna. ¶ Di farlo tuo
201
1532
tuo prigion, per Dio, ti basti; ¶ che, s'orni
202
1532
fossi in cielo assunto, ¶ ti seguirò, quando abbi il
203
1532
meco a far non ti dà il core, ¶ e
204
1532
a ritrovarte: ¶ e poi ti sosterrò con l'arme
205
1532
io mai. ¶ 100 ¶ Ma ben ti priego che prima che
206
1532
in ogni tempo che ti piace, ¶ te n'abbiano
207
1532
pietà si metta; ¶ che ti diletti, anzi ti pasci
208
1532
che ti diletti, anzi ti pasci e vivi ¶ di
209
1532
non splenda lume. ¶ Facil ti fu ingannare una donzella
210
1532
chi t'ama non ti penti? ¶ Se 'l mancar
211
1532
peso il cor gravar ti senti? ¶ Come tratti il
212
1532
tenga il cor, non ti dico io; ¶ di questo
213
1532
poi contra ragion mi ti sei tolto. ¶ Renditi, iniquo
214
1532
ben che di vita ti privi, ¶ poi ch'è
215
1532
con prieghi io non ti feci, ¶ che 'l facci
216
1532
qual le dica: - Perché ti consumi, ¶ dando credenza a
217
1532
a Dio beati numi. ¶ Ti basti il gran martìr
218
1532
di marmore un tempio ti prometto ¶ edificar de l
219
1532
morte o fuga, io ti levi del regno. ¶ S
220
1532
più non ascenda, ¶ non ti dispiaccia che 'l tuo
221
1532
e l'esser mio ti dica, ¶ ben che 'l
222
1532
mi s'aguagliasse: ¶ né ti saprei ben dir, di
223
1532
cavallier di ch'io ti parlo ¶ (che così nome
224
1532
il tutto. ¶ 22 ¶ Io non ti potre' esprimere il gran
225
1532
Una dolce aura che ti par che vaghi ¶ a
226
1532
venuto meco a consigliar ti sei ¶ per così lunga
227
1532
né il cavallo alato ¶ ti valea, se da Dio
228
1532
agio insieme poi, ¶ e ti dirò come a procedere
229
1532
Gli è ver che ti bisogna altro viaggio ¶ far
230
1532
uom di ch'io ti parlo, nasca: ¶ che, dove
231
1532
hai voluto ch'io ti parli. ¶ Le virtudi per
232
1532
questi di ch'io ti dico, inerti e vili
233
1532
che 'l ver non ti sia ascoso, ¶ tutta al
234
1532
le fu amico. ¶ Non ti maravigliar ch'io n
235
1532
fedel; ch'a fé ti giuro ¶ ch'in ciò
236
1532
in Africa mandati: ¶ ma ti prometto, e ti do
237
1532
ma ti prometto, e ti do ben la fede
238
1532
vittoria; e basti ¶ che ti disponga amarmi, ove m
239
1532
strada, ¶ tanto che tu ti vegga Arli davante, ¶ ove
240
1532
mancator di fede; ¶ acciò ti trovi apparecchiato e presto
241
1532
campagna. ¶ - Tua cortesia nulla ti vaglia al mondo; ¶ che
242
1532
mio signor menar preso ti voglio: ¶ ma qui morrai
243
1532
possa, ¶ ch'io non ti dica che tu torni
244
1532
che sul duro terren ti doglian l'ossa. ¶ Ritorna
245
1532
disio. ¶ Di' al re, ti prego, che fuor de
246
1532
che se ben qui ti perdo, almen l'inferno
247
1532
l'inferno ¶ poi mi ti renda, e stii meco
248
1532
moro, ¶ s'io non ti parlo: ohimè! che t
249
1532
di nuovo chiama. ¶ - Non ti bastava, perfido (disse ella
250
1532
la pugna altrui; ¶ ma ti farò pentir con questa
251
1532
più diligente. ¶ 64 ¶ Ruggier, se ti guardò, mentre che visse
252
1532
troppo torto ¶ a non ti vendicar del padre morto
253
1532
e in Troian non ti potevi ¶ insanguinar, ch'erano
254
1532
dei figli vendicar tu ti dovevi. ¶ Perché, vivendo tu
255
1532
macchia che mai non ti levi ¶ dal viso; poi
256
1532
di te, se più ti veggo fra le squadre
257
1532
l'eterno onor che ti si debbe, ¶ e che
258
1532
grida: "Traditor, da me ti scosta! ¶ 71 ¶ Tu dunque avrai
259
1532
io sia teco. ¶ Se ti dirà che senza merto
260
1532
son giunta, ¶ come io ti son d'affinità congiunta
261
1532
mio parente e servo ¶ ti fu, ti son parente
262
1532
e servo ¶ ti fu, ti son parente e serva
263
1532
è, far resistenza ¶ non ti può alcun de la
264
1532
così rispose: ¶ 49 ¶ - Quando io ti confortava a stare in
265
1532
dissi allora, e che ti voglio or dire, ¶ né
266
1532
da fedel servire. ¶ Io ti conforto ch'al paterno
267
1532
pur piace. ¶ 61 ¶ Pur se ti par che non ci
268
1532
e la battaglia più ti sta nel core, ¶ che
269
1532
quando qui con Orlando ti veggo ora. ¶ Crederò ben
270
1532
Crederò ben, tu che ti vedi in preda ¶ di
271
1532
mio far torto. ¶ 45 ¶ Or ti puoi ritornar; che se
272
1532
c'ha lunga man, ti giunge ¶ quando tu gli
273
1532
dinanzi agli occhi ingiuriar ti veggia. ¶ Dunque è ben
274
1532
dirgli: - Orlando, fa che ti raccordi ¶ di me ne
275
1532
a Dio; ¶ né men ti raccomando la mia Fiordi
276
1532
Rispose il cavallier: - Non ti rincresca ¶ se 'l nome
277
1532
nome mio scoprir non ti vogli'ora: ¶ ben tel
278
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detto mosse, ¶ disse: - Io ti priego che tu sia
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sia contento ¶ ch'io ti dia questa sera alloggiamento
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questa sera alloggiamento; ¶ 72 ¶ che ti farò veder cosa che
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di Cornovaglia, ¶ il vin ti spargerai tutto sul petto
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di veder tua sorte ti travaglia. - ¶ Così dicendo, per
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mia consorte. ¶ 10 ¶ Perché non ti conobbi già dieci anni
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ne dogli meco: ¶ e ti dirò il principio e
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io sento ancora, e ti dirò in che modo
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questa mia che sì ti lodo, ¶ una femina nobil
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mi sia. ¶ 25 ¶ "Ma che ti sia fedel, tu non
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merto?" ¶ 28 ¶ Disse Melissa: "Io ti darò un vasello ¶ fatto
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restassi. ¶ Disse Melissa: "Io ti farò venire ¶ a conoscere
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così rispose: ¶ - Mal consiglio ti diè Melissa in vero
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d'attizzar le vespe ti propose; ¶ e tu fusti
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avanzarsi qualche miglio. ¶ - Acconciar ti farò (disse) un legnetto
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pace, sempre con amore ¶ ti tenga in abondanzia et
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et in letizia; ¶ e ti difenda contra ogni furore
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d'amor gli accidenti ti son noti. ¶ E sopra
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poi, ¶ pur che, qual ti lascio or, tu mi
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lascio or, tu mi ti renda: ¶ pur che, come
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onor (dice al fin) ti raccomando": ¶ piglia licenzia, e
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io t'ho (perché ti voglio ¶ insiememente dire onde
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erede ¶ non rimanesti, io ti fo ricco or ora
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Amor t'avinse, anco ti trovi, ¶ voglioti dimostrar l
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balia, che pigliasse, ¶ soggiungendo: "Ti par che prezzo sia
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sua colpa rea. ¶ Non ti so dir com'ella
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Quello che iersera sì ti parve bello, ¶ del mio
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muto. ¶ O terra, acciò ti si gettassi dentro, ¶ perché
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con sì vil uom ti vidi, ¶ se per seguir
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palagio vale. ¶ 142 ¶ S'io ti parvi esser degna d
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canto. ¶ 160 ¶ - Deh perché, Brandimarte, ti lasciai ¶ senza me andare
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che Fiordiligi tua non ti seguisse. ¶ T'avrei giovato
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fatto guadagno, ¶ che non ti può mai tor caldo
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vita mia, che non ti doglia ¶ lasciare il tuo
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che meco; ¶ e che ti paia assai miglior partito
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tua virtù che dar ti deggia ¶ ciò che domandi
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può, ch'io non ti veggo e sento, ¶ in
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fu a Belgrado, odio ti porta. - ¶ 48 ¶ E seguitò, più
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questi colpi ancor, so, ti dorrai. ¶ 81 ¶ Carlo e molt
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sempre tu faccia ¶ come ti par; che mai trovar
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Latini s'ode. ¶ Se ti fur par ne l
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caro stato sei, che ti nutria, ¶ e di sua
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e di sua man ti ponea freno e sella
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mostrar, gli dice: - Non ti gravi ¶ d'aprirmi la
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che sai s'io ti son vero amico, ¶ non
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sol dipoi ch'io ti son sì tenuto, ¶ che
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Di meco conferir non ti rincresca ¶ il tuo dolore
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l'opra mia non ti riesca, ¶ la morte sia
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fossi Ruggier, ch'io ti facessi avere ¶ la donna
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questo amor ch'io ti porto, v'avria posto
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quando di carcere io ti trassi, ¶ n'avesse, come
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negando il tuo voler, ti sei ¶ privo d'ogni
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fin disse: - Io mi ti rendo, ¶ e contento sarò
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non morire. ¶ Ma quando ti sciorrò l'obligo mai
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battaglia sfido; ¶ e qui ti vo', prima che 'l