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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Bono Giamboni, Della miseria dell'uomo, 1292?

concordanze di «ti»

nautoretestoannoconcordanza
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con tanti pensieri? Bene ti doverresti ricordare di quello
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non sentire? Male dunque ti ricorda del detto di
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ricordano niente. Onde non ti conviene questo modo tenere
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in buono stato non ti varrebbe niente, se l
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che tu hai, non ti debbia al postutto dolere
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male, e del bene ti allegra. E Santo Pagolo
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che delle tue avversitadi ti debbia tosto consolare, e
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desse la morte, non ti dei tu crucciare, se
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dei tu crucciare, se ti senti gravato stando nel
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conosciute, sopra le tue ti potrai consolare; perchè dice
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più innanzi dire non ti voglio; perciò, se vorrai
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è la cagione perchè ti dei umiliare. Non andare
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cosa strana; se umiliare ti vuogli, te medesimo pensa
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se’, ed in cenere ti convertirai. Appare dunque che
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è la cagione perchè ti dei umiliare. ¶ Qui si
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ventre della madre. Or ti voglio dire della miseria
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paura e morte, sì ti voglio in prima mostrare
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quest’ordine, che prima ti diroe delle doglie, che
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ch’è nata. Appresso ti diroe delle doglie e
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co’ dì suoi. Appresso ti diroe le pene e
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vecchiezza. E da sezzo ti porroe certi rimedj, che
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ch’è nata, sì ti voglio mostrare di quelle
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in questo mondo; or ti voglio dire certi rimedj
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questo misero mondo; or ti vo’ dire delle fatiche
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sudore del volto tuo ti sarà dato il pane
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savio delle cose. Or ti voglio dire delle fatiche
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detto mio, acciò che ti sappi consigliare, che via
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quello dell’avarizia. Appresso ti porrò certe ragioni, che
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di fare ricchezze. Appresso ti mostrerrò aperta ragione perchè
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non si sazia. Appresso ti mostrerrò colà, dove l
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di che cose. Appresso ti faroe certi capitoli, laove
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utili a sapere. Appresso ti mostrerrò che cose dee
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Ed acciò che brievemente ti dica, per le ricchezze
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ritenere: e in prima ti vo’ dire del vizio
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cioè dello Spirito Santo, ti dono: nel nome di
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nel nome di Cristo ti leva, e va’. E
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ricchezze siano ree; io ti vo’ mostrare che la
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buona e rea, sì ti voglio in prima mostrare
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la sua ricchezza. Appresso ti mostrerrò come la vita
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la sua povertade, or ti voglio dire che cose
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tenere. E in prima ti vo’ mostrare come si
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che le possiede. Or ti voglio dire in che
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che tu hai, non ti basta a poter compiere
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usare le ricchezze, ora ti voglio mostrare, come le
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una cosa, e quando ti abbonderanno le spese, e
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spese, e quando non ti fia bisogno di spendere
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il variamento delle cose, ti adatterai al tempo, e
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al tempo, e non ti muterai di niente, secondo
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che le possiede. Or ti vo’ dire altre cose
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inteso che di povertà ti vai lamentando, ma non
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senno e misura, or ti voglio mostrare in che
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all’uomo ricco, sì ti rispondo in questo modo
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la sua ricchezza. Or ti voglio dire come la
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ogni mangiare, e non ti gittare sopra ogni esca
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Con temperanza ed astinenza ti guarda di mangiare di
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e il tuo cibo ti faccia prode, e desti
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mangiare. E manuca quanto ti sia bastevole, e non
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cuore tuo, e non ti lasciar pigliare con gl
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gli disse: Questa signorìa ti sarà tolta, e sarai
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infino alla morte, or ti voglio dire della morte
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passati dinanzi da te, ti sono come die che
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che tu muoia? Or ti vo’ mostrare le miserie
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tutte le pene, sì ti vo’ dire in prima
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quali persone, cioè propietadi, ti vo’ dare ad intendere
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pena, o gloria, sì ti voglio mostrare quai sono
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tenuto di fargli, sì ti voglio mostrare in che
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per questo amore, sì ti vo’ dire in che
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largamente, se d’assai ti senti; e se no
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se non t’ode, ti sia come eretico e
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comandamenta di Dio, sì ti vo’ dire di otto
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Israel, che il Sabato ti riposi, e che non
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ragioni, le quali non ti voglio ora seguitare. Se
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amore di Dio. Or ti vo’ dire delle cinque
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commetterai avolterio, e non ti sozzerai d’alcuna altra
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morte del corpo, sì ti voglio in prima dire
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condizione dello Inferno. Appresso ti dirò delle miserie e
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in quel luogo. Appresso ti risponderò sopra a certe
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utili a sapere. Appresso ti dirò della gloria e
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va in Paradiso. Appresso ti diroe del die del
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il male, con quella ti saranno misurate le pene
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mondo, acciò che non ti metta in mano del
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ministro, e il ministro ti metta in carcere, che
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nel mondo; che solamente ti vorranno, e disidereranno coloro
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Potrebbe altri dire, io ti vo’ mostrare per molte
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loro. Alle quali cose ti voglio rispondere, acciò che
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rispondere, acciò che non ti trovi ingannato di malvagia
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dicono il simigliante, or ti pensa pur infra te
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ne sono degni? Anche ti pensa come Iddio è
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vanno in Inferno, sì ti voglio mostrare della gloria
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di questa materia sì ti dirò prima alcuna cosa
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natura del Paradiso. Appresso ti diroe della beatitudine e
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anime sono molte, sì ti voglio mostrare quai sono
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eglino diranno: Ove così ti vedemmo, e quando così
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vedemmo, e quando così ti facemmo? Ed ei risponderà