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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Oriana Fallaci, Penelope alla guerra, 1962

concordanze di «ti»

nautoretestoannoconcordanza
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1962
tu mi detesti.» ¶ «Non ti detesto. Mi irrita soltanto
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1962
tu mi odi.» ¶ «Non ti odio. Mi infastidisce soltanto
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se ne ho voglia, ti sposerò. Ma ora parto
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aghi d’argento…» ¶ «Chi ti ha raccontato queste sciocchezze
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sei felice, anche Abadan ti sembra un’opera d
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lo sei, perfino Venezia ti sembra volgare. E poi
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un discorso che non ti va a genio, lo
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del palazzo dell’ONU. Ti dispiace cambiare discorso?» ¶ «Figurati
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Perché? Un tempo Martine ti piaceva. Non è stata
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che m’importi se ti sei portato a letto
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Se il vecchio non ti avesse mandata, in America
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da te. Da quando ti conosco non fai che
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Chi?» ¶ «Quell’americano che ti raccontava fandonie.» ¶ «Non essere
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minacciosamente?» ¶ «Oh, sì. Io ti aspetto, Giovanna. Ciò ti
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ti aspetto, Giovanna. Ciò ti riguarda?» ¶ Gli voltò stizzita
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se non stai attenta, ti bruci le dita. La
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e fintanto questo durava ti sentivi tapino, indegno d
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innocui, e di colpo ti accettavano, ti salutavano con
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di colpo ti accettavano, ti salutavano con pesanti manate
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formaggino fresco, zucchero mio; ti adottavano, ti contagiavano, ti
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zucchero mio; ti adottavano, ti contagiavano, ti ingoiavano: e
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ti adottavano, ti contagiavano, ti ingoiavano: e in un
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non è quella dove ti è capitato di nascere
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decidere su ciò che ti piace o ciò che
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o ciò che non ti piace, sugli anni che
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che in tre minuti ti porta al centoduesimo piano
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pietrificati alla paura che ti mozza il respiro quando
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1962
mozza il respiro quando ti inoltri per strade che
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strappo di azzurro che ti libera dalla paura. Col
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meno evitabili, le vetrine ti suggeriscono lettere già scritte
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1962
già scritte, guanciali che ti addormentano, macchine per lavarti
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1962
al modo in cui ti ho voltato le spalle
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1962
sapevo. Delizioso paese dove ti citano su duecento giornali
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1962
di vederti, Martine. Francesco ti manda molti saluti.» ¶ «Caro
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Ora non dirmi che ti capita il caso più
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ne vado.» ¶ «Oh, Dio! Ti capita il caso più
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Soffrirai tanto se non ti fai un poco furba
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mio ex è disabitata: ti piacerà. Ti piacerà anche
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è disabitata: ti piacerà. Ti piacerà anche la casa
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star sola.» ¶ «Niente pensamenti. Ti aspetto per sabato. Oh
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il tartufo. Dimmi, piuttosto: ti piacerebbe vivere a Hollywood
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York? Ah, vedo che ti brillano gli occhi. Quindi
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è l’uomo che ti pagherà i duemila dollari
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Non capisco che cosa ti prenda, stasera. Raccontagli una
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cascare per terra. ¶ «Hultz, ti presento l’ospite d
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in Germania. Quello che ti è piaciuto tanto, ricordi
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1962
esser gentile» sussurrò Gomez. ¶ «Ti prego, Gomez, andiamo via
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quando sogni che qualcuno ti uccide e vorresti scappare
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1962
oro?» ¶ «Sotto il cappotto.» ¶ «Ti sta bene, quell’abito
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sorrise: impenetrabile. ¶ «Molto gentile.» ¶ «Ti accompagno all’albergo, baby
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1962
mangiare verso le nove. «Ti prego, tesoro. Bill porta
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conoscono! Straordinario! Si conoscono!». ¶ «Ti chiami Richard Baline, vero
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1962
incontrandoti per strada non ti avrei riconosciuto? Sei una
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via quasi subito. Perché?» ¶ «Ti ho visto.» ¶ «Cristo! Dov
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tu fossi un fantasma. Ti sapevo morto, lo sai
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ricordi queste cose? Davvero ti ricordavi di me?» ¶ «Come
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distingue dagli altri americani, ti pare? Sono sotto il
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chi dovrei vivere?» ¶ «Non… ti sei sposato?» ¶ «Io?!» Rise
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stelle…» ¶ «Cristo, che memoria! Ti ho raccontato tante bugie
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Forse preferisci raggiungere Martine… Ti porto da Martine.» ¶ «Non
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La mia Giovanna! Come ti ha chiamato Martine?» ¶ «Giò
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Bene! Benissimo! Mi piace! Ti chiamerò sempre Giò.» ¶ «Io
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sempre Giò.» ¶ «Io invece ti chiamerò sempre Richard.» ¶ «Come
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chiama soltanto Richard.» ¶ «Perché ti chiamano Dick?» ¶ «È il
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del ferry-boat che ti ha riportato sulla terra
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taxi, un ascensore che ti conduce sulla torre più
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ne importa, lo stomaco ti si rovescia ma non
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ne importa, lo stomaco ti si rovescia, ma non
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centinaia di facce che ti sembran giulive perché tu
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film di Marilyn Monroe. ¶ «Ti piace? Eh, ti piace
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Monroe. ¶ «Ti piace? Eh, ti piace?» ¶ «È meraviglioso, Richard
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No, non ho sonno.» «Ti… ti piacerebbe andare in
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non ho sonno.» «Ti… ti piacerebbe andare in un
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Go, young lady! Go!» ¶ «Ti prego, Richard!» ¶ «Calmati, Giò
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che passaggio! Che voce! Ti piace, Giò?» ¶ «Chi è
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mentre ballavi. Quei negri ti mangiavan con gli occhi
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negli occhi. ¶ «Richard.» ¶ «Oh, ti annoio! Perdonami. Sì, capisco
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un po’ tardi. Ora ti riaccompagno in albergo. Ma
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albergo. Ma no: aspetta, ti prego.» ¶ «Richard» disse Giovanna
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teme d’esser punito. ¶ «Ti prego, Richard. Non piangere
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è nulla da piangere. Ti prego, Richard. Dovrei essere
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piangere, no? Guardami, Richard: ti sembra che pianga?» ¶ Infatti
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1962
con mammy: «Lo rovinerai, ti dico. Lo rovinerai come
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1962
rovinato te? Io che ti proteggo, ti difendo, ti
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Io che ti proteggo, ti difendo, ti aiuto?» «Florence
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ti proteggo, ti difendo, ti aiuto?» «Florence, sto male
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per cause che non ti posso spiegare ma che
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1962
Tuo Richard. ¶ «P.S. Ti consiglierei di andare da
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1962
mi chiami.» ¶ «Tanto non ti trova lo stesso, se
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1962
il ricevitore. ¶ «Ciao, Giò. Ti ricordi di me? Sono
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1962
Intatti e bellissimi. Dick ti ha detto che hai
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1962
che tu lo sapessi. Ti disse che doveva partire
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1962
fai morire. Sorry: non ti faccio ridere, vero?» ¶ «Al
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soffro di solitudine: perciò ti ho chiamato. Sai, gli
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la gente infelice.» ¶ «Martine ti sembra infelice?» ¶ «Non ho
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al telefono. ¶ «Perché non ti accomodi su quella poltrona
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poltrona.» ¶ «Sto bene qui, ti dico.» ¶ Si fissarono in
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bevve senza far smorfie. ¶ «Ti piace?!» ¶ «Ottimo.» ¶ «Voi americani
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sei così calma. Interessante! Ti meriti che non tocchi
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Ma quando questo accadrà ti accorgerai anche che l
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anche che l’America ti è entrata nel sangue
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1962
un soggetto che nessuno ti comprerà mai: La Corsa
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No, mammy.» ¶ «Sai che ti dico, figliolo? Che Bill
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di telefonarmi: tanto non ti ascolto. Sono adulto, vaccinato
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alzò un sopracciglio. ¶ «Se ti fa tanto piacere.» ¶ «E
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dico per gli altri. Ti dirò: gli uomini sono
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1962
intende. A proposito, dove ti porta il tuo Richard
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1962
bianco?» ¶ «Piglia quel che ti pare.» ¶ «Martine, mi sta
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Se credi di smontarmi, ti sbagli» disse Giovanna precipitandosi
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A proposito: scusami se ti ho fatto aspettare e
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Oh, mi stai infastidendo!» ¶ «Ti supplico, tesoro.» ¶ «E non
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1962
ufficio.» ¶ «Richard, quante volte ti sei innamorato delle tue
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1962
un tapis roulant che ti riporta nel medesimo punto
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sola: sicché, quando qualcuno ti viene incontro… Mi segui
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una persona che non ti respinge perché sei solo
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interessa veramente di te. Ti chiedono come stai, ad
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enjoy your scrambled eggs?” Ti sono piaciute le uova
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confessarsi attraverso una grata. Ti guardano in faccia, tutt
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faccia, tutt’al più ti fissan la nuca, e
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1962
sentire quegli occhi che ti pigian la nuca, e
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1962
pigian la nuca, e ti vergogni, la tiri più
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lo si può superare. ¶ «Ti seguo, Richard» disse seria
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a vedere quel musical. Ti è piaciuto? Eh? Ti
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Ti è piaciuto? Eh? Ti è piaciuto?» ¶ «Sì, Richard
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Giovanna e Richard scesero. ¶ «Ti accompagno» disse Giovanna. ¶ Affettuosamente
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non ho dubbi.» ¶ «Oh! Ti sei proprio svegliata male
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avena ed orgoglio. Io ti mostrerò la vera New
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Giò, permettimi un’apostasia: ti offro due uova al
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e quando non canta ti comanda qualcosa: di prendere
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1962
osato riportarsela a letto. ¶ «Ti accompagno?» ¶ «No, tocca a
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1962
sofferto davvero. Ecco perché ti manca l’ispirazione.» ¶ «Che
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fare la remissiva. Non ti si addice.» ¶ «Remissiva io
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lo sarai mai. Però ti ci provi e nelle
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buffo e mangiamo qui. Ti va, Richard?» ¶ «No.» ¶ «Perché
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Andiamo subito a mangiare, ti prego.» ¶ Giovanna gli si
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si piantò davanti, adirata. ¶ «Ti dà fastidio vedermi qui
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siamo bambini. Richard io ti de…» ¶ Lo squillo del
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è qui. Va bene. Ti chiamo più tardi o
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visitare un amico e ti accorgi che il vetro
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bruscoli neri, e lui ti risponde senza scomporsi che
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psichiatri: quando il dolore ti assale, tu mangia. Come
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costruito New York. Però ti capisco. Non mangiare se
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tentativo di dirgli: «Io ti desidero»? Perché lei non
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che New York non ti offra di meglio? Certi
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1962
maschile lo hai definito? Ti scrivo in fretta perché
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sapere cosa è successo. Ti abbraccio. Francesco.» ¶ No, non
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lo voglio sapere.» ¶ «Qui ti volevo. Dopo, ho camminato
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di un fattorino?” “Martine, ti sei messa a proteggere
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di un giornalista?” “Martine, ti sei messa a proteggere
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pochino.» ¶ «E tu non ti alzi alle nove. Vai
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1962
non mi credono?» ¶ «Non ti crederanno mai. E Bill
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domani non mi svegliare, ti prego. Tu, domani, che
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1962
Richard.» ¶ «Christian Dior! Quando ti deciderai a piantare quel
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1962
a gran lettere: «Iddio ti guarda con l’orologio
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1962
fascia era scritto: «Iddio ti guarda con l’orologio
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1962
ventaglio era scritto: «Iddio ti guarda con l’orologio
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al tremendo striscione: «Iddio ti guarda con l’orologio
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grammofono e disse: «Iddio ti guarda con l’orologio
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1962
e gli disse: «Richard, ti prego. Andiamo via». Richard
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1962
Io, uomo. Perché?» ¶ «Non ti provare mai più, ragazzo
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mi pare, uomo.» ¶ «Io ti dico che non lo
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1962
a te, Giò, complimenti. Ti sei comportata proprio benino
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1962
sei comportata proprio benino. Ti ho visto tirare una
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Dal momento che questo ti piace così poco.» ¶ Passarono
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1962
in ufficio e ciò ti dispiace. Ma io lavoro
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una persona gli piace. Ti sei comportata a modo
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1962
firmiamo il contratto?» ¶ «Appena ti sei sciolta da quello
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cerchiati, sei dimagrita. Ogniqualvolta ti vedo diventi più strana
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per essere uccisa. E ti preoccupi di cinquecento dollari
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sincerità. L’America non ti ha dunque cambiata. No
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1962
sapevo prima di te. Ti auguro d’essere felice
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1962
che io esisto e ti aspetto. E continua, ti
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1962
ti aspetto. E continua, ti prego, a darmi notizie
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1962
bambino!» ¶ «È una sorpresa, ti dico!» ¶ Non si poteva
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1962
puzza di morto. Così ti ho portato una cosa
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1962
a me?!» ¶ «Sì, non ti piacciono? Io adoro le
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da spiegare e non ti odio. Avanti: qual è
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1962
andare a mangiare.» ¶ «Qui ti volevo! Domani ci vedremo
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1962
il dio americano non ti tormenta con la sua
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1962
sopra, piove di sotto, ti bagni tutta, la messa
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1962
a Saint-Tropez. Chi ti ha messo in capo
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1962
tutto, guarda per terra, ti dirò io quando è
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1962
non guardare. Non caschi, ti reggo. Non guardare, ti
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1962
ti reggo. Non guardare, ti ho detto. Ecco, ora
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1962
Richard, è pericoloso!» ¶ «Richard, ti bagni i pantaloni ti
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ti bagni i pantaloni ti dico!» ¶ «Richard, ti sembra
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1962
pantaloni ti dico!» ¶ «Richard, ti sembra il posto per
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1962
ho creduto che tu ti volessi ammazzare.» ¶ «Ma va
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1962
Bel divertimento. Guarda come ti sei conciato. Su, vieni
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1962
religione civile. Dell’America ti piace ciò che piace
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1962
per distruggerti. La radio ti dice l’ora esatta
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1962
sei miscredente e non ti prepari né a difenderti
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1962
un altro ascensore, non ti sfiora neppure il sospetto
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1962
l’altro treno verrà…» ¶ «Ti prego, Richard.» ¶ «L’altro
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1962
tu salti dentro ma ti senti ancor più colpevole
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1962
un treno vuoto che ti porta, in ritardo, nella
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1962
in cielo. La paura ti aumenta. Fingi di ignorare
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1962
di ignorare che aumenta, ti incammini lungo una avenue
199
1962
finito. Raggiungi l’angolo, ti accingi ad attraversare: e
200
1962
zitto.» ¶ «Ricevi uno schiaffo, ti guardi intorno, smarrito, e
201
1962
guardi intorno, smarrito, e ti accorgi che nessuno ti
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1962
ti accorgi che nessuno ti ha dato uno schiaffo
203
1962
di attraversare: il vento ti investe. Un vento cupo
204
1962
due come un penitente, ti aggrappi ai pali, alle
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1962
duri, aghi divini che ti bucano il viso, i
206
1962
viso, i vestiti, e ti riducono a un mucchio
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1962
forza di muoversi mentre ti accasci sulla soglia di
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1962
implori il portiere che ti guarda beffardo perché non
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1962
alla comunità, e non ti viene incontro perché non
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1962
che è forte e ti raccatta, e ti prende
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1962
e ti raccatta, e ti prende in braccio come
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1962
come un bambino, e ti dice “stai tranquillo, non
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1962
tranquillo, non piangere”, e ti porta su fino a
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1962
materno. E mentre egli ti toglie quei cenci bagnati
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1962
toglie quei cenci bagnati, ti conforta e ti scalda
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1962
bagnati, ti conforta e ti scalda, tu capisci perché
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1962
esplora tutto, bagna tutto, ti uccide se non hai
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1962
mente quando dice che ti ha salvato la vita
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1962
vuoi essere grave. Stasera ti porto al Latin Quarter
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1962
le donne nude non ti scandalizzino. Ce ne sono
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1962
Ciao» rispose secca Giovanna. ¶ «Ti piace il visone, Giò
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1962
un marito americano che ti regala il visone?» ¶ Giovanna
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1962
era buono, insinuante. ¶ «Perché ti sono antipatico, Giò? E
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1962
non con uomo che ti capisca: insomma con Bill
225
1962
Bill?» ¶ «Lasciami andare o ti piglio a ceffoni.» ¶ «Non
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1962
mi abbia spiegato perché ti sono antipatico.» ¶ «Non mi
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1962
lumachetta. Con questo braccio ti ho preso e con
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1962
e con questo braccio ti tengo. Ora andiamo a
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1962
resti per Dick…» ¶ «Non ti riguarda» rispose Giovanna. E
230
1962
non essere sempre catastrofica, ti prego» disse infastidita Giovanna
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1962
spavalda i suoi pantaloni. ¶ «Ti va?» ¶ Sentì subito lo
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1962
tu. L’aria trasandata ti si addice più di
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1962
esser geloso?» ¶ «Perché no? Ti dispiace?» ¶ Fece due o
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1962
schifo!» ¶ «Richard! Che noia ti dava?» ¶ «Nessuna.» ¶ «Allora?…» ¶ «Uh
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1962
È proprio quello che ti ci vuole.» ¶ «Eh?!» sbiancò
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1962
l’inizio della sconfitta, ti dico.» ¶ «Igor, sei pazzo
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1962
sulla Luna. Igor, non ti fa impazzir d’entusiasmo
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1962
l’inizio della sconfitta, ti dico. Quanto all’andare
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1962
sorriso. ¶ «Vedrai, Giò, dove ti porto.» ¶ «Dove mi porti
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1962
Perché sono contenti. Non ti piacciono?» ¶ «No. Non mi
241
1962
una seconda Pearl Harbor, ti dico…» ¶ «Certo, se scoppia
242
1962
che, quando sono dentro, ti bevono l’acqua, ti
243
1962
ti bevono l’acqua, ti consumano le scatolette e
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1962
consumano le scatolette e ti respirano tutto l’ossigeno
245
1962
si strinse a Giovanna. ¶ «Ti piace il mio Funny
246
1962
Non ero sicura che ti facesse piacere.» ¶ «Ma è
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1962
che speravo, Giò.» ¶ «Richard, ti ricordi la notte del
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1962
con lei: devi conoscerla. Ti va?» ¶ «Mi va.» ¶ I
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1962
sia il peggio che ti possa offrire l’America
250
1962
il fatto che non ti dà nulla, che non
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1962
dà nulla, che non ti darà mai nulla, che
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1962
mai nulla, che non ti ama.» ¶ «Tu come lo
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1962
miei gioielli che non ti ama, quello scheletro rosso
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1962
come le calze. Non ti condanno, Martine: ti voglio
255
1962
Non ti condanno, Martine: ti voglio bene. Però ti
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1962
ti voglio bene. Però ti chiedo: hai mai provato
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1962
esiste e lo ami? Ti sei mai detta che
258
1962
dorme, e una mattina ti alzi e ti accorgi
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1962
mattina ti alzi e ti accorgi che la disperazione
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1962
diavolo! Fai quel che ti pare!» gridò con un
261
1962
figliolo. Sono qui e ti proteggo. Non temere, figliolo
262
1962
Sono qui e non ti fo portar via». Promessa
263
1962
è degna di te. Ti divorerebbe. Pensaci bene». E
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1962
in ciance.» ¶ «Bill! Non ti riconosco.» ¶ «Non mi conosci
265
1962
male. Vogliamo vederci, domani? Ti prego! Oh, ti prego
266
1962
domani? Ti prego! Oh, ti prego! È mio dovere
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1962
e anche tuo. Bill! Ti preme, vero?, che io
268
1962
Bill, camminiamo un poco: ti prego. Ho bisogno di
269
1962
gambe delle altre donne. Ti fa male se corriamo
270
1962
oro i cui riflessi ti affascinano ma non bastano
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1962
quanto fosse papà.» ¶ «Richard, ti proibisco!» strillò Florence ma
272
1962
mano. ¶ «Mammy, Giò non ti giudica affatto immorale. La
273
1962
aveva qualcosa di ostile. «Ti dispiace tornartene a casa
274
1962
d’acqua gelata che ti sbatton davanti appena chiedi
275
1962
sigaretta si rompe e ti trovi il tabacco sopra
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1962
anche la terra, oppure ti adagi a guardarla come
277
1962
un marinaio dalla nave: ti annoi, scopri il peggio
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di rendersi utili e ti portan rispetto. Ma se
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male all’anima nessuno ti aiuta. Ti deridono, anzi
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anima nessuno ti aiuta. Ti deridono, anzi: quasi che
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chi domandare soccorso, non ti resta altro che rivolgerti
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rivolgerti a Dio: però ti sembra decente rivolgerti a
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gliene mancano due», costui ti risponde: «Ma io soffro
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a un agnello. Piange, ti prega di perdonarla. Dice
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la sua elegante arroganza. ¶ «Ti ho fatto entrare. Ora
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che foste amici.» ¶ «Non ti riguarda.» ¶ «Mi riguarda anche
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Lo so! Lo so! Ti vidi anch’io. Fui
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preparasse a sbranarti. Purtroppo ti credevo più debole. Vi
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te? Piccola ipocrita presuntuosa. Ti sei comportata come il
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cacciatore punta una lepre. Ti piaceva la prospettiva di
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dimmi, purissima donna latina, ti sei messa anche i
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Su, piangi. O non ti riesce? No, non ti
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ti riesce? No, non ti riesce: le lacrime ti
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ti riesce: le lacrime ti salgono alla gola e
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come cubetti di ghiaccio. Ti salgono agli occhi e
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mai piovuto. No, non ti riesce. Scommetto che non
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intenzione di regalarle pietà. ¶ «Ti basta, Giò? O vuoi
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Dopo potresti accorgerti che ti piaceva perché era un
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un suicida. Del resto ti piace fare il cavaliere
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Mister Babbitt qualsiasi e ti regalerà tanti bambini qualsiasi
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Sì. È qui, che ti importa se è qui
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più di pazienza e ti saresti risparmiata l’orrenda
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casa ed ora egli ti invoca col termometro in
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bocca. Dice che Florence ti ha lasciato la porta
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Sai, Giò. Io non ti ho mai odiato: al
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di Dick. E allora, ti giuro, nessuna Florence e
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Certo. Per questo io ti…» ¶ «Richard mi ha chiamato
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Vai subito, allora. Altrimenti ti abbraccio. Ammesso… che non
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abbraccio. Ammesso… che non ti faccia disgusto.» ¶ Giovanna stava
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tanto importante per Dick ti direi: lascia subito l
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tanto importante per Dick, ti direi: lascia subito l
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in cui amare qualcuno ti riempie, essere amato ti
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ti riempie, essere amato ti svuota: poiché colui che
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svuota: poiché colui che ti ama non fa che
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e giorno per giorno ti consuma, ti deruba, finché
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per giorno ti consuma, ti deruba, finché resti un
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a quell’uomo che ti ascoltava con la sua
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se fosse impazzita. ¶ «Cosa ti prende, baby? Hai talento
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Vuoi andare a Hollywood? Ti mando a Hollywood. C
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a tre piazze.» ¶ «Giò!» ¶ «Ti indigna, Gomez? Mi spiace
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Quanto a quel… drammaturgo, ti turba il fatto d
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annoierò da morire.» ¶ «Non ti annoierai, hai un lavoro
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come quando la febbre ti passa: ma ciò non
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all’aeroporto ma temeva ti desse fastidio.» ¶ «Bene.» ¶ «Ha
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correggere l’idea che ti sei fatta dell’America
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esempio di vivere e ti incammini per la strada
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Provvidenza ci protegge: non ti protegge nessuno dal momento
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sopra di te, magari ti fasciano e ti danno
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magari ti fasciano e ti danno da bere, ma
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raccontare la guerra che ti ha fatto cambiare. La
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riaprirli su un’altra. Ti dà il senso dell
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dello sputnik.» ¶ «Che Dio ti benedica, se esiste.» ¶ «Sai
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tutto sommato.» ¶ «Come dicevi?» ¶ «Ti stavo chiedendo se mi
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a Francesco, decisa. ¶ «Francesco, ti devo parlare.» ¶ «Come sei
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con quell’accappatoio lilla.» ¶ «Ti devo parlare, Francesco.» ¶ «Meglio
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hai scritto anche tu.» ¶ «Ti riguarda, invece.» ¶ Lo trascinò
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e una casa. E ti ho parlato come si
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dormire, Giovanna.» ¶ «S’intende.» ¶ «Ti lascio il giornale.» ¶ «Grazie
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correggere l’idea che ti sei fatta dell’America
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Dick. O forse non ti riesce? Le tue ciglia
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per metterti al mondo. Ti ci mettono e basta