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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Lorenzo Marone, La tristezza ha il sonno leggero, 2016

concordanze di «ti»

nautoretestoannoconcordanza
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a un certo punto ti ha fatto deviare dal
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se a cinque anni ti trovi a dover scegliere
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moglie. ¶ «Hai capito cosa ti ho detto? Mi scopo
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esordisce: «Erri, quante volte ti ho detto di non
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allergico alla pesca, non ti preoccupare». ¶ Un attimo prima
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i guai quando arrivano ti colgono sempre di sorpresa
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dire, speriamo che non ti chiedano proprio Kant». ¶ Credo
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che ne so, scusa. Ti ho detto che sei
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di una nipote, quando ti piscerai sotto e non
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fa’ un po’ come ti pare, tanto sei tutta
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pesante, chi vuoi che ti si prenda? Invece dovresti
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Flor, e dai!» ¶ «Vabbè, ti lascio alle tue cose
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telefonino. Era Matilde. ¶ «Erri, ti devo parlare.» ¶ «Avanti» ho
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No» ho risposto secco. ¶ «Ti prego, ho bisogno di
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come un cavallone che ti coglie di spalle un
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la tua ex moglie ti fa capire che ti
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ti fa capire che ti darebbe una ripassatina? È
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vista il seno prosperoso. ¶ «Ti sta tremando la palpebra
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con la donna che ti ha accompagnato per quindici
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sussurrato poi. ¶ «È urgente.» ¶ «Ti richiamo io.» ¶ «Non lo
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a cambiare Renata, così ti spiego». ¶ «Che gran testa
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forma di F. ¶ «Non ti chiami Arianna?» chiesi allora
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mio orecchio e sussurrò: «Ti devo dire una cosa
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proprio contenta che Arianna ti sia simpatica. Sai, presto
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con papà? ¶ Sì. ¶ Embè? ¶ Ti chiamo dopo. ¶ Diamine, Erri
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attimo.» ¶ Non posso parlare, ti chiamo dopo. ¶ ’Fanculo fratellone
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Mi illudevo. ¶ «Allora, che ti ha detto tuo padre
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Abbi dubbi ¶ «Allora, che ti ha detto tuo padre
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ho pure chiamato, e ti ho spinto a parlare
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con lui credendo che ti volesse incoraggiare a studiare
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muscolo, «è inutile che ti sbatti.» ¶ Ero fiero della
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spazio lì. Che dici, ti va di provare? Se
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di provare? Se non ti piace, sei sempre libero
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possibile perché ciò che ti piace non diventi un
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Noi di certo non ti abbiamo insegnato a mangiare
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capisco come faccia chi ti sta accanto a sopportare
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in famiglia e quando ti imbattevi in lui eri
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anni: se l’infanzia ti ha lasciato in dono
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la parte del leone ti spetta quella della gazzella
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il retrogusto amarognolo che ti rimane in bocca all
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apparir del vero, quando ti scopri ancora bambino, ancora
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successo nulla di grave ti pregherei di stringere» interviene
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difficile, quella che non ti è dovuta. Se mai
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Lei infine si gira. «Ti ricordi il giorno in
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il giorno in cui ti mostrai le tette?» ¶ E
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l’aggettivo adeguato. Lei ti spiazza di continuo. E
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e le chiesi: «Davvero ti ha mostrato il pisello
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i felici quelli che ti sorridono senza un perché
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per nasconderti, la vita ti viene a snidare, e
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nuovo.» ¶ «Nessun problema, ma ti avverto che con Renata
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aggiungo: «Che c’è, ti sembra strano che lo
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Mamma sta bene e ti manda un grosso bacio
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problema. ¶ «Sto attenta, non ti preoccupare» ribatte senza troppa
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casa al mare!» ¶ «Finalmente ti sei deciso a chiamarmi
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Hai parlato con papà?» ¶ «Ti ho detto di sì
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vediamo con calma e ti spiego.» ¶ «Sei stronzo, allora
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mia famiglia al completo, ti devo chiamare più tardi
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fare la stronza, che ti riesce benissimo.» ¶ «Tu non
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E coppie navigate, che ti accorgi subito che, se
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giro di due minuti, ti vomiterà addosso tutte le
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da tre giorni?» ¶ «Sì, ti ho detto che non
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Niente di grave, poi ti spiego. Allora, che fai
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Diamine, Flor, dove cazzo ti sei andata a nascondere
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non riprendeva conoscenza. Allora ti ho chiamato.» ¶ «Ma non
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e ai fumetti? Non ti interessa la politica?» ¶ Avrei
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sua attenzione. Perché se ti prendi la briga di
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risposi. ¶ «No, perché altrimenti ti diseredo» proseguì lui, incurante
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hai paura che qualcuno ti rubi l’osso dal
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osso dal piatto?» ¶ «Non ti rispondo neanche.» ¶ «Se volete
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le cose belle che ti sono successe? Noi non
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se è maschio non ti azzardare a chiamarlo come
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che diceva: «Ho pensato ti servisse un po’ di
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a quando un domani ti innamorerai. A chi porterai
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questo ogni volta che ti troverai in difficoltà nell
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o al cinema, se ti scoprirai di fianco a
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pensa che la vita ti sta solo donando una
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qualcuno di speciale. ¶ Non ti dirò, come molti, di
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esporti troppo. No, io ti dirò di avere fiducia
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arriva all’improvviso, ma ti fa compagnia silenzioso, ogni
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poco alla volta, finché ti crepa la pelle, proprio
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successo tra voi, ma ti dico ciò che ho
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dagli insuccessi, anche se ti sembrano molto dolorosi. E
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E poi io non ti ho insegnato ad aver
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subito dopo: «Qualunque cosa ti sia accaduta, devi sempre
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a quell’ora insolita. ¶ «Ti devo parlare» risposi. ¶ Lui
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nemmeno dopo un terremoto ti dai una mossa e
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di tua madre, non ti preoccupare. Voglio parlare di
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peggiore di quella che ti è toccata. Non potevo
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ma del tuo futuro. Ti sto dicendo che, fra
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quella che all’inizio ti appare più difficile.» ¶ «Quali
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ma sono contento che ti abbiano licenziato. Quando anni
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risposi di getto: «Chi ti dice che faccio la
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mio volto e rispose: «Ti ho detto che vanti
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lei. ¶ «Tu, invece, come ti chiami?» replicai, lasciando cadere
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è Erri?» ¶ «Tu come ti chiami?» ¶ «Obi.» ¶ «Posso esserti
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Posso esserti utile, Obi?» ¶ «Ti serve erba, fratello? Flor
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lei? ¶ «Ha detto che ti vuol parlare.» ¶ «Parlare?» ripetei
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riflettere e aggiunse: «Se ti serve una mano...» ¶ Fu
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confronto alle paure che ti passerò con i miei
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potrai affrontarle e sconfiggerle. Ti accorgerai che è solo
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orizzonte e invece, quando ti volti a cercare il
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a cercare il sole, ti sono già addosso. ¶ Ero
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iniziò l’interrogatorio. ¶ «Come ti trovi qui?» ¶ «Bene.» ¶ «Riesci
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che sembrano solo sfiorarti, ti lasciano a lungo un
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mi scopo Arianna.» ¶ «Ma ti piacerebbe tanto farlo, vero
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un po’, se non ti dispiace.» ¶ «Figurati, tanto io
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legno marcio delle finestre. ¶ «Ti ricordi quella volta, parecchi
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avremmo vissuto insieme?» ¶ «Non ti ho promesso che avremmo
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mi imbarazzi.» ¶ «Erri, non ti puoi imbarazzare con tua
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perbenista, Erri. Tua madre ti ha rovinato.» ¶ «A te
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Cosa?» ¶ «Che se mai ti scoperai Arianna me lo
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sorrise e aggiunse: «Non ti credevo così malvagio. Hai
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pazza, in effetti. Che ti ha fatto?» ¶ «Mi ha
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a poco fa.» ¶ «Non ti lamentare, ti è andata
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fa.» ¶ «Non ti lamentare, ti è andata bene. Il
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commentare: «Figlia mia, come ti manda in giro tuo
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il suo gioco e ti accontenti di amare chi
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non fare lo stronzo. Ti sto dicendo una cosa
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la porta. «E non ti fare troppe seghe!» urlai
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E chi se no?» ¶ «Ti piace?» ¶ «Di viso sì
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neanche a parlarne.» ¶ «Amiche?» ¶ «Ti ho detto di no
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quasi che a volte ti dimentichi di avere una
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gran gnocca!» ¶ «Ripetilo e ti spezzo gli incisivi!» ¶ «Ho
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E comunque sappi che ti reputa troppo nerd per
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tre di notte?» ¶ Annuisco. ¶ «Ti dissi che ero convinto
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vivi la vita che ti eri immaginato?» ¶ Desideri senza
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la osservavo e commentò: «Ti stai chiedendo che fine
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rideva pensando: Da oggi ti tocca fare i conti
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avrei risposto seccato: «Chi ti ha detto che non
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glielo dice a mamma. Ti odio, non ti occupi
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mamma. Ti odio, non ti occupi di me, mi
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da sola con lei. Ti odio, non ti perdonerò
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lei. Ti odio, non ti perdonerò mai, ti odio
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non ti perdonerò mai, ti odio!» Scommetto che il
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e fa: «Scusami, Erri, ti posso parlare?» ¶ La sua
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onde. Torno indietro. ¶ «Scusa, ti richiamo» dice lei e
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mio padre.» ¶ «Infatti non ti ho mai visto, però
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mio imbarazzo. ¶ «Okay, allora ti do il mio numero
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l’autostima. ¶ «Tuo fratello ti vuole molto bene!» esclama
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mi adagiò sul letto. «Ti piacerebbe dormire con mamma
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dormire insieme e non ti presenterai mai di notte
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sui Colli Aminei. ¶ «Erri, ti devo dire una cosa
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Erri, ecco perché non ti volevo chiamare, sapevo che
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genere al telefono mentre ti prepari per uscire?» ¶ «Be
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accorgeranno?» ¶ «Uffa, Erri, non ti ci mettere pure tu
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Va bene, ma non ti azzardare ad abbracciarmi o
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guardarmi con compassione.» ¶ «Non ti preoccupare, ti conosco da
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compassione.» ¶ «Non ti preoccupare, ti conosco da quando sono
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ammalata. La sera che ti ha chiamato.» ¶ «Embè?» ¶ «Eravamo
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una cosa normale e ti eri messo tranquillo a
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alle emozioni, quelle forti, ti chiudevi in te stesso
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che riguarda chi ami ti è ancora sconosciuto. È
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quei suoi occhi che ti mettono a nudo. ¶ «Non
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più di trent’anni. ¶ «Ti ricordi quando ci nascondevamo
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afferra la sigaretta. «E ti ricordi di quel pomeriggio
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quando ribatte: «Ma chi ti credi di essere, Erri
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Non pensare che non ti voglia più bene, è
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mese scorso.» ¶ «E come ti è sembrato?» ¶ «Brutto.» ¶ Mario
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tanto importante? Se Matilde ti ha voluto comunicare la
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si tratti. Perché difficilmente ti accadrà di meglio.» ¶ «Non
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può farci niente. Se ti lasci sfuggire questo figlio
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chiude la gola. ¶ «Quando ti parlai del piano, non
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fai sapere quella cosa, ti faccio un regalo.» ¶ «Che
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un regalo.» ¶ «Che regalo?» ¶ «Ti tocco io.» ¶ La sera
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i genitori. Un domani ti troverai a dover assolvere
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minuto prima. ¶ «Invece, se ti guardi in giro, sembra
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sorella Flor.» ¶ «Anche lei ti dà del represso?» ¶ «Sì
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Arianna, «prenditi questo figlio, ti spetta di diritto ed
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Davvero?» ¶ «Già. Karate.» ¶ «Bello, ti insegnano a difenderti.» ¶ «Già
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a tentoni e non ti fermi, non cadi. Vedrai
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Vedrai che il bambino ti aiuterà a non oscillare
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a chiederle. ¶ «Sei scemo? Ti ho appena detto che
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saresti boriosa. E non ti verrebbe nemmeno una pancia
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mano, e ribatte: «Chi ti ha detto che sarebbe
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so, mi piacerebbe, ecco.» ¶ «Ti piacerebbe?» ¶ Annuisco. Lei sospira
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non è vero, «non ti preoccupare.» ¶ Clara non dice
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esclama subito Arianna. ¶ «Perché?» ¶ «Ti devo confessare ancora una
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la voce impastata. ¶ «Amore, ti devo dire una cosa
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l’energia di cui ti ho parlato. Avevo voglia
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vero, le cose brutte ti marchiano a vita, però
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un attimo dopo che ti sono piombate addosso ti
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ti sono piombate addosso ti accorgi di vedere quello
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ami.» ¶ «Lo sai che ti amo.» ¶ Arianna mi accarezza
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in superficie.» ¶ «Se vuoi, ti aiuto io a risalire
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Un bravo nonno ¶ «Finalmente ti sei deciso. Ancora un
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perdevi tua sorella. Perché ti ricordo che la tua
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Quanti ne vuoi. Poi ti dirò.» ¶ «Mi piacerebbe che
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trentatré anni, Flor, cosa ti aspettavi che dicesse? Mica
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con lui, sai?» ¶ «Flor, ti ricordo che la storia
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sei abituato. E poi ti fa bene, cresci in
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Hai capito quello che ti ho detto?» ¶ «Scusa, è
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dalle mie labbra. ¶ «Non ti facevo così stupido» disse
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per i bambini.» ¶ «Se ti comportassi così solo con
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i tuoi figli forse ti saresti dovuto sforzare un
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o prenderti ciò che ti so dare adesso, che
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chi cosa?» ¶ «Di chi ti saresti innamorato?» ¶ Fece una
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chiedesse: «E tu, quando ti sposi?» ¶ «Stiamo cominciando a
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un’impresa. Perché non ti accontenti di ciò che
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vita ad accontentarmi. Che ti credi, che da ragazzo
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sposarti una donna che ti vuole bene e ti
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ti vuole bene e ti regala serenità. Non mi
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sta sfibrando. Ma non ti preoccupare, faremo pace e
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il tempo. Perché non ti siedi un po’ qui
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non arrivavano figli, ma ti vuole bene». ¶ Vallo a
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dice una parola. ¶ «Non ti preoccupare per me» replico
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e dice: «Già, tu ti accorgi sempre di tutto
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con il mio atteggiamento, ti volevo più robusta, più
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può essere. Pensavo che ti servisse avere accanto una
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Credevo mi chiamassi. Non ti importa nemmeno sapere se
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riuscirò a perdonarla» dico. ¶ «Ti passerà. E, per amore
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guardarmi e dice: «Che ti credi, che non sappia
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quelli che la mattina ti raccontano il film visto
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la sera prima, che ti parlano del libro che
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telefono neanche si vide. ¶ «Ti stavo pensando» proseguì Matilde
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sua voce si irrigidì. «Ti ho detto di non
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guai.» ¶ «Che guai?» ¶ «Poi ti spiego, adesso puoi venire
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a quest’ora?» ¶ «Poi ti spiego. Allora, che fai
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sembrò pensarci e rispose: «Ti accompagno, così conosco anche
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strano dei due, scommetto...» ¶ «Ti avviso, però, che la
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estrema lentezza e fa: «Ti ricordi la volta che
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Sì, dodici. Incredibile. E ti rendi conto di quanti
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Già» ribatte impassibile. ¶ «Come ti è venuto in mente
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Eh...» ¶ «Niente, è che... ti avrei accettato anche senza
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commuoversi, ma io insisto. «Ti ricordi che mi chiedesti
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lavoro, il giorno dopo ti saresti rimangiato la promessa
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la vita alcune volte ti ripaga con qualcosa di
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rapporto con Matilde. Lei ti vuole bene.» ¶ «Strano modo
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di tornare a parlare: «Ti chiamo domani». ¶ «Ehi, adesso
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è qualcosa che chi ti è accanto non accetta
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tua voglia di cambiamento, ti diranno che non ti
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ti diranno che non ti capiscono più, che sei
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aveva sostituito anche lì. ¶ «Ti devo parlare.» ¶ «Di cosa
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ma mi credi se ti dico che io non
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nulla? Ma nulla, eh?» ¶ «Ti credo» risposi subito. ¶ «Se
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dirmi che nessun’altra ti ha fatto rizzare l
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voglio certo sapere se ti sei portato a letto
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il vostro matrimonio.» ¶ «Cioè?» ¶ «Ti riassumo» esclamò sereno, e
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veramente...» ¶ «Lo so, non ti preoccupare, a Matilde dirò
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e ribattere: «Crispino, davvero, ti ringrazio per i tuoi
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E a te che ti frega, scusa? Ma era
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braccio ed esclamai: «Non ti azzardare a dirlo a
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a mamma, altrimenti non ti faccio dormire più con
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del male a chi ti sta a cuore. ¶ Una
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mamma.» ¶ «Mamma. Immagino cosa ti avrà raccontato.» ¶ Rimasi in
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con tono pietoso: «Erri, ti prego, non lasciare che
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mani di un vecchio, ti prego, falla ragionare». ¶ Mi
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per venirmi dietro. ¶ «Crispino, ti prego...» tentai di dire
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in piena. ¶ «Erri, noi ti vogliamo bene, lo sai
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a chiamare Matilde.» ¶ «Chi ti dice che voglio chiamare
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costruito qualcosa che non ti piace, che ti sta
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non ti piace, che ti sta stretto, puoi sempre
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un sms a Matilde. ¶ Ti va di vederci ora
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la prima volta che ti ho visto avevi sulle
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pensai che da grande ti avrei sposato, che tu
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Sono sotto casa tua. Ti aspetto anche per due
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quasi umano. E invece ti sbagli, perché il neonato
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asilo nido che almeno ti tiene il bambino mezza
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a casa, nella testa ti risuonano frasi come «vuole
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inizia a farsi capire», «ti fa di quei sorrisi
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Solo che, mentre tu ti passi la palla non
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così, senza sapere come, ti ritrovi di nuovo una
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due o tre) e ti metti alla ricerca di
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sa quale strada prendere ti porta sempre qualcosa di
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mentre continuo a sorriderle. ¶ «Ti sei tagliata i capelli
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le scale esclama: «Non ti facevo tipo da vivere
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centro!» ¶ E io non ti facevo tipa da Ghezzi
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E ora che non ti serve più lo getti
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quando racconti la verità ti credono.» ¶ «Cosa vuoi da
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in dote risposte che ti mettono di fronte a
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che voglio.» ¶ «E non ti importa di quello che
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ritrovare un respiro regolare. ¶ «Ti sto chiedendo di amarmi
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di credere in me. Ti sto chiedendo di scegliermi
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rispettarla. Le scelte che ti cambiano la vita spesso
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poi hai detto che ti scopavi Ghezzi.» ¶ Lei inizia
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Se durante l’infanzia ti continuano a ripetere che
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mio amico Jakob, che ti saluta. ¶ Appena torno vediamo
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Un bel programmino, no? ¶ Ti voglio bene. ¶ Dio, quanto
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l’altro. ¶ So che ti ho sempre amato, so
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Prendo fiato ed esclamo: «Ti amo, ti amo!» e
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ed esclamo: «Ti amo, ti amo!» e mentre lo
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2016
stai sorridendo o quando ti senti al posto giusto
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2016
cioè che alla fine ti accorgi di avere tutto
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2016
tenere a freno. Non ti preoccupare, per un po