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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alessia Gazzola, Arabesque, 2017

concordanze di «ti»

nautoretestoannoconcordanza
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moccioso all’anno e ti rintanerai in casa a
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toglie il camice. ¶ «Non ti inviterò perché non ci
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lui. «Perdonami, se non ti ho riempito la testa
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più. Scusami, se non ti ho fatto promesse che
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tornarci per altri rilievi, ti porto con me e
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porto con me e ti racconto un po’ di
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tragitto è breve. ¶ «Come ti ho detto, mancavano gli
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io vorrei tanto accopparlo. «Ti posso offrire qualcosa?» Ha
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d’arma da sparo...» ¶ «Ti troverai bene, qui» dico
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la mia sconfitta. ¶ Io ti guarderò con la coda
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chiarissimo.» ¶ «Vabbe’, Marco, grazie.» ¶ «Ti ho portato un pacco
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campanello. ¶ «Vado io, non ti preoccupare» dico a mio
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più ci tieni e ti impegni, non vinci. ¶ «In
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me, me soltanto.» ¶ «Non ti arrabbiare.» ¶ «Mi fai sentire
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ragione. Avrei dovuto avvisarti. Ti spiegherà tutto il tossicologo
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erano segni di agopuntura, ti ricordi, vero? Oddio, non
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traumi al collo quando ti tamponano» balbetta, costernato. ¶ «Giusto
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all’esame istologico.» ¶ «Claudio... ti ricordi quel rossore sotto
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mio. ¶ «Beatrice? No, non ti chiamo per i vetrini
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che è in ritardo. «Ti prometto che ti darò
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ritardo. «Ti prometto che ti darò il risultato prima
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viaggio di nozze!» ¶ «Bene, ti ringrazio! In realtà... ti
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ti ringrazio! In realtà... ti chiamavo per un altro
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scena! Ne sono felice. Ti ricavo un posto al
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No? Be’, scommetto che ti fa ugualmente piacere. Devo
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piacere. Devo andare, tesoro. Ti chiamo a giorni per
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Eh? ¶ La richiamo. ¶ «Nessuno ti ha detto niente?» ¶ «C
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stampa inizia a menzionarti ti farai un nome tra
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tra i giudici e ti chiameranno sempre più spesso
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presto. Uscite da qui ti porto in edicola, prometto
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con te.» ¶ «Sì, invece. Ti si legge in faccia
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fatti miei, e se ti ha perdonato persino mio
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ultimo momento.» ¶ «A saperlo ti avrei proposto di venire
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mai visti? Non conoscerli ti taglia fuori dalla civiltà
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Okay, ho capito. Non ti chiederò mai di andare
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voglio diventare e questo ti sia ben chiaro.» ¶ «A
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risveglia qualcosa. «Sai che ti dico? Ho vissuto convinta
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mal di testa e ti sto riaccompagnando a casa
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stato io?» ¶ «Sì.» ¶ «Allora ti terrò per sempre nuda
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di dirti cose tipo ’ti amo’. Di mandarti fiori
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riuscirò a essere fedele – ti prometto che mi impegnerò
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figlio e certamente non ti porterò mai all’Ikea
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se non è urgente, ti richiamo.» ¶ «Be’... Riguarda l
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divorziato da Emmanuel Marchelier. Ti ho portato con me
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predisposta alla dissecazione.» ¶ «Dio, ti ringrazio!» esclama, il che
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tu, Alice... Dall’esame ti sono risultati rapporti sessuali
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invece dovrà aspettare. ¶ Ma ti levasti su quasi ribelle
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puoi darmi un passaggio. Ti sembra compromettente o quei
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dieci minuti in auto ti risultano intollerabili?» ¶ «Non voglio
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Lo incontrerò oggi e ti saprò dire. Al momento
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me. Sono tuo fratello, ti tengo d’occhio. Tra
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tardissimo un’autopsia. Non ti ho dimenticata. ¶ AA: Sali
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falsi invalidi. «Uh-uh, ti hanno dato il compito
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ha cambiato espressione. «Perché ti stai interessando a questo
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voglia di pizza’, e ti dirò, è proprio la
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défaillance: «Meriti qualcuno che ti meriti». Sembra un gioco
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ipotesi di un omicidio ti mettesse addosso una pressione
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un alito mortale e ti avvelena la bambina» dice
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l’hai più sentito?» ¶ «Ti ho già detto di
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dopo che una mano ti ha stretto forte. ¶ «Credo
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prima di dirmi: «Non ti inacidire... È pur sempre
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Devo proprio andare, altrimenti ti avrei risposto come meriti
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risposta. ¶ «Non volevo che ti illudessi.» ¶ «Oh. Pensavo che
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che la mia idea ti fa schifo. Fai cambio
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sfida. ¶ «Infatti, se voglio, ti posso trattare anche peggio
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Dio. Allevi, tu fermati, ti devo parlare.» ¶ Mi sembra
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spiega diversamente. ¶ «Allora vado.» ¶ «Ti liberi per stasera?» chiede
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te? Giuro che non ti faccio vergognare» e subito
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voglia di una vacanza ti ci porto molto volentieri
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ameno compito di immaginarlo. ¶ «... ti mando un messaggio» gli
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si vede appena, ma ti si sono scuciti i
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può negare che lì ti trasformi. E non in
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po’ di umanità non ti farebbe male. Con Lara
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probabilmente quanto di meglio ti capiterà nei prossimi dieci
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vorrei tanto dirgli chi ti credi di essere, ma
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ma senza sembrarne dispiaciuto. «Ti aspetto in auto, okay
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la sono cercata. «Andiamo, ti indico gli ambienti da
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il loro passo. ¶ «Perché ti interessa, vuoi comprarla?» chiede
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soldi, tanti soldi? ¶ «Bella, ti sei imbambolata?» mi richiama
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di lavoro. ¶ CC: Prometto, ti chiamo appena posso. ¶ Non
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Hai presente quando tutto ti sembra chiaro e non
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che la gente non ti dimentica. ¶ In ogni caso
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e marcate. ¶ «Ecco, Veronica, ti presento la mamma di
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un’intera settimana, nonostante ti avessi spiegato che era
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era importante parlarti.» ¶ «Non ti passa per la testa
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con me?» ¶ «Ma se ti ho inseguito giorno e
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fatto perché io non ti rispondevo. Avresti potuto aspettare
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senza nemmeno avvisarmi che ti stavo aspettando inutilmente, ti
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ti stavo aspettando inutilmente, ti dai veramente troppa importanza
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in lacrime. ¶ «Ehi... che ti ha fatto?» ¶ «Ho l
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a chiamarmi. ¶ «Ehi, bellezza. Ti sei data alla macchia
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parlato? Con Conforti, intendo.» ¶ «Ti ho fatto un complimento
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adesso è inavvicinabile. Appena ti rimetti in forma ci
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vediamo in Istituto, così ti consegno la mia consulenza
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Sara, la fotografa che ti piace?» ¶ «No.» ¶ «Non hai
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del Trono di Spade. Ti perdono qualunque cosa. E
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a una terza persona. ¶ «Ti troverai bene, è un
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risatina sempre più ebete. ¶ «Ti aspettiamo.» ¶ Mi presento con
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avevi qualcosa di diverso. Ti sei truccata! Ah-ah
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un elegante scarabocchio. «Come ti ho accennato al telefono
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è il pm che ti ha dato quest’incarico
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Il tuo lavoro non ti aiuta ad avere una
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la parte dello sposo? Ti mettevi il velo di
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Paolone. ¶ «Non sai che ti perdi!» esclamo. ¶ «Infatti! Per
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ma poi alla fine ti diverti. Avrai sicuramente qualche
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che mi dicesse «no, ti prego, resta»? ¶ «Ti ringrazio
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no, ti prego, resta»? ¶ «Ti ringrazio» ribatto, in una
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quelle parole speciali che ti vengono dette quando meno
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È per questo che ti rode tanto non aver
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cose diverse. Ed io ti penso ma non ti
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ti penso ma non ti cerco ¶ Charles Bukowski ¶ Di
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di quei pazzi che ti stende e poi ti
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ti stende e poi ti pesta? Li leggi i
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tempo con Alessandra non ti fa bene.» ¶ «È per
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applicazione va premiata. Ma ti raccomando il silenzio, devi
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più né meno. ¶ «Non ti preoccu...» ma non riesco
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sacchetto sul pavimento. «Vieni, ti accompagno fino a casa
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appartamento è deserto. ¶ «Sdraiati, ti controllo la caviglia» dice
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andare dal pm.» ¶ «Non ti puoi sottrarre.» Ha già
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o me ne vado.» ¶ «Ti prego, prima vai tu
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Seriali.» ¶ «Dai, Silvia, non ti chiedo altro.» ¶ «Alice, no
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altro.» ¶ «Alice, no, non ti assecondo in queste tue
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sono molteplici. Uno, se ti sponsorizzano è anche piacevole
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quelle domande?» ¶ «Alice, ma ti pare che io sto
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fa un baffo. ¶ E ti vengo a cercare con
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quando vuoi, che non ti appartiene e che quindi
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la sera in cui ti sei tirata indietro?» ¶ A
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vanno presi alla lettera. Ti do notizie non appena
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degli Scipioni, venerdì?» ¶ «Eh?» ¶ «Ti ho visto, lì.» ¶ «Che
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a tutto quello che ti si dice! Andiamo nella
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No.» ¶ «E va bene. Ti ho preso in giro
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sempre alle storie che ti racconti e che il
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sono come minimo surreali. Ti fai prendere in giro
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a reprimere una risata. ¶ «Ti ho detto che stavo
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ribatto avvampando. ¶ «Tu? Sport?» ¶ «Ti dai troppa importanza se
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morti da ipotermia. ¶ Non ti distrarre, Allevi, è tutto
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è tutto materiale che ti serve per Vilnius. ¶ Non
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Angela non ci bada. ¶ «Ti sarai forse accorta che
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bene» aggiunge. ¶ «È normale. Ti capisco. Io avrei dovuto
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È possibile... È Chloë, ti ricordi di lei?» ¶ «Chloë
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stata cresciuta così che ti aspetti? Che abbia remore
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la Wally? ¶ AA: Che ti sei perso! ¶ Sta scrivendo
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mi fai ridere, perché ti amo. ¶ Pare stia scrivendo
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inerte nell’etere. Che ti sei perso, in ogni
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di morte? Io non ti ho insegnato questo.» ¶ Mezzasalma
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troppa filosofia, se no ti si intasa il cervellino
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una domanda su Chloë.» ¶ «Ti precedo io. Da quel
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tua cognata.» ¶ «Pare che ti trovi estremamente precisa e
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lunga.» ¶ «Per questo non ti dà più incarichi?» ¶ «In
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minuti. ¶ «Però io non ti ho mai sputtanato con
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O forse che lei ti ha lasciato credere.» ¶ «Valentina
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Sono indignata. «Ma io ti stavo parlando di noi
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raccoglie con ostentata pazienza. «Ti rendi conto?» gli chiedo
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sul vetro della finestra. «Ti accompagno a casa. Da
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passami lo zucchero.» ¶ «Nonna, ti fa male. Prova a
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poi quel vestito che ti piaceva?» ¶ Si ricorda che
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quel cencio verdino che ti faceva pure pallida...» ¶ «Puoi
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Puoi stare tranquilla, nonna. Ti piacerebbe da matti.» ¶ «Brava
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io mi incuriosisco, più ti tormento e più tu
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tormento e più tu ti chiudi.» ¶ Finisce con il
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gli auguri. Se vuoi, ti offro anche la colazione
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le brioche.» ¶ «Ma io ti conosco, per te non
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Claudio... per una volta...» ¶ «Ti dispiace?» ¶ Sì. Da morire
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cose elementari. Tipo cosa ti piace fare fuori dall
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Istituto. O che musica ti piace, a parte gli
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non demorde. «E che ti ha regalato? Una mensola
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di una decisione che ti causerà una perdita, ma
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per sempre. ¶ Tu che ti lagni dei miei pochi
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abito spettacolare che tanto ti piace. La notte è
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so che la cosa ti sconvolgerà perché non lo
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Conoscere meglio ciò che ti riguarda.» ¶ «Ma Valentina non
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da quando ci conosciamo. Ti ha quasi convinto che
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l’unico incarico che ti ha dato in tutti
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identità di qualcuno.» ¶ «Appunto. Ti porto il profilo ricostruito
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mi gaso a prescindere. ¶ «Ti trovo in Istituto?» ¶ «Ma
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posso venire a parlarti? Ti trovo da sola?» ¶ Come
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subito mi chiede: «Marco ti ha più parlato di
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per te e che ti perdonerebbe qualunque cosa, anche
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aver capito che invece ti piaceva, e anche molto
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aveva risposto: «Ma che ti passa per la testa
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che a volte non ti sai controllare...» ¶ «Ti sbagli
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non ti sai controllare...» ¶ «Ti sbagli. Io una come
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lei? Hai paura che ti odierà, vero? Ma lei
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odierà, vero? Ma lei ti odia già. Tutti ti
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ti odia già. Tutti ti odiano. Sei incapace di
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capito. ¶ «Come, quale? Che ti sistemi anche tu! Dopo
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hai proposte?» ¶ «Niente che ti piacerebbe.» Ma poi mi
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passo da casa tua?» ¶ «Ti avviso che troverai un
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insieme ogni mattina. Ma ti avviso, l’albero di
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proposito mi chiedevo se ti piacerebbe uno scambio, diciamo