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Dante Alighieri, Divina Commedia, 1321

concordanze di «tosto»

nautoretestoannoconcordanza
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te cortese ch'ubidisti tosto ¶ a le vere parole
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ed ei verranno». ¶ Sì tosto come il vento a
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fui dentro parve carca. ¶ Tosto che 'l duca e
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tornare in volta, ¶ più tosto dentro il suo novo
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quinc' entro satisfatto sarà tosto, ¶ e al disio ancor
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tardi tutta si dispoglia, ¶ tosto che questo mio segnor
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non saria possuto dirsi ¶ tosto così com' e' fuoro
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El disse a me: «Tosto verrà di sovra ¶ ciò
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il tuo pensier sogna; ¶ tosto convien ch'al tuo
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sovvenne ¶ ad altro forse, tosto ch'i' montai ¶ con
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scontrati; e io sì tosto dissi: ¶ «Già di veder
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scritto. ¶ Se' tu sì tosto di quell' aver sazio
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Allor Virgilio disse: «Dilli tosto: ¶ "Non son colui, non
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giù per verdi paschi. ¶ Tosto che l'acqua a
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tua non trarrei ¶ più tosto a me, che quella
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Non corse mai sì tosto acqua per doccia ¶ a
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la fronte, ¶ e così tosto al mal giunse lo
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annoda. ¶ Né O sì tosto mai né I si
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com' io m'accorsi ¶ tosto che fui là 've
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Noi ci allegrammo, e tosto tornò in pianto; ¶ ché
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ello non vuol qui tosto seguitarmi, ¶ sì di vivanda
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dal volto, ¶ sappie che, tosto che l'anima trade
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occhi miei ricominciò diletto, ¶ tosto ch'io usci' fuor
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non vid' io sì tosto ¶ di prima notte mai
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che in acqua riede, ¶ tosto che sale dove 'l
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che venir possiam più tosto ¶ là dove purgatorio ha
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e pietà vi disgrievi ¶ tosto, sì che possiate muover
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l'arco suo più tosto piega. ¶ Ombra non lì
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perché 'n altrui pietà tosto si pogna, ¶ non pur
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in sua cura, ¶ se tosto grazia resolva le schiume
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che somigliò tonar che tosto segua: ¶ «Io sono Aglauro
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invitar ch'om saglia. ¶ Tosto sarà ch'a veder
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brama. ¶ Procaccia pur che tosto sieno spente, ¶ come son
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imaginar mio cadde giuso ¶ tosto che lume il volto
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ad una scala; ¶ e tosto ch'io al primo
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è mobile che piace, ¶ tosto che dal piacere in
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e giusto amor cavalca. ¶ Tosto fur sovr' a noi
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dentro la fossa, ¶ che tosto piangerà quel monastero, ¶ e
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trovar la via più tosto, ¶ le vostre destre sien
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Guanto e Bruggia ¶ potesser, tosto ne saria vendetta; ¶ e
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a quel Segnor, che tosto sù li 'nvii». ¶ Così
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mi davano intelletto. ¶ Ma tosto ruppe le dolci ragioni
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l passo non men tosto, ¶ appresso i savi, che
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retro a noi, più tosto mota, ¶ venendo e trapassando
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elli a me: «Sì tosto m'ha condotto ¶ a
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e sappi che, sì tosto come al feto ¶ l
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prima le sue strade. ¶ Tosto che loco lì la
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via e lor fortuna. ¶ Tosto che parton l'accoglienza
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vostra maggior voglia sazia ¶ tosto divegna, sì che 'l
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ne li alti cuor tosto s'attuta, ¶ «Beato te
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me co' suoi intendimenti. ¶ Tosto che fu là dove
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sentì la gran potenza. ¶ Tosto che ne la vista
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dritta parte vòlto. ¶ Sì tosto come in su la
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piacer volser miei passi, ¶ tosto che 'l vostro viso
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tranquillo aspetto «Vien più tosto», ¶ mi disse, «tanto che
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lo 'ntelletto attuia; ¶ ma tosto fier li fatti le
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de la voglia altrui ¶ tosto che è per segno
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come fera in lustra, ¶ tosto che giunto l'ha
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e falsa e vera. ¶ Tosto che con la Chiesa
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ma io ti solverò tosto la mente; ¶ e tu
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metti al mio voler tosto compenso, ¶ beato spirto», dissi
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ancor si pente; ¶ ma tosto fia che Padova al
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milizia che Pietro seguette, ¶ tosto libere fien de l
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spire ¶ in che più tosto ognora s'appresenta; ¶ e
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sua vita narra.] ¶ Sì tosto come l'ultima parola
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circüir la vigna ¶ che tosto imbianca, se 'l vignaio
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di retro gitta; ¶ e tosto si vedrà de la
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se' tu manto che tosto raccorce: ¶ sì che, se
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di tanto peso ¶ che tosto fia iattura de la
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già si cerca, ¶ e tosto verrà fatto a chi
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d'Alberto, ¶ quella che tosto moverà la penna, ¶ per
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fatto vano, ¶ sì che tosto convien che si riveli
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gratulando ¶ per la novella, tosto ch'el si tace
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Al suo piacere e tosto e tardo ¶ vegna remedio
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voglia, ¶ e per udirti tosto non la dico». ¶ Talvolta
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gloria del mondo, ¶ soccorrà tosto, sì com' io concipio
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quel moto che più tosto il mondo cigne; ¶ e
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suo muovere è sì tosto ¶ per l'affocato amore
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si divise; ¶ onde, sì tosto come li occhi aperse
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numerando, al venti ¶ sì tosto, come de li angeli
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candelo». ¶ Non fur più tosto dentro a me venute