Giovan Battista Marino, La sampogna, 1620

le labra. ¶ Avvi oltracciò tra l'una et l

tanta terra, quanta è tra noi, non ha potuto

quanti ne nascessero o tra' Toscani, o tra' Latini

o tra' Toscani, o tra' Latini, o tra' Greci

o tra' Latini, o tra' Greci, o tra gli

o tra' Greci, o tra gli Egizzi, o tra

tra gli Egizzi, o tra gli Arabi, o tra

tra gli Arabi, o tra' Caldei, o tra gli

o tra' Caldei, o tra gli Ebrei, così questa

quando ella avesse figurato tra sé un amore eminente

lumi del secol nostro tra' morti; et mi basta

Paoli, simulacri della immortalità tra' vivi, parte con vive

far paralleli et riscontri tra i suoi scartabelli et

la mia persona, et tra' denti cinguettando del fatto

delle bellezze principali, quando tra molte cose ordinarie si

coloro che son versati tra' poeti, né deve esserne

esserne chiamato usurpatore. ¶ Anche tra gl'idilli della mia

nel Trissino; la battaglia tra i Diavoli et gli

della differenza ch'è tra il furto et l

che mi date, annoverandomi tra gli ebrei, poiché ben

memoria vivrà sempre onorata tra le stampe italiane. ¶ Oggidì

fuori, et quattro comedie, tra le quali una, intitolata

strisci aspe pungente. ¶ Verdeggiavan tra 'l negro, ¶ sì come

aborrì d'errar vivo tra' morti; ¶ e la negra

passaggi ¶ numerose catene; ¶ ma tra i rigiri suoi, tra

tra i rigiri suoi, tra le figure, ¶ onde il

abitar del sacro monte ¶ tra le dotte Pieridi? ¶ Cantati

ne le profonde grotte ¶ tra i mesti orror dela

fia ch'io tragga ¶ tra gli uomini la vita

la vita e tu tra' mostri? ¶ e ch'abbiam

agghiacciato Strimone dolersi; ¶ e tra l'acque e le

piano, ove non era ¶ tra l'erbette minute ombra

amoroso mirto ¶ mostravano serpendo ¶ tra gl'immortali e trionfanti

meraviglia è degno, ¶ fere tra se medesme ¶ discordanti e

le Ciconie madri, ¶ che tra l'orgie di Bacco

i timpani tonanti ¶ e tra i tumulti e gli

e furo i sogni, ¶ tra cui versò la mente

udir, nulla t'ascondo. ¶ Tra le verdi, frondose, antiche

vaghi meandri e, mormorando ¶ tra' bei margini suoi, di

seguitarmi, e sbranarmi. ¶ Era tra' verdi rami, ¶ in guisa

arbori eccelse annoso olivo, ¶ tra' cui sacrati rami ¶ baldanzoso

l'ultimo fato, ¶ e tra me scilinguando ¶ sommormorava flebili

aquiletta d'or tenea tra l'unghie ¶ grossa fuor

un purpureo raggio, ¶ e tra viticci e tralci ¶ spuntan

Mirala e non respira ¶ tra gioia, e meraviglia ¶ più

s'alza talor, perché tra via l'impaccia. ¶ Ne

è l'aria ancora tra luminosa e fosca) ¶ con

del carcere confuso. ¶ Tu tra questi deserti, ¶ ond'uscir

orsi e di lupi, ¶ tra l'inospite rupi ¶ di

in essi, ¶ come morir tra l'acque ¶ esser può

questo che rileva, ¶ se tra gli aspi e le

il crotalo festivo, ¶ e tra sì fatti strepiti e

chini e devoti, ¶ movendo tra se stessi ¶ ambiziose gare

festeggia e ride ¶ folgorando tra l'erba ¶ l'occhio

quel grande, ¶ che regnò tra le stelle, erra tra

tra le stelle, erra tra' buoi. ¶ La man, che

torrei d'errar ignuda ¶ tra le leonze irate, ¶ e

d'arco, ¶ ne contendon tra lor Marte et Apollo

altro rifiuta, ¶ e, pur tra sé dubbiosa ¶ di froda

malagevole e scoscesa, ¶ ha tra le balze d'Etna

Vassene là dov'Etna ¶ tra scogli al ciel precipitosi

calor securo il ghiaccio ¶ tra le faville indura, ¶ e

fanno ¶ due nespole acerbette, ¶ tra cui di naso in

son le ginocchia, e tra le cosce pende ¶ fatto

furo più volte ¶ iterate tra loro ¶ le cortesi accoglienze

olivo, ¶ e per cimier tra le vermiglie piume ¶ porta

la faretra il fianco. ¶ Tra lor ne vien, non

tela d'or fin, tra fiore e fiore ¶ è

Cane e del Centauro ¶ tra gli ardori e tra

tra gli ardori e tra i ghiacci ¶ i lor

Lussureggia e di Flora ¶ tra i pacifici rami ¶ e

accorge, e di riso ¶ tra se medesma, e di

Plutone; ¶ et Imeneo cantando ¶ tra le nubi serene ¶ fe

e sempiterno Padre, ¶ che tra le squadre misere e

tristi e de' mendici ¶ tra poveri infelici, ignudi, abietti

più non risona. ¶ E tra lieti conviti ¶ da' passati

ch'io son fatto ¶ tra nemici possenti ¶ di disfida

o bella, e se tra i cespi ombrosi ¶ di

e vide mezo ancor tra biondo e verde ¶ l

con sospiri e pianti ¶ tra le braccia la strinse

diessi ratto a fuggir tra i più folt'arbori

recossi ad obbrobrio ¶ stringer tra dolci vincoli ¶ con le

i piè di caprio, ¶ tra l'altre membra mistiche

Arcadia, ¶ e questo spirito ¶ tra' vostri sibili ¶ confuso vadane

pene de l'alma. ¶ Tra quella casa e questa

mel condite, ¶ che chiudean tra le labra, ¶ uscian da

portò tempesta amara. ¶ Nacquero tra' parenti ¶ inimicizie e risse

contro chi la produsse ¶ tra sestessa non frema; ¶ perché

Tisbe, e 'n dubbio ¶ tra 'l sì e 'l

peròch'ad alma posta ¶ tra credenza e sospetto ¶ sempre

al ritornar pensando ¶ discorron tra se stessi, ¶ e dice

concento sonoro ¶ si rispondon tra loro. ¶ Oh quante volte

e caro? ¶ Che se tra noi non fusse ¶ un

lor ritardava, ¶ Atropo accelerava. ¶ Tra le dilazioni ¶ quanto il

veggia. ¶ Tisbe altrettanto ondeggia ¶ tra dubbiosi pensieri, ¶ rivolgendo pur

e le selve ¶ mezo tra chiare e fosche ¶ disvelate

venir s'avisa, ¶ e tra sestessa dice: ¶ – Grazie al

pallidetta e tremante ¶ drizzò tra le latebre ¶ più condensate

Misera, che fia questo? ¶ (tra sestessa ragiona) ¶ quanto qui

bella. – ¶ Queste tacite cose ¶ tra se stesso dicendo, ¶ s

si può l'umore ¶ tra le parole sparso ¶ misurar

tenea lo sguardo intento, ¶ tra l'un e l

potea ben io, ¶ là tra le due fontane, ¶ nel

le delizie esprime. ¶ Ma tra questi ancor passo ¶ l

bella, o di Natura, ¶ tra le belle d'Amor

istessa ¶ mascherata sen va tra l'altre ninfe? ¶ Ninfa

sostener la gelida natura ¶ tra quelle fiamme estinte, ¶ e

mia fiamma ¶ ch'io tra l'ombre e gli

lingua agghiaccia. ¶ Dubbio così tra quest'affetto e quello

e ch'Amor solo ¶ tra le catene sue costringe

quali accenti ¶ chiama là tra le fronde ¶ di quella

la dolce amica. ¶ Vedi tra' rami di quel verde

Cosa insomma non è, tra quant'oggetti ¶ questo sì

che sussurra e freme ¶ tra le cime de' faggi

fredda, algente e gelata ¶ tra le gelide vene ¶ chiude

Anfione esser ti vanti, ¶ tra que' versi che canti

premio altrui rapire. ¶ Ma tra color, che di ragione

terra ¶ scender Dive immortali, ¶ tra le quai venne anch

agguagli? ¶ Quant'or volgon tra l'onde ¶ L'Ermo

ch'io sono ¶ ombra tra' vivi, e più che

là ne l'autunno ¶ tra le porpore lor, Bacco

chiude mortal veleno. ¶ Così tra lieti fiori ¶ aspe mordace

perfetta. ¶ Selvaggia ¶ Or se tra noi non è questa

ami. ¶ Laurino ¶ Pommi là tra le Sirti ¶ tempestose e

dentro la gola e tra le fauci ¶ di Cariddi

e di Scilla. ¶ Pommi tra le pruine e tra

tra le pruine e tra le brume ¶ del Caucaso

fia, nulla ricuso. ¶ Mandami tra gl'inospiti deserti ¶ dele

scitiche balze. ¶ Mandami pur tra' mostri ¶ d'Erimanto e

e de' Ciclopi. ¶ Mandami tra le fiamme e tra

tra le fiamme e tra gli orrori ¶ di Cocito

peregrin sitibondo ¶ che se tra via s'incontra ¶ in

forza ¶ senza alcun prò tra le materne spine ¶ devea

è vero, che voi tra noi siate un più

piè d'un faggio ¶ tra dolente e pensoso un

dolce nido a far tra noi ritorna, ¶ e 'n

sospir l'alma meschina, ¶ tra grotte oscure il tuo

uscio ale capre. ¶ XX ¶ Tra gli altri un dì

mio misero core ha tra le fauci.» ¶ XXI ¶ Deh

che m'udiro chiamar tra queste querce ¶ la mia

di mio stato incerto, ¶ tra speranza e timor gran

il dolce fico, che tra foglia e foglia ¶ rugiadoso

il diedi a te, tra me stesso dicendo: ¶ «Così

XXIX ¶ Spesso, tramando ancor tra gli arboscelli ¶ o pania

questo fior, che qui tra noi ¶ bellezza ha nome

nel ciel d'Amor tra' più beati amanti! ¶ XLII

nereida gentil, c'ha tra noi fama ¶ d'agguagliarti

io l'odo sospirar tra fronde e fronde, ¶ e

giorni spende; ¶ Montan che, tra' pastor pastor sovrano, ¶ dal

solea; ¶ et è fama tra noi che, poscia ch

senza far più motto, ¶ tra le fiamme il tuo

ne nascessero mai, ò tra i Toscani, ò tra

tra i Toscani, ò tra i Latini, ò tra

tra i Latini, ò tra Greci, così professo questa

non più fiero ¶ qual trà l'orme solea l

due begli occhi aprir trà l'acque, e 'l

l'innamorata Luna, ¶ e tra' poggi di Latmo al