Dante Alighieri, Divina Commedia, 1321

del cammino per le tre donne che di lui

hai, ¶ poscia che tai tre donne benedette ¶ curan di

che vien dinanzi ai tre sì come sire: ¶ quelli

crudele e diversa, ¶ con tre gole caninamente latra ¶ sovra

che questa caggia ¶ infra tre soli, e che l

e avarizia sono ¶ le tre faville c'hanno i

punto furon dritte ratto ¶ tre furïe infernal di sangue

nel quale tratta de' tre cerchi disotto d'inferno

poi a dir, «son tre cerchietti ¶ di grado in

si fa forza a tre persone, ¶ in tre gironi

a tre persone, ¶ in tre gironi è distinto e

tua Etica pertratta ¶ le tre disposizion che 'l ciel

e de la schiera tre si dipartiro ¶ con archi

arnie fanno rombo, ¶ quando tre ombre insieme si partiro

faccia levata; ¶ e i tre, che ciò inteser per

recherà la tasca con tre becchi!"». ¶ Qui distorse la

crucifisso in terra con tre pali. ¶ Quando mi vide

ed el trascorse, ¶ e tre spiriti venner sotto noi

quel che sol, di tre compagni ¶ che venner prima

legno il primo canto. ¶ Tre volte il fé girar

li fiorini ¶ ch'avevan tre carati di mondiglia». ¶ E

giugnere a la chioma ¶ tre Frison s'averien dato

vid' io cascar li tre ad uno ad uno

maraviglia ¶ quand' io vidi tre facce a la sua

quelle svolazzava, ¶ sì che tre venti si movean da

occhi piangëa, e per tre menti ¶ gocciava 'l pianto

di maciulla, ¶ sì che tre ne facea così dolenti

che ne l'aspetto! ¶ tre volte dietro a lei

si face: ¶ veramente da tre mesi elli ha tolto

tiene una sustanza in tre persone. ¶ State contenti, umana

una, a due, a tre, e l'altre stanno

e liete ¶ furo iterate tre e quattro volte, ¶ Sordel

con quei che le tre sante ¶ virtù non si

lor vedervi assai». ¶ Solo tre passi credo ch'i

a lui: «A quelle tre facelle ¶ di che 'l

vidi una porta, e tre gradi di sotto ¶ per

di diamante. ¶ Per li tre gradi sù di buona

el m'aprisse, ¶ ma tre volte nel petto pria

pur sale, ¶ misurrebbe in tre volte un corpo umano

appressarsi. ¶ Ben v'èn tre vecchi ancora in cui

esso ¶ amor nasce in tre modi in vostro limo

noi si piange per tre cerchi; ¶ ma come tripartito

l buon maestro: «Almen tre ¶ voci t'ho messe

che la scaletta di tre gradi breve; ¶ nuvole spesse

al sommo d'i tre gradi ch'io parlai

pensando sì voi sol tre?». ¶ sùbita voce disse; ond

tali eravamo tutti e tre allotta, ¶ io come capra

terra sanza seme gitta. ¶ Tre passi ci facea il

la mezzana e le tre e tre liste, ¶ sì

e le tre e tre liste, ¶ sì ch'a

fu Giove arcanamente giusto. ¶ Tre donne in giro da

di lor ch'avea tre occhi in testa. ¶ Appresso

de Libano' cantando ¶ gridò tre volte, e tutti li

Novo augelletto due o tre aspetta; ¶ ma dinanzi da

aguzzeranno i tuoi ¶ le tre di là, che miran

li atti, l'altre tre si fero avanti, ¶ danzando

angelica nota. ¶ Forse in tre voli tanto spazio prese

per le parti sue, ¶ tre sovra 'l temo e

venerunt gentes', alternando ¶ or tre or quattro dolce salmodia

quattro cerchi giugne con tre croci, ¶ con miglior corso

rivi di vostr' arti. ¶ Tre specchi prenderai; e i

un lume che i tre specchi accenda ¶ e torni

al fine ¶ che i tre a' tre pugnar per

che i tre a' tre pugnar per lui ancora

girati intorno a noi tre volte, ¶ come stelle vicine

dispensare o due o tre per sei, ¶ non la

Bacco, non Peana, ¶ ma tre persone in divina natura

uno e due e tre che sempre vive ¶ e

e regna sempre in tre e 'n due e

circunscritto, e tutto circunscrive, ¶ tre volte era cantato da

le genti perverse. ¶ Quelle tre donne li fur per

di più chiarezza; ¶ e tre fïate intorno di Beatrice

almi; ¶ e credo in tre persone etterne, e queste

tace; ¶ così, benedicendomi cantando, ¶ tre volte cinse me, sì

figuri, ¶ quante Iesù ai tre fé più carezza». ¶ «Leva

perpetüalemente 'Osanna' sberna ¶ con tre melode, che suonano in

come d'arco tricordo tre saette. ¶ E come in

tuo disïo già son tre ardori. ¶ Né giugneriesi, numerando

l'alto lume parvermi tre giri ¶ di tre colori

parvermi tre giri ¶ di tre colori e d'una