Giuseppe Marotta, L'oro di Napoli, 1947

stesso trapassato, desunto in tre dimensioni da fotografie. Sul

normalissimo. ¶ Durante i successivi tre giorni don Ignazio preoccupò

si infisse nel ventre. ¶ Tre mesi dopo, quando riaddentò

aveva consumato per anni. Tre mesi prima ci eravamo

la mia città. ¶ Per tre mesi la mia nonna

l’impegno di nutrire tre bambini e una vedova

noi, ci collocò su tre sedie contro la parete

in bocca. ¶ «I miei tre figli, don Salvatore.» ¶ «Certo

siamo una vedova e tre orfanelli. A voi che

con la servitù – i tre domestici, le due cameriere

seguirlo per due o tre mesi a Montecarlo (dove

una ciocca di ciliege, tre mandorle e una contusa

del palazzetto sanno i tre scalini esterni e che

portinaio zoppo e gradini tre. Fu sufficiente, del resto

anche si lavava per tre o quattro ore consecutive

nome, vastissima e con tre ciuffi di paracarri nel

un emigrante; avevo quasi tre ore di piena solitudine

notizie. Si erano vendute tre copie a San Ferdinando

terra, pagai e dopo tre mesi, con lo stesso

il costruttore di barche? Tre anni dopo, avendo raggiunto

e la sera i tre piccoli Petrillo chiedevano a

Alfonso Corrado fu per tre anni infermiere nell’ospedale

collocamento ed ecco le tre monache questuanti che si

affare commerciale che quei tre individui stanno concludendo nel

dalle dorature appassite. Per tre quarti del giorno il

questo stato da almeno tre mesi!» gridò schiaffeggiandosi. Era

spiccava con le sue tre lampade ad acetilene, con

saltare e raccogliere in tre o quattro curiosi modi

ruote, indossa due o tre suoi compagni, siede sulla

di certi signori. Fece tre passi nell’anticamera, indicò

io» dichiarò fermamente. ¶ I tre la guardavano. ¶ «Scusate una

piedi, strisciava verso le tre misere decrepite file di

qualsiasi, mentre due o tre insolite visitatrici s’indugiavano

chiuso la porta a tre mandate, e poi la

dissi. Ma ella strillò tre volte e in un

porta era chiusa a tre mandate. Ditemi se non

ridere: insomma si sposarono tre mesi dopo, quando don

sul comodino, segnava le tre. ¶ Debbo imparzialmente riferire che

Madonna di Pompei, fratturandogli tre costole: il dissidio fra

riscaldarsi; nel «gioco delle tre carte», col quale, come

Era un tema di tre note...» e continuare per

egli soleva alzarsi alle tre del mattino e passeggiare

rimproverarmi. Ricordati, dice, che tre secoli fa gli spaghetti

vasti piatti sostenuti da tre catenelle e per fulcro

eravamo una famiglia per “tre quarti” di spaghetti, settecentocinquanta

settecentocinquanta grammi; l’espressione “tre quarti” dovrei farla scrivere

Louvre; «un due!», «un tre!» gridavano i garzoni porgendo

da due o da tre soldi: chi non poteva

senza motivo: se alle tre di notte qualcuno canta

opposti muri, è perché tre passanti su cinque indossano

quando vide i suoi tre figli ammalarsi, nello stesso