Vittorio Alfieri, Timoleone, 1789

di me mormorando. Ostacol troppo ¶ a lor pratiche infide

tuo fin; ma, impetuoso troppo ¶ tu forse, oprare anco

fin potresti ¶ mezzi efficaci troppo: in man recarsi ¶ il

ti possa. ¶ Ansia, pur troppo, io per te vivo

mortifer'angue ognor, pur troppo! è forza, ¶ che breve

eccessi ¶ de' tuoi bollenti troppo anni primieri; ¶ ei stesso

vidi io?... ¶ E (pur troppo!) nol veggo? Esser mai

frenar non volli; ¶ pur troppo errai: per risparmiarti l

legge da te sparso. ¶ Troppo t'amai; troppo a

sparso. ¶ Troppo t'amai; troppo a te fui fratello

parla, ¶ in te: pur troppo i sensi suoi ravviso

vostra amistà?... ¶ Timofane ¶ La troppo austera ¶ sua virtù, non

Il desir suo, ¶ superbo troppo, e in ver de

ma in ciò, preoccupata troppo, ¶ la tua mente t

fratello gli è; pur troppo ¶ congiunto e amico a

sento? ¶ Echilo ¶ Io, cieco ¶ troppo finor su i vizi

anco. Ahi! che pur troppo ¶ è ver, pur troppo

troppo ¶ è ver, pur troppo! perigliosi e iniqui ¶ disegni

capital delitto. ¶ Echilo ¶ Integro troppo, e cittadino, egli era

A te fia duro troppo ¶ l'ascoltar sue rampogne

è muta: ¶ breve pur troppo a te la gioia

altro. ¶ Ahi, stolto io troppo! havvi tiranno al mondo

lacci suoi ¶ sarà, pur troppo!... Ah! se rimedio ancora

serbasse il cor: ma troppo... ¶ Timoleone ¶ Udrammi anch'essa

Or dal tuo stato ¶ troppo è diverso il suo

il suo: sangue già troppo ¶ versato egli ha, perché

in tuo danno io troppo ¶ tacqui finora! il condiscender

tel tacqui; era pur troppo io certo, ¶ che mai