Remigio Zena, L'ultima cartuccia, 1895?

innocenza. ¶ - Correte un po’ troppo: dal vostro punto di

soccorso alla vittima pur troppo sarebbe stato inutile; sono

soccorsi sarebbero sempre giunti troppo tardi, e il marito

egregio avvocato, capisco come troppo non garbi a lui

accusato, risponderò che conosco troppo bene i giudici componenti

Tribunale ed essi conoscono troppo bene il loro Presidente

ogni modo non attesta troppo l’esattezza del furiere

con una data firma, troppo pericolose; quindi non è

Dite pure. ¶ - Non so troppo come incominciare. Prima di

colonnello, breve d’anni, troppo lunga d’errori, e

patria, ma certo non troppo lusinghieri né troppo facili

non troppo lusinghieri né troppo facili per una donna

la vostra resipiscenza giunge troppo tardi. - Sono usciti tutti

un carteggio... erotico fin troppo, il quale se conferma

charitatis: non ti pare? Troppo meticoloso, troppo sofistico il

ti pare? Troppo meticoloso, troppo sofistico il Presidente! Viene

il Presidente ha scoperto troppo il suo giuoco che

volte certe mezze parole troppo significative, e negli occhi

so. Era una creatura troppo... come dire, troppo danubiana

creatura troppo... come dire, troppo danubiana. ¶ - Danubiana? ¶ - Sì, bulgara

di firmare? ¶ - Ella ha troppo rispetto alla legge per

diritti della maggioranza e troppo buon senso per non

un divano. ¶ - Non so troppo... segretario, dove si piglia