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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Federigo Tozzi, Tre croci, 1920

concordanze di «tu»

nautoretestoannoconcordanza
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e disse: ¶ — Bada anche tu se ti pare venuta
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banca scoprono prima che tu... che noi facciamo le
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che m'ha fatto! ¶ — Tu non puoi vedere nessuno
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Niccolò disse: ¶ — Hai ragione! ¶ — Tu stai zitto!, gli rispose
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Niccolò, allora, disse: ¶ — Purché tu ti spicci; invece di
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il sangue? ¶ — Giulio! Smettila! Tu sai quel che ho
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con qualcuno. Gli diceva: ¶ — Tu sai che tra noi
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mi piacerà? ¶ — Io credo. ¶ — Tu non capisci niente: non
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fido. ¶ — Lo so che tu mi ritieni uno sciocco
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intingolo troppo impepato. ¶ — Sei tu che lo vuoi così
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la prima volta. ¶ — E tu che mangi, Vittorio? ¶ — Io
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lui che importava se tu volevi dormire? ¶ — Che discorsi
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Sono troppo buono! E tu perché ti sei succhiata
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di alzare la voce. ¶ — Tu, no; ma Niccolò, sì
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un vaso antico. ¶ — E tu, per rompermi la testa
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disse: ¶ — Non è vero! ¶ — Tu lo scusi sempre, ma
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smettere! ¶ — Ma sei anche tu che non lo sai
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gridò: ¶ — No: voglio che tu resti! ¶ Giulio arrossiva come
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forse, né meno credergli. ¶ — Tu non vuoi mai tentare
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una volta! ¶ — Vuoi assumerti tu la responsabilità di dirglielo
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ma rispose con disinvoltura: ¶ — Tu stai al tuo posto
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così di buonumore, e tu me lo vuoi guastare
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fare il buffo! ¶ — E tu le bizze. ¶ — Non faccio
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gli bruciasse la lingua. ¶ — Tu, nonostante il bene che
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con te, e più tu mi vieni attorno. ¶ Ella
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Enrico disse ancora: ¶ — Che tu sei il più sboccato
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Chiarina pregò Lola: ¶ — Diglielo tu. Appunto perché si tratta
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fidanzare io, che faresti tu? ¶ — Lo sai: glielo direi
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Non sarebbe meglio che tu non ti fidanzassi? ¶ Chiarina
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zia vorrà riposarsi! ¶ — E tu non esagerare, dunque! Se
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C'è bisogno che tu porti l'ambasciata? ¶ — Da
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le giuccarelle, come se tu non avessi ormai quindici
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hai fatto male! ¶ — E tu perché non sei stata
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Ma è possibile che tu faccia così? ¶ — Ho un
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Niccolò, e gli disse: ¶ — Tu che sei tanto affezionato
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un impiegato al Demanio, tu che conosci il direttore
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fidanzamento. ¶ — Lo sai anche tu? ¶ — Se non lo so
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non rimandarlo via! E, tu, Niccolò, l'hai visto
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quinto. Egli disse: ¶ — Giulio, tu che hai fatto sempre
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rispose: ¶ — È meglio che tu non me ne parli
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Che gli faresti se tu avessi un fratello come
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per deriderlo, gli gridò: ¶ — Tu di che t'intendi
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a testimoni. Io e tu sappiamo a quel che
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siete vicini a leticare? ¶ — Tu stai zitto, perché non
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proseguì: ¶ — La prendo io! Tu che ne pensi, Niccolò
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ti rendi conto che tu farnetichi. ¶ — Vado a rubare
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mangiare! Non voglio! Anche tu hai ragione di riposarti
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denari? ¶ — È inutile che tu mi faccia l'ironico
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poterci aggrappare a niente! Tu, ancora, non ci vuoi
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è mica necessario che tu stia qui perché ci
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C'è bisogno che tu mi metta coraggio? Io
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pacata; che commoveva: ¶ — Domani tu mangerai i fagioli a
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fagioli a Firenze, e tu comprerai i tordi da
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è qualche motivo perché tu me lo domandi? ¶ — Volevo
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che lo incontrassi io. ¶ — Tu farai sempre conto di
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Vieni di qua anche tu. Le bambine escono con
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sghignazzata rabbiosa e gridò: ¶ — Tu stattene cheto! ¶ Giulio si
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Ma bisognerebbe almeno che tu provassi! ¶ Giulio si fece
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Le bugie né meno tu me le devi dire
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adirato, gli chiese: ¶ — E tu che hai da guaire
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torto. ¶ — Ah, ah, ah! Tu non ne infili né
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sono sicuro, appunto perché tu dici di no, che
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gli disse: ¶ — Bisogna che tu sia più forte! ¶ Giulio
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di più. ¶ — Giulio, oggi tu hai perso la testa
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Giulio, fatti vedere anche tu. ¶ — Ma perché dài importanza
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disse a Giulio: ¶ — Levamela tu di dosso! Prendila! Io
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Non meritavo, allora, che tu fossi stato schietto? ¶ Egli
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falsamente antichi gli dissero: "Tu sei eguale a noi
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noi! È inutile che tu cerchi d'evitarci!". Egli
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Niccolò chiese al fratello: ¶ — Tu passi per la strada
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e alle bambine. Anche tu, se credi, arrangiati! ¶ — Dammi
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casa più piccola; e tu farai portare via la
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poco strascicata: ¶ — Quando morirai tu, si piglia tutti la
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a farmi dare del tu mi piace. ¶ Enrico, allora
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piglia questa cicca. Se tu ne avessi parecchie, potresti
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dal coro, la mattina. Tu non hai da compicciare