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esplorazioni verbali


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Matteo Bandello, Novelle, 1554

concordanze di «tu»

nautoretestoannoconcordanza
1
1554
scelerata che tu sei, tu m'hai avvelenato, tu
2
1554
tu m'hai avvelenato, tu m'hai morto! Ma
3
1554
lume e guarda che tu non sia sentita. - Andò
4
1554
male è poco, ché tu devevi fiaccarti il collo
5
1554
il collo, bestia che tu sei! Pare che ti
6
1554
Oh, - disse il marito, - tu sei strana e hai
7
1554
da cacare, come hai tu ardire venirmi innanzi? - Il
8
1554
bocca di ciò che tu sai, io ti farò
9
1554
con piú uomini che tu potrai, pigliarti piacere giacendo
10
1554
loro si veggia, se tu dirai a uomo di
11
1554
ti diffendi fino che tu puoi, ché io non
12
1554
perché io so che tu sei venuto in casa
13
1554
lo stato mio, ché tu sei un vile e
14
1554
in questa forma parlò: - Tu devi saper, Petrone, che
15
1554
ti dica, adesso saperai. Tu dapoi che mi servi
16
1554
Voglio adunque, Petrone, che tu sappia che io mi
17
1554
grandissima importanza; e perché tu intenda meglio l'animo
18
1554
il cotal cenno, e tu venendo a la camera
19
1554
la tentazione. Che dirai tu di me? Fa pure
20
1554
me? Fa pure che tu sii fidato e che
21
1554
che mai a persona tu non manifesti questa cosa
22
1554
poltrone e gaglioffo che tu sei. Tu non mi
23
1554
gaglioffo che tu sei. Tu non mi tocchi di
24
1554
ne vendicherò, e se tu disonestamente con chi ti
25
1554
Può egli esser che tu sia sí smemorato che
26
1554
esser non puotei, perché tu mi lasciasti in camera
27
1554
come sta il letto. Tu m'hai dette le
28
1554
averti per moglie se tu vorrai. - Tanti altri contrasegni
29
1554
volendo non schernisse. Se tu fossi piú savio del
30
1554
accogliere, e prendeli quanto tu sai a l'improvviso
31
1554
poltrone e asino che tu sei! Pur troppo n
32
1554
questi? ove gli hai tu rubati? chi te gli
33
1554
dati, ladro gaglioffo che tu sei? di' su, onde
34
1554
rivolta gli disse: - E tu perché a questo mascalzone
35
1554
del pessimo trattamento che tu mi fai, anzi sempre
36
1554
Io penso bene che tu altresí averai menate basse
37
1554
Ma lodato Dio che tu hai conosciuto che me
38
1554
a modo mio. Prima tu piglierai quei servidori che
39
1554
per me, ove ognora tu solo a tua posta
40
1554
dèi hanno permesso che tu abbia ricuperato il tuo
41
1554
che piú t'aggrada tu di me puoi fare
42
1554
eravamo ancora noi come tu al presente sei, e
43
1554
Siface non mandarono, che tu di me pietoso esser
44
1554
stranieri. Io so che tu conosci ciò che una
45
1554
di quelli temere. Se tu, signor mio, hai sorelle
46
1554
L'altre cose che tu, la tua mercé, mi
47
1554
la vita tua perseguiranno. Tu moglie mia sarai e
48
1554
mosso t'abbia, essendo tu d'Affrica ed io
49
1554
che ella, sapendo che tu non puoi né dèi
50
1554
ella fosse certa che tu ci devessi andare, penso
51
1554
di far ciò che tu vorrai; non dèi pensar
52
1554
lontano dorme seco? Vuoi tu per un'ora d
53
1554
male te n'avvenisse? Tu sei riputato, ben che
54
1554
Se fosse bisogno che tu andassi a Milano in
55
1554
tre ore di notte. Tu sai che la porta
56
1554
gli disse il barigello: - Tu il saperai tosto e
57
1554
signor Gostanzo disse: - Cugino, tu ci hai qui condotti
58
1554
hai qui condotti e tu ci intertieni, e narraci
59
1554
sia valido. Non sai tu che non lece a
60
1554
a l'ambasciator mantovano: - Tu non scriveresti mai al
61
1554
assai e gli innacquiamo. - Tu dici il vero, - rispose
62
1554
di quei porri che tu quando stavi a Bologna
63
1554
irato disse: - Marino, Marino, tu sei troppo piú malizioso
64
1554
grasso, cosí rispose: - E tu, monsignor mio, sei assai
65
1554
cosa è, Marino, che tu che sei tanto nemico
66
1554
Marco Antonio Sanazzaro disse: - Tu stai fresco se tu
67
1554
Tu stai fresco se tu pensi che il signor
68
1554
ai loro sontuosi banchetti? Tu vederai che egli diverrá
69
1554
portar qua. Ma se tu liberamente mi dici il
70
1554
cara la vita servalo. Tu te ne ritornerai a
71
1554
dirai al frate che tu m'hai recata la
72
1554
crederti tutto quello che tu ora m'hai detto
73
1554
il tuo amore, come tu dici, verso me è
74
1554
è sí grande, che tu mi domandi a mio
75
1554
fará mio fratello che tu non sia mio marito
76
1554
mio marito? Ma se tu vuoi far a mio
77
1554
far a mio modo, tu verrai questa notte a
78
1554
costume? che ne dici tu? Crederesti mai che Gandino
79
1554
le signore mie sorelle. Tu déi sapere che in
80
1554
Moglie, io vo' che tu mi dica il vero
81
1554
E a ciò che tu sia astretta a dir
82
1554
creder possa ciò che tu mi risponderai, io vo
83
1554
risponderai, io vo' che tu giuri su queste sante
84
1554
e in corpo se tu non dici il vero
85
1554
io giuri? - disse ella. - Tu il saperai bene, - rispose
86
1554
moglie. - Io vo' che tu mi giuri, - disse Gandino
87
1554
hai, se dopo che tu sei mia moglie, hai
88
1554
dimmi liberamente ciò che tu vai facendo, e dicendomi
89
1554
disse: - Vedi, Biga, o tu mi dici come il
90
1554
da fare, disse: - Biga, tu meriti ch'io t
91
1554
far mal alcuno, quando tu voglia metter ad essecuzione
92
1554
e le dirai che tu hai parlato al padre
93
1554
a lui ti manderá, tu ne verrai qui, ma
94
1554
ti è cara, che tu non ne parli con
95
1554
disse a la Biga: - Tu dirai da parte del
96
1554
ribalda e scelerata che tu sei, tu m'hai
97
1554
ti sgomentare, ché, se tu vorrai, io ho deliberato
98
1554
io ho deliberato che tu per ogni modo sia
99
1554
e non piú tosto, tu porterai questa mia lettera
100
1554
ella non volesse accettarla tu la darai a sua
101
1554
tosto vi partirete. Se tu prima che partiate vuoi
102
1554
a ciascuno. A me tu puoi dir il tutto
103
1554
Giuro a Dio, se tu gridi, che io ti
104
1554
la gola. Taci, ché tu hai meglio che tu
105
1554
tu hai meglio che tu non meriti, ché si
106
1554
quanto ti dico. O tu perdona al cavaliero che
107
1554
grado far quello che tu da te stessa deveresti
108
1554
ingrata e crudele. Pensi tu se egli, come tu
109
1554
tu se egli, come tu credi, per dispregio tuo
110
1554
forse, per Dio, che tu avevi eletto giovine a
111
1554
in quelle nostre contrade! Tu t'eri pur attaccata
112
1554
per sei mesi. Ma tu dirai forse: - Io son
113
1554
sue anderiano meglio, e tu saresti eternamente vergognata, né
114
1554
moglie. Ché sapendosi che tu fossi fuggita dietro a
115
1554
chi non pensaria che tu fossi stata sua bagascia
116
1554
bene a ciò che tu non abbia cagione di
117
1554
pervenir a quel che tu non vorresti, e tien
118
1554
ed il fuoco, e tu piglia qual piú ti
119
1554
signor Roderico rispose: - Cavaliero, tu hai detto ciò che
120
1554
ma io vo' che tu sappia che prima io
121
1554
sleale amare. E se tu, come minacci, la morte
122
1554
amante e marito, che tu crudelmente hai ammazzato. Sí
123
1554
troverai, perciò che né tu né tutto il mondo
124
1554
sí malvagia risposta come tu hai ultimamente data, di
125
1554
a questi miei; e tu, Roderico, perché fai morir
126
1554
Cornelio pensava di fare: - Tu vorresti, - disse, - amico mio
127
1554
t'hanno in norma. - Tu sei sempre su queste
128
1554
sia il minor male. Tu sai quanto io amo
129
1554
Or che ne dici tu? - Cornelio mio, - rispose alora
130
1554
mio, - rispose alora Delio, - tu vuoi che senza passione
131
1554
veggio modo, perciò che tu sei troppo appassionato dietro
132
1554
puote. Onde bisogna che tu ti lasci governar a
133
1554
ha gli occhi velati. Tu sai bene se io
134
1554
ghiribizzi, ché ciò che tu pensi son proprio chimere
135
1554
che a patto nessuno tu non vada a Milano
136
1554
ti sovviene egli che tu sei per rubello bandito
137
1554
spiano tutto ciò che tu dici e fai. E
138
1554
da Milano avvertito che tu non puoi far cosa
139
1554
che Dio nol voglia, tu ci vai e per
140
1554
mózzo il capo. Vuoi tu a posta d'un
141
1554
Poi, che certezza hai tu d'andarvi sicuro? E
142
1554
ortica. Ma mettiamo che tu vada per vie disusate
143
1554
luoghi; che sicurezza hai tu, quando sarai colá, che
144
1554
quando sarai colá, che tu possa aver da costei
145
1554
E a ciò che tu sappia, sono molti mesi
146
1554
i molti piaceri che tu, la tua mercé, fatti
147
1554
fatto ad avisarmi, che tu liberamente l'amico tuo
148
1554
la scala: - Vedi che tu ponga la scala cosí
149
1554
a la finestra che tu non faccia romore, perché
150
1554
Fenicia mi disse che tu l'avevi appoggiata con
151
1554
ci è? Moglie e tu Fenicia, venite ad intender
152
1554
che d'altro marito tu ti proveggia, sí come
153
1554
disse la madre, - che tu se' qui meco e
154
1554
che noi credevamo che tu fossi morta. Ma lodato
155
1554
lodato sia Iddio che tu sei pur viva. - Ahi
156
1554
sola cagione. E se tu, piú di me pietoso
157
1554
si potrá. Ma se tu sarai quel vero e
158
1554
piangendo, cosí gli rispose: - Tu dei saper, signor mio
159
1554
commessa da me sceleraggine tu voglia pigliar la condecente
160
1554
E questo è che tu devevi scoprirmi il tuo
161
1554
mio; e forse che tu, udite le mie ragioni
162
1554
questo vorrei bene che tu mi compiacessi e facessi
163
1554
ti ho, e che tu come troppo pietoso e
164
1554
non ha fatto, e tu non ci avesti colpa
165
1554
chiamata a sé Belfiore: - Tu vedi, figliola, - disse, - come
166
1554
ricerca per moglie; se tu vuoi lui per marito
167
1554
ne sarò contentissimo, e tu per ogni ragione far
168
1554
e quindi gli girava, tu potevi ben giurare che
169
1554
che aver si ponno. Tu m'affermi esser piú
170
1554
consapevole. E che vuoi tu che ella indovini il
171
1554
il tuo volere se tu né messo né ambasciata
172
1554
conoscere l'amor che tu le porti. Chi sa
173
1554
Pertanto io giudico che tu le faccia saper con
174
1554
me, - diceva ella, - che tu debbia presumere di richiedermi
175
1554
ardimento di presumere che tu potessi di me credere
176
1554
la prima volta che tu abbi errato, e piú
177
1554
non ci tornare, perché tu amaramente pagaresti e questa
178
1554
disse: - Fratel mio, come tu vedi io sono in
179
1554
sará mai possibile che tu né altri mi levi
180
1554
io nondimeno morrò e tu rimarrai in sospetto d
181
1554
ed il mio teschio tu puoi portar su le
182
1554
l'ultima volta che tu ci torni, perciò che
183
1554
torni, perciò che tornandoci tu potresti di leggero esser
184
1554
impresa, ché, ancora che tu non cadessi ne la
185
1554
in questa guisa disse: - Tu hai ammazzato tuo fratello
186
1554
tua era necessario che tu cosí facessi, adducendomi una
187
1554
abbiate. Chi sa che tu per restar solo possessore
188
1554
a la piú lunga tu me lo rechi di
189
1554
è giudicato. Io, come tu sai, per la morte
190
1554
ai casi miei tornando, tu vedi che io son
191
1554
ne la dilicatezza che tu ogni giorno vedi, in
192
1554
te intender ciò che tu me ne consegli. - Antonio
193
1554
a mano a mano. Tu ti sei tosto scordato
194
1554
ben io, gaglioffa che tu sei, - rispose madonna Lucrezia
195
1554
bramo d'esser contenta. Tu non hai perduto nulla
196
1554
gli occhi del capo. Tu hai voluto goder Bernardino
197
1554
Bernardino, brutta femina che tu sei. Ma io te
198
1554
detto, e faratti, se tu seco sarai piacevole, una
199
1554
piacevole, una gran donna. Tu vedi che noi, ben
200
1554
il nostro figliuolo eleggeremmo. Tu sposarai la figliuola di
201
1554
le forche, manigoldo che tu sei; come hai tu
202
1554
tu sei; come hai tu ardire di accostarti a
203
1554
piacere agli uomini e tu mi volessi dar il
204
1554
solo non ti servirei. Tu avevi in Roma giovane
205
1554
una che ha marito, tu sei di quella stato
206
1554
io ti priego che tu voglia farmi grazia d
207
1554
questo punto, ancor che tu non lo meriti, aiutarti
208
1554
le tue sceleratezze conviene, tu vada a casa di
209
1554
pensa, sciagurato romano, se tu sei in odio a
210
1554
ed abominevole carogna come tu sei sostenere. Tu puoi
211
1554
come tu sei sostenere. Tu puoi pensare come il
212
1554
quando eravamo in mare tu con la tua bagascia
213
1554
se io credessi che tu cangiassi vezzo e volessi
214
1554
meco altro uomo che tu non fosti con tua
215
1554
a le mani, che tu ed io insieme trionfaremo
216
1554
punto ti piaccia, che tu mi lascierai su le
217
1554
de la moglie facesti. Tu mi sembri esser di
218
1554
centinaia di ducati. Se tu vuoi giurarmi che mi
219
1554
cittá qui vicina, dove tu mi metterai a guadagnare
220
1554
che tanto mostrava amare. Tu presumi da me voler
221
1554
sterco gettar in mare? Tu hai ardire venirmi innanzi
222
1554
badessa cosí gli disse: - Tu dei sapere, Marco Antonio
223
1554
avessi io inteso ove tu eri, non averei giá
224
1554
che fatto non sia? Tu sai che vita in
225
1554
ti è rimaso, che tu puoi viver da par
226
1554
vorrei esser certa che tu fossi disposto a viver
227
1554
restituirei. Ma dubito che tu al mal avvezzo, come
228
1554
Io so bene che tu nol sai, ma Dio
229
1554
disse: - Figliuol mio caro, tu sia il benvenuto. Egli
230
1554
de la somma che tu dici, come deve aver
231
1554
sodisfarti, ma converrá che tu aspetti otto o dieci
232
1554
tuo male. So che tu ami Lucrezia, che al
233
1554
sia stato bell'atto, tu il puoi molto ben
234
1554
che, non la ritrovando, tu devessi compiacermi e prender
235
1554
gli disse: - Figliuol mio, tu mi domandi una gran
236
1554
certa mia composizione, che tu continovamente potrai in un
237
1554
ora ti dirò, se tu sarai quel gentil cavaliero
238
1554
signor mio, ciò che tu fai ed abbi riguardo
239
1554
fatto l'accompagno. Quando tu voglia darmi la parola
240
1554
amico mio, farò che tu stesso il luogo e
241
1554
vo ben pregare, che tu in questo caso ti
242
1554
l'anno passato, e tu mi dicesti che nol
243
1554
queste scuse non vagliono. Tu non dei far male
244
1554
faccia, ma conviene che tu sopporti ogni cosa pazientemente
245
1554
cortesie che meco sempre tu hai usato, essendoti io
246
1554
portando ferma openione che tu, come prudentissimo che sei
247
1554
giá tre anni che tu, siami lecito per la
248
1554
Non sai, signore, se tu lasci che la tua
249
1554
il solito valore, che tu perdi lo stabilimento del
250
1554
perder l'acquistato. Credi tu se Ottomanno primo, che
251
1554
fatto la vita che tu fai, che tu fussi
252
1554
che tu fai, che tu fussi imperadore de la
253
1554
tutto il regno. Credi tu forse che egli si
254
1554
desse a l'ozio? Tu dei saper, signor mio
255
1554
contra gli ungari, essendovi tu in persona stato, ove
256
1554
dato a l'ozio, tu non saresti ora sí
257
1554
dimmi un poco: pensi tu per aver acquistato l
258
1554
l'arme contra te. Tu deveresti pur sapere che
259
1554
che faremmo noi? Se tu perseveri in questa tua
260
1554
tua vita feminile, se tu di modo ti snervi
261
1554
cotanto ti piace che tu difficilmente la possi lasciare
262
1554
e l'acquisto che tu di questo imperio greco
263
1554
fatto, sono nulla, se tu non le mantieni ed
264
1554
animo tuo offenda, che tu meco usando de la
265
1554
in breve farò che tu e tutti gli altri
266
1554
disse: - Becco cornuto, se tu hai ardire di torcer
267
1554
che gli trovasti insieme tu gli avessi uccisi, io
268
1554
Io non so chi tu ti sia, ma se
269
1554
ti sia, ma se tu non vuoi morire, piglia
270
1554
vo', come meriti, che tu muoia. - E lasciatola in
271
1554
danari, a ciò che tu possa tornar a mercantare
272
1554
vivere onoratamente, mentre che tu mi prenda per moglie
273
1554
Isotta, sorella mia carissima, tu ancora non sai che
274
1554
a chi si sia. Tu rimarrai adunque qui sotto
275
1554
ti lascierò, ché quando tu non fossi nel termine
276
1554
condurre in prigione come tu meriti. - Lasciatolo adunque quivi
277
1554
su, - disse, - dormiglione che tu sei, che ora non
278
1554
leale e fedele, se tu credenza mi vuoi tenere
279
1554
padrona. - Dimmi, non sai tu ov'è la casa
280
1554
disse la donna, - che tu parli a quel giovinetto
281
1554
di lui, che se tu non m'aiti e
282
1554
mi sento morire. Quando tu lo vedi in porta
283
1554
basciando, gli diceva: - Sei tu qui, anima mia e
284
1554
ch'ai miei desiri tu ti sia voluto render
285
1554
dica. Vorrei mò che tu vedessi di trovarlo, e
286
1554
rispose dicendo: - Ove vuoi tu che io venga? - Ella
287
1554
fieramente accesa. Ella, come tu vedi, è bella ed
288
1554
ed onorata persona, e tu dei far ogni cosa
289
1554
tutte le notti che tu restavi fuori, avendomi oggi
290
1554
suocero suo gli disse: - Tu ci dicesti questa notte
291
1554
tanta fretta venisti, che tu avevi veduto entrar in
292
1554
mia figliuola si giaccia? Tu non sai giá mostrarci
293
1554
se nessuno seco, come tu dicevi, giacciuto si fosse
294
1554
mutola. Ora che dici tu? - Stavasi il misero e
295
1554
uomo da poco che tu sei, quando mai di
296
1554
me non sovviene che tu mai mi riprendessi. Tu
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tu mai mi riprendessi. Tu mi ordinasti che io
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a buon'ora. Hai tu mai compreso che io
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contrafatta, son ammorbata, che tu temi tanto d'accostarmiti
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mi toccare? Adunque perché tu sei da poco e
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m'hai stimata qual tu sei. E per questo
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1554
sei. E per questo tu, uomo di perfetto giudicio
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cercar altrove quello che tu mi negavi. Or quando
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riprensibile hai veduta. Ma tu averesti meritato molto bene
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non sostengano che, se tu uomo da poco sei
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forche, dolendosi meco che tu senza donne e servidori
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disse: - Ma che dirai tu che io con questi
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rispose la donna, - se tu dici aver visto, io
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1554
qua su, e come tu partisti l'averá fatto
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piú pratichi in casa. Tu hai preso di lui
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ch'io favellassi seco tu montaresti su 'l cavallo
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ciò che questa matina tu riceva il nostro salvatore
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nessuna al sacerdote. Ieri tu mi dicesti che niente
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da buona via che tu per vergogna hai tacciuto
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far cosí. Ché se tu avessi messo Cristo in
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in croce e che tu ne sia mal contento
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sempre è presto, purché tu voglia, a perdonarti. Sí
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giudice del maleficio, che tu debbia dubitar de la
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è stato affermato che tu sei molto colpevole, e
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perché, se cosí è, tu me lo devi dire
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di non commetterlo. Se tu te ne confessi, io
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te ne assolverò; altrimenti tu ne anderai in bocca
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di te mi dica. Tu mi neghi d'aver
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piú carico che se tu avessi a dosso la
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sono io assicurato che tu sei piú vago mille
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né io dire, né tu facilmente creder il poteresti
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sodisfatti, parendo loro mentre tu gli governarai che tuo
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ordine a ciò che tu possa quando te lo
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dirti, se non che tu segua le pedate e
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non contento, sapendo quanto tu m'ami, ti prego
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ami, ti prego che tu voglia esser meco ed
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multiplicava, gli disse: - Giovine, tu hai di me fatto
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di grazia, che omai tu mi liberi e mi
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crederti tutto quello che tu ora e tante altre
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1554
mio. Fa ora che tu ne sia cosí buon
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1554
vergogna non ne segua. Tu vedi quella viottola lá
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arnesi de la senescalcaria tu istesso porti a Dario
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re cosí rispose: - Sai tu, Ariabarzane, la cagione che
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del senescalco? perciò che tu a me volevi levar
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1554
e mio particolare. Ma tu che servo mio sei
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1554
e far ciò che tu dei in ver di
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nomato ne fussi, se tu prima con le tue
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1554
te dico che, meritando tu ogni dí tanto quanto
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sodisfarti, di modo che tu tronchi la strada a
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viver di sorte che tu sia per servo conosciuto
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Onde chiunque vorrá, come tu fai, meco di cortesia
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hai sará vero, e tu stesso di bocca tua
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confesserai. Fra questo mezzo tu n'andarai fuori a
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1554
signor ti comanda che tu mandi meco a corte
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dirti, io vo' che tu sia quella che ci
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non dirgli mai che tu sia la men bella
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che, come sentirai che tu sia gravida, tu non
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che tu sia gravida, tu non dirai parola a
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di te, e che tu sei la minore. - La
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nel letto inferma, come tu potrai vedere venendo meco
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Figliuolo, io vo' che tu questa fanciulla sorella di
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disse: - Ariabarzane, poi che tu sei senza moglie, noi
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1554
piacerá, ma tale che tu te ne deverai benissimo
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1554
cosí disse: - Ariabarzane, come tu puoi sapere io non
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pristina grazia restituire, se tu vuoi chiamarti vinto e
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che, la tua mercé, tu vuoi ch'io viva
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lor peggior s'appigliano, tu vedrai un giovine bello
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ricercasse la vita propria tu non saperesti negargliela, e
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umor purgare? Se questa tu cerchi sanare, egli ti
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1554
pare. Io credo che tu sappia come stiamo in
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difficultá ho stimato che tu di leggero, volendo, potrai
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so che ci viene, tu potrai con quel modo
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viene io veglio che tu senza partirti da Napoli
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1554
è tutto freddo che tu hai preso. - Ella, che
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1554
questo modo gli rispose: - Tu dici ben il vero
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1554
le disse: - Moglie, se tu non provedi al caso
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1554
avendogliene tante volte parlato. - Tu attenderai diligentissimamente, - gli diceva
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1554
narrato m'hai che tu la notte di santo
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1554
conosca. Nondimeno, poi che tu perseveri affermando che lo
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sta a punto come tu dici, Bindoccia non ci
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ha tanta colpa come tu ti pensi, perciò che
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1554
nobil giovine e bello. Tu devevi ben sapere che
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disse, - l'uomo che tu questa notte a te
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1554
sarebbe molto meglio che tu ti fossi morsa la
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non so quello che tu dica, o in sogno
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dica, o in sogno tu t'abbia imaginato, perciò
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1554
al mondo altri che tu non è giacciuto meco
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tutto, e chiarisceti che tu t'inganni. Io non
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sotto questa sottanella celare. Tu hai pur trovata la
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1554
e sí fedele, come tu con veritá hai detto
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marito di me predica, tu ti sia piegata ad
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da non so chi: ¶ Tu che qui passi e
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Ahi disleale e traditore, tu sei morto! - E senza
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affari che sono occorsi. Tu attenderai bene a le
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fa dir loro che tu ti senti male. - Disse
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tuo buon governo che tu hai de le cure
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uomo da poco che tu sei. - E dato de
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letto un'anconetta), che tu non mi voglia levar
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verginitá, la quale né tu né altri con quanto
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sé a dir cominciò: - Tu hai pure, Aleramo, tante
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sfortunato figliuolo, ancor che tu non conosca di che
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conosca di che sangue tu sia nasciuto, l'instinto
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a parlar seco. Come tu sai, io aveva altre
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Io adunque voglio che tu insieme con Guglielmo lá
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siano quelli, che qui tu gli meni, a ciò
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1554
ed allegrezza gli disse: - Tu sei pur Aleramo mio
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ti nasconder piú, ché tu sei stato troppo ascoso
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e tempo è che tu ritorni al tuo primo
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nome la femina, - se tu mi sarai fedele e
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e mi serbarai credenza, tu vedrai ciò ch'io
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giudice. Io vo' che tu mi faccia il mio
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il giudice: - Ferraguto, come tu sai, io amo la
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una ricotta. Voglio che tu dica ai tuoi sergenti
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ai tuoi sergenti che tu hai per spia che
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vuoi prendere. Bisogna che tu primieramente scali il muro
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di casa: - Moglie, moglie tu ne farai tante che
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vita sua di me. Tu vuoi pur far a
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arda, rea femina che tu sei! - A questo, Beatrice
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disse forte gridando: - Traditore, tu sei morto! - Aveva Ferraguto
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Come? - soggiunse il giudice, - tu sei Fridiano Z.? e
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Z.? e che facevi tu qui armato a questa
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1554
il giudice, - che facevi tu a quell'ora armato
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bene che converrá che tu, voglia o no, mi
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farò confessar il vero. Tu nol dirai? Sí dirai
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e non guarderò che tu sia pisana. Tirala su
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Io non so se tu abbia udito ciò che
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1554
ciò che sanno. Ora tu sei qui: se tu
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tu sei qui: se tu vuoi dir il vero
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pigliare i miei sergenti tu facesti fuggire, e di
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e in quel luogo tu non stavi armato per
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1554
mondar de le castagne. Tu farai bene a dir
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questa magnifica cittá, ché tu con tanto e sí
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da me ricevuta ché tu devessi tante notti star
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mandai per prenderlo, e tu il capo de la
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Orsú, di' ciò che tu vuoi, ché io ti
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ascolterò pazientemente. Che vuoi tu dire? - Fridiano in piè
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che io procuri che tu sia con la moglie
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riservasti. Il perché se tu gloria acquistar brami, qual
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Ché nel vero, se tu di te stessa micidiale
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giudicio nostro parrá che tu falso stimi, ma la
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te non è, che tu schifar sommamente disii, farai
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te innocente reputi, se tu, Lucrezia mia, te stessa
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padre mio onoratissimo e tu agli occhi miei piú
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si vede? Ma dimmi tu, caro marito mio, come
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lato ti sia? E tu da me sempre onorando
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madre? E come potrai tu, marito mio, sofferire che
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crudo e fiero nemico? Tu sopporterai vederti innanzi agli
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Perdonami, padre mio, e tu, carissimo marito, non ti
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tremendi e giusti giudici tu, animo mio, Sesto Tarquinio
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a dirti il vero, tu mi sei paruto uno
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stemmo a mirarti, che tu sempre lagrimando e spesso
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giá alquanti anni che tu ami costei, e se
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tuo amore fosse segreto, tu largamente t'ingannereste, perciò
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infinitamente si meraviglia che tu ti perda dietro a
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che si truovi. E tu pur sí fitto in
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puoi. Le spese che tu per lei fatte hai
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corte da tutti, che tu dietro a costei sei
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si favella, dicono che tu piú non sei il
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e che altro dio tu non hai al mondo
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dirti liberamente il vero, tu ti sei pur lasciato
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a l'appetito trasportare. Tu che ne l'altre
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nome, e nol vedi. Tu che nel mestieri de
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femina, Dio buono, sei tu vinto? Non negherò giá
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vedi che questa che tu segui non si cura
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sappia che per lei tu faccia sí strana e
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Questa sua beltá che tu tanto apprezzi è come
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il vero. Veggio che tu ti adiri, ché il
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la veritá. E se tu metti un poco da
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corso conoscere, fa che tu con la prudenza tua
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donne. Io vorrei che tu amassi ove l'amor
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aver qualche guiderdone. Ma tu ami costei che t
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venga a supplicarti che tu degni spender venticinque parole
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ti supplico che essendo tu, come è la fama
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che il favore che tu mi chiedi non ti
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in quello assetto che tu desideri. Io ti ringrazio
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debito mio. Ma avendo tu ragione come mi affermi
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con le parole che tu accenni, se pensassi donarmi
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ricevuto, disse: - Che hai tu a fare, marito mio
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ingrata femina di te. Tu non sei buona se
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sul tirato come se tu fossi prencipessa di Taranto
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grazia essergli amico, e tu non vuoi che io
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saperesti indovinare. Non sai tu che la signora Lionora
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pregandoti molto caldamente che tu voglia degnarti oggi, su
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mercé? Questo ora vedi tu, signor mio, perciò che
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in petto porti, se tu quel magnanimo prencipe sei
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inteso, Zenso mio, che tu componi di bei versi
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mio parente, ed ora tu vuoi che me ne
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che avesse male, e tu lo devevi ritener qui
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la donna gli disse: - Tu n'andrai a casa
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caverai questo saione, perché tu puti fieramente. Poi fa
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era in palco rispose: - Tu sia il ben venuto
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un giorno tante che tu ti ricorderai per parecchi
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1554
io avessi era che tu non trangugiassi la torta
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veggio bene, - disse, - che tu hai bevuto. - Aveva una
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mi disse: - Ahi traditore, tu sei morto! - e mi
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sostiene? Aspetta, aspetta, ché tu ancora la vita tua
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gli rispose: - Signore, se tu vuoi che io ti
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non so, signore, chi tu ti sia né di
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i tuoi figliuoli, che tu mi prometti la fede
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questo io vo' che tu gli dica come io
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si desse nocumento; perciò tu devevi pensare che io
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buon uomo: guarda che tu non mi dica bugia
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de la maniera che tu detto m'hai, io
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commessa, con questo che tu, Pietro, adesso sposi per
500
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che io intenderò che tu la tratti male, io