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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carmine Abate, Gli anni veloci, 2008

concordanze di «tu»

nautoretestoannoconcordanza
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muso duro. «Ciòtu sarai tu, lo sanno tutti.» E
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puro, un vero campione. ¶ «Tu domani mattina vieni con
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bene: “Che ne sai tu di un campo di
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sfida il vento e tu lo sai…”. ¶ È Lucio
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caduto in volo, questo tu ora sei in tutti
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mio colore preferito, e tu mi hai baciata sulle
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Maritarle! Non credi anche tu che sia assurdo tutto
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solo una conferma che tu mi ascolti come io
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meglio per tutti se tu venivi prima. Lei, secondo
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i miei gusti. Ma tu niente. In quel periodo
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fare la televisione, ché tu sei bella naturale». Ma
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me per zito piacevi tu e non te lo
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solo lei e macàri tu. Ogni tanto, per le
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sorrideva: «Io sì, e tu lo sai!». ¶ «Non mi
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staremmo ancora al medioevo, tu saresti schiavo e la
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fu: «Quando la finirete, tu e il fratello tuo
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l’ho capito dopo. Tu se vuoi riuscire nella
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una bella fimmina. Se tu le giri le spalle
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certo, volentieri, diamoci del tu, e scusami per l
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mi fraintendere, so che tu per Anna sei stato
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allora, siamo cambiati, tutti; tu, per me, fino a
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ancora non c’è”. Tu lo sai bene cosa
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sai bene cosa intendo. Tu, caro Lucio, lo canti
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e spero che almeno tu mi aiuti a realizzarli
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allegria del fratello. ¶ «E tu come stai?» gli chiese
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sono problemi». ¶ «Grazie, fra’, tu sì che mi capisci
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al domani ¶ perché domani tu non sei più nel
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fighe comprese. Vieni anche tu, vero? Sarà una nottata
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e muscoloso di Nicola. Tu fa’ pure la smorfiosa
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aspra, lenta, assetata. E tu, Anna, continui ad ammirare
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di Rino? Lascialo cantare, «Tu, forse non essenzialmente tu
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Tu, forse non essenzialmente tu, hai scavato dentro me
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l’ha capito che tu sei cotto di lei
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prima sera. Spero che tu non sia geloso. Con
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un segreto nostro). E tu stavolta mi rispondi? Mi
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figlio, «io voglio che tu cresci bene, sanizzo e
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ti piace Rino Gaetano? Tu non mi conosci affatto
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sognare di nuovo, sei tu che hai uno sguardo
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suo appartamento per ore. ¶ «Tu sei un’eccezione» dice
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troppo orgogliosa. Aspettava che tu ti dichiarassi. Tutti avevamo
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piaceva, pure lei. Ma tu eri timido e non
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occhi non mentono mai, tu puoi mentire con le
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nessuno mi aiuta, nemmeno tu. ¶ Caro Lucio, scusami per
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tutta, Nicola, vai! E tu, pa’, non preoccuparti”. ¶ Fece
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alle sei del mattino. ¶ «Tu, gioia mia, puoi restare
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posto che conosco io. Tu mi devi solo prestare
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cura. ¶ «Vuoi fumare anche tu?» gli chiese, e Nicola
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già, sei un atleta, tu, fai una vita sana
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pesca, se vieni anche tu mi fa piacere.» Furono
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fermata: “E se davvero tu vuoi vivere una vita
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invadenti dei ragazzi e tu mi hai inseguita, deciso
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inseguita, deciso: “Ma perché tu non ti vuoi azzurra
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e lucente, ma perché tu non vuoi spaziare con
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sentivo vicino, come se tu fossi venuto a cercarmi
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ci siamo abbracciate e tu mi aspettavi in cucina
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di rimanere delusa. ¶ E tu come stai? È vero
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se non mi sbaglio tu non sei il mondo
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delle ragazze, non puoi, tu hai un grande futuro
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vengo a Crotone, pagherai tu, va bene?» rispondeva Rino
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di Pietro Mennea. ¶ «Anche tu andrai lontano, vedrai. Nei
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quel sale mattutino che tu prendi in riva al
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pelle punteggiata di brividi. Tu mi hai afferrato per
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il tuo corpo sapido, tu dalla voglia o dal
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mio figlio lo conosco.» ¶ «Tu non conosci una minchia
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se l’avevo avvisata. Tu poi sei un ingenuo
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immaginavo così ciòto.» ¶ «E tu sei una stronza. E
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già preso in precedenza: «Tu verrai a fatigàre con
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luce dell’alba. «E tu la senti come è
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Se non mi aiuti tu, domani chiamo da sola
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Lucio, se un giorno tu volessi lavorare con un
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mio canto libero sei tu, Anna) era già tutto
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nelle vicinanze della Montecatini. «Tu segui il tuo ritmo
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se necessario. Sempre insieme, tu e io. ¶ Nel bene
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di ’ndranghitisti e, se tu facevi un passo in
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su di me e tu prendevi la mia mano
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uguale. E anche se tu non riuscirai a riconquistarla
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non si vede. E tu non puoi fallire anche
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se occorre. Prenditela comoda, tu che puoi!». ¶ «Ma io
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dubbi ed emozioni e tu ipocrita mi assomigli. Eppure
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risponde Loredana dandogli del tu per metterlo a suo
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mamma non vuole vederti… Tu la conosci: se ha
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Anzi, sto benissimo. E tu non esagerare con questa
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odore di sangue, e tu parli solo di record
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sotto dalla paura.» ¶ «E tu parli come mio fratello
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un mondo più giusto. Tu però non capisci la
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Aggiunse, infatti: «Spero che tu abbia ragione. Che sia
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ci deve spaventare. Proprio tu dici sempre che non
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senso litigare per niente. Tu non sei incinta, vedrai
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a scattare, Anna, mentre tu eri lontana, sul treno
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successo però è subdolo, tu lo insegui e lo
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è niente da ridere, tu la conosci bene Ameliuzza
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dai fantasmi del passato. Tu Anna la stai idealizzando
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intuito che c’entravi tu in questo mio improvviso
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a te quello che tu dicevi sempre a noi
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ora in avanti sarai tu la nostra nuova Freccia
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sindacali, lo vedi pure tu come mi temono i
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di Lucio Battisti: «Ancora tu, ma non dovevamo vederci
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figlie per me. Soprattutto tu, Anna, che sei stata
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avevo detto, o no?», tu invece non c’eri
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i più duri, quando tu non stavi più con
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media di Crotone e tu lettere in un liceo
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così semplice come credi tu.» ¶ «E adesso è più
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hai lasciato.» E aggiunge: «Tu non sei cambiata per
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da dirti e anche tu a me, non mi
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spera in un miracolo. Tu lo conosci: non si
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aveva mai sopportato. ¶ «E tu come stai?» le chiese
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solo uno, Anna, e tu sai qual era. Qual
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Fermati, non farlo. E tu, nonno, non lasciarti trascinare
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treno per Firenze. E tu, Rino, resta a parlare