Vittorio Alfieri, Timoleone, 1789

quando inaudite prove ¶ del tuo valor contro Pleóne ed

mirai, pugnando al fianco tuo. — Non puoi, ¶ né dei

saran, se il fratel tuo, quel senza pari ¶ giust

creder voglio ¶ santo il tuo fin; ma, impetuoso troppo

Demarista ¶ Figlio, del nome tuo Corinto suona ¶ diversamente tutta

d'accordo oprar col tuo valor suo senno. ¶ Timofane

non lauda ¶ egli il tuo oprar; se il fesse

ben atta ¶ a temprar tuo bollore. In me già

ten biasma il fratel tuo? se a torto, ¶ perché

ei d'un periglio tuo non entri a parte

non odi in biasmo tuo tal laude: ¶ madre a

fatal giornata, ove il tuo cieco ¶ valor t'avea

don, cui piacque ¶ al tuo saggio valore in campo

invidia, no; sol del tuo lustro io piansi. ¶ Timofane

che? non era il tuo fors'anco? ¶ non eri

ne trassi, ¶ e del tuo errore, e del tuo

tuo errore, e del tuo orgoglio stolto. ¶ Tuoi replicati

ch'io conosceva appien tuo core. Io 'l feci

a brani lacerando il tuo, ¶ pena ti foran troppa

core alligni! — E il tuo le schiudi, ¶ madre, tu

A che l'oprar tuo incauto ¶ trar ti possa

è concetta ¶ entro al tuo petto generoso. Or, via

l'addita. ¶ Timoleone ¶ Il tuo poter, che reo ¶ tu

l'hai? favella; ¶ al tuo fratello, o ai cittadini

ei m'oda, ¶ il tuo fratello... ¶ Timoleone ¶ Ah! senza

Chi sa? forse... Il tuo sdegno ¶ io già non

tolto ti sei del tuo fratel l'amore. ¶ Ahi

uscir ne debba?... Il tuo verace amico, ¶ Echilo, anch

benda, ond'era a tuo favor sì cieca, ¶ mi

Timofane ¶ Onde l'immenso ¶ tuo duol? perché? qual te

vedi, or del non tuo ¶ dolor ti duoli. ¶ Demarista

Me non offende ¶ il tuo schietto parlar: ma ancor

io son, pel fratel tuo... ¶ Echilo ¶ Che ascolto? ¶ Tu

imprender voglio, senza il tuo assenso: ¶ vivi secura; io

Echilo, m'odi — ¶ Mal tuo grado, convincer io ti

manifestar l'atroce animo tuo, ¶ cui finor non conobbi

sfogalo tu: se il tuo giust'odio io merto

DEMARISTA, TIMOLEONE ¶ Timoleone ¶ Del tuo senno a raccorre lo

solo ¶ svenato cadde: il tuo garrir gran freno ¶ posto

posto ha finora al tuo superbo figlio: ¶ or, certamente

orribil misfatto? Or dal tuo stato ¶ troppo è diverso

Oh ciel!... Vendetta ogni tuo detto spira. ¶ Crudo al

in te, nel senno tuo, nel giusto ¶ alto tuo

tuo, nel giusto ¶ alto tuo core; e lo splendor

den le madri. Il tuo, che chiami ¶ materno amore

e madri. ¶ Tu, del tuo figlio alla inflessibil voglia

Assai, mel credi, ¶ nel tuo volere e disvoler si

è lusinga al femminil tuo petto ¶ il desio di

Sacro estremo voler del tuo consorte, ¶ e di Corinto

per man dovevi al tuo partirne; e teco ¶ lor

appo me, presso il tuo vero figlio, ¶ te ricovrar

amo ¶ d'amor dal tuo diverso: in cor ne

forse, ¶ senza il fratello tuo, più non saresti... ¶ Timofane

forse, ¶ che il fratel tuo?... Crudele!... ¶ Timofane ¶ Ei mi

comando. Ah, che in tuo danno io troppo ¶ tacqui

mortal colpo entro al tuo seno. ¶ Demarista ¶ Ah! figlio

ti lascio... Al fianco tuo... T'arrendi?... ¶ Deh! credi

che repente puossi ¶ al tuo petto ritorcere. Deh! credi

voglio, hai detto, ¶ col tuo silenzio. E che? tu

almen dovea ¶ trarmi il tuo braccio, che già un